10^ tappa - martedì 27 maggio

 

RICCIONE – VENEZIA 285 chilometri

 

COPPI, IL NOME DELLA ROSA….

 

La tappa odierna pare disegnata su di un tavolo da biliardo, neppure una mezza salita al di fuori di qualche cavalcavia, corre liscia lungo il litorale adriatico alla volta di Venezia, eppure ad Astrua costerà la maglia rosa. Giornata calda, soleggiata, il plotone s’avvia distratto ad andatura turistica. Attraversano Rimini, Sant’Arcangelo, Savignano sul Rubicone, trenta chilometri percorsi in un’ora. L’unico a tentare la sortita, ammesso che tentativo sia, è Barducci, in vista del traguardo a premi di Cesena (del resto è uno degli uomini del posto ed è sacrosanto che applausi e soldini siano per lui). Ancora premi a Faenza, e questa volta Rivola batte di misura Drei. Un sussulto in vista del traguardo Rai, il più lesto è Petrucci ad anticipare il plotone, poi tutto torna più tranquillo di prima. Forano Croci Torti, Grosso, Casola, Bevilacqua e Carrea, che al più presto giungono in seno alla brigata. Ferrara, la media registrata è inferiore ai ventisette, e di chilometri ne sono già trascorsi più di centosessanta. Questa è una calma ad oltranza che precede la tempesta, detto, fatto; a sette da Rovigo cadono Grosso, Pasotti, Servadei, Scudellaro, Clerici, Rodriguez, Maggini, Olmi, Benedetti, Fondelli e la maglia rosa. Astrua non ottiene sconti e ne approfittano in ventuno: Van Steenbergen, Kubler, Ockers, Bartali, Corrieri, Moresco, Magni, Brun, Venzi, Gervasoni, Weilenmann, Koblet, Bernardini (che di nome è Girardengo, ossia la professione stava scritta nel suo destino), Coppi, Zampini, Vittorio Rossello, Lambertini, Ciolli, Croci Torti, Massocco e Carrea. Il gruppo è squassato, Astrua da solo prova ad inseguire, e quando giunge a cento metri dai fuggitivi improvvisamente si sente svuotato, quasi se una invisibile calamita lo trattenesse. Cade intanto Servadei, il dottor Frattini diagnostica la frattura ad una clavicola per lo sfortunato faentino. Astrua è ancora più alla deriva. Dai primi è assente pure Geminiani. La frazione s’è infiammata, la media sale, a Padova (chilometro 248) la maglia rosa accusa 4’ 30”. Ormai per il simpatico piemontese tutto è perduto, tanto più che i fuggitivi pensano soltanto a tagliarlo fuori. L’arrivo è di nuovo piatto forte per quel dannato velocista di “Van Steen”, bravissimo a partire ai duecento metri e rifilare più di una lunghezza a Kubler e Bartali. Gioia, contenuta in vero, anche per Coppi nuova maglia rosa, con un giorno d’anticipo sulle previsioni.

 

ORDINE D’ARRIVO

 

1° Rik VAN STEENBERGEN Belgio gs.Girardengo chil. 285 in 8 ore 48’25” media: 32,570

2° Ferdinand KUBLER st

3° Gino BARTALI st

4° Ockers st - 5° Corrieri st - 6° Moresco st-  7° Magni st - 8° Brun seguono a pari merito gli altri quattordici con lo stesso tempo.

 

CLASSIFICA GENERALE

 

1° Fausto COPPI Maglia Rosa

2° Zampieri a 42”

3° Zampini a 1’ 59”

4° Kubler a 1’ 59”

5° Ockers a 2’ 19”

 

Maglia Bianca: Zampieri

 

 

TAPPE:

INTRO

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9

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20

CLASSIFICHE FINALI

 

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