La formazione: gli anni '30

 

Forse più di qualsiasi altro Pollock rappresenta, nell'immaginario comune, l'immagine dell'artista moderno, incomprensibile e caotico. In realtà, il caos che sembra regnare nelle opere di Pollock non è il semplice frutto dell'istinto e dell'improvvisazione.

Ci sono delle radici ben precise per la poetica di Pollock. Innanzitutto, l'arte degli indiani d'America.

I pellerossa usavano realizzare immagini per terra, utilizzando sabbia colorata  sparsa dall'alto. Che questo fosse un antenato del dripping è un collegamento che sorge spontaneo, ma Pollock, specialmente nei primi tempi, mutua da questa particolare espressione artistica soprattutto elementi coloristici e iconografici, come il totem - pur avendo chiara fin dall'inizio la particolare valenza di un'opera fatta con la sabbia, labile, e in cui, quindi, importa il gesto più che il risultato finale. In questo, comunque, Pollock non si allontana di molto da quella che era la tendenza artistica generale: a partire dal cubismo, era nato un diffuso interesse per un'arte primitiva, istintiva quale poteva essere quella africana o quella dei grandi muralisti messicani. Lo stesso Pollock frequentò l'atelier che David Alfaro Siqueiros aveva aperto a New York nel '36, un ambiente dove era particolarmente viva la sperimentazione su materiali e tecniche non convenzionali; Siqueiros chiamava il pennello "Il bastone coi peli in cima". Ma prima ancora di Siqueiros, fu  Thomas Hart Benton,  alla Art Students League di New York ad essere un punto di riferimento per lui, a partire dal '30. Sotto la sua guida il giovane Pollock ebbe modo di studiare l'arte rinascimentale e specialmente manierista, con un occhio di riguardo a Michelangelo, Tintoretto e El Greco. Esistono infatti diversi disegni che documentano questo studio, rivolto specialmente al gioco delle torsioni caro a questi artisti. Da Benton, Pollock deriva un interesse per la struttura e la sintesi, che tuttavia non ha origini cubiste; casomai, si rileva una sotterranea tendenza allo "scarabocchio", nello stile di Kandinskij. L'influenza di Benton affiora soprattutto in opere come Going west e Composition with figures and banners; ma in esse si ravvisa anche il moto curvilineo di Turner. I paralleli tra Pollock  e l'artista inglese, oltre che con la filosofia romantica in generale, non si fermano solo alla composizione. Durante tutta la sua carriera, Pollock opererà una letterale deflagrazione della forma, che si dissolve come inTurner e, più recentemente, in Boccioni. Fin da queste prime prove indipendenti, è evidente la ricerca di un sublime dinamico come era stato teorizzato da Kant.

La pittura che maggiormente si ricollega ai messicani è invece Naked man with knife, dal realismo scorticato; ma un ulteriore passo avanti si ha con dipinti quali The flame e Overall composition. Essi sembrano un deciso passo avanti verso quella che sarà la fase matura di Pollock, in cui le opere non hanno un punto focale, bensì ogni loro parte ha lo stesso peso a livello compositivo (all-over painting).

 

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