Asa Nisi Masa

Webzine di Cinematik

Il quiz

Il nome di questa webzine è una citazione cinematografica. Riferita a quale film?

 

Invia la risposta ad asanisimasa@interfree.it

Hanno collaborato a questo numero:

Norman Bates
Kattivik
Il critico
Mister Hyde
Silver Surfer

Sito creato da
Doomsday Agency

N. visitatori

Versione 2001.1.2

Editoriale  +

Introduzione di Norman Bates   
Le novità del cinema +
Recensione dei nuovi film del cinema virtuale
La top 6 dei film in sviluppo +
Gli arguti giudizi del critico
L'angolo di Kattivik +
Recensione a Bloody Mary di James Cameron 
Cronache nella nebbia +
Silver Surfer racconta le sue impressioni sui nuovi film in sviluppo
Le interviste di Mister Hyde  +
Brevi interviste ai produttori di Cinematik
TV: il cult della settimana  +
Un film imperdibile trasmesso questa settimana sul piccolo schermo

Asa Nisi Masa versione 2001.1.2

 

Editoriale

Secondo numero di questa webzine legata a Cinematik, il primo ed unico gioco di cinema virtuale in Italiano.
Il nome Asa Nisi Masa continua ad essere un mistero per tutti, nessuno ha tentato di risolvere il quiz della settimana ad esso legato. Lo sapevo che il quiz è molto difficile, per cui in perfetto stile trash-televisivo vi fornisco un piccolo aiutino: Asa Nisi Masa sono le parole finali di una filastrocca recitata in un film da una bambina.

Cambiando argomento passiamo al sondaggio della settimana scorsa che intendeva verificare quanto sono frequentatori delle sale cinematografiche i partecipanti di Cinematik. Ebbene al sondaggio hanno risposto poche persone, a confermare il preoccupante basso numero di giocatori attivi al 100% di Cinematik, ma si è comunque appreso che al cinema si va poco. Il 50% dei votanti ci va 2/3 volte al mese, il 33% una sola volta. Considerano che in Italia la stagione cinematografica è molto breve questo significa andare al cinema una decina di volte all'anno. Davvero poco! 

In questo secondo numero, subito alcune novità rispetto al primo. Come avete potuto notare non è il cambio del colore di sfondo, che ha suscitato parecchie perplessità, ma la nascita di nuove rubriche, una delle quali legata al cinema in televisione. Titolo, come i più attenti avranno già potuto notare: "TV: il cult della settimana", dedicato a tutti quelli che si lamentano che in televisione non c'è mai niente di buono. Inoltre altra rubrica legata al mondo di Cinematik, e curata dal pungente Mister Hyde, che intervisterà i vari produttori testandone umori, progetti e aspirazioni.

Chiudo ricordandovi di partecipare al sondaggio e invitandovi a scrivere a gongolante@libero.it per pareri, incoraggiamenti, idee e se volete unirvi al nostro piccolo staff. Unico requisito richiesto: entusiasmo.

Norman Bates

[su]

Le novità del cinema

L'importanza di essere Ernesto

Regia: Oliver Parker

Interpreti: Rupet Everett, Jude Law, Jeanne Tripplehorn, Cate Blanchette, John Cleese, Michael Caine, Jeremy Irons, Vanessa Redgrave

Presente anche nelle stagioni teatrali italiane proprio in queste settimane, giunge finalmente sullo schermo una delle più divertenti e, giustamente, più note commedie del grande Oscar Wilde. Diciamo subito che l'origine teatrale traspare con sin troppa evidenza da questo nuovo film dell'eclettico Oliver Parker - Un marito ideale, sempre da Wilde, ma anche il demenziale Suore in fuga così come l'horror Hellraiser da Clive Barker - evidenziando una volta di più quanto difficile e pericolosa sia la strada del "teatro filmato" quando non si abbia il coraggio, e a volte la incosciente genialità, di infrangerne regole e strutture. Purtuttavia ci si diverte, e molto; i dialoghi sono realmente esilaranti e mettono in evidenza un umorismo sconcertante per gli anni in cui sono stati scritti - la fine '800 - ricordando addirittura certi passaggi surreali del grande Groucho Marx. Il cast - quasi tutto all-british - asseconda diligentemente il testo senza particolari guizzi creativi, ferma restando la grande simpatia di Rupert Everett, che però rischia di restare intrappolato a vita in questi personaggi di dandy-inglese-magari-gay. Un po' fuori parte l'americana dell'Oklahoma Jeanne Tripplehorn nei panni della gentil donzella inglese dell'epoca vittoriana e forse, con i suoi 38 anni, anche un po' troppo in su con gli anni. Sprecati due grandi come Caine e Irons nei ruoli dei maggiordomi, ma comunque garanzia di sicura professionalità, con un voto in più per il primo, un attore che invecchiando va trovando sempre nuove corde espressive.
Un appunto per lo sceneggiatore: senza spiegare che il nome "Earnest" in inglese significa "serio", "onesto", si toglie alla vicenda gran parte della sua comprensibilità!

