La dieta dei GATTI


 

E’ risaputo che i felini sono essenzialmente dei carnivori, ma chiunque possiede un gatto domestico sa che questi animali apprezzano anche alimenti diversi dalla carne. Essi necessitano di un’alimentazione bilanciata che include proteine, grassi e acqua (contenuti nella carne), ma anche carboidrati (presenti nella pasta, nel pane e nel riso), vitamine e minerali (presenti negli ortaggi). Le proteine forniscono l’energia necessaria per la crescita e anche per il mantenimento della salute. I grassi, che per il gatto sono altamente digeribili, danno sapore al cibo e contribuiscono a mantenere sani la pelle e il pelo.

I gatti dovrebbero essere nutriti almeno due volte al giorno o dovrebbero avere libero accesso al loro cibo. Infatti, i gatti randagi si nutrono prevalentemente di piccole prede e considerando che un gatto adulto che pesa circa quattro chili ha un fabbisogno energetico di circa 250 kcal, mentre un piccolo topo fornisce circa 30 kcal, si deduce che per sua natura il gatto fa molti pasti durante la giornata. Anche alimentando un placido gatto di casa, bisogna tener conto della sua origine, somministrandogli i pasti con modalità simili a quelle dei suoi amici randagi.

Oltre al cibo preparato che si trova i commercio (croccantini, bocconcini in scatola che non devono essere gli unici alimenti nella dieta del gatto) si possono offrire cibi freschi o cucinati: formaggio, fegato scottato, pesce lesso, verdura, frutta. La carne può essere data cruda solo se di provenienza garantita, quando si tratta di scarti del macellaio, meglio cuocerli un po’. Ciò vale soprattutto per la carne di maiale che può contenere il bacillo della toxoplasmosi. Anche le uova che sono un’importante riserva di proteine, devono essere cotte. Alcuni gatti adulti gradiscono anche l’erba gattara, che favorisce il rigetto del pelo che i gatti inghiottono leccandosi. Inoltre di solito li distoglie dal rosicchiare le piante di casa.

Va comunque sempre evitato di somministrare tropo cibo: l’obesità può aumentare i rischi di malattie del fegato, del cuore, patologie respiratorie, gastrointestinali, dell’apparato scheletrico, favorire l’insorgere del diabete. In genere sono a rischio di obesità soprattutto i gatti sterilizzati, a seguito della possibile alterazione degli equilibri ormonali. Va inoltre evitato:

Infine i gatti devono bere acqua regolarmente: la quantità dipende dal tipo di alimentazione. Se un gatto è alimentato con bocconcini in scatola (umidi) berrà poco, mentre se si nutre prevalentemente di crocchette il fabbisogno giornaliero sarà maggiore. Poiché il gatto, a differenza del cane, elimina un’urina molto concentrata, un qualsiasi squilibrio idrico può provocare la formazione di calcoli.





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