Muncarvigni
Muncarvigni
a trei a trei
chi parevan
trei arei
suti in cagou
chi fajeivan
bau bau bauMontecalvini (abitanti di Montecalvo, l'attuale centro di Tiglieto) / a tre a tre/ che sembravano/ tre arieti/ sotto un gabinetto/ che facevano/ bau bau bau
La canzone-sfottò è indirizzata ai Montecalvini dagli abitanti di Acquabuona, altra frazione di Tiglieto; i primi rispondevano, allora, ai secondi:
Evabugnini lacia crave!
( Acquabognini mungi capre!)
a proposito di questa canzone i ragazzi delle scuole scrivono:
questa filastrocca è cantata ironicamente dagli abitanti di Acquabuona nei confronti di quelli di TiglietoLa canzone-sfottò indirizzata ai vicini è un classico della letteratura popolare, così come i nomi attribuitigli per evidenziarne i difetti.
Nella vicina valle Stura troviamo questi versi indirizzati dagli abitanti di Campoligure a quelli di Masone,
Mazuné abré abré/ van an géxa per perghé/ voran pièse na careghéta/ ma n'i 'an mancu na palanchéta/ e s'pian u libru 'n man/voran léze che 'n san.
(Masonesi ebrei ebrei/ vanno in chiesa per pregare/ vogliono prendere una sedia/ ma non hanno neppure di che pagare/ prendono il mesale in mano/ vogliono leggere ma non ne sono capaci).Ne esiste peraltro una versione quasi identica indirizzata a loro volta dai masonesi ai campesi.
Il testo appena presentato è riportato da Coveri e Olivieri (1982) che a commento aggiungono:
... dappertutto esistono ritornelli popolari che vantano gli "indigeni" e beffeggiano i forestieri del paese accanto.Nella nostra valle dell'Orba ne troviamo un'altra testimonianza in queste rime dedicate dagli abitanti di Olbicella a quelli della frazione Pian della Castagna:
quei du Cian sun trantasei
mezzi ladri e mezzi ebrei,
van en gexa per prighè
trovo u diau dré a l'autéquelli del Pian della Castagna sono trentasei/ mezzi ladri e mezzi ebrei/ vanno in chiesa per pregare/ trovo il diavolo dietro l'altare
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a cura di Anselmo Roveda