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Tabagismo & PFC

| numero 21 (marzo 2001) | numero 28 (novembre 2001) | numero 30 (gennaio 2002)

 

 

 

 

 

 

 

 

Tabagismo & pfc
Anno IV - n° 30 - Gennaio 2002

DIRETTORE RESPONSABILE
Giacomo Mangiaracina
COMITATO DI REDAZIONE
M.Menna, M.Nanni, L.Mangiaracina,
M.D'Angeli, N.Rago.
COLLABORANO A QUESTO NUMERO:
V.Zaga', M.Ramadori, D.Enea, M.Levin, S.Vianello, D.Passanante, R.Drewien.
REDAZIONE
Centro Servizi "
Gea Progetto Salute"
SITAB, Societa' Italiana di Tabaccologia
via G.Scalia 39, 00136 Roma
Tel. 06/39763500, fax 06-39722649
e-mail:
gea@teklab.it
Collaborazione: IEOCodacons
Distribuzione: 2.946 copie 

S  O  M  M  A  R  I  O

EDITORIALE
1 -  L'Anno di Belzebu' - di G.Mangiaracina
2 -  Farmacisti, la vostra ora e' giunta - di Nanni e Menna
  3 -  Smetti & Vinci 2002 - di L.Mangiaracina
  4 Contro il Cancro o a favore? - di M.D'Angeli
  5 -  Emilia Romagna: non solo divieti - di E.Gori
6 -  Fumare nei fim. Liberta' espressiva? - di M. Ramadori
7 -  Quando la Stampa tace sul tabacco - di M.Levin
8 -  Allarme Turchia: l'attacco di PM - di E.Dagli
9 -  Dicono di noi: IOL2000 News - di D.Passanante
10 -  Roma e Lazio: difendiamo chi non fuma
11
-  Lo Psicologo di Famiglia - Editori Riuniti
12 -  Poverta' e Tabacco
13 -  Gea informa
14 -  Canna? No grazie, ho smesso di fumare - C.Chiamulera

1. EDITORIALE: L'Anno di Belzebu'
di GIACOMO MANGIARACINA
Per mezzo secolo ho visto sparare all'anno vecchio e brindare a quello nuovo. Meno male che abbiamo solidi meccanismi mentali di difesa. Auspici di rinnovamento. Almeno ci rimangono quelli. Ma voglio usare ancora il paradosso, il piacere di andare oltre, voglio pensare all'autenticita' del momento storico nel modo piu' contradditorio possibile. Tiro in ballo il diavolo.
La Demonologia e' materia di studio etno-socio-antropologico dalla quale si ricavano elementi di grande interesse sui comportamenti umani. Primo fra tutti la capacita' di esorcizzare il Male, non solo come rituale di purificazione e neppure come tentativo di negazione della psiche. Piuttosto come conversione, un vero e proprio ribaltamento di significati.
Il diavolo, secondo antichissime tradizioni, sarebbe anche buono. Ne erano convinti gli antichi persiani che diffusero il mito di Aeshma Daevi, per gli ebrei Ashmadai, per i cristiani Asmodeo, diavolo orrifico, che bastava pero' soltanto riconoscerlo con la frase "in verita' tu sei Asmodeo", perche' ti regalasse un anello meraviglioso, ti insegnasse la Geometria, l'Aritmetica, l'Astronomia e la Meccanica, potendo persino renderti invisibile e rivelarti tesori nascosti (Seligman K, 1951). A dimostrare ancora che il diavolo non sarebbe poi cosi' cattivo come lo si dipinge ci penso' pure la cultura medievale. Quasi a contrastare l'efferatezza delle sante inquisizioni, i popoli del Nord Europa svilupparono una forma di particolare tolleranza nei confronti del mondo delle tenebre. Secondo il vescovo Olaf Magnussen (1130) i diavoli "lavorano nelle stalle e le ripuliscono, governano gli animali, lavorano diligentemente nelle miniere se non vengono molestati dai minatori". Infine sarebbero anche ottimi costruttori di ponti (pontefici). Il ponte di St. Cloud a Parigi ed il ponte sul fiume Reuss a Schollenen (Svizzera), sarebbero esempi di costruzioni realizate da demoni. In chiusura di rassegna, la letteratura descrive pure demoni burloni, come quelli del monastero di Citeaux in Francia. Insomma, non c'e' che dire. Viene voglia di cambiare idea e dichiarare il 2002 l'Anno di Belzebu', letteralmente il "signore delle mosche". Con un pensiero piu' "indulgente", per tutte le opere educative, culturali, sociali e umanitarie, che portano la firma di tutti i produttori del tabacco, nazionali e soprattutto esteri (Philip Morris & C.), insieme con i grandi marchi dello sport, della moda, degli alimenti, della tecnologia, dell'enegia, e di tanto altro, che hanno contribuito a rendere sfruttato, inquinato, violento e miserabile questo pianeta.
 

2. Farmacisti, la vostra ora e' giunta
Accordo col Gruppo Telecom: farmacisti-consulenti per fumatori.
di MAURO NANNI e MARCO MENNA
Da tempo si parla di rendere al farmacista una rinnovata figura professionale che dia maggiore lustro e dignita' al tipo di lavoro che svolge. E' molto probabile che la questione "Tabacco" offra l'opportunita' di realizzare una parte importante di questa operazione di riconversione valorizzando gli aspetti comunicativi e di assistenza del cliente fumatore. Ne e' convinto anche il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, prof. Giacomo Leopardi, che si e' espresso in netto favore ad un recente progetto di Web-Learning (formazione a distanza via Internet), frutto della collaborazione di Trainet S.p.A., societa' del Gruppo Telecom, in accordo con "GEA Progetto Salute", con la societa' Omnia Service, e con la SITAB.
L'obiettivo e' quello di fornire al farmacista una formazione di base come consulente dei clienti fumatori che chiedono consigli per smettere. Nessuna improvvisazione dunque, ma attenta "presa in carico" del cliente con un "minimal counseling", un approccio minimale e rapido sulla persona e sul problema che consente un migliore orientamento nella scelta del trattamento, farmaceutico, sostitutivo, integrato. Il corso ha la durata di 2 mesi e si svolge via Internet utilizzando la piattaforma web piu' importante di cui si dispone in Italia, quella Telecom (www.trainet.it). Puo' essere completato da stage regionali di teoria e pratica con gli specialisti della Sitab come docenti. Nel corso del programma saranno assicurati dei tutor per gruppi di allievi, in grado di rispondere a vari quesiti e di assistere nella compilazione dei test di valutazione. Oltre a cio' gli iscritti al corso saranno inseriti in un elenco nazionale di "Farmacie senza Fumo", con una pagina web dedicata ad ogni farmacia. Tutto compreso nella quota di iscrizione di 210 Euro.
 
Informazioni e Iscrizioni (dal 15 gennaio in poi):
Tel: 06-39722649, Fax: 06-233224929. email: farmaciesenzafumo@tiscali.it.
 

