19^ tappa - domenica 6 giugno
BRESCIA MILANO 231 chilometri
MAGNI LEGGITIMA IL SUCCESSO
Si conclude con una passeggiata festiva questo 31° Giro dItalia; da Brescia a Milano, dalla città della Leonessa a quella della Madonnina. E stato il Giro dellincertezza, degli interrogativi e delle polemiche, addirittura la Gazzetta dello Sport parla di corsa brutta, da dimenticare in fretta, noi preferiamo ricordarlo come il Giro dellequilibrio, del distacco minimo (11) e non dei fischi dellArena. Il carosello conclusivo è piuttosto monotono, il pubblico però gioca la sua parte affluendo numerosissimo sul percorso. Qualche coraggioso tenta di ravvivare la contesa sprintando sui traguardi volanti, in evidenza i soliti Ronco, Ausenda, Cargioli, Lambertini, Lazzerini, Logli, Bertocchi, Marangoni e Toccaceli. A Bergamo è festa grande anche per i sei superstiti della Viani Cral Imperia, attesi trionfalmente. La corsa intanto continua a dipanarsi lenta lungo il nastro dsfalto lombardo, il percorso offre solo qualche piccola asperità, una su tutte il San Fermo. Sattende battaglia Cecchi e Ortelli tentano (più per lo spettacolo che con vero ardore agonistico) un paio di timide offensive, ma ormai i rispettivi avversari, ossia Magni e Cottur, sono inattaccabili, malgrado il vantaggio sia uninezia, addirittura tra Cottur ed Ortelli persiste un anomalo pari tempo. Modesti fuochi di paglia, mentre Milano savvicina. Varese è alle spalle, Wilier e Cimatti si pongono al comando del gruppo ed il Giro è finito. Solo attesa per conoscere lultimo vincitore di tappa. Sul traguardo meneghino dellArena superba progressione di Magni, la maglia rosa parte lungo ed inesorabilmente infila Logli, Toccaceli, Bartali e Menon. Il pubblico è ostile nei confronti del pratese che viene accolto con immeritati ed antisportivi fischi. Finisce così nel modo meno pronosticabile il terzo Giro del dopoguerra.
ORDINE DARRIVO
PERSONAGGI
Volti noti e meno noti che hanno caratterizzato la storia del Giro
NINO RONCO
Nato ad Orsago (Milano) nel 1917. Passista scalatore. Professionista dal 1946 al 1948. Nessuna vittoria. Deceduto, vittima di una caduta, durante una tappa del Giro di Lorena nel 1948. Da dilettante simpose in 114 gare. Anno e Squadra: 1946/1948 Viscontea.
Piazzamenti al Giro dItalia
1947: 36° - 1948: 15°
CLASSIFICA GRAN PREMIO DELLA MONTAGNA (otto salite)
CLASSIFICA
CLASSIFICA A SQUADRE
1° Wilier Triestina