15^ tappa - martedì 1° giugno
UDINE AURONZO 125 chilometri
VINCE ROSSELLO, CECCHI MAGLIA ROSA
Prologo dolomitico prima della nuova giornata di riposo, in una frazione breve (solo 125 chilometri) ma nervosa e decisamente combattuta. Tutto inizia a mezzogiorno in punto; tra tre ore e mezza il giallo del Giro potrà contare su nuovi indizi. Ci prova Pasquini, con Martini al mozzo, a ravvivare landatura, quindi è la volta di Bertocchi; il romano di Ferrara è agguantato da Rossello, Martini e Cottur. Anche De Santi, poco oltre, è coi quattro, ma ordini di scuderia (è infatti compagno di colori della maglia rosa) glimpongono di restare al fianco del capitano, in avanscoperta cè già Martini, così il triestino desiste. A Venzone, chilometro trentaquattro, i quattro contano 1 e 20 di vantaggio sul grosso. Tolmezzo, chilometro 51, lo scarto è lievitato a 220; il plotone pare non volersi scuotere. Si lascia poi la statale per una ripida stradina sterrata, Ronconi stacca il gruppo e rosicchia 45 ai fuggitivi. Bertocchi, ad Ovaro, segna il passo; i tre residui al comando proseguono la loro azione, dividendosi equamente il peso della fuga. Conegliano, saliscendi continui, traguardo volante vinto da Rossello. Mancano 52 chilometri ad Auronzo e la battaglia è ancora incerta. La maglia rosa è in difficoltà e perde contatto dal gruppo dei migliori, con Magni anche Brignole, altra rivelazione di questo Giro, appare in debito denergie. Cecchi e Menon insistono nel forcing attuato già da qualche chilometro, ed agguantano Ronconi. Nei pressi di Rigolato i due terzetti si fondono, mentre Cecchi prosegue il suo tambureggiante lavoro ai fianchi. Al momento la situazione vede i sei al comando (Ronconi, Cecchi, Menon, Rossello, Martini e Cottur, è bene ricordarli) con 1 e 30 di vantaggio su Coppi, Bartali, Biagioni, Volpi, Bresci, Ortelli, Bof e Pasquini. A 2 e 30 la maglia rosa in compagnia di Castellucci, Maricanola e Peverelli. Intanto Vincenzo Rossello gioca la matta e parte in contropiede, gli ex compagni davventura lasciano fare; Coppi e Bartali scremano il plotoncino inseguitore.Il solo Cottur tenta, invano, di riprendere Rossello. Martini, poi, stanchissimo cede, la situazione diventa difficile da decifrare. Il ligure insiste, Cottur non savvicina, Ronconi e Cecchi pare siano in possesso di discreta birra. Al Gran Premio della Montagna della Carnia il fuggitivo ha 29 di vantaggio sul primo inseguitore, seguono a 54 Ronconi, a 56 Cecchi, Menon a 1 e 26, a 140 Martini, Coppi e Bartali a 208; Magni invece accusa 5! Avvicinando Santo Stefano di Cadore, tra Coppi e Bartali ed il gruppetto della maglia rosa, troviamo un drappello di atleti comprendente anche Ortelli ed il piccolo Bof. Fora Cottur, il quale viene raggiunto da Cecchi e Ronconi. Ormai il savonese Rossello sapprossima alla meta, il suo vantaggio cresce progressivamente, malgrado lazione duri da un centinaio di chilometri, prima con il già citato gruppetto, quindi in solitudine. Ancora sfortuna per Cottur, una nuova foratura lo riattarda. A cinque chilometri da Auronzo Cecchi e Ronconi sono a due minuti da Rossello, quindi a trecento metri dalla coppia inseguitrice Coppi, Bartali, Bof, Menon, Martini, Ortelli e Volpi; la maglia rosa è staccata di 5 e 30. Ormai la situazione è fotografata, lottimo Rossello vince alla grande, Cecchi indossa la maglia rosa, Magni perde il round, ma il match è ancora tutto da giocare.
ORDINE DARRIVO
CLASSIFICA GENERALE
PERSONAGGI
Volti noti e meno noti che hanno caratterizzato la storia del Giro
EZIO CECCHI
Nato a Lanciano (Pistoia) l11 maggio 1913. Deceduto il 19 agosto 1984. Scalatore. Alto 1,69 per 63 chilogrammi. Professionista dal 1935 al 1950. Una vittoria. Anno e Squadra: 1935/1940 Gloria, 1941/1945 Attività limitata a causa della Seconda Guerra Mondiale, 1946 Ricci e Centro Sportivo Italiano, 1947 Welter, 1948/1950 Cimatti.
Vittorie
1946 Coppa Catarzi a Poggio a Caiano
Piazzamenti al Giro dItalia
1935: 8° - 1936: 15° - 1937: 20° - 1938: 2° - 1939: 32° - 1940: 6° - 1946: 7° - 1947: 4° - 1948: 2° - 1949: 34° 1950: 17°
Piazzamenti di rilievo