3. Smetti & Vinci 2002
Intervista al Dott. Stefano Vianello
di LIDIA MANGIARACINA
Ormai il rodaggio e' fatto e i risultati sono evidenti. "Smetti & Vinci", il progetto-guida dei metodi basati sull'incentivazione motivante, ha dimostrato di funzionare. Si premia chi decide di smettere. Il coordinatore per l'Italia e' il dott. Stefano Vianello della ASL 13 di Mirano (VE), che abbiamo intervistato.
Si ritiene soddisfatto?
Certamente. La prima edizione del 1998 era riservata ai fumatori del Veneto. Parteciparono in 2.500 e dopo un anno il 30% ancora non fumava. La più alta percentuale di astinenti tra i 48 paesi partecipanti a Quit and Win nel 1998. La seconda edizione del 2000 era estesa in tutta Italia. Abbiamo raccolto quasi 6.000 adesioni, contribuendo al record di 420.000 fumatori partecipanti in 71 nazioni. Con il concorso 2000 hanno smesso di fumare oltre 2.600 fumatori, ma è importante pure considerare l’impatto che la campagna ha avuto sui media a fronte di un finanziamento limitato. In totale 250 milioni di cui oltre il 40% con il contributo di aziende farmaceutiche. Il costo per ex-fumatore è stato di circa 48 EURO (Lire 93.493). L’Istituto Superiore di Sanità Finlandese che coordina la campagna internazionale ha stimato che con "Quit & Win 2000" abbiano smesso tra 60.000 e 100.000 fumatori.
Come si partecipa?
Basta inviare per posta, fax o email, entro il 2 maggio 2002, la scheda di partecipazione con l’impegno a non fumare per 4 settimane, dal 2 al 29 maggio. In questo modo si partecipa all’estrazione di alcuni premi. Nelle scorse due campagne il primo premio nazionare era un viaggio per due persone alle Seychelles ed il premio internazionale era di 10.000 dollari. Nelle regioni che non aderiscono alla campagna promozionale cercheremo di attuare comunque una informazione attraverso Internet grazie cui in passato abbiamo raccolto il 10% delle adesioni. Attraverso il sito internazionale www.quitandwin.org è già possibile iscriversi on-line.
Come diffondere l'iniziativa?
La Regione Veneto ha già da tempo invitato tutte le altre Regioni Italiane di aderire alla promozione e circa un terzo del territorio nazionale ha confermato l’adesione: Toscana, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Abruzzo (queste 6 regioni a livello regionale) e inoltre le province autonome di Bolzano e Trento, le ASL di Pavia, di Brindisi ed è inoltre probabile la partecipazione della Regione Sicilia. Il Ministero della Salute in una recente nota ha sollecitato tutte le Regioni e le ASL a partecipare: invito tutti gli operatori interessati a contattarmi per contribuire nei prossimi mesi di marzo e aprile almeno alla promozione cosiddetta “povera” nelle loro Aziende Sanitarie.
Cosa si aspetta per il 2002?
Il mio obiettivo è di superare la quota dei 10.000 fumatori iscritti. Certo si tratterebbe solo dello 0,08% dei fumatori italiani ma l’impatto in termini di campagna di comunità e di comunicazione di massa sarà incalcolabile. Mi auguro anche che altre aree dell’Italia centrale e meridionale, penso a Lazio, Campania e Calabria, dove molti colleghi e amici hanno da tempo iniziato a dedicarsi con grande professionalità alla cura del Tabagismo possano collaborare alla promozione della campagna. Anche solo distribuendo in ambulatori e farmacie le schede di partecipazione o coinvolgendo il quotidiano locale a pubblicare la scheda ed il regolamento di adesione.
Vorrei fare anche un appello: siamo alla ricerca di aziende che ci diano un sostegno e premi per il concorso, ne ricaveranno un buon ritorno promozionale.
Info: Distretto Socio-Sanitario n° 4 di Camponogara, ULSS 13, Regione Veneto, via Pisa 10, 30030 Camponogara (VE). Tel. 041/4174651, fax 041/5159318, cell. 335 7765799. Email: ulss13dolo.dist-camponogara@wind.it.net.
 

4. Contro il cancro o a favore?
di MASSIMO D'ANGELI
Uno Stato moderno ha il dovere di instaurare un rapporto chiaro e non ambiguo con il cittadino, oltre che a tutelarne la sua salute. Alcune politiche sulla pubblicità vanno in direzione opposta, proponendo e incentivando comportamenti patologici per l'individuo e dannosi per tutta la comunità; il tabacco è pubblicizzato e valorizzato dagli spot mentre provoca danni gravissimi o mortali a chi fuma e a chi non fuma, portando a morte circa 247 italiani al giorno. Tale atteggiamento ambiguo dello Stato oltre ai danni diretti crea confusione e sconcerto nei cittadini, che si sentono esplicitamente sconsigliati a fumare ma implicitamente indotti a farlo dalla pubblicità che leggono a chiare lettere. Questa avviene tramite stampa e televisioni anche di Stato e in programmi per bambini. Tali sponsorizzazioni sono apertamente contrarie a quanto espresso dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 10208/95 dove si precisa che la legge " ... intende reprimere [...] anche l'effetto della propaganda, essendo questo ultimo ciò che giova alla diffusione del prodotto da fumo minacciando la salute pubblica". "Aria Pulita - Associazione Non Fumatori" sottolinea e denuncia queste contraddizioni e questa dannosa politica, e chiede al Governo di seguire l'esempio dell'Ungheria vietando qualsiasi pubblicità alle sigarette, in ogni luogo e forma. Chiede comunque ai media di non pubblicizzare sigarette.
 

5. Emilia Romagna: non solo divieti
Incentivi a chi vuole smetere di fumare
di ENRICO GORI
Il problema dell'abitudine al fumo assume connotati particolari nei luoghi di lavoro. In questo contesto, infatti, il fumo di sigaretta entra a far parte dei rischi dell'ambiente di lavoro che, in base al dettato del D.Lgs.626/94, devono essere valutati ed eliminati o contenuti per quanto possibile. Oltretutto la coesistenza, in uno spazio confinato come l'ufficio (l'ambiente di lavoro tipico della pubblica amministrazione), di fumatori e non fumatori è suscettibile, se non accompagnata dall'osservanza delle norme e dal rispetto reciproco, di creare tensioni e conflitti che possono risultare difficilmente governabili. Allo scopo di affrontare la questione la Regione Emilia-Romagna si avvale del Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale (struttura tecnica preposta all'esecuzione della valutazione dei rischi), del Medico Competente e della collaborazione di esperti degli Assessorati alla Sanità e ai Servizi Sociali. L'intento è quello di affiancare agli atti necessari alla puntuale attuazione della normativa (descrizione dei luoghi in cui è vietato fumare, nomina e formazione di 127 agenti accertatori antifumo, apposizione della segnaletica, predisposizione delle procedure per la comminazione delle eventuali sanzioni), una serie di azioni che mirano a promuovere una maggiore consapevolezza e l'adozione di uno stile di vita più salubre; ciò si articolerà in particolare tramite:
· la realizzazione e successiva diffusione ai 3.000 dipendenti di un opuscolo informativo sul Fumo;
· la possibilità, per i fumatori, di eseguire un controllo presso l'ambulatorio del Medico Competente, con una spirometria e la valutazione della dipendenza da nicotina;
· l'incentivazione a partecipare ai corsi antifumo presso i Centri pubblici, tramite il riconoscimento come orario di lavoro della frequenza ai corsi e il rimborso del 50% della relativa quota di iscrizione.
 