Mister Hyde

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La top 6 dei film in sviluppo

Anche questa settimana la fase di sviluppo è più ricca di film rispetto alla quantità cui si era abituati. In tutta sincerità molti dei nuovi film presentati non mi hanno convinto, così nella top 6 si ritrovano molti film della settimana scorsa che non hanno ottenuto il passaggio alla fase di realizzazione. In particolare in molti progetti ho riscontrato errori grammaticali e imprecisioni che ne hanno pregiudicato il giudizio.
Chiarisco anche che questa è una classifica del meglio, quindi se non trovate un vostro film in questo elenco significa che non è stato valutato tanto positivo da essere tra i primi sei.

6 - La dama in nero
Il tema della casa infestata e dell'eredità è più che abusato, però se Burton ci facesse un film non mi dispiacerebbe certamente. Molto bellina anche la descrizione di lancio in effetti, con la piccola macchia di un errore nello scrivere il cognome della Zeta-Jones. Niente male, tutto sommato. Voto 7.

5 - Napoleone
Cavoli, che progetto ambizioso! Sarei proprio curioso di vederlo realizzato. Norton come Napoleone ci può stare, visto come sembra trasformarsi anche fisicamente da film a film, per cui per me può fare qualsiasi cosa. Voto 7

4 - Sette anime dannate
Forse un po' troppo simile alla "dama in nero" e probabilmente anche per questo non è stato subito promosso. Ma anche questo non è male, specie mi ha preso l'idea dei pupazzi misteriosi, molto Burtoniana come cosa. Voto 7+

3 - Sleep Of The Dead
Anche in questo caso e' un film che dalla trama sembra di averlo visto decine di volte. Però un po' di curiosità la descrizione di lancio me l'ha lasciata ad essere sinceri. Inoltre la scelta di regista e cast particolari va incoraggiata. Voto 7+

2 - Gehrig
Un dramma dalla portata abbastanza ampia, sulla vita di questo personaggio che ho appurato, grazie ai frequentatori del forum di Cinematik, essere reale. Comunque molto interessante. Voto 7.5

1 - Non omnis moriar
La trama non è particolarmente originale, somiglia un po' a quella de "la casa" per dirne uno ma con ambientazione marina. La scelta dei Coen però mi predispone bene ed il cast e' 100% Coen,  forse è un po' banale ma è anche un segnale che il produttore è un fan di questi geniali fratelli. Voto 7.5

