3^ tappa - lunedì 17 giugno

GENOVA – MONTECATINI 222 chilometri

TESTA A TESTA LEONI BIZZI

Si può ben dire che questa terza giornata di gara riveli le forze in campo, con Coppi e Bartali battaglieri sulle prime asperità ed attenti ad ogni tentativo avversario. Si parte festeggiando uno dei beniamini di casa, quel Brignole nativo di Chiavari; ma la corsa è subito nervosa, lasciando pacche sulle spalle ed arrivederci ad amici e parenti alle prolisse cronache dell’epoca. La lotta si accende sui Gran Premi della Montagna del Passo del Bocco e della Foce, rispettivamente vinti da Serse Coppi e da Ezio Cecchi. Il gruppo s’allunga, si rilevano i primi distacchi. Coppi lungo la discesa del Bocco fora, Bartali attacca, ma Fausto in meno di dieci chilometri si riporta sul rivale. Lo sforzo del campionissimo per regolare lo scarto è pagato dai compagni di gruppo, Ortelli e Camellini, per fare due esempi, sono distanziati di oltre tre minuti e mezzo. A La Spezia la battaglia si placa, così il plotone serra nuovamente le fila, tutti gli uomini di classifica racchiusi in un fazzoletto. I soli Conte, Baito, Pugnaloni e Canavesi risultano irrimediabilmente attardati. Tocca poi a Spinazzi, in prossimità di Viareggio, tentare l’allungo, qualche chilometro in solitudine, poi la resa condizionata dall’alta velocità espressa dal gruppone. Ancora una salita, decisiva, il Monte Quiesa, e sono due velocisti ad attaccare: Leoni e Bizzi, mentre Bevilacqua (la maglia rosa) e Marangoni, fino a quel momento apparsi in difficoltà, recuperano lo scarto, riportandosi così in pancia al plotone. Coppi e Bartali restano a marcarsi, mentre la coppia di testa viene raggiunta dallo scatenato Renzo Zanazzi, sempre protagonista in questi primi giorni di Giro. Il lombardo della Legnano non s’accontenta e tenta a più riprese di liberarsi della coppia tosco-umbra. Giungono notizie poco confortanti sulle condizioni di salute di Mollo e Canavesi, i due soffrono le pene dell’inferno, intossicati, si dice, da acqua non potabile, e viaggiano al confine del tempo massimo. Ormai l’arrivo è prossimo, posto all’interno dell’ippodromo montecatinese. Zanazzi, indomito, ci riprova, ma le due ruote veloci del terzetto azzerano le velleità del ragazzo in maglia verde ramarro. La volata tra Bizzi e Leoni è entusiasmante, sunto di forza e caparbietà. E’ Leoni ad avere la meglio di stretta misura sul “morino”, il quale si deve accontentare di un’amarissima piazza d’onore. Per la cronaca, poi, il plotone battuto allo sprint da Mario Ricci, giunge al traguardo con un ritardo di poco superiore ai due minuti. Classifica immutata.

ORDINE D’ARRIVO

1° Adolfo LEONI Italia gs:Bianchi chilometri 222 in 6 ore 36’46” media: 33,579
2° Olimpio BIZZI st
3° Renzo ZANAZZI st
4° M.Ricci a 2’04” - 5° Casola st - 6° S.Coppi st - 7° M.Fazio st - 8° Bevilacqua st - 9° Camellini st - 10° Cecchi st

CLASSIFICA GENERALE

1° Antonio BEVILACQUA Maglia Rosa
2° Camellini a 4’25”
3° Marangoni a 4’51”
4° Leoni a 5’04”
5° Cottur a 5’20”
Maglia Bianca, primo degli indipendenti: MARANGONI

 

I PRECEDENTI DEL GIRO A MONTECATINI

1909-1940

1931 - 8^ tappa Perugia-Montecatini: 246 Guerra (Maino), Mara, Di Paco (maglia rosa Guerra)
1935 - 13^ tappa Firenze-Montecatini: 134 Olmo (Bianchi), Demuysere, Binda (Bergamaschi)
1936 - 3^ tappa Genova-Montecatini: 226 Di Paco (Dei), Guerra, Bini (Bini)
1938 - 5^ tappa La Spezia-Montecatini: 110 Generati (Bianchi), Gotti, Cinelli (Del Cancia)

 

TAPPE:

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