12^ tappa - mercoledì 6 giugno

FERRARA – RIMINI 144 chilometri

BEVILACQUA NEL MARE DI RIMINI, MA L’EROE E’ ROBIC

Dopo la frizzante tappa di Ferrara il Giro punta deciso verso l’Adriatico, meta Rimini, altra frazione dedicata ai predoni di giornata, per uomini coraggiosi dunque, cacciatori di traguardi parziali all’erta: Chi invece punta alla classifica generale deve necessariamente procedere di conserva, domani si giungerà ad Arezzo, con le rampe di San Marino ed il Muraglione in programma. Si parte tra qualche scaramuccia mai troppo convinta, la media si mantiene regolare sui 35 all’ora, con i gialloblù della Bartali attenti nelle prime posizioni. Ad Argenta è “nonno” Vicini, trentasette anni splendidamente portati, a suonare la carica, ma la bella azione del cesenate non ha seguito. Nei pressi di Russi è la volta di Pezzi ad avere licenza per la consueta visita ai parenti. Sono a Ravenna, si scorge il mare, e De Santi, nostra vecchia conoscenza, evade dal plotone: in breve accumula un discreto margine di vantaggio, il suo attacco è raccolto al volo da Bevilacqua, Keteleer, Barducci e Casola, quest’ultimo suo compagno di colori. Il quartetto raggiunge il fuggitivo ed i cinque procedono così in perfetto accordo verso l’epilogo. In gruppo, intanto, si registra lo spiacevole incidente che vede protagonisti Bizzi e Robic; il morino è presto in sella, il francese invece resta esamine al suolo ferito al capo. Si teme il peggio, o comunque l’abbandono, il dottor Campi, medico di gara, gli applica tre punti di sutura al cuoio capelluto ed il buon Jean prosegue stoicamente la tappa atteso dalla sua squadra, la Viscontea, al completo. Mentre a Cesenatico i cinque uomini di testa vantano 2’ e 25” sul grosso. Scarto che cresce: una quindicina di chilometri oltre (appena dopo Cesena) sono 3’ e 30”; malgrado l’impegno di Tonini, Ghirardi e Cavalli ancora una volta molto attivi. Il gruppo Robic sta recuperando terreno e raccoglie lungo la strada qualche ritardatario (leggi Grosso, Conte e Weilenmann). Tutti i suiveurs sono stupiti, mai visto uno straniero (e stiamo nuovamente raccontando le sventure di Robic) così smanioso di proseguire una competizione mai eccessivamente amata dai campioni d’oltralpe; onore al merito. Qualche vecchio uomo della carovana rammenta che nel 1932 un altro estero, certo Thierbach, tedesco, si era reso protagonista di un analogo episodio; curiosi corsi e ricorsi storici. Torniamo intanto ai nostri cinque eroi di giornata lanciati verso il traguardo riminese. De Santi protegge Casola, Keteleer non si sottrae alle regole del gioco, così come Bevilacqua ed Armando Barducci, romagnolo doc. Si pronostica Casola, troppo veloce e ben coadiuvato da un compagno di squadra, ma il lombardo non ha ancora fatto i conti con la classe cristallina del vecchio Toni Bevilacqua: progressione meravigliosa e vincente del formidabile veneto che brucia proprio “Luigin” Casola, Keteleer, Barducci e lo sconsolato De Santi. Il gruppo maglia rosa giunge a Rimini staccato di quasi quattro minuti.

Curiosità: Quel giorno, per alcuni chilometri, un improvvisato “girino”, dotato di bello stile ed impeccabile abbigliamento, ma corredato da un improbabile numero di gara “108”; anticipò di pochi minuti l’avanguardia della corsa sulla strada verso Rimini. Solo dopo qualche attimo di smarrimento tifosi e suiveurs s’accorsero del simpatico equivoco.

ORDINE D’ARRIVO

1° Antonio BEVILACQUA Italia gs.Atala chilometri 144 in 3 ore 58’30” media: 36,226
2° Luigi CASOLA st
3° Desirè KETELEER st
4° Barducci st - 5° De Santi st - 6° Bini a 3’ e 57” - 7° Conte st - 8° R.Zanazzi st
9° S.Coppi st - 10° Pasotti st

CLASSIFICA GENERALE

1° Hugo KOBLET Maglia Rosa
2° Bartali a 5’ e 42”
3° Martini a 7’ e 11”
4° Kubler a 7’ e 45”
5° Pedroni a 11’ e 07”
Maglia Bianca: Pedroni

I PRECEDENTI DEL GIRO A RIMINI

1909 – 1940

1932 - 4^ tappa Ferrara-Rimini: 215 Guerra (Maino,) Di Paco, Meini (leader Buse)
1934 - 11^ tappa Ancona-Rimini: 213 Guerra (Maino), Piemontesi, Olmo (Guerra)

 

PERSONAGGI

Volti noti e meno noti che hanno caratterizzato la storia del Giro

TONI BEVILACQUA

Nato a Santa Maria di Sala (Venezia) il 22 ottobre 1918. Deceduto in seguito ad un incidente stradale in bicicletta, a Mestre, il 29 marzo 1972. Passista veloce. Alto 1,76 chilogrammi 79. Professionista dal 1940 al 1954. 31 vittorie. Anno e Squadra: 1940/1945 non accasato, 1946 Wilier Triestina, 1947 Lygie, 1948/1949 Atala, 1950 Wilier Triestina, 1951/1953 Benotto, 1954 Doniselli Lansetina.

