11^ tappa - giovedì 29 maggio
VENEZIA – BOLZANO 276 chilometri
FALZAREGO, PORDOI, SELLA E………..COPPI !
Una lunga sgroppata dolomitica attende i girini dopo
il giorno di riposo trascorso a Venezia. Astrua maledice la caduta, Coppi è in
rosa un giorno prima rispetto al suo copione. I 276 chilometri odierni sono di
quelli che fanno male, non serve bluffare, o si possiede gioco, o si deve
passare definitivamente la mano. Si parte di primo mattino, nuvole basse
minacciano pioggia. In pochi hanno voglia di scherzare, il finale che attende
gli atleti spaventa. Un uomo solo gestisce i primi chilometri, a Mogliano
Veneto è Grosso a lanciarsi in una fuga suicida; il trevigiano inizia una
infinita incetta di premi, dopo 43 chilometri, a Vittorio Veneto, il suo
vantaggio è prossimo ai cinque primi. Ancora poco e s’affrontano i primi
tornanti del Falzarego, la media al momento è di 32 orari. Grosso ha ceduto;
Martini allunga, un centinaio di metri il suo vantaggio. Tredici e trenta,
Cortina d’Ampezzo, sono a circa metà salita ed al comando sono in quattordici:
Martini, Barducci, Close, Keteleer, Van Ende, De Santi, Corrieri, Schaer,
Volpi, Olmi, Geminiani, Zampieri, Ciolli e Petrucci. Il gruppo della maglia
rosa a 1’ e 40”. La salita ora diventa più aspra ed il plotoncino si screma,
rinviene da tergo Coppi e comincia così a fare tappa a sé. Attende i migliori
prima del Gran Premio della Montagna, lascia il premio parziale a Geminiani,
sono in sei al culmine del Falzarego: “Gem”, Coppi, Close, Schaer, Van Ende e
Martini. La seguente discesa non muta la situazione. Il Pordoi invece è uno
spettacolo di folla e di Fausto. Coppi attacca, ad uno ad uno i vecchi compagni
d’avventura cedono, la maglia rosa non si volta neppure ed alle 15 e 22
scollina; Close, superstite della prima fuga, naviga a 2’ 27”; Bartali a più di
tre minuti; Magni e Zampini staccatissimi malgrado la dignitosa posizione. Poi
ancora discesa, ed ultima razione odierna di salita, il Sella. In lontananza la
maglia rosa è un puntino che sale leggero verso la cima, il suo passo è
inconfondibile, la sua azione perfetta. L’eterno Bartali reagisce in solitudine
e tenta l’improbabile impresa di agguantare Coppi. Follia, o meglio solo tanta
tantissima generosità. Il pubblico al Gran Premio della Montagna è delirante,
4’ e 30” in vetta separa i due eterni rivali; Close, Magni e Zampini si
difendono come meglio possono. La discesa verso Bolzano segna il grande ritorno
di Magni sulle ruote di Ginettaccio. All’arrivo Bartali precederà Fiorenzo per
la seconda moneta, mentre Coppi da più di cinque minuti ha già varcato la linea
di meta, si è rivestito di rosa, scrutando il cielo col suo mezzo sorriso…..
ORDINE D’ARRIVO
1° Fausto
COPPI Italia gs. Bianchi chilometri 276 in 8 ore 49’00” media: 31,304
2° Gino BARTALI a 5’ 20”
3°
Fiorenzo MAGNI st
4°
Kubler a 6’ 39” - 5° Ockers st - 6° Vincenzo Rossello st - 7° Padovan st - 8°
Geminiani st
9°
Zampini st - 10° Schaer st - 11° Close st
CLASSIFICA GENERALE
1° Fausto
COPPI Maglia Rosa
2° Magni a 8’ 19”
3° Bartali a 8’ 21”
4° Zampini a 8’ 38”
5° Kubler a 8’ 38”
Maglia Bianca:
Zampini
PERSONAGGI
Volti noti e meno noti che hanno caratterizzato la storia del Giro
ANDREA “SANDRINO” CARREA
Nato
a Gavi Ligure (Alessandria) il 14 agosto 1924. Passista e fondista. Alto 1,76
per 76/77 chilogrammi. Professionista dal 1949 al 1958. 2 vittorie. Anno e Squadra: 1949/1956 Bianchi, 1957
Girardengo e Carpano, 1958 Calì Broni Girardengo.
Vittorie
1950 Torino Biella
1952 Tappa Ginevra Giro della Svizzera Romanda
Piazzamenti al
Giro d’Italia
1949: 23° - 1950: 69° - 1951: 30° - 1952: 34° - 1953:
22° - 1954: 26° - 1955: 33° - 1956: 23°
Piazzamenti al
Tour de France
1951: 38° - 1952: 9°
Piazzamenti di
rilievo
1954 2° tappa Catania Giro d’Italia
1954 3° Coppa Placci
1954 3° tappa Vichy Tour
de France
Presenze ai
Mondiali
1954 a Solingen
(primo Bobet)
Note: Un giorno maglia gialla al
Tour de France 1952. Con Milano, Caroli e Giacchero formò il grande quartetto
della SIOF di Pozzolo Formigaro più volte campione italiano a squadre.