7^ tappa - domenica 23 giugno
CHIETI NAPOLI 244 chilometri
A RICCI LA TAPPA, AD ORTELLI LA ROSA, A BARTALI TUTTI GLI APPLAUSI DEL VOMERO
Partenza da Chieti Scalo alle 9 precise, un forte vento contrario rallenta per i primi chilometri la marcia dei corridori sotto ad un cielo terso. E Ronconi il primo a ravvivare la frazione odierna; al romagnolo si succedono Rebella, Chiappini, Barisone, Serse Coppi e Bertocchi prima, quindi è la volta di Canavesi, Destefanis, Introzzi, Renzo Zanazzi, Malabrocca, Toccaceli, Martini, Corrieri, Cecchi, Camellini, Magni, Casellato e Pasquini a mettersi in luce. Coppi, vittima di un guasto meccanico, rientra in gruppo e la contesa si tranquillizza nuovamente. I corridori percorrono la statale Tiburtina incorniciata dai Monti della Maiella e del Gran Sasso; oggi Pian delle Cinque Miglia e Macerone a farla da padrone. A Popoli traguardo volante vinto da Giovannino Corrieri. Avvicinandosi a Pettorano si comincia a scalare la prima vera salita del XXXIX° Giro dItalia, strada stretta, sterrata, che Armando Cougnet ha giustamente definito in nota molto selettiva. Gruppo che appare sin dai primi tornanti assai sfilacciato. Ricci e Volpi attaccano con Bartali, Ortelli e Ronconi al loro mozzo, Coppi invece accusa un calo e sale attardato in compagnia di Crippa, Leoni e Cecchi. Ma è solo linizio. Soffre Camellini, mentre stupisce per freschezza atletica e colpo di pedale il velocista Adolfo Leoni. Bartali risulta essere il dominatore del campo, in evidenza anche Ronconi, leterno Cottur, il tenace Volpi, Ortelli (in odore di primato) e Mario Ricci. La crisi di Coppi intanto inizia a farsi preoccupante, il suo ritardo cresce di chilometro in chilometro. Lo stesso Leoni lascia il capitano e piomba sul drappello di testa. Attimi incandescenti. Scatta Bartali. La matassa tende a sbrogliarsi, Rocca Pia, al bivio che immette al Pian delle Cinque Miglia (la salita maledetta da Girardengo, e questa è storia del ciclismo) Bartali è solo, Ortelli a 45",Cottur, Ronconi e Cecchi a 1'30. Ricci, Leoni e Volpi a 150, Crippa a 2, Coppi è in compagnia di Bizzi, Bertocchi e Biagioni a 245. A questo punto Fausto tenta una reazione, recupera terreno, riagguanta qualche avversario in debito denergie mentre si assiste al tracollo della maglia rosa Camellini ed alla crescente vena di Bartali ancora solo. Ronconi, Ortelli, Ricci e Crippa si difendono da leoni. Le macerie di Castel di Sangro ricordano i recenti lutti della seconda Guerra Mondiale e la situazione rimuta: Bartali ancora solo inseguito da Ortelli, mentre Coppi ripiomba in una nuova crisi. Saranno in molti, alla fine del Giro ad indicare in questa Chieti Napoli, il motivo predominante della sconfitta finale dellAirone. Gran Premio della Montagna del Macerone, Ginettaccio ancora e sempre solitario avanguardista, Ortelli, Ronconi, Cecchi, Ricci, Leoni e Crippa a 145; Fausto staccato di tre minuti, in compagnia del biancoceleste Martini, Bizzi e Biagioni. Maglia Rosa (Camellini) ormai fuori gioco a quasi otto minuti. In discesa verso Isernia il gruppetto degli inseguitori compie il miracolo di riacciuffare Bartali; sassiste ad una volata mozzafiato verso Napoli, cede Leoni, giungerà al traguardo con 8e15 di ritardo, si stacca Crippa. Bartali, Ortelli, Ronconi e Ricci, due Benotto e due Legnano a spartirsi i compiti verso lo stadio partenopeo. Si perdono pure le tracce del piccolo Cecchi. Coppi tenta di riemergere dal limbo, ma lo spazio è breve, i fuggitivi salgono verso il Vomero, fendendo una coltre di spettatori. Lingresso in pista è sfortunato per Bartali che scivola, mentre tra i residui tre neppure cè volata; vince facile Mario Ricci, uomo della Legnano, su Ortelli e Ronconi. Coppi è sesto a 403, la maglia rosa Camellini 34^ a 2510. Ora Vito Ortelli può guardare la situazione dallalto in basso. Domani riposo.
ORDINE DARRIVO
CLASSIFICA GENERALE
I PRECEDENTI DEL GIRO A NAPOLI
1909 1940
TAPPE: |
INTRODUZIONE AL 1946 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | CLASSIFICHE FINALI |