•  respingono, all’unanimità, la proposta per la programmazione del godimento dei periodi di ferie/permessi per l’anno 2006, così come sottoposta dall’Azienda alla RSU di Roma;

• danno mandato, a larga maggioranza, alla RSU di Roma di sottoporre all’Azienda la seguente proposta:

• contro la minaccia di oltre mille licenziamenti;
• contro la chiusura delle sedi di Ancona, Verona, Udine, Bolzano;
• contro la richiesta di peggioramento dei trattamenti;
• contro il trasferimento delle attività dall'Italia all'estero.

•  per il rispetto degli accordi firmati in difesa dell’occupazione;
•  per un serio piano industriale mai fornito;
•  per il reintegro dei colleghi ceduti alla Selfin;
•  contro iniziative in atto, mai ufficializzate,  tese a ridurre il 15% dei posti di lavoro;
•  contro nuove, insensate, proposte di cessione di rami d’azienda, di fusioni o di incorporazioni che contrastano, di fatto, ogni possibile rilancio dell’Azienda.

• per la continuità e la puntualità nel pagamento degli stipendi , dei contributi (di legge e contrattuali) e dei fornitori;
• perché si torni indietro rispetto alle vendite del “Ramo d’Azienda”  e della Selfin;
• per il reintegro dei  colleghi della Selfin di Roma in Sistemi Informativi;
• perché la Selfin (Caserta-Palermo-Cagliari) rientri nell’orbita della IBM;
• contro la politica di disimpegno dal Sud attuata dall’IBM.

In data 12/10/04 si è svolto, c/o l’Unione Industriali di Roma, l’incontro tra le Società Sistemi Informativi, assistita dall’Unione Industriali di Roma, Albis assistita da Assolombarda, la Filcams CGIL Nazionale, FIOM CGIL territoriale di Perugia, le RSU/RSA Sistemi Informativi di Roma, Milano e Torino, le RSU/RSA Albis di Bologna, Milano, Perugia, Roma, Torino.

L’incontro, previsto ai sensi dell’art. 47 della legge 428/90, era stato richiesto per proseguire l’esame congiunto, iniziato il 4 ottobre u.s., e giudicato insufficiente dalle OO.SS., relativo all’intenzione della Società Sistemi Informativi di procedere ad incorporare, mediante fusione, la società Albis. 

Sono stati presentati, dai rispettivi rappresentanti aziendali, ulteriori dati relativi all’andamento delle due aziende non forniti nella precedente riunione, insieme ad una serie di argomentazioni sulla utilità dell’operazione di fusione.

Sono state eluse alcune domande che le OO.SS. e le RSU/RSA delle due aziende hanno fatto sulle strategie, sulle azioni e sulla futura struttura della “nuova” Sistemi Informativi, in particolare per quanto riguarda il nuovo rapporto tra IBM e consociate, e sul ruolo che in questo contesto dovrà avere la Selfin, società del Gruppo SI.

Le informazioni fornite, lungi dal convincere le OO.SS. sulla effettiva bontà dell’operazione in termini di ripresa della “nuova” Sistemi Informativi e di maggiore aggressività e competitività sul mercato, hanno mostrato invece tutta la criticità che l’operazione comporta in termini di mantenimento degli attuali livelli occupazionali delle due aziende.

A conferma di ciò al termine dell’incontro, i rappresentanti aziendali hanno rifiutato di formalizzare, nel verbale di espletamento dell’articolo 47 della legge 428, ogni reale garanzia di mantenimento degli attuali livelli occupazionali delle due aziende. Inoltre hanno messo addirittura in discussione, come unico strumento per risolvere eventuali problemi occupazionali che dovessero scaturire dall’operazione di fusione, il contratto di solidarietà già in essere.

Riteniamo pertanto che le assemblee che si terranno nelle prossime settimane (a Roma l’appuntamento è per Martedì 19 Ottobre, alle ore 9,30, presso il Teatro degli Accettella – Via G, Genocchi,15) saranno risolutive per far scaturire proposte di strategie ed azioni da intraprendere per affrontare questa grave situazione, con l’obiettivo di costringere l’azienda a riprendere il confronto sia sulle strategie e garanzie occupazionali sia sulle condizioni dei lavoratori per le armonizzazioni contrattuali.

Tale confronto dovrà avere il suo primo appuntamento nell’incontro di verifica già previsto dall’accordo esistente, a cui dovrà partecipare a pieno titolo anche la rappresentanza della Selfin.

•  mancato coinvolgimento nella riunione delle RSU/RSA, e delle rispettive OO.SS. territoriali, delle sedi Albis di Roma e di Torino;
•  esposizione imprecisa ed insufficiente dei dati economici delle due Aziende;
•  informazioni poco convincenti relativamente alle reali motivazioni della fusione ed in particolare al piano industriale di rilancio delle due aziende
•  mancanza di precise indicazioni sulla evoluzione della situazione di Selfin, società del Gruppo Sistemi Informativi.

•  la richiesta che nel verbale di espletamento dell’articolo 47 della legge 428 venga riportato, nell’ipotesi di problemi occupazionali dovuti alla fusione, il ricorso all’utilizzo del contratto di solidarietà come unico strumento accettabile da parte dei lavoratori
•  la indisponibilità a condividere l’accordo di fusione tra le due Aziende se anche nel prossimo incontro permarranno elementi di incertezza e di scarsa informazione.