Vittorie

1941 Torino Biella
1941 Coppa Littorio a Prato
1941 Gran Premio Duca degli Abruzzi
1941 Circuito di Ferrara
1941 Coppa Città di Bassano
1946 Tappa Prato Giro d’Italia
1946 Tappa Genova Giro d’Italia
1946 Circuito di Castelfranco Veneto
1947 Tappa Padova Giro d’Italia
1947 Circuito di Lanzbourgs (Svizzera)
1947 Circuito del Lido di Venezia
1948 Tappa Pescara Giro d’Italia
1949 Cronotappa Torino Giro d’Italia
1949 Gran Premio di Tougnes
1950 Milano Vicenza
1950 Campionato Italiano in prova Unica sul circuito della Tre Valli Varesine
1950 Tappa Genova Giro d’Italia
1950 Tappa Rimini Giro d’Italia
1950 Circuito di Monza
1950 Trofeo Baracchi cronocoppie con Fiorenzo Magni
1951 Parigi Roubaix
1951 Tappa Alassio Giro d’Italia
1951 Tappa Milano Giro d’Italia
1951 Giro del Veneto
1951 Circuito di Anversa
1952 Circuito di Bordighera
1952 Criterium di Redon
1952 Tappa Siena Giro d’Italia
1952 Tappa Milano Giro d’Italia
1952 Milano Modena
1953 Coppa Bernocchi (ex aequo con Giorgio Albani)

Piazzamenti al Giro d’Italia

1946: 17° - 1949: 40° - 1950: 29° - 1951: 25°
Note: Tre giorni maglia rosa al Giro d’Italia 1946

Piazzamenti al Tour de France

1948: 33°

Presenze ai Mondiali

1950 Ritirato a Moorslede (Primo Schotte)
1951 3° a Varese (Primo Kubler)
1952 10° a Lussemburgo (Primo Muller)

Piazzamenti di rilievo

1942 2° Milano Sanremo
1942 2° Giro di Campania
1946 3° Giro del Piemonte
1946 3° Milano Mantova
1946 3° tappa Torino Giro d’Italia
1946 2° tappa Rovigo Giro d’Italia
1947 2° tappa Vittorio Veneto Giro d’Italia
1948 2° Giro del Veneto
1948 3° Tre Valli Varesine
1948 3° Milano Modena
1949 2° Trofeo Baracchi
1949 2° tappa Modena Giro d’Italia
1950 2° Giro di Lombardia
1951 3° Giro di Romagna
1951 3° tappa Genova Giro d’Italia
1951 3° Campionato del Mondo su strada
1951 2° tappa Napoli Giro d’Italia
1951 3° tappa Bologna Giro d’Italia
1951 2° tappa Venezia Giro d’Italia
Note: Campione del Mondo dell’inseguimento nel 1950 a Rocourt e nel 1951 a Milano, 2° nel 1947 e 1952 e 3° nel 1948 e 1953
Campione d’Italia dell’inseguimento nel 1943, 1949, 1950 e 1951

 

PERSONAGGI

Volti noti e meno noti che hanno caratterizzato la storia del Giro

JEAN ROBIC

Nato a Condè les Vouziers (Ardenne) il 10 giugno 1921. Deceduto in un incidente automobilistico il 6 ottobre 1980 a Villeparisis. Scalatore. Professionista dal 1943 al 1961. Una trentina di vittorie.

Palmares

Tour de France 1947
Sei tappe al Tour: a Strasburgo, Grenoble e Pau nel 1947; a Luchon nel 1949, ad Avignone nel 1952 ed a Luchon nel 1953
Roma Napoli Roma 1950
Omnium de la Route 1945
Giro dell’Alta Savoia 1952
Mont Faron 1948 e 1949
Attraverso Losanna 1948
Onate (Spagna) 1949
Aranzazu (Spagna) 1949 e 1950
Polimoltiplica 1952
Campionato Nazionale Francese 1945
Criterium internazionale di Ciclocross 1947
Campionato del Mondo di Ciclocross a Parigi nel 1950
Tappe di Basilea ed Altdorf al Giro di Svizzera 1948

Piazzamenti al Tour de France

Vincitore nel 1947 - 1948: 16° - 1949: 4° - 1950: 12° - 1951. 27° - 1952: 5°

Piazzamenti di rilievo

Freccia Vallone, 3° nel 1951
Liegi Bastogne Liegi, 3° nel 1952
Giro del Delfinato, 2° nel 1949 e 3° nel 1948 e 1953
Parigi Nantes, 3° nel 1943
Tour du Sud Est, 2° nel 1951
Gran Premio Industria del Ciclo, 2° nel 1949
Gran Premio dei Pneumatici, 2à nel 1949
 
 
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