9^ tappa - lunedì 26 maggio
ANCONA – RICCIONE 250 chilometri
TUTTO TROPPO SEMPLICE PER “VAN STEEN”
Appena dopo il via nasce un’azione degna di nota, la
promuovono Keteleer, Venzi, Grosso. Malabrocca, Rossi, Ciarcià, Brun, Logli, Corrieri,
Doni, Colombo, Claes e Pasquini, ma il plotone annulla il tentativo alle porte
di Falconara. Raggiunti i tredici partono Grosso e Bresci, ma dopo appena un
chilometro anche questa azione viene annullata. La tappa scorre via veloce,
ormai le immagini sono nitide, le squadre dei velocisti non vogliono farsi
scappare questa opportunità. Però sono pochi i minuti di parziale calma, quindi
un altro attacco che pare dotato da subito di maggior fortuna: Colombo, Brun,
Grosso, Biagioni, Elio Brasola e Duboisson fuggono. A Jesi il loro vantaggio è
già salito a tre minuti. Fabriano, traguardo volante nelle casse del veloce
Brun, primi inseguitori a 5’ e 40”, questi sono: Van Steenbergen, Lambertini, Schaer, Van Ende, Isotti, Kamber,
Drei, Clerici, Gervasoni, Annibale Brasola e Massocco. Ormai stiamo assistendo
a tre gare in una, la prima che vede il primo drappello in avanscoperta formato
da sei elementi intento a contenere il ritorno degli undici inseguitori, la
seconda con questi ultimi volenterosi attaccanti impegnati a tutta nel
tentativo di rimonta, e la terza con il grosso protagonista di un sonnacchioso
trasferimento. C’è pure un Gran Premio della Montagna, sulla Scheggia, vinto da
Elio Brasola, la tappa infatti rende visita pure all’entroterra marchigiano.
Colombo poi si stacca dai primissimi, mentre il secondo drappello è ormai sulle
piste del primo. Pure Massocco e Gervasoni perdono contatto, proprio mentre i
due primi frammenti di tappa si fondono. Da segnalare ancora un guasto
meccanico che appieda Kamber, privandolo così della soddisfazione di giungere
con i primi in quel di Riccione. Anche questi 250 chilometri hanno recitato la
propria storia, i fuggitivi si lanciano a corpo morto sul lungo mare riccionese
per contendersi allo sprint gli onori di questa nona tappa. Troppo forte
risulta essere Van Steenbergen per il resto della comitiva, nessuno lo
impensierisce, cosicchè la vera lotta vale un piazzamento, Brun anticipa Drei,
Schaer ed il più veloce dei fratelli Brasola. Gruppo maglia rosa a 6’ 33”.
Degno di commento il quinto posto in classifica ottenuto oggi da Elio Brasola,
a capo di una fuga che lo ha annoverato tra i protagonisti da cima a fondo
della frazione.
ORDINE D’ARRIVO
1° Rik VAN
STEENBERGEN Belgio gs.Girardengo chil.250 in 6 ore 38’09” media: 37,674
2°
Jean BRUN st
3°
Umberto DREI st
4°
Schaer st - 5° A.Brasola st - 6° Grosso st - 7° Duboisson st - 8° Clerici st
9° Lambertini st-
10° Isotti st
CLASSIFICA GENERALE
1° Giancarlo
ASTRUA Maglia Rosa
2° Coppi a 54”
3° Geminiani a 1’ 00”
4° Zampieri a 1’ 36”
5° Elio Brasola a 1’ 59”
Maglia Bianca:
Zampieri
I PRECEDENTI DEL GIRO A RICCIONE
1909 – 1940
1933: 11^ tappa Ascoli Piceno Riccione 208 - Cornez
(Dei), Stoepel, Bertoni (leader Binda)
1935: 5^ tappa Cronometro individuale Cesena Riccione
35 - Olmo (Bianchi), Bini, Guerra (Olmo)