Il critico

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L'angolo di Kattivik

Vi è piaciuto il commento della scorsa settimana al film "Cops"?
Bene, nella seconda settimana di vita di questa rubrica, faremo un salto nel passato, e analizzeremo più da vicino il primo film uscito nel cinema virtuale: "Bloody Mary". La casa di produzione è la "Gongo Films".
Per il commento, partiamo come sempre dalla trama. Questa volta, devo dire, che non era molto originale per un film d'azione: si trattava infatti della solita "storia" della lotta tra due super-potenze in guerra, per un'arma, che possa risolvere il conflitto a proprio favore. Niente di nuovo dunque, anche se buona è stata l'idea dell'ambientazione futuristica, che dava la possibilità di utilizzare armi ai confini della realtà. A colpirmi è stata però la "pellicola" vera e propria, cioè la realizzazione del film, e il cast utilizzato, regista compreso. Ma continuiamo a procedere con ordine analizzando in dettaglio la storia: sin dalle prime scene, si è già in piena azione, con sparatorie a destra e sinistra, e uccisioni a non finire. Nel film devo dire che non ci sono momenti di pausa, e se ciò da una parte, fa si che lo "spettatore" non si annoi, dall'altra parte, rende difficile capire il susseguirsi frenetico delle scene. Buono, ma purtroppo scontato, è il finale, che poteva magari essere utilizzato meglio; magari senza l'uccisione del vermone-arma, e senza questa uccisione, si apriva il corso ad un sequel (buttò li quest'idea, caso mai qualcuno voglia raccoglierla…).La camera sicuramente si muove più che bene, riuscendo in alcuni punti a creare la suspense necessaria a questo genere di film . Dopo la storia, passiamo senza ulteriori indugi, alla cosa senza dubbio migliore del film: il cast. Innanzitutto il regista: James Cameron, che anche se non vedo troppo tagliato per questi film, è sicuramente un'ottimo regista (e la camera nel film gli fa onore). Buona l'interpretazione di Mary Malone, da parte della Curtis, anche se non è specificatamente tagliata per questi ruoli: ottima la parte interpretata da Gerard Depardieu: il personaggio gli calza perfettamente, e sarà difficile che non venga riutilizzato proprio in queste vesti, o simili in altri film di Cinematik. Secondo me poi, la parte di Dennis Hopper nel maggiore, era buona ed è buona per gran parte del film, peccato che si rovini con un'uscita di scena quasi ridicola, che non si adatta bene neanche al momento del film. Ottima, sicuramente la miglior parte è quella di Buscemi, l'Oste: l'attore giusto al momento giusto. Pur essendo il personaggio più bastardo e cattivo del film, riesce ugualmente simpatico, ed è perfetto in un film di questo tipo. Parte classica infine, che si ispira a Terminator, per Arnold Schwarzwnegger, che comunque si difende piuttosto bene. Infine ci sono altri attori come Jack Busey e Casper Van dien, che si limitano a fare da comparse e da sparring-partners per i cinque attori principali. In finale, possiamo dire un buon film, che poteva essere però un ottimo film.
Concludo con una domanda: a quando il sequel?

Alla prossima.

