11^ tappa - giovedì 27 maggio

FIUGGI – PERUGIA 265 chilometri

PER LA PRIMA VOLTA NEL DOPOGUERRA UNO STRANIERO

Restano in cinquantadue gli atleti in gara, anche Astrua dolorante abbandona, che prendono il via dalla città termale alle ore 9 e 10. La strada dal fondo inghiaiato provoca un numero elevato di forature: Ronco, Peverelli, Ortelli, Cottur, Vicini, Salimbeni, ancora Ronco e nuovamente Peverelli devono mettere piede a terra e chiedere l’intervento dell’ammiraglia. Il gruppo comunque non attacca ed attende cavallerescamente gli sfortunati compagni d’avventura. Nessun tentativo d’evasione, neppure la salita che conduce da Ponte Lucano a Tivoli rompe la monotonia. Dopo due ore di gara si sono percorsi 62 chilometri. A Pasotti e Leoni i traguardi a premio fin qui disputati. Ancora una interminabile sequenza di forature falcidia la frazione, Ortelli è colpito per tre volte nello spazio di sei chilometri, ed un rapido conto sentenzia che sono state ben 90 le ruote afflosciate in cento chilometri, se non è un record questo poco ci manca. La splendida via Salaria interrompe finalmente il lavoro dei meccanici. Rifornimento di Rieti, gruppo compatto, ma poco dopo Magni, Toccaceli e Leoni se ne vanno in discesa ed il successivo traguardo volante se l’aggiudica il velocista della Legnano (Leoni), gruppo ad 1’ e 10”. Magni essendo pericoloso uomo di classifica, un minuto e mezzo lo divide da Ortelli, turba la serenità della maglia rosa, la quale non consuma neppure il rifornimento e tutto solo si lancia all’inseguimento dei fuggitivi. Del terzetto il solo Magni tira, passivi a ruota sia Toccaceli, sia Leoni, e così dopo una quindicina di chilometri di fuoco l’azione si frantuma. Costeggiano il Lago di Piediluco, nei pressi delle cascate delle Marmore, quindi Terni. Sulla salita della Somma ad un chilometro dalla vetta si scatena Bartali, Coppi e Pasotti s’aggrappano alla ruota di Ginettaccio; in discesa insistono, si forma un drappello comprendente: Bartali, Coppi, Pasotti, Cecchi, Bresci e Volpi. L’Atala insegue ed in dieci chilometri il disavanzo è annullato. Ancora un quarto d’ora di parziale attesa, quindi prima Keteleer, poi Salimbeni escono allo scoperto. Non essendo uomini di classifica hanno buon gioco. Foligno, ed il loro vantaggio è già lievitato a 2’ e 15”. Dal grosso esce Ronco. Spello, la coppia di testa vanta 2’ sul primo inseguitore e 3’15” sul gruppo. A Bastia Umbra Ronco cede, mentre il duo di testa vola verso la meta. Sullo strappo di Ponte San Giovanni Salimbeni prova, senza fortuna, a staccare il gregario di Coppi. Sono ormai a Perugia e la volata conseguente non ha storia, Keteleer s’impone di forza ed è così il primo straniero nel dopoguerra a vincere una tappa del Giro d’Italia. Il gruppo è poi battuto in volata dal pimpante Bartali (3°) a 4’35” con Ortelli ancora in rosa.

ORDINE D’ARRIVO

1° Desirè KETELEER Belgio gs.Bianchi chilometri 265 in 7 ore 59’40” media: 33,398
2° Virgilio SALIMBENI st
3° Gino BARTALI a 4’35”
4° Pasquini st - 5° Ricci st - 6° Cecchi st - 7° Ausenda st - 8° Pasotti st
9° Cottur st - 10° Volpi st

CLASSIFICA GENERALE

1° Vito ORTELLI Maglia Rosa
2° Magni a 1’33”
3° Cecchi a 2’29”
4° Volpi a 4’55”
5° Brignole a 5’04”

Nota a Margine

Successi di Tappa Stranieri al Giro

dal 1909 al 1948

1909 Udine Bologna Dortignacq Francia
1910 Mondovì Torino Petit Breton Francia
1919 Trieste Ferrara Egg Svizzera
1920 Roma Chieti Alavoine Francia
1920 Macerata Bologna Alavoine Francia
1920 Trieste Milano tra i pari merito compaiono anche Alavoine e Buysse (Francia e Belgio)
1932 Vicenza Udine Buse Germania
1933 Roma Napoli Loncke Belgio
1933 Ascoli Riccione Cornez Francia
1933 Bassano Bolzano Loncke Belgio
1934 Bari Campobasso Verwaecke Belgio
1935 Montecatini Lucca Debenne Francia
1935 Lucca Viareggio cronometro individuale Archambaud Francia
1937 Milano Torino Trogi (italiano di Francia)
1938 Varese Locarno Amberg Svizzera

 

PERSONAGGI

Volti noti e meno noti che hanno caratterizzato la storia del Giro

DESIRE’ KETELEER

Nato ad Anderlecht-Bruxelles il 13 giugno 1920. Deceduto a Rebecq Rognon (Brabante) il 19 settembre 1970. Professionista dal 1943 al 1960. Per alcuni anni difese i colori di suqdre italiane (Bianchi e Carpano). Oltre 20 successi.

Palmares

Freccia Vallone 1946
Giro della Svizzera Romanda 1947
Circuito delle Undici Città a Brugge 1947
Escaut Dendre Lys a Aalst 1947
Kampenhout Chaleroi 1947
Roubaix Huy 1948
Circuito delle Regioni Frontaliere a Mouscron 1948
Vincitore di una tappa al Tour de France nel 1949
Tappa Perugia Giro d’Italia 1948
Tappa Roma Giro d’Italia 1952
Quattro vittorie di tappa al Giro di Svizzera (2 nel 1947, 1 nel 1952 ed 1 nel 1958)
Quattro tappe vinte al Giro di Germania 1950
Tre tappe vinte al Giro del Belgio (due nel 1945 ed una nel 1946

Piazzamenti di rilievo

1943 3° Bruxelles Parigi
1943 3° Fraccia Vallone
1956 3° Gand Wewelgem
1957 2° Parigi Nizza
1949 2° Giro d’Olanda
1945 3° Giro del Belgio

Piazzamenti al Giro d’Italia

1950: 42° - 1951: 60° - 1952: 33° - 1955: 59° - 1958: 29° - 1959: 30°

Piazzamenti al Tour de France

1949: 34° - 1957: 17°

 

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