9^ tappa - martedė 25 maggio
BARI NAPOLI 306 chilometri
GRANDE BATTAGLIA MENTRE I FAVORITI RESTANO FUORI DAI GIOCHI
Ancora un tappone con chilometraggio superiore ai trecento chilometri dopo il giorno di riposo. Qualche minuto di calma, ad ammirare il paesaggio pugliese, quindi la corsa diventa frenetica. Poco oltre Bitonto ed Andria, un gruppo composto da una trentina di atleti savvantaggia, presenti tra gli altri Brignole, Fiorenzo Magni, Ortelli, Ronconi, Logli, Monari, Pasquini, Simonini, Bertocchi e Renzo Zanazzi. Il drappello si ritaglia subito un cospicuo margine di vantaggio attraversando il Tavoliere sotto ad un cielo ancora minaccioso di pioggia. Zanazzi e Bertocchi tirano a mille ed il vantaggio lievita. Fora Monari ed č raggiunto da un gruppetto di inseguitori comprendente De Santi, questi calato nel ruolo di stopper, allo scopo di favorire il proprio capitano, Giordano Cottur, rimasto intruppato nel folto del gruppo. Il triestino, Bartali e Coppi accusano 3 e 15 di svantaggio. A Cerignola, dopo 90 chilometri, la media oraria supera i trentacinque chilometri orari. I due plotoncini si fondono, qualche atleta perde contatto vittima di crampi o guasti meccanici e lelite della tappa č composta in questo momento di ventidue elementi, tre Atala: Ortelli, Pagliazzi e Bertocchi; due Legnano: Corrieri e Salimbeni; due Wilier: Fiorenzo Magni e Luciano Maggini; quattro Arbos: Brignole, Logli, Lambertini e Pezzi; tre Cimatti: Renzo Zanazzi, Cecchi e Monari; tre Viani Cral Imperia: Marangoni, Ausenda e Simonini; due Benotto: Astrua e Menon; un Viscontea: Baito; due Bianchi: Ronconi e Pasquini. Si inizia larrampicata verso lAppennino, ed Ortelli decide di tirare il collo ai compagni di fuga, lallungo del romagnolo provoca le prime vittime: Pezzi, Lambertini, Ausenda e Marangoni cedono. Cadono Baito e Ronconi, il secondo rientra subito, mentre il lombardo accusa un grave guasto meccanico e risulta cosė definitivamente tagliato fuori. Pure Brignole segna il passo, era virtuale maglia rosa, e vede svanire il sogno di gloria. Sono i pių tenaci, sotto alla convinta spinta del solito Ortelli e di Magni, a divorare chilometri e selezionare ancora di pių la testa della corsa. In un continuo susseguirsi di emozioni ci si approssima a Napoli. Rimangono in sei a giocarsi gli onori di giornata: Logli, Magni, Ortelli, Ronconi, Cecchi e Salimbeni, se permettete i pių forti. Il gruppo di Cottur, Bartali e Coppi č ad oltre tredici minuti! Larrivo sulla pista partenopea premia il minuscolo Nedo Logli, che, con unastuta progressione, giustizia Magni e Cecchi. Dopo lo sprint per la vittoria di tappa si attendono 13 e 30 per vedere larrivo dei protagonisti tanto attesi accolti da una bordata di fischi, mentre Vito Ortelli, protagonista di una grande frazione, veste le insegne del primato. Ora il secondo č Magni, a 133, terzo il bravissimo Cecchi a 229. Il Giro dItalia, questoggi, potrebbe aver vissuto la sua giornata decisiva.
ORDINE DARRIVO
CLASSIFICA GENERALE
PERSONAGGI
Volti noti e meno noti che hanno caratterizzato la storia del Giro
NEDO LOGLI
Nato a Prato il 23 luglio 1923. Passista veloce, completo. Alto 1,65 chilogrammi 60. Professionista dal 1943 al 1953. Nove vittorie. Anno e Squadra: 1943/1944 Indipendente, 1945 Viscontea, 1946/1947 Welter, 1948/1949 Arbos, 1950/1951 Ganna, 1952 Welter, 1953 Individuale.
Vittorie
Piazzamenti al Giro dItalia
1948: 12° - 1949: 9° - 1951: 43° - 1952: 50°
Piazzamenti di rilievo