17^ tappa - giovedì 7 giugno

 

TRIESTE – CORTINA 255 chilometri

 

BOBET DOLOMITICO

 

Neppure l’alta montagna contribuisce a risolvere l’enigma del 34° Giro d’Italia, una frazione molto impegnativa la 17^ della serie, che nel gran finale presenta il passo Mauria, la picchiata su Auronzo, quindi risalita verso Misurina e definitiva planata a raggiungere Cortina. Trieste abbraccia i girini di primo mattino, su tutti il buon De Santi, e sin dall’inizio gli uomini in maglia Bianchi, Carrea e Milano in testa, dettano il ritmo. Quindi in evidenza Ciolli e Martini che impegnano a fondo il gruppo in un furioso inseguimento. Il secondo episodio di giornata è promosso da un velocista, Pinarello, sul quale si riportano Casola, quindi Minardi, Serse Coppi e lo svizzero di matrici ticinesi Croci Torti. Ma anche questo quintetto non ottiene licenza. Dopo Gorizia, fino oltre Tolmezzo, è poi la volta di Cremonese, Keteleer, Barozzi, Bevilacqua e Scudellaro a mettersi in evidenza, ancora Grosso a fare capolino, quindi la situazione torna tranquilla. Comincia la facile scalata verso Ampezzo che anticipa l’ascesa di Auronzo; il gruppo si assottiglia, ma al comando i mammasantissima sono racchiusi in un fazzoletto. E’ poi il momento di Menon, il veneto di stanza in Francia galoppa indisturbato verso il Gran Premio della Montagna, otto chilometri alla vetta, il suo vantaggio s’aggira sui quaranta secondi. Tocca a Bobet riportare i migliori sul battistrada. Si accende la lotta per il premio posto in vetta, è abilissimo Coppi ad anticipare con astuzia la concorrenza, secondo Bobet, gli ultimi 1500 metri percorsi a tutta provocano una prima sensibile selezione; terzo infatti è Roma a 3”, quindi Magni a 20”, poco oltre Kubler, Pedroni e Bartali; Fornara e Zappon a 32”; Koblet e Vincenzo Rossello a 40”, poi Astrua, Padovan ed Elio Brasola a 51”. Poco oltre la rosa di Van Steenbergen. La successiva discesa si presenta polverosa e senza ghiaia, i primi sette si ricompattano immediatamente, mentre Koblet pilota l’inseguimento dei primi ritardatari. Cade Zampieri e la battaglia si placa, al comando si forma un drappello più consistente. In pianura sono poi Bevilacqua ed ancora Cremonese ad avvantaggiarsi, ma per poco, Coppi e Bobet (oggi in gran giornata) riaccendono la bagarre. Grande selezione al comando, tiene bene il sorprendente Roma, fora ancora Koblet, regge Magni con l’ottimo Bartali al fianco, anche Van Steenbergen è ancora coi primi e pare non voler lasciare oggi il simbolo del primato. La frenesia della tappa porta i protagonisti agli ultimi chilometri verso Misurina, e rieccoli in salita, sono un vero spettacolo; Bobet s’assicura il Gran Premio della Montagna con Coppi in scia, Bartali e Magni accusano solo una trentina di secondi, sempre ottima la prova del veneto Roma, quindi Kubler a 1’ e 30”, l’ottimo Van Steenbergen, Rossello e Fornara sono con lo svizzero; gli altri uomini di classifica accusano ritardi maggiori. La discesa verso Cortina evidenzia le doti acrobatiche di Magni, sensazionale nell’affrontare curve ed a tenere testa da solo alla coppia franco italiana al comando. Pure Bartali deve cedere alla potenza ed alla temerarietà del pratese; bene anche Roma (ma oggi non è una novità) rimasto incollato alla ruota di Ginettaccio. Cortina è raggiunta in un baleno, la successiva volata a due premia la verve del volitivo Bobet, il quale precede di due lunghezze il grande Fausto. A 35” ecco Magni, poi Roma e Bartali a 1’ 37”, quindi il drappello della maglia rosa a 2’ 02”. I conti sono presto fatti: Magni a questo punto accusa 1’ e 30” dal vertice della generale, e domani a Bolzano, con ogni probabilità, si potrà finalmente conoscere il vincitore di quest’anno.