•  Riguarda 434 dipendenti e 27 dirigenti; 
• Il CCNL attualmente applicato è quello dei metalmeccanici.

•  presenza commerciale;
• capacità realizzativa;
• programmi di sviluppo degli affari.

•  il 22 luglio le rappresentanze sindacali della S.I e Selfin inoltravano al direttore del personale L. Bagordo una richiesta di incontro urgente
•  il successivo contatto telefonico fra la rappresentante nazionale C.G.I.L. e la direzione del personale ha “suggerito” di inviare all’Azienda formale richiesta di incontro entro il mese di settembre con l’impegno di fornire prima di tale data tutti i dati più volte richiesti e mai presentati alle OO.SS
•  il 28 luglio veniva inoltrata quindi formale richiesta di incontro scritta da parte della dott.ssa Lori Carlini della segreteria nazionale FILCAMS - CGL al dott. Luigi Bagordo
•  ad oggi, 6/8/04, NON è ancora pervenuta alcuna risposta formale scritta a tale richiesta.

Il Coordinamento ritiene indispensabile tale incontro per il proseguimento del confronto con l’Azienda e ne valuterà successivamente l’esito anche sulla base delle indicazioni emerse nelle Assemblee dei lavoratori.

RSU/RSA Sistemi Informativi/Selfin

Comunicato:

• Esame segnalazioni sui CdS
• Varie ed eventuali

• 5 colleghi all' 1 Marzo 2004
• 12 colleghi al 5 Aprile 2004
• 2 colleghi al 5 Luglio 2004

• Colleghe in maternità
• Colleghe in allattamento
• Colleghe sotto "ispettorato"
• Colleghe/i in part-time
• Colleghe/i in malattia "lunga"

•  L’abbattimento del numero delle eccedenze;
•  L’esame del piano industriale per il rilancio dell’Azienda;
•  I criteri di applicazione del Contratto di solidarietà;

L'incontro del 21 novembre era stato fissato al termine della precedente riunione del 22 ottobre comesuccessivo, ulteriore confronto per approfondire l’esame della situazione aziendale alla luce dei risultati delletre commissioni istituite dalla Direzione. 

Le finalità dell’incontro sono state completamente disattese: dopo un’ampia sintesi delle considerazioniemerse nel precedente incontro da parte di Lory Carlini ed una panoramica della situazione aziendale nelle varie realtà territoriali da parte delle rappresentanze sindacali, la Direzione aziendale, nella persona dell’Ing.Pugliese, si è limitata a riferire un aggiornamento della situazione economica a tutto ottobre, denunciando un
fatturato di 115 Milioni di Euro ed un ampliamento del disavanzo fra costi e ricavi attestato a circa 8 Milioni di Euro. 

Sollecitato sui risultati delle commissioni che avrebbero dovuto essere il tema del confronto fra le parti (perevidenziare i "malesseri" dell’azienda ed individuare i correttivi da applicare e le strategie di un "rilancio") hadichiarato che tali risultati si avranno, insieme alla nuova struttura, entro la fine dell’anno.

Le rappresentanze sindacali giudicano che tale atteggiamento potrebbe sottendere la vera intenzione della Direzione: presentarsi ad un confronto con i rappresentanti dei lavoratori senza dati ed elementi di valutazione per vanificare, di fatto, ogni tentativo di fattiva collaborazione da parte della RSU e giungere così a decisioni unilaterali ed imposizioni, motivate dal "precipitarsi degli eventi".

Rientra in quest’ottica la dichiarazione dell’aggravarsi della situazione economica che appare sospetta einspiegabile in un momento di estrema attenzione all’abbattimento dei costi e di recupero di efficienza(riduzione degli idle, incremento dell’utilization rate, reskilling ecc.) soprattutto se si osserva che, a distanza di poco più di un mese, tale "buco" corrisponde ad un incremento percentuale del 190% sul precedente dato(2,7ME).

È inaccettabile che il direttore del personale continui a fornire come unico elemento di crisi aziendale (oltre a quello proprio del mercato informatico) il costo del proprio personale senza peraltro fornire dati di dettaglio relativi alle varie voci che lo compongono o elementi di confronto con altre realtà aziendali simili alla nostra. 

È inverosimile che egli non sia in grado di fornire spiegazioni su "oscure manovre di aggiustamenti" sulle fasce di costo del personale che hanno avuto come immediato risultato quello di innalzare ulteriormente ed in maniera fittizia i costi delle commesse. 

• I 30 lavoratori non confermati, attualmente impiegati in attività produttive, anche presso il cliente, appartengono certamente alla fascia di retribuzione più bassa e quindi, a fronte di un "risparmio" praticamente insignificante per l'Azienda, si otterrebbe invece, con il loro allontanamento, una considerevole perdita di profitto difficilmente recuperabile;

• L'Azienda così facendo perderebbe tutto l'investimento formativo effettuato in questi due anni sui 30 lavoratori (ricordiamo che alcuni di loro sono stati individuati dall'Azienda stessa come "Alto Potenziale") regalando alla concorrenza forza lavoro formata, esperta e a basso costo.

Nuovo aggiornamento sulla situazione alla Zastava (Marzo 2001)