Il testo della mozione di AN 
al Consiglio regionale del Lazio

Nella seduta del 9 novembre il Consiglio regionale del Lazio ha votato una mozione per la istituzione una commissione di esperti che svolga un'analisi attenta dei testi scolastici evidenziandone carenze o ricostruzioni arbitrarie. L'organo collegiale avrà anche il compito di studiare forme di incentivazione per autori che intendessero elaborare nuovi libri di testo o sussidiari monotematici da immettere nel circuito dell'istruzione pubblica o da distribuire gratuitamente alle famiglie. Tra le finalità dell'iniziativa vi è anche quella di approfondire le origini storico-culturali della Regione Lazio, delle sue province e delle sue città con lo scopo di radicare una specifica conoscenza e un conseguente senso di appartenenza. (13 novembre 2000)

Consiglio Regionale del Lazio. 
Gruppo Alleanza Nazionale.
 Mozione. 
Oggetto: Istituzione Commissione di esperti sui testi scolastici

PREMESSO
che la scuola è pubblica è un'istituzione costituzionalmente pluralista e che da essa dipende la formazione delle future generazioni e lo sviluppo di quelle capacità critica che rappresenta un fondamentale elemento di crescita individuale e collettiva;

che molti dei testi adottati nelle scuole superiori [1] , in particolare quelli che trattano di storia, raccontano i trascorsi della nostra Nazione mistificandone intere pagine e omettendo di scriverne altre, dando l'impressione di voler far prevalere una sorta di "verità di Stato" troppo spesso incompatibile con la realtà;

CONSIDERATO
che la faziosità riscontrata in alcuni storiografi, oltre ad essere culturalmente pericolosa, alimenta in modo artificiale uno scontro generazionale che dura ormai da troppi anni e impedisce la ricostruzione di un'identità nazionale comune a tutti i cittadini italiani e l'affermarsi di un sentimento di autentica pacificazione nazionale;

che l'organizzazione"Azione Studentesca", nella sua attività di tutela del diritto allo studio, ha recentemente pubblicato un opuscolo che riporta molte delle falsità raccontate dagli autori dei testi in questione - diffuse anche da testate giornalistiche e televisive nazionali - denunciando le responsabilità di autori, docenti, case editrici e Ministero della Pubblica Istruzione;

che in Italia non vi sono organi preposti al controllo e alla verifica dei contenuti di tali testi che vengono valutati unilateralmente dai singoli docenti, senza che studenti, intellettuali, famiglie e soggetti pubblici possano contribuire a tale giudizio [2] ;

IL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE E GLI ASSESSORI COMPETENTI:

- a istituire una Commissione di esperti che svolga un'analisi attenta dei testi scolastici evidenziandone carenze o ricostruzioni arbitrarie, da diffondere all'intero territorio regionale;

- a studiare forme di incentivazione per autori che intendessero elaborare nuovi libri di testo e/o sussidiari monotematici da immettere nel circuito dell'istruzione pubblica e/o da distribuire gratuitamente alle famiglie, prevedendo anche l'approfondimento dalle origini storico-culturali della Regione Lazio, delle sue Province e delle sue città con lo scopo di radicare una specifica conoscenza e un conseguente senso di appartenenza.

On. Fabio Rampelli e altri

Roma, 10 novembre 2000

 

NOTE
[1] " Ai sensi dell'art. 7, comma 2, lett. e, del D.L.vo 16 aprile 1994, n. 297, l'adozione dei libri di testo rientra nei compiti attribuiti al collegio dei docenti, sentiti i consigli di classe". Così il Ministero della Pubblica istruzione nella circolare n.64 del 3 marzo 2000.
[2] L'articolo 5, comma 2, lettera c, del Testo unico delle leggi in materia di istruzione dispone che, nella composizione dei consigli di classe nella scuola secondaria superiore, rientrino anche "due rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti alla classe, nonché due rappresentanti degli studenti, eletti dagli studenti della classe".

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