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ARTE E PENSIERO
La distrazione di Giovanni Commare


 
 

  Queste poesie si pongono a quell’incrocio, a quell’intersezione, tra arte e pensiero, luogo fertile e carico di frutti. Sono i luoghi della grande narrativa e della grande poesia. Ha ragione  Franco Rella quando ci ripete che la Recherche proustiana è anche la maggiore opera di pensiero del secolo.
  Mi è parso di capire che questa poesia si nutra, per un verso, dei grandi classici, in particolare delle donne dei grandi poemi: ho visto Penelope, ho visto Didone, ho visto Creusa… L’altro verso?  Ho sentito la presenza di Montale, che fu il poeta formativo della mia giovinezza. L’ho sentita subito in quel verso "nella rete azzurra della quotidianità" e nell’uso del verbo “godere”: gode il prato solatio… e  gode d’un vago piacere… fino all’esplosione: godi all’ombra del carrubo che richiama come un calco, come un omaggio, il montaliano: godi se il vento ch’entra nel pomario…

Grosseto,  marzo 1999
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