11^ tappa - lunedì 5 giugno
MILANO FERRARA 251 chilometri
ATTESA VITTORIA DI LEONI
I girini oggi scendono verso lEmilia alla volta di Ferrara, in una tappa di assoluto trasferimento, dopo le Dolomiti e la prestigiosa frazione di Milano. Il tempo è superbo, clima estivo, il solleone riscalda ancora di più un già vivace Giro dItalia. Si parte poco prima delle 11 a buona andatura, dopo quaranta chilometri trascorsi tutti in gruppo, fatta salva unazione senza esiti rilevanti con protagonisti Carrea, Cargioli, Sforacchi, Vittorio Rossello, Albani, Castellucci, Paolieri e Vicini, durata lo spazio di una decina di minuti., si giunge a Crema. Il traguardo volante è vinto da Giovannino Corrieri, solito protagonista anche a Castellone, nonostante alcuni tentativi di fuga firnati nel frattempo da Beyaert, Vicini, Pedroni e Castellucci. E ancora il cremonese Pedroni, sentendo aria di casa, a scatenarsi: tenta in più duna occasione la sortita, prima in solitudine quindi con Paolieri, Baroni, Rivola, Bonini, Servadei, Ghirardi e Beyaert. Tutti scatti, azioni brevi, che consentono al taccuino di non restare vuoto. Cremona il gruppo è compatto, si disputa lennesimo traguardo a premi, vince Rivola. In vista di Piacenza, chilometro 114, scatta Volpi, il toscano è tempista e potente, in breve scava tra se ed il plotone un discreto margine, che a San Martino dellArgine raggiunge il minuto e quindici secondi. I primi a tentare di sedare lattacco del vecchio atleta in maglia Viscontea, sono Renzo Zanazzi e Rossi, mentre il fuggitivo sapprossima alla tappa volante di Mantova, che si aggiudica con 3 e 40 su Barducci e 3 e 50 sul grosso. Ormai la frazione sta entrando nel vivo, sattende la reazione delle squadre dei velocisti, che puntualmente avviene, ed il coraggioso Volpi vede inesorabilmente scemare il suo sogno di gloria. La bagarre promuove qualche tentativo, evadono Leoni e Biagioni; inseguiti e raggiunti da Ghirardi e Grosso. Volpi cede di schiato, mentre il quartetto vola verso Ferrara, il gruppo pare accettare questa soluzione.Dopo qualche chilometro Grosso cede e Ghirardi perde terreno, restano così in due a giocarsi le sorti della undicesima frazione di questo Giro. Nel gran finale Serafino Biagioni tenta a più riprese di liberarsi della scomoda compagnia; ma tutto è inutile. La successiva volata vede in Leoni il logico favorito ed il forte sprinter ringrazia dellinvito e fulmina inesorabilmente lottimo Biagioni.
ORDINE DARRIVO
CLASSIFICA GENERALE
I PRECEDENTI DEL GIRO A FERRARA
1909 1940