Kattivik

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Cronache dalla nebbia

Silver Surfer è tornato dalle nebbie siderali per darvi il suo giudizio sui film in sviluppo questa settimana, cercando di essere equo, anche se naturalmente non posso trascurare le inclinazioni personali verso alcuni attori, registi e generi.
Cominciamo ad analizzare "WLF-American pie 2"; ma c'era veramente bisogno di un seguito? Capisco che non faccia mai male farsi due risate, ma l'importante è che queste ci siano effettivamente, perché si sa, il seguito è sempre più pesante del primo film, salvo alcune eccezioni. Il cast è comunque piuttosto colorito e ricco di belle donzelle: almeno quelle sono di effetto sicuro, non scadono mai!
Il film che maggiormente mi ha colpito questa settimana è stato "Non omnis moriar". A parte l'ottimo cast, il mio è forse un giudizio a posteriori, perché credo proprio di sapere da dove è stato tratto. Forse al produttore il nome Titanic ricorderà qualcosa…….. Ad ogni modo è comunque una storia che meritava di essere trasportata sul grande schermo; non mancherà di certo la suspance e il finale sarà una vera sorpresa. Non me lo voglio perdere.
"Sleep of the dead" propone un'introduzione che ricorda quella di "Dark city". La storia è piuttosto enigmatica e la trama non ci chiarisce le cose, ma non poteva essere che così, altrimenti ci viene svelato il finale! Cast un po insolito per un film evidentemente a basso costo. Curioso.
Delusione della settimana è "Un fine settimana al mare". Abbiamo riso con "Week-end con il morto"; abbiamo pianto dal disgusto per "Week-end con il morto 2"; l'ultima cosa che volevamo vedere era un remake del primo; un appello: spremetevi e fatevi venire qualche idea un po' più originale! Singolare il fatto che Brian De Palma abbia accettato di dirigere Aldo, Giovanni e Giacomo, Monica Bellucci e Roby (?) dopo aver diretto attori quali Tom Cruise e Al Pacino. Non scherziamo!
Per la par condicio dopo "Un giorno senza pioggia" abbiamo "Un giorno di pioggia". Cast striminzito che al limite ci può anche stare; ma la trama è pessima sia perché totalmente priva di punteggiatura (l'ho letta tre volte prima di capire il senso), sia perché appare come la brutta copia di "A proposito di Henry". Film che senz'altro non brilla per genialità.
Scusate, ma il nuovo "Batman" è una parodia, vero? Anche il fatto che venga considerato un film azione è parodistico, non è così? Ma se così non fosse……discorso simile ai precedenti due film, cioè idee praticamente nulle, anche se attira leggermente di più. Onestamente non sentivamo la necessità di un nuovo capitolo della saga (che peraltro è in lavorazione anche nel cinema reale).
Fa senz'altro una migliore impressione il sentimentale "Moonlight shadow", che evidentemente si rifà alla conosciutissima canzone in voga negli anni '80. Abbastanza azzeccato il cast; la trama presenta quel tanto di originalità che basta per farsi apprezzare da subito. Se gestito nella maniera adeguata, il film può ottenere ottimi incassi.
Poco da dire su "Napoleone": la base per una grande produzione c'è tutta, dagli attori alla storia; ma questo genere di film è sempre un'incognita. Personalmente non sono troppo attirato da questa pellicola per la mia avversione al personaggio e il mio sentimento antifrancese. Vediamo cosa saprà proporci Spielberg!
L'ultimo film della settimana è il thriller "Il dio del trentaseiesimo piano". Mi piace il cast, in particolare chi ha partecipato al film "Dark city". Il film appare piuttosto enigmatico, intrigante direi. Mi incuriosisce; naturalmente si spera che la rivelazione finale non sia una terrificante mattonata!
Anche per questa settimana le cronache sono terminate. Silver Surfer torna nello spazio siderale e vi da appuntamento alla settimana prossima. Chi volesse contattarmi può farlo al seguente indirizzo:
silevrsurfer10@altavista.it.
Che la forza sia con voi!

Silver Surfer

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Le interviste di Mister Hyde

Inauguriamo questa rubrica in cui presenteremo delle brevi interviste ai produttori presenti in Cinematik per sapere qualcosa di più su di loro e sulla loro idea di cinema.
Iniziamo con la Fantàsia Pictures, che ha dominato le ultime settimane con i suoi due primi film, La strana coppia e A rock'n'roll Ghost Story ottenendo anche delle ottime recensioni.

Mister Hyde: Un ottimo inizio, direi, due film e due colpi piazzati a regola d'arte. Vuoi dirci prima di tutto come ti sei avvicinato a Cinematik?
Fantasia Pictures: Credo, come anche altri colleghi - o dovrei dire compagni di gioco? - attraverso l'esperienza di Virtual Producer, un gioco americano cui va dato senz'altro il merito di aver inaugurato la strada del "fantacinema". La strana coppia era stato già presentato in sviluppo proprio in quel gioco ma poi, al momento di scrivere la sceneggiatura, mi ero scontrato con l'inglese! Un conto è parlottarlo e scribacchiarlo, un altro è competere con gente di madrelingua!

Mister Hyde: I tuoi due film - o meglio quelli da te prodotti - mostrano una scelta accurata dei cast. Come li metti insieme?
F.P.: Questo è un punto cui tengo molto. Credo che un cast azzeccato possa costituire il 50% per cento della riuscita - e del successo - di un film, a maggior ragione in un gioco come Cinematik dove i film bisogna "immaginarli" e in cui quindi le caratteristiche di quell'attore o di quel regista giocano un ruolo fondamentale. Se io metto il mio nome come regista - o come protagonista - chi legge poi il film farà più fatica ad immaginarsi lo stile registico o recitativo.

Mister Hyde: Qualche regista che ha costituito, o costituisce, per te un punto di riferimento?
F.P.: Molti… è un elenco che andrebbe aggiornato i continuo. Vediamo: Stanley Kubrick e Martin Scorsese senz'altro, poi Sergio Leone - che trovo estremamente sottovalutato mentre il suo C'era una volta in America andrebbe studiato inquadratura per inquadratura - David Cronenberg, Ridley Scott (almeno quello di Blade Runner… non certo di Soldato Jane!), John Boorman, Akira Kurosawa e poi citiamo quello d'obbligo per ogni cinefilo: Orson Welles.

