GIRO dITALIA 1946
29° Edizione
BARTALI E COPPI NEL GIRO DELLA RINASCITA
Il 15 giugno 1946 il Giro dItalia riapre gli occhi, dopo un sonno durato cinque lunghissimi anni. Inutile rammentare in questa sede le crudeltà della seconda Guerra Mondiale, sarebbe troppo triste e fuori luogo. Si era rimasti, e questa è storia del pedale, ad un giovane alessandrino che, contro ogni pronostico, si era imposto nelledizione del 1940. Quel ragazzo (Fausto Angelo Coppi) si era poi riconfermato, tra uno sparo e laltro, campione vero. Questo Giro sarà bellissimo e incerto: Ortelli dimostrerà al pubblico di essere corridore eccellente, di grande talento, capace dinfastidire anche la coppia regina Bartali-Coppi. Dopo il colpo di mano del buon Cottur a Torino, le volate (due) di Bevilacqua e di Leoni, la forza di Coppi, linterregno di Camellini (italiano di stanza in Francia), leader dalla città di Balanzone fino a Chieti, è poi proprio il faentino (leggete Ortelli) a vestirsi di rosa prima della settimana della verità. Intanto si rivelano i talenti che la Guerra ci ha nascosto, da Zanazzi a Baito, a Bertocchi. Quindi i giorni delle grandi vette, e Coppi si scatena, la tenacia del vecchio Bartali è proverbiale, il silenzioso Ronconi a Trento onora una carriera alla memoria del padre. Milano ormai è vicina, un paio di sprint, quindi linutile (doppiamente) successo di Coppi al Vigorelli (sarà poi squalificato a favore delludinese Oreste Conte) e la terza definitiva, soffertissima, maglia rosa conquistata da un ragazzo di trentadue primavere, Gino Bartali, che non finisce mai di stupire.
GLI ISCRITTI e i numeri di gara
SQUADRE
GRUPPI
Nota: Settantanove iscritti, numeri di gara a crescere dalluno allottanta, mancante il solo n° 50, cancellato dallorganizzazione per differire i primi quarantanove atleti tesserati da squadre dai secondi trenta considerati aggruppati.
TAPPE: | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | CLASSIFICHE FINALI |