Enrico Gori, medico del lavoro, responsabile Ufficio Prevenzione e Protezione della Regione Emilia-Romagna. Indirizzo: via Aldo Moro, 18 40127 Bologna. Telefono: 051/6397615. Fax: 051/6397803. sicur626@regione.emilia-romagna.it
 

6. Fumare nei film. Liberta' espressiva?
di MARCO RAMADORI (www.articolo32.net)
Da sempre le multinazionali produttrici di tabacco investono decine di milioni di dollari per mostrare nei film gli attori che fumano, o che comunque "maneggiano" in vario modo i piu' noti pacchetti di sigarette I giovani, soprattutto, amano identificarsi con gli eroi popolari del grande schermo, e se gli eroi fumano il gioco e' fatto: l'impatto emotivo "positivo" nei confronti delle sigarette e' ben superiore, purtroppo, a qualunque campagna informativa sui milioni di morti provocati dal fumo (90.000 l'anno in Italia). E' per questo che le maggiori associazioni a difesa della salute, in tutto il mondo, regolarmente invitano gli spettatori a disertare i film "affumicati". Ho visto al cinema la nuova edizione rimasterizzata di Apocalypse Now. Il protagonista fuma dall'inizio alla fine, con il pacchetto di sigarette bene in vista. Ma e' un capolavoro assoluto, con tutta la buona volonta' non riesco a non consigliarvi di andare di corsa a vederlo. Tra l'altro, per chi lo conosceva nella edizione classica, hanno aggiunto una scena molto suggestiva in cui i soldati americani arrivano in una piantagione francese in Cambogia. Qui si svolge in particolare una cena (con bellissimi dialoghi) durante la quale un'affascinante colona francese fuma per tutto il tempo (addirittura!) un sigaro. Naturalmente sono molto motivato contro la pubblicita' indiretta del tabacco. Ho curato ultimamente per il Codacons un'azione contro un recente film horror con i famigerati pacchetti di sigarette in bella vista (ma questo succede non solo nei film: tempo fa l'authority per la pubblicita' ingannevole ha censurato una puntata del cartone animato Lupin III dove apparivano in bella vista pacchetti di sigarette di un noto marchio...). Resta pero' il fatto che il cinema (ma anche la letteratura, il teatro, i fumetti, etc), almeno quando vogliono comunque essere una rappresentazione della realta' della vita degli esseri umani, non possono prescindere dal sesso, dalla violenza e, perche' no, anche dalle sigarette (almeno sino a quando la gente continuera' a fare sesso, violenza, e a fumare). Certo, e' questione di limiti, ma non e' cosi' facile individuarli: c'e' il rischio, sempre incombente, di scivolare nella melma del "buonismo" e del "politically correct".
Oltre che di azioni contro il fumo, mi occupo anche di azioni contro la censura. Mettere all'indice un film solo perche' viene rappresentato qualcuno che fuma, lo capisco dal punto di vista del messaggio positivo che si vuole veicolare (soprattutto verso i giovanissimi, i piu' indifesi) ma, a livello estetico e culturale, mi mette molto a disagio. Da una parte c'e' il diritto alla salute, dall'altro il diritto alla libera espressione della creativita' umana: entrambi diritti sacrosanti e garantiti dalla nostra Costituzione democratica. Lavorare in bilico su questo pericoloso confine e' il difficile obiettivo da perseguire.
Commento: Il Fumo nei film costituisce un problema di grande interesse nell'ambito dei programmi di controllo del Tabagismo. Da Bogart in poi la filmografia mondiale, sotto la spinta dei produttori di tabacco, e' stata sempre piu' aggressiva nel proporre modelli positivi di fumatori. Si ricordi il caso del film "24 hours" con la brava Sandra Bullock, dove si affronta il problema dell'alcolismo e dove tutti fumano dalla prima all'ultima scena. Ma solo e rigorosamente Marlboro. L'elenco di questi "colpi" e' talmente lungo da avere mobilitato il prof. Stanton Glantz, professore di Medicina alla University of California di San Francisco, co-autore di  The Cigarette Papers  e Tobacco War, ed alcuni finanziatori privati, a dare vita ad un sito dedicato: http://smokefreemovies.ucsf.edu/about.html.

7. Quando la Stampa tace sul tabacco
George Harrison fu ucciso dalle sigarette
di MARK LEVIN
Come spesso accade nella maggior parte dei decessi di personaggi famosi fumatori, i media hanno evitato di correlare in modo chiaro la morte di George Harrison con il fumo. Questo è vergognoso se si considera che Harrison stesso attribuiva la causa del suo cancro al fumo. Per confermare questo atteggiamento e' stata fatta una ricerca sul database Nexis, sui maggiori giornali di lingua inglese. E' risultato quanto segue: fra Venerdì 30 novembre e domenica 2 dicembre 2001, 386 articoli parlano di George Harrison. Di questi: 188, pari al 49%, menzionano la parola "cancro", ma solo 63, pari al 16% menzionano le parole "cancro" e "polmone" insieme, e solo 56 articoli, pari al 15 % menzionano le parole "fumo", "sigarette" o "tabacco".
Non c'è da meravigliarsi se gli articoli che menzionano "cancro" e "polmone" coincidono con quelli che menzionano le parole "fumo", "sigarette" o "tabacco". Dei 63 articoli che menzionano le parole "cancro" e "polmone", 34 menzionano anche le parole "fumo", "sigarette" o "tabacco" e 30 no.
Questa  indagine è stata condotta frettolosamente ed in modo impreciso. Talvolta il database Lexis-Nexis duplica gli stessi articoli, rendendo i dati non del tutto precisi. Tuttavia risulta almeno chiaro che solo il 20% degli articoli informa il pubblico che la morte di George Harrison, a 58 anni, dovuta ad un cancro del polmone, sia legata al fumo.
Traduzione: Renata Drewien


8. Allarme Turchia: l'attacco di PM
di ELIF DAGLI  (professore di Pediatria all'Universita' di Istanbul)
Il mese scorso scorso un membro del Parlamento turco ha presentato una proposta di legge per consentire la pubblicita' del tabacco nella gare di Formula1. Si tratta del quinto attacco al divieto generale di pubblicita' approvato in Turchia nel 1996. Un vero record nella storia della Turchia. La Philip Morris (PM) sta applicando la sua strategia in questo modo:
1) in Parlamento, con un gruppo-lobby statunitense, che tende a dimostrare che i divieti della pubblicita' non servono;
2) presso il Ministero dello Sport e della gioventu';
3) presso la Corte Costituzionale per poter dichiarare inscostituzionale il divieto di pubblicita';
4) presso il Ministero del Turismo prima dell'attacco conclusivo.
Insomma, PM, che sta dietro a questa proposta di legge, cerca in tutti i modi di fare applicare le clausole che furono alla base della decisione di annullamento del divieto da parte dell'Unione Europea. Qualcuno puo' dirci come possiamo provare che la decisione dell'EU e' stata inappropriata? Grazie.
 