Mister Hyde: Una commedia e poi un film drammatico con venature spiritiche, inoltre in preparazione hai un horror e un dramma storico: non credi di avere una produzione un po' troppo eterogenea?
F.P.: No, credo che il problema non debba porsi in questi termini. L'importante è fare film di qualità, poi il genere cui appartengono è irrilevante: Scorsese ha fatto commedie, thriller, film di gangsters, film in costume addirittura - L'età dell'innocenza - eppure è sempre lui, nello stile e nella qualità del risultato finale. E poi: sai che palle fare sempre le stesse cose!

Mister Hyde: Qualche tuo dato anagrafico, se non sono top-secret?
F.P.: Be', come età credo di essere il più "vecchio" partecipante a Cinematik, mooolto vicino ai 40 anni! Per il resto, ammesso che possa interessare a qualcuno, sono socio in una piccola casa editrice per la quale mi occupo di grafica e impaginazione (non ti nascondo che la realizzazione delle locandine è uno dei momenti che preferisco nella realizzazione di un film) e abito all'estero, nella Repubblica di San Marino… così possiamo dire che Cinematik è internazionale!

Mister Hyde: Recentemente sei stato al centro di una piccola polemica riguardo ai risultati al botteghino che potrebbero essere "falsati"…
F.P.: Basta! Sono stato già abbastanza coperto di "escrementi", per essere gentili, per quella faccenda che considero morta e sepolta (di escrementi, appunto…). Vorrei poter ritirare quello che ho scritto, ma non si può, così ripeto che avevo torto, era stato uno sfogo nel vedere il mio film La strana coppia rotolare in fondo al box-office! Ma queste sono le regole del gioco e mai come in questo caso si può affermare che "l'importante è partecipare", dare il proprio piccolo contributo. Dopotutto ho anche ricevuto il "bollino-qualità" del Critico - che fa bella mostra nel mio sito - e quindi credo di non avere proprio motivi per lamentarmi.

Mister Hyde: Un'ultima domanda: se dovessero fare un film sulla tua vita da che attore vorresti che fosse interpretato il tuo ruolo?
F.P.: Premesso che sarebbe un film piuttosto noioso, senz'altro Robert De Niro, credo uno dei più grandi attori mai esistiti!

Mister Hyde: Concludiamo ricordando l'indirizzo del tuo sito, che se non sbaglio è costantemente arricchito: http://web.tiscalinet.it/fantasiapictures o http://clix.to/fantasiapictures.
In bocca al lupo quindi per i tuoi prossimi progetti!

Mister Hyde

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TV: il cult della settimana

Sabato, 3 febbraio ore 10.05 - Italia 1

Titolo: Piramide di paura

Regia: Barry Levinson

Cast: Nicholas Rowe, Alan Cox, Sophie Ward, Anthonie Higgins

Genere: Avventura
Durata: 1h e 49'
Nazionalità: USA
Anno: 1985

Dal Morandini:
Una storia sull'adolescenza dei due eroi di Conan Doyle. Sherlock Holmes e John H. Watson giovinetti nella Londra del 1870 sono coinvolti nelle imprese delittuose di una misteriosa setta di fanatici egiziani. La 1a parte è tutta godibile: ha scatto e fantasia. Con la sua accumulazione di effetti, duelli, trappole, la 2a stucca. Scritto da Chris Columbus ("mamma ho perso l'aereo") e coprodotto dalla Amblin di Steven Spielberg.

Sicuramente  il film non è un capolavoro ma è comunque godibile e molto divertente, dalle atmosfere simili ai vari Indiana Jones. Stranamente Levinson non rientra tra i registi quotati in Cinematik, nonostante un curriculum di tutto rispetto su cui spicca senza dubbio Rain man ma anche tante pellicole di buon successo come Sfera, Sesso & potere, Sleepers e il migliore. Regista eclettico ed abituato a lavorare con grandi attori, andrebbe tenuto in maggiore considerazione dai produttori che intendono realizzare pellicole tipicamente hollywoodiane.

Norman Bates

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