3^ tappa - venerdė 26 maggio
FIRENZE LIVORNO 148 chilometri
OLIMPIO BIZZI: IL MORINONELLA SUA LIVORNO (tredici anni dopo)
Spetta al sindaco di Firenze il ruolo di mossiere della terza tappa del Giro, che continua a festeggiare Fritz Schaer, terzo straniero (o quarto, se si considera Trogi francese nel 1937) nella storia del ciclismo a vestire la maglia rosa. Prima dello svizzero la stessa gioia era toccata nel 1911 al francese Petit Breton (ma non era ancora stato istituito il simbolo del primato) per una frazione, e nel 1933 a Demuysere per tre giorni. Dopo aver fatto un po di dietrologia, curiamoci giustamente della frazione odierna. Trascorsi una dozzina di chilometri tranquilli il plotone si fraziona, attaccano Lauredi, Gestri, Vittorio Rossello, Emile Teisseire, Logli e Fausto Coppi. La presenza del campionissimo nel gruppetto di testa ravviva linteresse, escono allinseguimento Schaer, Robic, Pasotti, Peverelli e Pagliazzi. In breve i due gruppetti si fondono e sulla rampa di San Casciano Robic transita per primo; quindi gli animi si placano e tutto torna tranquillo. Coppi oggi č particolarmente in palla e sulla salita di Tavernelle Val di Pesa chiama a se altri undici atleti, tra di loro anche la maglia rosa, Astrua, lattivo Robic ed il vecchio Ronconi. Bartali accetta la sfida, e dopo un veemente inseguimento annulla anche questo tentativo velleitario. La frazione ora procede stanca, ora entusiasmante, si raggiunge Colle Val dElsa, lafa si fa sentire, la strada diventa un budello bianco di polvere; ancora un su e gių parecchio suggestivo, dalle Grazie a San Gimignano, tra incantevoli filari di vite. Sinizia a contare le forature, vittime tra gli altri, Kubler, Bartali e Ronconi. La frazione procede a discreta andatura senza sussulti degni di cronaca fino allattacco risolutore: parte Vincenzo Rossello lungo le rampe di Volterra, il ligure pare avere spazio, ma in breve dal gruppo emergono Bizzi e Peverelli; la coppia inseguitrice raggiunge il fuggitivo ed il terzetto acquisisce in breve uno scarto incolmabile. Prima 1 e 30, quindi raddoppia, poi raggiunge i cinque minuti. Dei tre battistrada nessuno si esime dal collaborare, tre grosse squadre sono presenti, lAtala (Peverelli), la Taurea (Rossello) e la Guerra (Bizzi). Livorno li attende, il pubblico delle grandi occasioni applaude a dispetto della giornata feriale. La successiva volata ci regala modeste emozioni, forte progressione del vecchio Bizzi, corridore del luogo, che regola Rossello ed il sempre piazzato Peverelli. Livorno č tutta per il suo morino, cosiccome accadde nel lontano 1937 (Primo Bizzi, secondo Deloor e terzo Del Cancia); mentre il gruppo giunge al traguardo con 5 e 31 di ritardo preceduto da Renzo Zanazzi.
ORDINE DARRIVO
CLASSIFICA GENERALE
I PRECEDENTI DEL GIRO A LIVORNO
1909 1940
PERSONAGGI
Volti noti e meno noti che hanno caratterizzato la storia del Giro
OLIMPIO BIZZI
Nato a Livorno il 1° agosto 1916. Deceduto allAbetone il 3 agosto 1976. Passista veloce, completo. Professionista dal 1935 (fine stagione) al 1952. 38 vittorie. Anno e Squadra: 1935/1939 Frejus, 1940/1943 Bianchi, 1944 inattivo a causa della Seconda Guerra Mondiale, 1945 Pro Livorno, 1946/1948 Viscontea, 1949Edelweiss e Guerra, 1950/1952 Guerra.
Vittorie
Piazzamenti al Giro dItalia
1938: 20° - 1939: 11° - 1950: 53°
Presenze ai Mondiali
1938 Ritirato a Valkenburg (Primo Kint)
Piazzamenti di rilievo