17^ tappa - domenica 7 luglio
MANTOVA MILANO 176 chilometri
NELLULTIMA TAPPA POKER DI COPPI (poi retrocesso)
Cala il sipario sul Giro dItalia della rinascita, il vecchio Gino Bartali (trentadue anni tra una settimana) precede di una incollatura il suo eterno rivale Fausto Coppi. Ancora e sempre festa, anche nel giorno del commiato un pubblico straordinario illumina la manifestazione. Ma veniamo ai fatti salienti di questa ultima tappa. Via da Mantova alluna ed un quarto a pasto consumato, sotto ad un cielo plumbeo e minaccioso di pioggia e grandine. Qualche bene informato suggerisce ai colleghi bellicose intenzioni di Coppi, voglioso di tentare limpossibile pur di togliere la maglia rosa al suo acerrimo rivale. Poco oltre Guidizzolo Baito e Serse Coppi assaggiano lasfalto senza gravi conseguenze. Stessa sorte per Malabrocca poco dopo, ma anche per il piemontese nulla di serio. A Castenedolo in programma due traguardi volanti, vinti nellordine da Zanazzi e Fazio. Ancora il siciliano protagonista a Brescia, questa volta con Ortelli a ruota, č il giusto commiato dei comprimari. Bergamo, Conte intasca un cospicuo premio pari a lire 5.000, offerto da sportivi che al ciclismo hanno sempre dato moltissimo. Intanto dal cielo scende acqua a catinelle, che trasforma la strada in un torrente. La tappa poi si ravviva a Capriate San Gervasio: fora Coppi, il diesse legnanista Bianchi (non č un gioco di parole) incita i suoi alla battaglia, ma tutto si blocca nel breve volgere di un paio di chilometri, ha forato infatti pure Bartali. Tenta lavventura anche il minuto Cecchi ed i suoi welterini, ma ormai tutto č inutile. Si giunge ad Arcore, quindi a Monza, patria della festeggiatissima maglia bianca Salvatur Crippa, splendido quarto in questo Giro. Quindi Sesto San Giovanni, Cusano, Bresso, Milano via Jenner, manca poco allArena. Ultimo tentativo del caparbio gruppista Sala, in forze allEnal Campari, č raggiunto da Baito prima, quindi da Volpi ed in seguito tutto il plotone si riporta sui battistrada. Si profila il catino conclusivo, lArena, per lultima corrida. Il pronostico indica Conte, Bizzi o Renzo Zanazzi quali logici favoriti. Invece Coppi, entrato nel velodrono in quarta posizione, rimonta, affianca i rivali e vince tra il tripudio generale in modo netto ed inatteso. Per un errato computo della linea metrica Coppi verrā poi retrocesso, ed il successo premierā Oreste Conte, al terzo centro in questo Giro. Il resto dello spettacolo lo offre il pubblico presente, il quale inneggia a Gino Bartali vincitore, a Fausto Coppi mai domo e soprattutto al ritorno in grande stile del nostro Giro dItalia.
ORDINE DARRIVO
I PRECEDENTI DEL GIRO A MILANO
1909 1940
TAPPE: |
INTRODUZIONE AL 1946 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | CLASSIFICHE FINALI |