I rilevatori di movimento creano un'area di protezione volumetrica segnalando qualunque tentativo di
violazione, ad antifurto inserito.
Il rilevatore volumetrico è indicato attraverso numerosi termini:
sensore, rivelatore, volumetrico, radar, infrarosso, ecc.
Tutti
questi termini creano molta confusione mentre risulta indispensabile conoscere
la tecnologia più idonea da impiegare a protezione della proprietà.
Sensore ad Infrarosso
La tecnologia utilizzata, per questo tipo di volumetrico, è il raggio infrarosso
che rileva le radiazioni emesse dal corpo umano e le rapide variazioni termiche;
l'unico raggio prodotto è suddiviso in fasci da una particolare lente; è il più comune fra i sensori negli ambienti domestici.
Rilevatore a Microonde
Le microonde sono generate ed emesse dal sensore, esse saturano l'ambiente da
proteggere.
In caso d'intrusione la stato di quiete si modifica e per ripristinarlo il circuito compie un
dispendio di energia che genera una segnalazione d'allarme. Utilizzato in
ambienti che richiedono massima sicurezza: istituti bancari, caveau.
Rilevatore Doppia tecnologia
La tecnologia utilizza da questo tipo di volumetrico abbina le caratteristiche
di rilevazione del sensore ad infrarosso e di quello a microonde: difficilmente
genera falsi allarmi.
Per generare un allarme intrusione devono essere
attivate entrambe le tecnologie. Utilizzato in ambienti domestici ed
industriali.
Rilevatore Ultrasuoni
Questo tipo di rilevatore emette, attraverso lo stadio trasmittente, un'onda con frequenza fondamentale 21.000 Hz.
Lo stadio ricevente, durante un tentativo d'effrazione, avverte la variazione della riflessione d'onda generando un
allarme; è molto simile al principio di funzionamento delle
microonde cambia la frequenza fondamentale.
Rilevatore ad infrarosso passivo con TVCC
Vi sono dei sensori ad infrarosso che incorporano una micro telecamera,
quando il sensore è in allarme la telecamera si attiva e permette di visualizzare a monitor
l'ambiente cui è posto a protezione.