3^ tappa - lunedì 26 maggio
GENOVA REGGIO EMILIA 220 chilometri
MAGGINI GIUSTIZIA MAGNI
Si parte alle 10 e 30, strada levigata che non inceppa i muscoli lungo lAurelia alla volta di Reggio Emilia. Dopo un quarto dora, però, il gruppo si presenta già frazionato, molto elevata la media. Qualche foratura di troppo fa imbestialire i protagonisti, costretti a furiosi inseguimenti. Salendo poi verso il valico della Trebbia il gruppo si assottiglia sempre più, scatti e controscatti, molto attivi i welterini ed i legnanisti, sotto allo striscione del Gran Premio della Montagna è primo Corrieri, seguito da Pagliazzi, Bartali e Vittorio Magni. Fora De Zan; cade Destefanis senza gravi conseguenze, sono in discesa e la velocità è molto sostenuta. In fondo alla stessa Zanazzi, in precedenza staccato, rientra sui primi, calmando così la verve dei più battaglieri. Menon precede Malabrocca sul traguardo a premi di Bobbio; il caldo intanto sta levando le forze ai protagonisti, la polvere vuota le borracce. A Fidenza ancora lotta: Seghezzi, Croci Torti, Luciano Maggini, Bresci e Lambertini fuggono, il gruppo insegue e nel breve volgere di cinque chilometri li raggiunge. Generati intanto prosegue staccatissimo e dolorante, non gli rimane che una metà del manubrio a seguito di una caduta; dunque la sfortuna sè accanita contro il vecchio emiliano. Poco dopo Parma la tappa si decide: sedici coraggiosi allungano con decisione ed in breve acquisiscono un vantaggio di tutta sicurezza; sono: Maes, Magni, Maggini, Croci Torti, Vicini, Pagliazzi, Bresci, Agati, Bertocchi, Desmet, Petrocchi, Lelli, Destefanis, Bof, Menon e Ronco. Il vantaggio sale rapidamente, mentre i quindici (Ronco infatti è stato appiedato da un incidente meccanico) si giocano allo sprint, sul perfetto vialone nel centro di Reggio Emilia, gli onori di tappa. Volata di forza di Magni, rimonta sulla sinistra di Luciano Maggini che a dieci metri dalla linea di meta brucia il conterraneo. Il gruppo maglia rosa viene regolato da Conte a 316.
ORDINE DARRIVO
CLASSIFICA GENERALE
PERSONAGGI
Volti noti e meno noti che hanno caratterizzato la storia del Giro
MARIO VICINI
Nato a Cesena (Forlì) il 21 febbraio 1913. Deceduto. Passista scalatore. Alto 1,82 chilogrammi 74. Professionista dal 1935 al 1953. 13 vittorie. Anno e Squadra: 1935/1936 Individuale Ganna, 1938/1939 Lygie Bianchi, 1941/1945 attività limitata a causa della Seconda Guerra Mondiale, 1946 Viscontea, 1947/1948 Bianchi, 1949/1951 Viscontea, 1952/1953 Vicini.
Vittorie
Piazzamenti di rilievo
Presenze ai Mondiali
1938 ritirato a Valkenburg (Primo Kint)
Piazzamenti al Giro dItalia
1939: 3° - 1940: 4° - 1947: 7° - 1950: 18°
Piazzamenti al Tour de France
1937: 2° - 1938: 6°
Note: Un giorno maglia rosa al Giro dItalia 1938 (dopo la frazione di Sanremo da lui vinta)
I PRECEDENTI DEL GIRO A REGGIO EMILIA
1909 1940
1927 - 2^ tappa Torino-Reggio Emilia: 321 Binda (Legnano), Bresciani, Piemontesi (Binda)
TAPPE: | INTRODUZIONE AL 1947 | 1 | 2 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | CLASSIFICHE FINALI |