9. Dicono di noi: IOL2000 News
di DANIELE PASSANANTE
... Un esempio di come uno Stato può intervenire viene dalla Svizzera dove, grazie ai finanziamenti dell'Università, il dottor Jean-François Etter dimostra come un buon numero di fumatori europei siano riusciti a smettere attraverso internet. La rete può costituire uno strumento agevole per seguire i fumatori online. Gli esperti dicono che a distanza di un anno dall'inizio di una terapia, si considera un buon risultato che il 30% dei pazienti abbia smesso di fumare. Etter dimostra che i successi grazie a internet sono superiori. Ma non occorre andare oltre le Alpi per trovare iniziative che si occupino di contrastare il fenomeno del tabagismo. Certo, le iniziative dello Stato sono poche e inconsistenti, ma dai privati arriva un apporto nel campo della ricerca e della formazione.
La Società italiana di tabaccologia (Sitab) è l'organismo scientifico che si occupa di ricerca e formazione. Vi è poi una Consulta italiana sul tabagismo di cui è presidente il professor Umberto Veronesi e a cui aderiscono istituzioni e associazioni. «La consulta - spiega il dottor Giacomo Mangiaracina, vicesegretario dell'organismo - serve a creare un fronte comune e a fare una pressione nei confronti del Governo. Il problema del tabacco non è fatto solamente di malattie ma anche di problemi fumo-correlati. Persino la sicurezza nazionale (il contrabbando), la giurisprudenza, l'economia (i costi sociali del tabacco) sono coinvolte. La consulta vuole affrontare questi argomenti sul piano operativo».
 
....IL TESTO COMPLETO DELL'ARTICOLO
 

10. Roma e Lazio: difendiamo chi non fuma
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Storace, ha inoltrato via email al dott. Giacomo Mangiaracina una richiesta di informazioni concernenti la tutela dei non fumatori nel territorio regionale. Il dott. Mangiaracina ha dunque sottoposto al presidente Storace un intervento articolato in 4 punti, in atto in corso di valutazione. Ha aggiunto anche una nota in calce: "E' nostra intenzione valutare il peso di eventuali inadempienze sul piano delle responsabilita' legali di chi amministra, riguardo ai danni causati dal Fumo alla popolazione, considerando anche il fatto che la maggioranza delle regioni italiane non hanno ancora legiferato sulle indicazioni del PSN 98-2000 in materia di lotta ala Tabagismo".
Successivamente c'e' stato un incontro fra il presidente della SITAB ed il Dott. Antonio Sili Scavalli, consulente per la Sanita' del presidente Storace, a cui e' seguita la presentazione di un progetto di intervento minimo nell'area regionale. Nel mese di dicembre anche le ASL Roma/E e Roma/B hanno fatto richiesta alla Sitab di una collaborazione alla realizzazione di un progetto che preveda interventi dalla prevenzione alla creazione di servizi territoriali di assistenza ai fumatori. Attendiamo il seguito.
 

11. Lo Psicologo di Famiglia
Mario Troiano
"Una collana di argomenti attuali che ha il pregio di affrontare problemi a volte drammatici in modo chiaro, sereno e corretto. Obiettivo è quello di mettere il lettore in condizione di definire cos'è e come funziona il suo disturbo, fornendogli consigli di buon senso e scientificamente corretti. Sono libri che per la loro facilità di consultazione tendono a diventare dei veri e propri compagni di viaggio da tenere con sé".
 
 
 
 
 
 
 
 
  1. Adolescenza e disagio - Loredana Petrone e MarioTroiano. pp.112  L. 16.000
  2. Chat. Incontri e scontri dell'anima - Petrone e Troiano - pp. 144 L. 16.000
  3. Quello che i genitori dovono sapere sulle droghe - S.Lawson - pp.120  L. 16.000
  4. Come dominare l'ansia - Frank Tallis - pp. 96  L. 16.000
  5. Rossori e timidezze - Robert J. Edelmann - pp. 104  L. 16.000
  6. Tener testa alla bulimia - Joan Gomez - pp. 160  L.16.000
  7. Guarire dagli attacchi di panico - Mario Troiano. pp. 104  L. 16.000
  8. Gelosia, come viverla in sicurezza - Windy Dryden - pp. 120  L. 16.000
  9. Gioco d'azzardo, un affare di famiglia - Angela Willans - pp.152  L. 16.000
  10. Vincere lo stress - Joanna Gutmann - pp. 144  L. 16.000
  11. Rimandare, rinviare, procrastinare - David Cohen - pp. 120 L. 16.000
  12. Sapersi lasciare - Vera Peiffer. pp. 120  L.16.000
  13. Divorzio e separazione - Angela Willans - pp. 128 L. 16.000
  14. Avere successo come genitore single - Carole Baldock - pp.128  L. 16.000
  15. Goditi la pensione - Vicky Maud - pp. 152  L. 16.000
Ordinare le pubblicazioni direttamente alla nostra redazione: gea@teklab.it

12. Poverta' e Tabacco
4 milioni di morti all'anno sono causati dal tabacco. Molti dei rischi per la salute e per la vita causati dal Tabacco si sviluppano nel lungo periodo e impiegano decenni a diventare completamente evidenti. Il fumo di Tabacco però può anche infliggere danni immediati ai consumatori e alle loro famiglie, danni di solito trascurati, che vengono causati ogni giorno. Questo avviene perché le risorse dei nuclei famigliari, a volte scarse sono spese per acquistare i prodotti del tabacco, invece che per il cibo o altre necessità essenziali. Se il danaro non andasse in fumo (e conseguentemente in cure per eventuali tumori), potrebbe essere investito per procurare il nutrimento e beni di prima necessità per moltissime persone. Lo studio di Efroymson e colleghi mostra che "Se le persone povere non fumassero, in Bangladesh potenzialmente ci sarebbero 10,5 milioni di persone malnutrite in meno". "ogni consumatore di tabacco rappresenta una o più persone che stanno inutilmente soffrendo la fame". Naturalmente la riduzione della malnutrizione può essere raggiunta soltanto attraverso il miglioramento di più fattori.
Per quanto riguarda la ricerca del Bangladesh, per la media di tutti i capofamiglia il 2,8 % del totale dei costi erano destinati ai prodotti da tabacco. Questa percentuale varia dall'1,5 % per i capofamiglia più poveri al 4,5 % per quelli con introiti più alti. Persino queste piccole frazioni, comunque rappresentano costi molto alti. Le somme spese per il tabacco sono simili in diversi altri stati come l'Egitto. In molti altri paesi però, la somma pro capite spesa per il tabacco è molto più alta: Bulgaria, Tibet e Cina ne sono degli esempi.
Anche in qualche paese "in via di sviluppo", l'andamento delle costi sostenuti per il tabacco tra le persone più povere è estremamente preoccupante. In Indonesia per esempio tali spese sono cresciute più velocemente tra i gruppi più indigenti.
 
