2^ tappa - giovedì 25 maggio
SALSOMAGGIORE FIRENZE 245 chilometri
MARTINI, IL VICINO DI CASA
La mattinata è promettente, splende il sole su Salsomaggiore, nessun forfait, il solo Bresci accusa un dolore al ginocchio, ma lo stoico toscano prosegue, stringendo i denti, il suo Giro. Alle 10 precise lo starter Bruno Negri abbassa la bandierina del via. La marcia verso Fidenza è affrontata al piccolo trotto; i rosso alabardati della Wilier Triestina a pilotare la corsa. Quindi sono Bini, Magni, Vicini, Casola, Tonini (ragazzo emiliano è infatti nativo di San Felice sul Panaro) e Valeriano Zanazzi ad accendere la miccia. Poco dopo Magni parte animato da seri propositi e si mette a condurre a tutta, purtroppo non è sufficientemente coadiuvato dai compagni di fuga e la bella azione naufraga poco prima di Parma sotto la spinta degli uomini di Coppi. A questo punto sono le 10 e 48, media 33 orari. Appena dopo tocca a Renzo Zanazzi ad animare la tappa, seguito da altri elementi, tra i quali in evidenza il solito battagliero Magni, Salimbeni, lattivo Tonini, Vicini, Soldani, il reggiano Barozzi e Frosini. Zanazzi indomito riparte al contrattacco marcato questa volta da Frosini e da Vincenzo Rossello, ma non è finita, il mantovano non molla e questa volta affronta lavventura a modo suo, in perfetta solitudine. Il gruppo però oggi non vuole concedere licenze e nel breve volgere di una decina di chilometri lo raggiunge. In prossimità di Reggio è la volta del corridore di casa Sforacchi ad ottenere libertà (vigilata comunque), accumula subito un discreto margine di vantaggio, vince il traguardo a premi posto in città con 1 e 20 su Fazio e Barozzi e quando tutti attendono che il fuggitivo in forze alla Viscontea alzi bandiera bianca lazione riprende corpo. Il vantaggio torna ad acquisire consistenza: 2 a Rubiera, 4 a Modena, quando la media tocca i trentotto orari. Al ponte sul Panaro il grosso si spezza per mano di Kubler, Schaer, Castellucci, Brasola, Crippa, Vicini, Pagliazzi, Tonini, Zampieri e Cargioli, i quali affondano il colpo, riprendono e staccano Sforacchi. Al chilometro 110 i battistrada vantano 3 e 30 sul plotone. Tappa volante in quel di Bologna, e nella città di Balanzone la volata è a pannaggio di Ferdinand Kubler che batte Castellucci e Brasola, plotone a 4 e 30. Frazione straordinaria. I due rossocrociati (Kubler e Schaer) non mollano ed il plotoncino si sfilaccia mentre si sale sulla Raticosa, in vetta Schaer e Kubler sfilano nellordine con 37 su Castellucci; Coppi risale in settima posizione a poco meno di due primi. Durante la successiva discesa il gruppo dei migliori riassorbe ad uno ad uno i fuggitivi, ma la tappa deve ancora vivere attimi palpitanti. Rampa di Barberino, Schaer riparte con Martini e Pedroni a ruota, il terzetto fa il vuoto, scollina con 1 su Bresci, alla spicciolata gli altri protagonisti; Coppi, Bartali e Robic accusano più di due minuti. In discesa sassiste al furioso inseguimento di Magni, alla caduta di Bartali, alle forature di Coppi e del battistrada Schaer, il quale dopo poco si riporta su Martini e Pedroni; alla verve di Astrua, alla grinta di Cecchi, Frosini e Maggini. Ma ormai la frazione è per sommi capi decisa, Firenze è alle porte, Martini, che è di casa, grazie ad una volata di forza simpone su Schaer e Pedroni. Dopo il terzetto dominatore giunge Bresci ad un minuto e rotti, quindi il drappello dei migliori sfilacciato; Bartali accusa 15 da Coppi, Astrua e Magni. Classifica mutata, grazie ad una giornata trascorsa in prima linea Fritz Schaer è la nuova maglia rosa.
ORDINE DARRIVO
CLASSIFICA GENERALE
Nota a Margine
CIFRE, CORSI E RICORSI STORICI
Per la prima volta nel dopoguerra uno straniero veste la maglia rosa (Fritz Scher). In quel giro gli atleti doltralpe con 16 giorni al comando della generale sconfissero largamente gli atleti nostrani. Ma ora vediamo, prima del 1946, quanti e quali furono gli extra italiani ad insediarsi al verice della generale. 1911 un giorno il francese Petit Breton. 1932 cinque giorni il tedesco Hermann Buse. 1933 tre giorni il belga Jeff Demuysère. 1937 un giorno litaliano di stanza in Francia Nello Trogi. Per un totale di dieci giornate su di un totale di 378 frazioni disputate. Inoltre dovremmo aggiungere al nostro computo 79 tappe dal 1946 alla prima del 1950, per un totale di 457; per una percentuale del 2,188%., dal 13 maggio 1909 al 24 maggio 1950.
PERSONAGGI
Volti noti e meno noti che hanno caratterizzato la storia del Giro
ALFREDO MARTINI
Nato a Firenze il 18 febbraio 1921. Completo. Alto 1,77 chilogrammi 72. Professionista dal 1941 al 1957. 10 vittorie. E stato dal 1975 al 1997 Commissario Tecnico della Nazionale Azzurra Professionisti, ed inseguito supervisore federale, carica che ricopre tuttoggi. Anno e Squadra: 1941/1943 Bianchi, 1944 Inattivo a causa della Seconda Guerra Mondiale, 1945 Società Ciclistica Stefani Lando, 1946/1947 Welter, 1948/1949 Wilier Triestina, 1950 Taurea, 1951 Taurea, Welter e Allegro, 1952/1953 Welter, 1954 Atala e Lygie, 1955/1956 Nivea, 1957 Chlorodont.
Vittorie
Presenze ai Mondiali
Piazzamenti al Giro dItalia
1946: 9° - 1947: 6° - 1948: 10° - 1949: 6° - 1950: 3° - 1951: 20° - 1952: 21° - 1954: 46° - 1955: 27°
Piazzamenti al Tour de France
1952: 56°
Altri piazzamenti di rilievo