I Gerani
Daniela Borsatto Canu
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un po' di storia della nostra zona


la storia di Posada:

  • L’origine del nome di POSADA deriva da Pausada o meglio Pasada che in dialetto vuol dire riposata, zona di sosta o di riposo, fermata. In effetti la vecchia POSADA sorgeva in corrispondenza di un importante incrocio viario determinato da raccordi provenienti dal mare e dall’entroterra, con strade che collegavano Terranoa (Olbia) a Cagliari, dove i viandanti e i pastori erano soliti sostare per riposare, per abbeverare i cavalli o per far svernare il bestiame e successivamente si stabilirono definitivamente grazie alla terra fertile, inoltre era zona di porto e quindi di collegamento con il continente. Nel corso della dominazione pisana, per influenza della parlata toscana venne chiamata Pasata e successivamente, verso il 1300 divenne definitivamente POSADA grazie alla conquista spagnola degli Arogonesi. Furono gli Etruschi a fondare, dove ora sorge Posada, FERONIA così chiamata dal nome della divinità tutrice dei Toschi, la dea Feronia; di questo periodo abbiamo conservato una statuetta bronzea che proviene da POSADA che rappresenta il tipo dell’Eracle italico della fine del IV sec. A. C., è conservata nel museo di Cagliari. Nel Medioevo, grazie alla conformazione territoriale (monti a ovest, mare a est, e una vallata nel centro), era stata prescelta per ospitare un ospedale tenuto dai Frati di S. Vittore, dalla Dogana del sale, una Curia Regni, e data la posizione strategica sulla vicina Mola o Rocca venne eretto il CASTELLO DELLA FAVA, costruito nel XII sec. che predomina tuttora la vallata, i monti e il mare.

la leggenda :

  • Il CASTELLO DELLA FAVA prende il nome da una leggenda che narra che quando i Saraceni sbarcarono a Posada per conquistarla e rubare i tesori del Giudice (Custode), trovarono tutta la popolazione nascosta nelle Mure e nella Torre. I Saraceni, perché le Mure erano alte e forti, si accamparono nella spiaggia ad aspettare che i Sardi morissero di fame e di sete, ma il custode del Castello (Giudice) diede l’ultima FAVA ad una colomba per rinforzarla e far sì che potesse portare un messaggio alle legioni vicine; come era previsto la colombina venne catturata,quando trovarono la Fava nel suo stomaco i Mori pensarono che i Sardi, poiché avevano così tanto cibo da poterlo dare ad una colomba, erano in grado di resistere per molto tempo, mentre loro venivano decimati dalla malaria (zona paludosa), così preferirono lasciarono il paese, il quale si salvò grazie all’ultima fava rimasta. Nel XIV vennero costruite le MURA a difesa del Borgo, poi successivamente le TORRI e le PORTE gli abitanti si rifugiavano dentro il confine delle Mure a causa delle innumerevoli guerre tra Arborea e Aragona e per le incursioni dei Saraceni. Nel 1388 venne costruita la CHIESA DI SANT’ANTONIO ABATE, oltre che Parrocchia per il popolo, fungeva anche da Cappella di corte e Cimiteriale, infatti nelle vicinanze della chiesa vicino alle scale per salire al Castello della Fava si possono vedere nelle rocce ossa umane, poiché tutta quell’area era un cimitero. E’ stata bonificata più volte in diversi periodi, oggi è zona agricola, con agrumeti e oliveti, e l’allevamento di ovini e bovini allo stato brado. E’ diventata meta turistica dopo aver migliorato la viabilità e dopo la costruzioni di strutture alberghiere, dell’aeroporto e ampliato il porto di Olbia, e quello di La Caletta che è per metà di Posada e l’altra metà è di Siniscola. Molti monumenti storici attualmente sono in ristrutturazione per riportarle allo splendore di un tempo, La casa delle Dame etc.., il castello stesso è stato ricostruito più volte e la Chiesa di Sant’Antonio Abate che è un monumento nazionale. ( continua...)

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