Per saperne di più:
de Beyer J., Lovelace C., Yürekli. Poverty and tobacco. Tobacco Control 2001;10: 210-211.
Efroymson D. et al. Hungry for tobacco: an analysis of the economic impact of tobacco consumption on the poor in Bangladesh. Tobacco Control 2001; 10: 212-217.
 

13. Gea informa
  • Convegno a Roma, venerdì 11 gennaio 2001, alle ore 11.00, presso il Dipartimento di Scienze Cliniche (aula B) Università degli Studi di Roma La Sapienza, il Prof. Stevan Hobfoll terrà un seminario sul tema: "The Interaction of Life Stress and Illness on Psychosocial Outcomes". Il Professor Hobfoll, Ex-Presidente della Stress & Anxiety Research Society (STAR) e co-direttore della rivista “Stress, Anxiety and Coping: An International Journal”, è docente di psicologia alla Kent State University ed è noto per il suo lavoro nell’ambito dello stress e del coping, in cui ha sviluppato la Teoria della Conservazione delle Risorse (CORE). Il seminario durerà 1h. e 30', comprendente 45' di dialogo col relatore. Sarà assicurata una traduzione se necessario. Per informazioni: Dr. Lucio Sibilia, tel. 06-86320838 (h.17.00-20.00).
  • Convegno a Roma, Sabato 23 Marzo alle ore 9, alla vigilia della Maratona di Roma, convegno su Fumo, Sport e Prevenzione, in accordo con il tema fissato per la Giornata Mondiale senza Tabacco del 31 maggio 2002. Nella sessione pomeridiana due atelier di formazione su: "Il management del paziente ambulatoriale fumatore" e "Come parlare ai ragazzi a scuola". Il programma preliminare scaricabile da www.gea2000.org alla sezione "Documenti".
  • INVITO: si invitano medici, psicologi e specialisti ad aderire a  Globalink Italia, il piu' importante network degli specialisti sui problemi del Tabacco.

14. Canna? No grazie, ho smesso di fumare.
di CHRISTIAN CHIAMULERA
Sono stato di recente in Giamaica. Per l’esattezza quel giorno eravamo in una remota capanna tra la foresta e le mangrovie in riva ad un fiume dalle acque nere. In questi posti, frequenti nell’isola, la gente si ripara dal sole e passa il tempo libero in compagnia di birra e ‘ganja’ (cannabis). Roddie, il gestore, mi offrì dello ‘smoke’, ma non certo di quello a base di tabacco! Alla mia domanda se lui ne assumeva,  mi rispose deciso “No!” e compitamente mi spiegò, seguendo  una semplice logica: “Fumavo sigarette, ho avuto problemi ai polmoni ed ho dovuto smettere. Era tanto piacevole fumare ma ero dipendente, almeno 35 - 40 sigarette al giorno. Ma fa molto male il tabacco. No, non prendo ganja  perchè, anche se si trattasse di qualche tirata di spinello, mi farebbe venire voglia di sigaretta, io riprenderei a fumare...e...Bum!”. Si diede un colpo con il palmo della mano sul torace. Concluse che la cannabis, anche se non se ne fumano più di 3-4 sigarette al giorno, non la toccava perché sarebbe stata la causa della sua ricaduta “...to nicotine and to dependence, man!”.
Non intendo discutere di cannabis, ma questa volta ci torna utile, grazie a Roddie, per ricordare una logica di fatti, scientificamente noti (ma forse non ancora nel nostro Paese): nicotina - tabacco - sigaretta - dipendenza - danno - malattia. Troppo semplicistico? Allora, c’mon man, andiamo a berci una birra al Roddie’s Bar!
 
Anno Nuovo, Vita Nuova?
...Why not ?!!
 

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Tabagismo & PFC 

 GEA-News  n. 21 - Marzo 2001
 E-Newsletter divulgativa di GEA Progetto Salute. Riproduzione consentita citando la fonte
 completa di sito internet ed email. In collaborazione e con il patrocinio della SITAB.
 Distribuzione: 1.506 copie
 Collaborano a questo numero:  M.Menna, V.Zaga', G.Invernizzi, B.Tinghino, L.Gimenez,
 P.Mangiaracina, D.Passanante. Direttore: Giacomo Mangiaracina,  Mailing-List: Futur@.
 In collaborazione con l'IEO, Istituto Europeo di Oncologia, Milano.
 Le GEA-News sono pubblicate anche su: www.nonfumatori.it/news/indice.htm
 
Sommario
 
1.   EDITORIALE: Sapore di Male - di G.Mangiaracina
2.  Ed e' Maratona. Senza Fumo - di Psicologiasalute.it
3.  Sipario: 1, 2 e 3... Tuttiliberi - di M.Menna
4.  La 626 per ambienti di lavoro salubri e sicuri
5.  Shumarlboro?
6.  Fumare puo' far bene? La smentita da Erice - Ansa, Marzo 2000.
7.  No grazie, io il sigaro me lo mangio - di F.Arrigoni
8.  Salvare la pelle
9.  Mentre noi contiamo i morti, loro contano i soldi - di M.Sensini (La Stampa)
10. Cardiologi e psicologi in formazione al S.Spirito
11. Nasce ALIBERF, per chi preferisce l'aria - di Vincenzo Zaga'
12. Consulta Tabagismo: a che punto siamo?
13. Terapie a base di Nicotina: quali rischi per la salute?
 

