19^ tappa - sabato 7 giugno
SAINT VINCENT – VERBANIA (Pallanza) 298 chilometri
TAPPA MARATONA ALL’AMICO FRITZ
Siamo ormai giunti all’apoteosi del Giro d’Italia
1952, con la penultima tappa prima della consacrazione di Coppi a Milano.
Frazione difficile la diciannovesima, che prevede tutta la parte centrale in
territorio elvetico, dopo aver scollinato il San Bernardo, quindi il passo del
Sempione, planata su Domodossola ed arrivo a Pallanza. Partenza alle otto
esatte, ed un’ora dopo, ad Aosta, il plotone è ancora raggruppato. Si comincia
la difficile scalata verso il primo Gran Premio della Montagna di giornata
(appunto il Gran san Bernardo); dopo qualche inconcludente scaramuccia, si
seleziona al comando un gruppetto formato da una trentina di elementi che
salgono ad andatura piuttosto regolare; sono presenti tutti gli uomini di
classifica, viene raggiunta la vetta alle 11 e 10. Volatina per il premio della
Montagna vinta da Bartali che precede Coppi, Astrua, Zampini e Gestri. La lunga
e difficile discesa è affrontata con giudizio ed a Martigny sono in
trentaquattro a comporre il primo drappello. La successiva pianura che porta il
Giro a Briga non può provocare emozioni, s’attende il Sempione per vedere di
chiarire la situazione. Lungo le rampe dell’ultima salita si assiste lo stesso
spettacolo del Gran San Bernardo, andatura tutto sommato buona, ma nessuno ha
voglia di dare battaglia più del lecito; le uniche velleità sono di Volpi e
Vittorio Rossello, che tentano la grande impresa per poter così liquidare
anzitempo la folta compagnia. Ma oggi sta scritto che non c’è spazio per
alcuno. Solo un abbozzo di sprint in vetta, dove vince Geminiani, che fa così
il paio con la speciale classifica di specialità. Le sorprese a volte ci sono
anche in frazioni così ovattate, la selezione che non ha provocato la salita la
perpetua la discesa: si avvantaggiano Barducci, Schaer, Martini, Pezzi e
Vittorio Rossello, decisamente un buon drappello. A pochi secondi da questi
viaggiano Zampini (oggi molto attivo), Kubler, Bartali, Coppi, Geminiani,
Albani, Pasotti, Padovan, Koblet, Roma,
Ockers, Astrua e Magni; a due minuti il resto del primo gruppo. Si prende poi
d’infilata la statale per Domodossola, situazione cristallizata, ed eccoli a
Varbania. La volata che ne scaturisce premia, a sorpresa dopo dieci ore di
gara, Fritz Schaer, che precede di poco
Martini e Barducci. Ad una decina di secondi i primi inseguitori.
ORDINE D’ARRIVO
1° Fritz
SCHAER Svizzera gs.Arbos chilometri 298 in 10 ore 05’37” media: 29,028
2° Alfredo MARTINI st
3° Armando BARDUCCI st
4° Pezzi st - 5° Vittorio Rossello st - 6° Kubler a
12” - 7° Zampini st - 8° Bartali st
9°
Ockers st - 10° Geminiani st
CLASSIFICA GENERALE
1° Fausto
COPPI Maglia Rosa
2° Magni a 9’ 18”
3° Kubler a 9’ 24”
4° Zampini a 10’ 29”
5° Bartali a 10’ 33”
Maglia Bianca:
Zampini
I PRECEDENTI DEL GIRO A VERBANIA
1909 – 1940
Per la prima volta nella storia il Giro giunge a
Verbania
PERSONAGGI
Volti noti e meno noti che hanno caratterizzato la storia del Giro
DONATO ZAMPINI
Nato
a Saronno (Varese) il 10 dicembre 1926. Scalatore. Alto 1,66 chilogrammi 64.
Professinista dal 1950 al 1957. 11 vittorie. Anno e Squadra: 1950/1951 Ganna, 1952 Benotto, 1953 Levrieri
Benotto, 1954 Bartali, 1955/1956 Nivea Fuchs, 1957 Ignis.
Vittorie
1949 Gran Premio di Villadossola
1950 Tappa Vicenza Giro dei Due Mari
1950 Giro di Sicilia (classifica finale)
1951 Trofeo Banfo a Torino
1951 Tappa Sciacca Giro di Sicilia
1952 Gran Premio Industria a Fagnano Olona
1953 Giro del Ticino
1953 Tappa Berga Giro di Catalogna
1953 Gran Premio di Cavaria
1954 Tappa San Sebastian Giro delle Province Basche
1954 Tappa Lecco Giro di Svizzera
Piazzamenti di
rilievo
1952 2° Parigi Nizza
Piazzamenti al
Giro d’Italia
1950: 14° - 1951: 17° - 1952: 4° e Maglia Bianca nonché
primo tra gli Indipendenti - 1953: 16° - 1954: 25°