2^ tappa - martedì 27 maggio

TORINO – GENOVA 206 chilometri

BARTALI, A MODO SUO

Al via da Torino mancano Barella e Ciardossino, entrambi della Monterosa, vittime il giorno precedente di brutte cadute. Si parte dunque alle 10 e 05, mossiere d’eccezione Armando Cougnet, grande dirigente dei vari Giri d’Italia fin qui disputati. A Poirino, dopo venticinque chilometri, ancora tutti in gruppo. Sylver Maes, vincitore di due Tour de France prima della seconda Guerra Mondiale, fora, ma atteso dai suoi fidi scudieri Vlaemynck e Desmet, rientra senza affanni. Gruppo sempre compatto anche ad Asti. Prosegue il torpore fino a Novi Ligure, tra un nugolo di vocianti sostenitori dei fratelli Coppi. Prima azione degna di ricordo ad Arquata Scrivia, protagonisti il ligure Vincenzo Rossello, Barisone, De Santi, Baito, il fiammingo Desmet e Corrieri; in cinque chilometri gli uomini della Legnano difendono la maglia rosa di Zanazzi riagguantando i battistrada. Il sussulto provoca parecchi ritardi, ma gli uomini di classifica restano in un fazzoletto. Fora Zanazzi, fino a quel momento particolarmente in palla, il fratello Valeriano e Ricci l’attendono per favorire il ricongiungimento con la testa della gara. Intanto Bartali, Ortelli, Ronconi e Coppi, vista la difficoltà della maglia rosa, cominciano ad agitarsi. Sono ormai sulla Scoffera, ed in vetta al Gran Premio della Montagna, Bartali precede Ortelli e Coppi; Ronconi in preda a disturbi gastrici si è definitivamente staccato. Colle di Caprile, secondo ed ultimo traguardo della montagna di questa porzione di Giro, ancora Bartali, Ortelli e Coppi in forcing, quest’ultimo inaspettatamente cede, ed i due superstiti attaccanti hanno le ali ai piedi, superano nell’ordine (primo Bartali e Ortelli secondo) il GPM posto in vetta ed affrontano a tutta la successiva picchiata verso la città della lanterna. Zanazzi corona parte del suo furioso inseguimento riportandosi sul drappello dei primi inseguitori, che nel frattempo ha raggiunto Coppi. A Recco il duo di testa conta su di un minuto abbondante di vantaggio nei confronti di Bresci, Fiorenzo Magni, Ricci, Zanazzi, Coppi, l’ottimo Leoni, Crippa, De Zan e Luciano Maggini; quest’ultimo tenta in solitudine di raggiungere Bartali ed Ortelli. Il vantaggio dei battistrada però cresce, supera i due minuti, ed il toscano desiste. In seguito, sullo strappo di Sturla, Bartali sorprende il faentino (notoriamente più veloce del toscano in un eventuale sprint a due), guadagna un centinaio di metri che mantiene con tenacia fino allo stadio di Genova. Nel capoluogo ligure dunque Bartali è protagonista assoluto, il gruppo dei più immediati inseguitori è regolato da Zanazzi, il quale difende con le unghie e coi denti la maglia rosa attaccata dal suo compagno di squadra.

ORDINE D’ARRIVO

1° Gino BARTALI Italia gs.Legnano chilometri 206 in 6 ore 46’36” media: 33,349
2° Vito ORTELLI a 11”
3° Renzo ZANAZZI a 2’41”
4° Ricci st 5° Bevilacqua st - 6° F.Magni st - 7° L.Maggini st - 8° Crippa st
9° Coppi st - 10° De Zan st

CLASSIFICA GENERALE

1° Renzo ZANAZZI Maglia Rosa
2° Bartali a 4’38”
3° Ortelli a 5’04”
4° Ricci a 7’34”
5° F.Magni a 7’34”

 

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