1. Editoriale: Sapore di Male
di GIACOMO MANGIARACINA
Si avvicina il 31 Maggio, con la sua Giornata Mondiale contro il Tabacco indetta dall'OMS, ed e' lecito pensare che si preparino a questa giornata anche i sostenitori del Fumo. Come? Un esempio l'abbiamo avuto in queste settimane con la notizia dei morti causati dalla pillola antifumo. Dopo la "mucca pazza" anche quest'altra bufala, a dimostrare che non manca loro la fantasia. Ecco come, soffiando ignobilmente sul fuoco, la notizia viene riportata nei loro siti:
"Uccidiamoli per il loro "bene": la strage dello Zyban continua".
CANADA - LA PILLOLA ANTIFUMO UCCIDE UN ALTRO FUMATORE: AVEVA 26 ANNI  (Fonte: www.forces.it)
1 Marzo - A soli nove giorni dalla notizia che la pillola ha ucciso 18 persone in Inghilterra, questa volta è il turno di David Landry, vegetariano e in perfetta salute, però convinto dalla propaganda di essere malato di tabagismo, una delle tante nuove malattie create per vendere più farmaci. Landry, canadese di 26 anni, è stato trovato morto nella cucina di casa sua, una spugna in mano, stroncato da un attacco cardiaco. Sul mobiletto del bagno adiacente, c'era ancora la bottiglietta dello Zyban, dalla quale aveva ingerito da poco una pillola per curarsi da una malattia che non esiste
Ho allora scomodato alcuni specialisti e studiosi di grande levatura chiedendo un loro parere. Eccoli:
  • Le persone che utilizzano un farmaco per smettere di fumare come lo Zyban sono ovviamente dei fumatori. Rispetto ai non fumatori, i fumatori hanno una percentuale più elevata d'infarto, cancro al polmone e moltre altre malattie. In Australia a causa del fumo ci sono 18 mila morti l'anno, 49 al giorno, 2 ogni ora. Ovviamente quando molti fumatori utilizzano un farmaco per smettere di fumare, è statisticamente provato il fatto che alcuni di loro moriranno dopo averlo utilizzato....ma non necessariemnete PERCHE' lo utilizzano al momento. "DOPO" l'uso non è la stessa cosa che "IN SEGUITO " all'uso. Un'analogia la possiamo trovare nel fatto che alcune persone sotto chemioterapia muoiono di cancro; in questo caso, non ci domandiamo se la chemioterapia le abbia uccise, anche se dovremo sempre essere pronti ad accettare che alcuni farmaci sono dannosi a livelli inammissibili. Molti paesi hanno adottato diversi sistemi per riportare questi casi (si veda il sito australiano riportato qui sotto): http://www.health.gov.au/tga/docs/html/aadrbltn/aadr9802.htm (traduzione: R.Drewien)
    [Prof. Simon Chapman, Dept Public Health & Community Medicine, Building A27, University of Sydney NSW 2006, AUSTRALIA. Siti: www.health.usyd.edu.au/tobacco - www.tobaccocontrol.com. Chair: Australian Consumers' Association, Chair: Action on Smoking and Health (ASH)]
  • Un saluto a tutti gli italiani. Come da te richiesto, ti aggiorno sulle informazioni della stampa internazionale e che ho pubblicato su TNO (Tobacco News Online).
    Cessazione: NRT: Zyban: Mortalita': UK: I giornali inglesi riportano che il "farmaco anti-fumo" Zyban e' stato messo sotto controllo per la possibilita' di essere messo in relazione con i 18 decessi. Anche Scozia e Canada hanno riportato la notizia. La BBC ha dato la notizia in modo allarmistico, ha parlato di morti "legate al farmaco antifumo", sebbene nel testo poi citi: "Il Dipartimento della Salute dice che le morti non sono necessariamente il risultato dell'uso del farmaco, perche' la gente che e' morta aveva seri problemi di salute." (!!!!)
    Di contro, The Guardian, che di solito ha fatto buoni articoli su Fumo e salute, ha titolato il suo report: "Nessuna preoccupazione per il farmaco antifumo: fonti ufficiali assicurano che sono in corso monitoraggi continui sulla sicurezza dello Zyban".
    Il Daily Telegraph (Electronic Telegraph), nonostante abbia pubblicato poche notizie sul tabacco, despite its poor history on tobacco-related subjects, fornisce una nutrita lista di 'External Links' per approfondimenti. Eccoli:
    Deaths 'linked to smoking drug' - BBC News
    http://news.bbc.co.uk/hi/english/health/newsid_1177000/1177137.stm
    Worries over anti-smoking drug dismissed - The Guardian
    http://www.guardian.co.uk/Archive/Article/0,4273,4138137,00.html
    18 anti-smoking drug patients die - Electronic Telegraph
    http://www.telegraph.co.uk/et?ac=000590492513069&rtmo=fsqYYsfs&atmo=99999999
    &pg=/et/01/2/19/nzyb19.html
    Concern at anti-smoking drug - London Evening Standard
    http://www.thisislondon.co.uk/dynamic/news/story.html?in_review_id=362179&in_review_text_id=307317
    Enquête sur la mort d'un jeune homme qui prenait du Zyban - La Presse (Montreal, Quebec)[15/2/01]http://www.cyberpresse.ca/groups/public/documents/convertis/puba_p1036282.hcsp

    [Stan Shatenstein, Editor - Tobacco News Online, 5492-B Trans Island, Montreal, Quebec  H3W 3A8. Tel: 514-486-1243, Fax: 514-486-6894.
  • Vi invio questa nota che appare sul BMJ di questa settimana (24/2/2001 vol. 322 pag. 7584)sui 18 decessi attribuiti allo Zyban.
    [Prof.ssa Maria Caterina Grassi, MD. Department of Human Physiology and Pharmacology "Vittorio Erspamer", University of Rome "La Sapienza", Farmacologia Medica - Città Universitaria, Piazzale Aldo Moro, 5 - 00185 Rome -Italy. ph & fax: +39 06 49912496 ph: +39 06 4450618]
La nota di Chapman mi sembra molto eloquente e basterebbe da sola a commentare il tutto. L'ultima e' quella dell'UK Medical News che riporta tutti gli effetti indesiderati del bupropione testati su 3.457 persone. Si sovrappongono praticamente agli effetti indesiderati di altri farmaci in commercio, dove spiccano orticaria, rash, insonnia, nausea e mal di testa. In 74 casi anche attacchi epilettici. C'e' da dire che nella esperienza che sto conducendo al Policlinico Umberto I di Roma con il prof. Domenico Enea, grossomodo un 50% dei corsisti dei GFT accettano di assumere il farmaco. D'altro canto abbiamo sempre ritenuto di doverlo consigliare come supporto ulteriore alla terapia di gruppo o comportamentale, che rimane sempre il cardine dell'approccio al tabagismo.
E ancora una volta ci troviamo a segnare il limite fra cio' che e' Scienza, fatta di sperimentazione e verifiche costanti, ma anche coi suoi limiti tutti umani, e cio' che e' solo rumore, un fare la voce grossa spacciandola per autorevole. Se i venditori di Fumo accusano di profitto ignobile le case farmaceutiche, che dire dei profitti dei signori del tabacco, anche di quelli illeciti che vanno sotto il nome di Contrabbando? (VEDI IL SERVIZIO SOTTO)
 
NOTA: Dalla Home Page di Gea Progetto Salute potete scaricare la documentazione completa sul bupropione in formato PDF, comprensiva di scheda tecnico-scientifica. 
 

