Situata a 300 metri
circa sul livello del mare,
Pietrelcina è una gradevole e ridente cittadina posta a una dozzina di
chilometri
da Benevento. Sorge su una terrazza circondata da un paesaggio formato
da
basse colline e disegnato da rivoli che lentamente scendono verso la
valle
del Tammaro. La campagna è dolcemente ondulata e variegata da
coltivazioni
di grano, tabacco, carciofi, ed arricchita dalle ombrose fronde degli
Ulivi,
degli Olmi, delle Viti e delle Querce.
Il nucleo originario del paese è situato su uno sperone di
roccia calcarea, quello che i Pietrelcinesi ed i biografi di Padre Pio
chiamano “La Morgia”.
Su questa roccia dura, sorge il rione “Castello”, il cuore antico di
Pietrelcina. E’ il luogo che ha ascoltato i vagiti, ha visto crescere e
correre per le
piccole corti ed i vicoletti stretti, uno dei più grandi figli della
Terra
del Sannio: Francesco Forgione, conosciuto in tutto il mondo come Padre
Pio
da Pietrelcina.
“La prima aria,
il primo soffio, il primo anelito, il primo latte l’ha presi a
Pietrelcina.
E questo non glielo toglierà mai nessuno. Questo avviene come per il
Signore:
beata tu, o Betlem, che hai visto nascere il Messia promesso. Perché
deve
essere beata Betlem? Perché Gesù ha respirato le prime molecole d’aria
a Betlem.
Perché beata tu, o Pietrelcina? Perché Padre Pio, questo che un giorno
sarà, com’è, uno dei più grandi santi della chiesa, ha respirato la
prima aria,
il primo ossigeno, il primo azoto, il primo latte, il primo sorriso, la
prima
luce, il primo canto di uccelli qui a Pietrelcina. I suoi piedi hanno
toccato
questa terra come prima terra. La sua manina ha raccolto questi sassi
come
i primi sassi. I suoi occhi hanno raccolto queste immagini come prime
immagini.
Sei una città santa"
Enrico
Medi
“Il
nostro paese, che tanto ci deve stare a cuore, riceverà dal cielo le
più
elette benedizioni, se continuerà fervorosamente la bell’opera
incominciata”. “Salutatemi tutta Pietrelcina, che tengo tutta
chiusa
nel mio cuore. Le benedizioni del Signore scendano larghe e copiose su
tutti
e tutti si rendano degni delle odierne ed eterne promesse”.