5^ tappa - giovedì 20 maggio

VIAREGGIO – SIENA 165 chilometri

LEONI DA CAMPIONE

Dopo il giorno di riposo si parte per una frazione completamente toscana, da Viareggio a Siena, tappa convulsa e febbrile, dai contorni spettacolari, esaltanti. Il via è dato poco dopo le tredici, ed il mai domo Vittorio Rossello parte subito a mille. Il plotone, ad ogni buon conto, mette subito a riposo la verve del simpatico ligure. Immediatamente dopo è la volta del transalpino Giguet a rilanciare l’offensiva; Magni, Renzo Zanazzi e Leoni, in prima battuta lo inseguono, quindi è la volta di Bevilacqua ad aggiungersi al quartetto. I cinque al comando si ritagliano subito un margine di vantaggio discreto, grazie ad un’andatura decisamente elevata, dopo 50 minuti di gara si sono infatti coperti 40 chilometri! Ancora poche pedalate ed il ritorno veemente del plotone fa naufragare l’ardito tentativo. Sempre bagarre, e ad un traguardo volante vinto dal toscano Bizzi, riparte Leoni, cui rispondono l’onnipresente Renzo Zanazzi e Nedo Logli. I grandi per un attimo si controllano ed il terzetto prende coraggio guadagnando terreno. A Castiglioncello il loro vantaggio è già salito a 2’40”, poi al bivio di Cecina si registra 3’45”, a dieci chilometri dalle saline di Volterra addirittura 5’45”, sarà la punta massima. Ormai parrebbe che lo scarto possa essere decisivo, ma i saliscendi finali riservano ancora non poche sorprese. Prima di raggiungere l’antico centro di origine etrusca, che è posto su di un’altura, fora Zanazzi; il ritardo accusato dal veloce mantovano è subito rilevato in 1’ e 15”.Colle Val d’Elsa, situazione che permane stazionaria, due al comando (Leoni e Logli), Zanazzi che insegue ad un minuto e spiccioli ed il gruppo a quasi 5’. La coppia di testa poi inspiegabilmente rallenta, l’inseguitore si riporta su di loro, ma il vantaggio decresce rapidamente. A San Gimignano infatti lo scarto è ridotto 1’ 30”. Ancora incertezza. Il toscano Pagliazzi parte dal gruppo e tenta la coraggiosa carta dell’inseguimento solitario ai primi: nello spazio di pochi chilometri la bella azione è coronata da successo. I quattro giungono a Siena con risicato margine. Il gruppo dei migliori incalza, gli uomini della Bianchi forzano l’andatura, tutto a vantaggio del loro velocista Conte. Poco prima dell’ultimo chilometro Zanazzi si sacrifica alla causa del vecchio amico Leoni; Pagliazzi cede, Logli regge. La strada in leggera salita muove i ciclisti quasi al rallentatore, il pubblico impazza, il tifo sfrenato mette a repentaglio i timpani. Conte pare lanciato da una fionda: ad uno ad uno acciuffa e lascia in surplace i vecchi fuggitivi; tutti tranne uno, quel pozzo di classe di Leoni; l’umbro tiene bene e s’impone alla grande con una manciata di metri di vantaggio. Nell’incandescente finale si registrano anche ritardi, poco consistenti comunque, e Bartali guadagna 17” all’avversario di sempre Coppi.

ORDINE D’ARRIVO

1° Adolfo LEONI Italia gs.Legnano chilometri 165 in 5 ore 01’03” media: 32,890
2° Oreste CONTE st
3° Nedo LOGLI st
4° Bartali at - 5° Pagliazzi st - 6° Zanazzi st - 7° Pasotti a 17” - 8° Keteleer st
9° Menon st - 10° Peverelli st

CLASSIFICA GENERALE

1° Giordano COTTUR Maglia Rosa
2° Martini a 4’31”
3° Brignole a 6’36”
4° Bartali a 6’41”
5° Coppi e Ortelli a 7’28”

I PRECEDENTI DEL GIRO A SIENA

1909 – 1940

1913 - 2^ tappa Genova-Siena: 332 Pavesi (Legnano), Rossignoli, Cervi (leader Albini)
1929 - 10^ tappa Orvieto-Siena: 150 Bianchi (Gloria), Binda, Giuntelli (Binda)

 

TAPPE: INTRODUZIONE AL 1948 1 2 3 4 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 CLASSIFICHE FINALI

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