2.  Ed e' Maratona. Senza Fumo
DUE ESPERTI, DI SPORT E DI TABACCOLOGIA GUIDANO ALLA COMPRENSIONE DEL PROBLEMA. IN ANTEPRIMA IL TESTO DEL COMUNICATO CHE SARA' DIRAMATO IN OCCASIONE DELLA MARATONA DI ROMA.
a cura di: Psicologiasalute.it
 
Evento nell'evento: quest'anno la Maratona di Roma fa campagna contro il Fumo. Con "GEA Progetto Salute" e con La SITAB (Societa' Italiana di Tabaccologia) sara' diffuso lo slogan "Grazie NON fumo" che gia' compare su manifesti e materiale divulgativo.
Perche' questo interesse per l'antifumo?
Roberto Castrucci, presidente del Maraton Club di Roma ed organizzatore della Maratona di Roma:
"Vogliamo dire la nostra nell'attuale dibattito nazionale schierandoci senza mezzi termini dalla parte del benessere. Fumare e' un modo di farsi del male e noi che proponiamo sport abbiamo il dovere di mostrare chiaramente su quale fronte siamo schierati. E poi, Fumo e Sport non vanno comunque d'accordo. Abbiamo accettato la proposta senza esitare per due motivi: uno perche' siamo sempre piu' convinti di dover dare con la Maratona un messaggio di buona salute, e nulla e' piu' valido che dire ai giovani non fumate; l'altro e' l'affidabilita' dei nostri interlocutori e collaboratori di Gea Progetto Salute e della Sitab, che hanno una solida e rinomata esperienza nella lotta al tabagismo in Italia."
 
"Lo sport in generale, e l'ambito della Maratona in particolare, sono elementi educativi di primo piano quando si vuol fare prevenzione. - e' il commento del Dott. Giacomo Mangiaracina, esperto stratega della lotta al tabacco e presidente nazionale della SITAB - La disciplina del corpo e della mente danno valore e vigore alla vita. L'uso di droghe crea solo danno. Chi fa sport poi deve astenersi dal Fumo anche per motivi pratici. In media il 10 per cento del sangue dei fumatori e' legato al monossido di carbonio e percio' non trasporta ossigeno. Ne deriva una riduzione dell'efficienza muscolare e fisica che si fa sentire anche in situazioni ordinarie, per esempio quando si fanno le scale o durante i rapporti sessuali."
 
Facciamo un po' i conti. Ogni anno in Italia quasi centomila persone ci lasciano la pelle a causa del tabacco. Per l'esattezza 90.000. Quelli da alcol sono un terzo di questa cifra, mentre i decessi da eroina non superano i mille l'anno. Eppure per la lotta alla droga, giustamente, lo Stato investe ogni anno centinaia di miliardi, ma per il Fumo? Zero. Niente fondi. Volontariato e buona volonta'. Ma se e' vero che le cifre hanno un senso, 90.000, 30.000 e 1.000 sono numeri diversi e di diversa importanza. Se i morti da tabacco sono veramente tali, c'e' veramente da fare la rivoluzione, da essere arrabbiati perche' si e' lasciato correre.
Lungo il percorso della Maratona ci sara' pure uno stand dedicato alla prevenzione del tabagismo. Una equipe di specialisti, coordinati dal Dott. Giovanni Invernizzi, medico del direttivo nazionale della SITAB, verranno da Milano per attuare il progetto A.MI.CO, Approccio alla MIsurazione del CO (monossido di carbonio). In una delle rinomate piazze romane misureranno con dispositivi elettronici il monossido di carbonio nell'aria espirata dei romani, fumatori e non. "Li' sara' possibile notare la differenza. - afferma il Dott. Invernizzi - E' importante toccare con mano quanto danno puo' fare l'inquinamento ambientale ed il fumo di sigaretta in particolare, al di la' di sterili contestazioni che a volte vengono avanzate senza alcun criterio scientifico."
 
L'emittente televisiva "Telesalute" ha sposato la causa in modo radicale e senza mezzi termini: negli ultimi mesi ha mandato in onda sette talk-show con specialisti in studio fra cui uno proprio con gli organizzatori della Maratona.
Il 23 marzo, due giorni prima della Maratona, sara' organizzato un convegno scientifico su "Fumo e Sport" con la partecipazione di esperti, al palazzo delle Fontane (EUR, via Ciro il Grande), dov'e' ubicato il "Villaggio della Maratona".
 
Il testo completo dell'intervista su: www.psicologiasalute.it.
 

3. Sipario: 1,2,3... Tuttiliberi
di Marco Menna
L'appuntamento e' per il 12 Marzo. Si inaugura www.tuttiliberi.it, il nuovo portale dedicato alla prevenzione del tabagismo. Si tratta di un'altra tappa importante del progetto Multimedia 1, la cui direzione scientifica e' affidata al prof. Domenico Enea, ed il coordinamento operativo al Dott. Giacomo Mangiaracina. La peculiarita' del portale e' quella di non parlare affatto di tabacco, ma di offrire ai giovani tutta una serie di stimoli e sollecitazioni, promuovere interessi. Tutto cio' viene fatto con una equipe di specialisti in varie discipline, che si "propongono" ai ragazzi come interlocutori. In contemporanea degli operatori lavoreranno a diretto contatto con le scuole offrendo ai giovani stimoli a collaborare in un gigantesco "laboratorio" via Internet. Il saluto-password dei ragazzi e' appunto "TUTTILIBERI".
 
Dateci la vostra opinione. Accettiamo suggerimenti e collaborazioni.
 

4. La 626 per ambienti di lavoro salubri e sicuri
Ecco il testo integrale della legge 626 con gli allegati. Per far valere il diritto dei lavoratori ad avere ambienti sicuri e sani. Anche liberi dal fumo di tabacco:
 
 

5. Shumarlboro?
Sempre piu' Shumi somiglia ad un pacchetto di Marlboro. Petto, addome, cuore, spalla e testa sono marchiati con le sigarette piu' fumate del mondo.
 
Con i legali del Codacons, ed in particolare con l'avvocato Ramadori e con l'avvocato Masullo si sta cercando di risalire alla fonte del collegamento televisivo piu' spudorato del mondo, quello con Maranello durante lo Zecchino d'Oro, dove il marchio e' stato sventolato a iosa sui visi di tanti bambini indifesi. Un'aggressione senza precedenti che trova la sua spiegazione con il fatto che i produttori di tabacco devono rimpiazzare i morti da Fumo (90.000 in Italia) con nuovi acquirenti. E quali potenziali acquirenti se non i giovanissimi? Se il target fosse quello adolescente o adulto sarebbe gia' di per se' fallimentare, in quanto e' dimostrato che la maggiorparte delle iniziazioni al Fumo si hanno in eta' pre-adolescenziale. Per questo motivo e' stato varato il progetto Multimedia 1, in corso di attuazione a Roma, dove un gruppo di operatori opportunamente formato, sta svolgendo un programma a lungo termine di educazione socio-affettiva lavorando in nove scuole medie con i ragazzi delle prime classi. Il progetto, finanziato dalla Fondazione BNC, prevede la realizzazione di un congresso dei ragazzi il 26 maggio a qualche giorno dalla Giornata Mondiale contro il tabacco.
 
