didattica | |
la storia e il suo insegnamento |
per quanto riguarda i materiali
didattici e le relative iniziative rimandiamo alla pagina dell'attività
didattica qui proponiamo materiali e contributi legati alla proposta ricorrente negli ultimi tempi di togliere la faziosità dai libri di storia e dal suo insegnamento |
il nostro liceo ha prodotto un cd, per uso esclusivamente didattico, contenente la documentazione e la rassegna stampa relativa alla "Risoluzione Garagnani" sull'insegnamento della storia |
la
risoluzione della Commissione Cultura della Camera dei Deputati |
l'intervento
del presidente della Rai Baldassarre |
La
mozione della Regione Lazio del 2000 (documenti e rassegna stampa) |
Dopo la mozione della Regione Lazio sull'insegnamento della storia |
Il liceo Rodolico per la libertà ... non soltanto e non tanto di insegnamento, ma di ricerca, di giudizio, di pensiero, di parola ...
Non possiamo stare semplicemente a guardare e a subire le iniziative di
Storace e dei suoi compari
Leggi, sottoscrivi e
fai circolare un documento di alcuni colleghi contro l'iniziativa di
AN i nomi degli insegnanti del Rodolico che hanno sottoscritto il documento |
intervieni nel Forum di kwscuola sull'argomento |
Un minimo di informazione (i testi sono in ordine sparso; clicca sul numero per leggerli) |
Lunedì,
27 Novembre 2000
Lo storico Sarfatti:
"Credete ai vostri professori?"
Cari studenti che visitate KwScuola
e che ricevete dai vostri professori di storia l'insegnamento di una
"cosa" che si chiama "storia".
Ci credete a ciò che loro vi dicono?
E comunque, su cosa basate la vostra decisione al riguardo? Sulla capacità (del
professore) di sedurvi o allontanarvi, fisicamente o spiritualmente? Sul parere
dei vostri fratelli maggiori/genitori/nonni? Sull'ultima opinione detta
dall'imbecille di turno alla tv? Sul fatto che ciò sia o no scritto in uno o più
libri?
Io ho un metodo, un po' sempliciotto, ma che sino ad ora mi ha sempre permesso
di dare fiducia a insegnamenti poi rivelatisi sostanzialmente giusti. Ve lo
passo, poi fate voi.
Il punto di partenza è costituito dal fatto che la storia tende a parlare solo
di chi c'è, di chi è rimasto; non di chi è stato tolto di mezzo e non c'è più.
Così, ad esempio, gli indiani che abitavano l'isola oggi denominata (chissà da
chi) Hispaniola e che vennero tutti (nel senso di uno più uno più uno, fino al
totale complessivo) uccisi direttamente o indirettamente dall'arrivo degli
europei, sono definitivamente "usciti dalla storia", hanno cessato di
esistere come esseri umani e come presenze storiche.
Ecco, un insegnante di storia merita di essere creduto solo se la sua lezione
sull'invasione europea delle Americhe parla anche degli sterminii che la
caratterizzarono.
L'insegnante che invece toglie a chi non c'è più anche la nostra memoria della
sua uccisione, non merita di essere creduto. Lo Stato può continuare a pagarlo,
il ministero può continuare a elogiarlo, il preside può continuare a dire che
"in fondo ...", ma non merita di essere creduto.
Questo problema riguarda anche gli sterminii a noi più vicini nel tempo. Ci
sono (e, amando noi la democrazia, presumo che ci saranno sempre) degli
insegnanti che negano addirittura lo sterminio degli ebrei d'Europa (interrotto
dalle vittorie dell'alleanza degli Stati antifascisti e dei movimenti di
Resistenza). Ma in questo caso la situazione si presenta diversamente: esistono
foto, filmati, documenti autografi, testimonianze, e soprattutto esistono alcuni
milioni di "assenze documentate". Davvero, non credo possibile che una
mente "media superiore" o anche "media inferiore" possa
arretrare fino al punto di credere a insegnamenti così insinceri e a insegnanti
così stronzi (per usare un eufemismo).
Un saluto,
Michele Sarfatti
Lunedì,
20 Novembre 2000 20.11.2000 ore 18:53 kwscuola Libri
di testo: studenti romani raccolgono firme contro mozione |