16^ tappa - martedì 3 giugno
GENOVA – SANREMO 141 chilometro
A SANREMO RAZZIA DI ANNIBALE
Il gruppo prende le mosse alle 13 e 30 per una nuova
tappa di trasferimento, solo un paio di strappetti tra Alassio ed Oneglia, con
il Berta che sulla cartina altimetrica appare quasi come un dente posto su di
una gengiva ormai deserta. La frazione si preannuncia velocissima, con De Santi
subito in luce a far da esca a due drappelli formati da Annibale Brasola,
Pezzi, Ciolli, Ciarcià, Grosso, Venzi e Vittorio Rossello, ed a trenta secondi
un’altra quarantina di unità, comprendente Giacchero, Padovan, Fornara, Ottusi,
Zampieri, Zampini, Close, Milano e Koblet. La presenza dell’elvetico tra gli
attaccanti scatena il finimondo ed al chilometro ventisette sono di nuovo tutti
appallottolati. Traguardo volante a Spotorno, vince Zanazzi, poi allungano in
quattro: Clerici, Casola, Biagioni e Grosso, pare una fuga ben architettata,
quindi fora Biagioni e sui tre superstiti, a Ceriale, rientrano: Roma, Pezzi,
Brasola e De Santi. A questo punto il drappello vanta venti secondi su Minardi
che insegue in solitudine, ed un minuto scarso sul resto del plotone dei
migliori. All’inseguimento dei battistrada escono poi Ciarcià, Frosini, Close,
Conte, Bevilacqua, Albani e Vittorio Rossello. Minardi cede. Andatura sempre
molto sostenuta e media che supera i quaranta orari. All’inizio del Mele gli
attaccanti vantano due primi di scarto, e sul Berta sono Roma e Clerici a
condurre le danze e ad allungare il plotoncino, che tuttavia resta compatto. E’
ora di rispolverare la situazione aggiornata: sette a condurre, poi a 2’ 30”
Vittorio Rossello, Ciolli, Volpi, Ciarcià e Castellucci; a 2’ 40” Ottusi ed
Alfredo Martini; gruppo maglia rosa a 3’ e 40”. Ormai anche la tappa odierna si
può considerare per sommi capi decisa, alle spalle dei primissimi prosegue la
lotta, ma è inutile al fine di vincere, al massimo potrà servire solo ad un
dignitoso piazzamento. Cronaca a questo punto per la volata decisiva, dopo aver
saltato San Lorenzo al Mare ed Arma di Taggia. Erroraccio di Casola che si
muove in anticipo e favorisce così la rimonta dello scatenato Annibale Brasola.
Per la terza moneta De Santi anticipa Roma e Clerici. Primo tra gli inseguitori
l’ottimo siciliano Ciarcià (era di Canicattini Bagni e nel 1952 s’impose nel
Giro della Valle del Liri) ad 1’ e 24”. Gruppo maglia rosa, battuto in volata
da Van Steenbergen, distanziato di 5’ e 18”. Per l’indomani in programma
l’ultimo riposo del Giro, c’è dunque il tempo di gustarsi le bellezze sanremesi.
ORDINE D’ARRIVO
1° Annibale
BRASOLA Italia gs.Bottecchia chilometri 141 in 3 ore 26’27” media: 40,978
2° Luigi CASOLA st
3° Guido DE SANTI st
4° Roma st - 5° Clerici st - 6° Grosso st - 7° Pezzi
st - 8° Ciarcià a 1’ 24”
9° Ciolli st - 10° Vittorio Rossello st
CLASSIFICA GENERALE
1° Fausto
COPPI Maglia Rosa
2° Magni a 9’ 18”
3° Kubler a 9’ 24”
4° Zampini a 10’ 29”
5° Bartali a 10’ 33”
Maglia Bianca:
Zampini
PERSONAGGI
Volti noti e meno noti che hanno caratterizzato la storia del Giro
ANNIBALE BRASOLA
Nato
a Galzignano (Padova) il 16 giugno 1925. Velocista. Alto 1,69 chilogrammi 66.
Professionista dal 1947 al 1954. 16 vittorie. Anno e Squadra: 1947/1948 Lygie, 1949 Bottecchia e Lygie, 1950 Benotto
e Lygie, 1951 Lygie, 1952 Bottecchia, 1953/1954 Torpado.
Vittorie
1949 Trofeo Coro Sport
1949 Decima Nazionale a La Spezia
1949 Giro del Lazio
1950 Giro del Tagliamento
1950 Tappa Napoli Giro d’Italia
1950 Tappa Novi Ligure Giro dei Due Mari
1950 Circuito Este a Padova
1952 Tappa Vienna Giro dell’Austria
1952 Tappa Sanremo Giro d’Italia
1952 Coppa Turcato Maerne
1953 Tappa Trapani Giro di Sicilia
1953 Giro di Sicilia (classifica finale)
1954 Tappa Brescia Giro d’Italia
1954 Circuito di Roverbella
1954 Circuito di Oderzo
1954 Circuito di Santa Maria
Piazzamenti di
rilievo
1950 2° tappa Roma Giro d’Italia
1951 2° tappa Alassio Giro d’Italia
1951 2° tappa Perugia Giro d’Italia
1951 3° tappa Brescia Giro d’Italia
1953 3° Giro della Provincia di Reggio Calabria
1954 3° Coppa Agostoni
1954 2° tappa Padova Giro d’Italia
Piazzamenti al
Giro d’Italia
1949: 59° - 1950: 52° - 1951: 66° - 1952: 59° - 1953:
68° - 1954: 58°