6^ tappa - venerdì 21 maggio
SIENA ROMA 256 chilometri
BIS DI CASOLA NELLA CAPITALE
Si parte dalla splendida Siena incorniciata dal sole alle 10 e 05, senza i francesi ritiratisi in blocco e senza Drei, malconcio dopo una caduta durante la tappa precedente. Gli atleti della Wilier Triestina controllano la corsa durante i primi chilometri percorsi a modesta andatura. Si supera Monteroni e Buonconvento, qualche ondulazione del percorso contribuisce a rinvigorire la tappa. Poco prima di San Quirico dOrcia pauroso ruzzolone di Bof che conclude il volo in fondo ad un burrone; attimi di sgomento: il diesse dellAtala Sivocci accorre sul posto dellincidente, ma per fortuna Bof, seppur pesto e sanguinante, può proseguire la sua avventura rosa. Pochi chilometri oltre ed il Giro perde una delle figure più caratteristiche, il vecchio Canavesi, vittima di una fastidiosa foruncolosi al soprassella. La strada sale e conduce verso lAmiata, centinaia di minatori festanti si sono autotassati per offrire al Giro il proprio contributo sotto forma di premi, tre i traguardi, a Spidaletto, Abbadia San Salvatore ed a Pian Castagnaio: sono primi nellordine Casola, Leoni e Volpi. Dai mille metri si ridiscende verso Acquapendente, attraverso una strada tortuosa e con fondo sterrato. La media di corsa a San Lorenzo (chilometro 118) è ancora decisamente bassa. Menon, a questo punto, tenta la carta a sorpresa, e parte in contropiede; il vantaggio del veneto sale rapidamente ed al lago di Bolsena vanta 210; a Viterbo addirittura 630. Poco oltre lo scarto si dilata ancora, 7 e 15 su Bellini e 930 sul gruppo compatto. Ricci è festeggiato nella sua Soriano. Menon, intanto, comincia a perdere brillantezza, dal plotone escono drappelli di tre elementi ciascuno: Conte, Casola e Magni ed a notevole distanza Monari, Logli e Biagioni. Bellini, a quel punto, si è già eclissato. I tre più immediati inseguitori volano e risucchiano Menon alle porte di Roma. Larrivo è posto sulla passeggiata archeologica tra una folla immensa. Conte sbaglia i tempi, parte troppo da lontano, e concede così la rimonta a Casola ed a Fiorenzo Magni. Quarto lapplauditissimo Menon. A 330 il già citato terzetto, ed a 443 il gruppo comprendente la maglia rosa che si conferma tale anche dopo questa sesta tappa.
ORDINE DARRIVO
CLASSIFICA GENERALE