2^ tappa - domenica 20 maggio

 

TORINO – ALASSIO 202 chilometri

A BEVILACQUA LA TAPPA, A MAGNI LA ROSA

La pioggia è proseguita per tutta la notte ad infastidire Torino, ma alla partenza lascia spazio ad uno splendido sole che illumina il Po e riscalda le migliaia di appassionati presenti nella mattinata festiva. Il primo a mettersi in evidenza è il veneto Grosso, presto emulato da Serse Coppi, Schaer, Scudellaro e Seghezzi nei pressi di Carmagnola; sono comunque tentativi presto rientrati. A Racconigi Fausto Coppi e Bobet, unitamente a Carrea, Schaer e Muller tentano l’allungo, il Giro pare dunque essere cominciato prestissimo per i pezzi da novanta e Van Steenbergen con Magni mettono alla frusta le rispettive squadre. La fuga è riassorbita a Cavallermaggiore. Scocca quindi l’ora dei traguardi intermedi, Seghezzi ne vince due nello spazio di pochi chilometri. La marcia d’avvicinamento all’Appennino ligure prosegue decisamente ardita. Il mattatore dei primi traguardi parziali (Seghezzi) inscena un’azione interessante con il fuggitivo per antonomasia, quel Guido De Santi, triestino, ruota rovente del plotone. I due battistrada racimolano un discreto margine, mentre alle loro spalle il gruppo si frantuma, Ciolli, Drei e Roma tra i più attivi. Intanto la malasorte colpisce la maglia bianca Frosini, appiedato da continui guasti meccanici: il toscano naviga con oltre dieci minuti di ritardo. E’ il momento dei rilevamenti cronometrici: il grosso naviga con 3’ e 10” dalla testa della tappa. Lungo la rampa del Col di Nava cede Seghezzi, i tre più immediati inseguitori (Roma, Drei e Ciolli) avvicinano De Santi, mentre dal plotone evadono Pasotti, Martini, Bevilacqua, Milano ed Annibale Brasola. A Garessio “Bevi” e c. sono sui migliori, che nel frattempo hanno agganciato De Santi, Ciolli invece si è difinitivamente staccato. La salita non è impossibile ed i battistrada incedono sicuri; al Gran Premio della Montagna Bevilacqua precede De Santi, Brasola, Martini e Pasotti. Un centinaio di metri oltre ecco Milano e Drei, quindi Roma e Seghezzi a 1’ e 21”. Il gruppo compatto si avvicina a Ciolli con un ritardo di 4’ e 07”. Il finale che la frazione ci riserva è fantastico, Bevilacqua lancia l’offensiva, Drei (nel frattempo rientrato in compagnia di Milano) e De Santi suoi compagni di colori lo proteggono, e per il veneto inizia una galoppata trionfale, che lo porterà in perfetta solitudine fino ad Alassio. Il vantaggio chilometro dopo chilometro si dilata ed all’arrivo raggiunge quasi i due minuti. Ma lo spettacolo non è limitato solo al primo gruppo, alle loro spalle si vivono infatti attimi intensi: Magni attacca Van Steenbergen sul Nava, il fiammingo paga lo sforzo sostenuto il giorno avanti ed al traguardo cede 1’ e 18” al suo rivale di giornata, perdendo così, dopo un solo giorno di regno, la maglia rosa.

 

ORDINE D’ARRIVO

 

1° Antonio BEVILACQUA Italia gs.Benotto chilometri 202 in 5 ore 18’35” media: 38,043

2° Annibale BRASOLA a 1’ 52”

3° Guido DE SANTI st

4° Pasotti st - 5° Martini st - 6° Milano st - 7° Drei st - 8° Petrucci a 2’ 16”

9° Conte st - 10° Magni st

 

CLASSIFICA GENERALE

 

1° Fiorenzo MAGNI Maglia Rosa

2° Soldani st

3° Bresci st

4° Astrua st

5° Impanis st

6° Van Steenbergen a 50”

Maglia Bianca: Pedroni

 

I PRECEDENTI DEL GIRO AD ALASSIO

 

1909 – 1940

 

Per la prima volta nella storia il Giro, nel 1951, giunge ad Alassio.

 

 

TAPPE:

INTRO

1

3

4

5

6

7

8

9

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CLASSIFICHE

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