9^ tappa - martedì 3 giugno
NAPOLI BARI 288 chilometri
PERFETTA AZIONE DI BERTOCCHI
Dopo il giorno di riposo trascorso a Napoli, per recuperare qualche preziosa energia, il Giro dItalia riparte allombra del Vesuvio, per vivere la sua frazione più lunga, fino a Bari. Da un mare allaltro, dal Tirreno allAdriatico, in un sol giorno di fatica. Alla partenza sono rimasti in sessanta; incrementano la lista dei ritirati i rimanenti atleti della Cozzi Silger ed il malconcio Guizzardi, superstite della caduta di Capua. Malgrado i molti chilometri in programma (duecentoottantotto) landatura è da subito piuttosto elevata, soffrono la lena ed il caldo Renzo Zanazzi, ex maglia rosa, e qualche altro comprimario. Si sale verso Monteforte e la coppia regina Bartali-Coppi dimostra la propria potenza: scandisce il passo e reggono a stento solo i migliori, però mancano ancora troppi chilometri allarrivo per tentare qualche cosa di serio e presto desistono. Chi invece ha voglia di fare sul serio è Ortelli, in quanto la sua leadership nella Benotto è messa in discussione da Ronconi, ed il romagnolo prova quindi a riguadagnare fiducia. Ogni tentativo è inutile, e poco oltre il gruppo si riforma. La lunga volata verso il mare ci porta nel foggiano ed il Tavoliere è terra fertile per gli attacchi, ci provano in molti, da Martini a Cottur, da Sarti a Corrieri, a Menon, poi ancora Agati, Seghezzi e Brignole, ma non hanno fortuna. Chi trova, invece, il varco giusto poco prima di Bari, è lo scaltro Bertocchi: la sua è una stoccata da manuale, vantaggio che sale rapidamente, lalfiere della Viscontea vince il vento contrario e la fatica e simpone da campione nella frazione che più spaventava per il chilometraggio e per il caldo. A 51 il gruppo maglia rosa, battuto in volata dal solito Conte.
ORDINE DARRIVO
CLASSIFICA GENERALE
I PRECEDENTI DEL GIRO A BARI
1909 1940
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