 

ORDINE D’ARRIVO

 

1° Louison BOBET Francia gs.Bottecchia chilometri 255 in 7 ore 24’03” media: 34.455

2° Fausto COPPI st

3° Fiorenzo MAGNI a 35”

4° Bartali a 1’ 37” - 5° Roma st - 6° Kubler a 2’ 02” - 7° Van Steenbergen st - 8° Fornara st

9° Bevilacqua a 2’ 41” - seguono altri sette atleti (Martini, Padovan, Pedroni, Astrua, Elio Brasola, Salmbeni e Vincenzo Rossello) con lo stesso ritardo.

 

CLASSIFICA GENERALE

 

1° Rik VAN STEENBERGEN Maglia Rosa

2° Magni a 1’ 30”

3° Kubler a 4’ 06”

4° Astrua a 4’ 44”

5° Coppi a 5’ 34”

Maglia Bianca: Padovan

 

PERSONAGGI

 

Volti noti e meno noti che hanno caratterizzato la storia del Giro

 

LOUISON BOBET

 

Nato a Saint Meen le Grand (Ile et Vilaine) il 12 marzo 1925. (Le boulanger de Saint Meen). Deceduto a Biarritz il 13 marzo 1983. Completo. Professionista dal 1947 al 1961. Oltre 150 vittorie.

 

Palmares

 

Tour de France 1953, 1954 e 1955. Undici tappe vinte al Tour: Biarritz e Cannes nel 1948; Briancon nel 1950; Avignone nel 1951; Lilla e Briancon nel 1953; Lilla, Briancon e Nancy nel 1954; Namur ed Avignone nel 1955. Vincitore del Gran Premio della Montagna nel 1950. Sempre al Tour de France fu: 4° nel 1948, 3° nel 1950, 20° nel 1951, 7° nel 1958, ritirato nel 1947, 1949 e 1959.

Campione del Mondo su strada a Solingen nel 1954

Campione francese su strada nel 1950 e 1951

Milano Sanremo 1951

Giro di Lombardia 1951

Giro delle Fiandre 1955

Parigi Roubaix 1956

Bordeaux Parigi 1959

Giro del Lussemburgo nel 1955 (due tappe all’attivo)

Giro dell’Ovest nel 1949

Parigi Costa Azzurra 1952

Criterium del Delfinato 1955

Roma Napoli Roma Gran Premio Ciclomotoristico nel 1959 e 1960

Boucle de la Seine 1947

Gran Premio Echo d’Algeri 1950

Gran Premio di Le Locle 1951

Criterium Nazionale 1951 e 1952

Circuito del Monte Bianco 1956

Genova Nizza 1957

Gran Premio di Nizza 1961

Gran Premio delle Nazioni 1952

Gran Premio dell’Equipe (con la squadra “Stella”) nel 1948

Criterium degli Assi nel 1949, 1950, 1953 e 1954

Ruota d’Oro nel 1953, 1955 e 1959

Chateaulin nel 1949 e 1953

Challenge Desgrange Colombo 1951

Challenge Yellow 1951, 1952, 1953, 1954 e 1955

Campione dei campioni francesi nel 1953 e 1954

Trofeo Edmond Gentil 1954

Guidon d’Or nel 1970

Tentò nel 1954 il primato dell’ora al Vigorelli di Milano, ma abbandonò la prova al 39° minuto.

Vincitore delle tappe di Cortina (1951) e Sion (1957) al Giro d’Italia, dove si classificò 7° nel 1951, 2° nel 1957 e 4° nel 1958. Vincitore del Gran Premio della Montagna (ancora al Giro) nel 1951.

2° ai campionati del Mondo nel 1957 e 1958

2° alla Parigi Roubaix del 1951 e 3° nel 1955

2° alla Bordeaux parigi del 1961

2° alla Parigi Tours del 1954 e 1957 e 3° nel 1956

2° al Midi Libre del 1952

3° alla Roma Napoli Roma Gran Premio Ciclomotoristico nel 1950

3° al Giro della Svizzera Romanda nel 1953

 

 

TAPPE:

INTRO

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CLASSIFICHE

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