Informazioni ulteriori: www.nonfumatori.it/eventi.htm

6. Fumare puo' far bene? La smentita da Erice
IN UN DOCUMENTO DELLO SCORSO ANNO, GIA' CONTESTATI GLI STUDI SUI PRESUNTI BENEFICI DEL TABACCO IN ALCUNE PATOLOGIE.
ERICE (Trapani), 30 MAR.2000 - ''Molto probabilmente chi ha eseguito studi sulle relazioni tra fumo e malattie neurologiche, affermando che chi fuma corre rischi minori, non ha tenuto conto del fatto che il campione preso in esame non si e' ammalato ne' di Alzheimer, ne' di Parkinson, perche' e' morto prima che si manifestassero le patologie''. Lo sostiene il professor Walter Rocca, del Departiment of Health Sciences Research di Rochester (Usa) e condirettore del corso di neuroepidemiologia della Scuola Internazionale di Biofisica del Centro 'Ettore Majorana' di Erice. ''La riproducibilita' dei dati nella ricerca scientifica e' fondamentale per ottenere risultati affidabili e non viziati da errori intrinseci al disegno dello studio'', aggiunge il direttore del corso di Erice, professor Giovanni Savettieri che sostiene che. ''solo rendendo gli esperimenti riproducibili e' possibile verificare il rigore della ricerca''. La necessita' della riproducibilita' nasce dalle continue pubblicazioni di scoperte scientifiche ''che hanno un impatto immediato con le abitudini delle popolazioni: fumo, alcool, caffe', contraccettivi orali, diete, esposizione ai raggi solari''. Per Savettieri ''chi afferma, ad esempio, che il fumo di sigaretta fa bene (ci sono studi in tal senso sui morbi di Alzheimer e Parkinson) deve spiegare in maniera chiara come, dove e con quali elementi ha ottenuto i risultati''.
 

7. No grazie, io il sigaro me lo mangio
NUOVA MODA, TABACCO DA MANGIARE
a cura di Francesco Arrigoni
La nuova frontiera dell’alimentazione si chiama tabacco.
Un fenomeno di costume che fa seguito alla moda dei sigari che sta impazzando nei ristoranti à la page di tutto il mondo.
Da oggi il sigaro si può non soltanto fumare, ma anche mangiare. Uno dei precursori del sigaro nel piatto è stato Michel Rostang, celebre chef parigino, che anni fa proponeva una mousse al Cognac con sigari Havana sminuzzati.
Oggi non pochi cuochi propongono piatti a base di tabacco, tra i più innovativi vi è
Jean-Georges Vongerichten, proprietario dei ristoranti Vong, autore di una cucina fusion, che nel suo locale di New York propone alcuni piatti a base di tabacco come l’ananas caramellato con salsa a base di foglie di tabacco di sigaro sminuzzate. La tendenza sta prendendo piede anche in Italia.
Tra gli emuli di Vongerichten, in prima fila si segnalano Marco Fadiga chef del ristorante La Pernice e la Gallina di Bologna e Filippo Chiappini Dattoli dell’Osteria del Teatro di Piacenza che cucina il branzino con salsa di tabacco.

8. Salvare la pelle
Diversi studi recenti hanno messo in evidenza il fumare con un aumentato rischio di cancro della pelle a cellule squamose. La cosa curiosa e' che studi precedenti non avevano evidenziato la correlazione tra fumo e carcinoma a cellule basali. Questo studio e' stato fatto esaminando retrospettivamente 200 pazienti che erano gia' stati operati per carcinoma a cellule basali alla Mayo Clinic di Rochester, Minnesota, tra il 1986 ed il 1990. Nei pazienti con tumore di dimensioni inferiori o uguali ad 1 cm., il 30% erano fumatori. In quelli con dimensioni del tumore tra 1 e 2 cm, i fumatori erano il 42%, ed infine nei tumori tra 2 e 5 cm i fumatori erano il 56%. Il Fumo e' dunque associato ad un aumento della prevalenza di carcinoma a cellule basali di piu' di 1 cm di diametro.
(Fonte: Smith JB; Randle HW. Cutis 2001 Jan;67(1):73-6.)

9. Mentre noi contiamo i morti, loro contano i soldi
Si allarga il fronte della lotta al contrabbando. Del Turco all'attacco.
di Mario Sensini - LA STAMPA
ROMA «Philip Morris è contro il contrabbando e vuole continuare a cooperare con i governi per combattere questo fenomeno». Il vicepresidente europeo della multinazionale americana, David R. Davies, replica così alle iniziative legali annunciate dall’Italia, che si associerà alla causa promossa negli Usa dalla Commissione Europea, oltre ad avviare un’azione indipendente presso la Corte Federale. Martedì prossimo gli avvocati dei tre studi americani che assistono Bruxelles saranno a Roma per una riunione di coordinamento con le nostre autorità. Lunedì, poi, la Commissione europea avvierà una nuova tornata di contatti informali per convincere altri Stati membri a seguirla nell’iniziativa. Spagna e Germania potrebbero presto aggiungersi all’Italia, che sta avendo un ruolo di primo piano nello spingere la lotta al traffico illecito del tabacco a fare un deciso salto di qualità. Contro l’emergenza contrabbando non si lavora solo a livello internazionale. La prossima settimana riparte alla Camera il dibattito sul disegno di legge per inasprire le sanzioni, che il sottosegretario alle Finanze, Alfiero Grandi, ha chiesto ieri di approvare al più presto, anche per recuperare «il ritardo di quindici anni nella repressione del contrabbando, sempre qualificato come un fenomeno romantico» denunciato ieri dal vicepresidente della Commissione Antimafia, Nicky Vendola. «Le multinazionali non hanno collaborato finora in modo soddisfacente», ha detto Grandi, spiegando che il disegno di legge conterrà per loro una serie di obblighi con precise e incisive sanzioni. Tutti i pacchetti di sigarette dovranno avere un codice a barre che permetta di individuarne la fabbrica di provenienza. In caso di sequestro, le bionde dovranno essere esaminate entro 15 giorni dai produttori, che dovranno procedere al loro riconoscimento e fornire il nome del primo acquirente. Sarà stilata una «lista nera» dei contrabbandieri ai quali le multinazionali non potranno più vendere. In caso di infrazione potrebbero scattare pene severissime per gli amministratori, comprese quelle per i reati di «partecipazione in associazione di contrabbando». Le misure previste dal DDL dovrebbero contrastare tutte le pratiche illecite di cui la Commissione europea e l’Italia accusano le multinazionali. Accuse che la Philip Morris «non intende dibattere sui media», limitandosi a contestare il fatto che «la Commissione abbia deciso di affrontare questo tema davanti a un tribunale statunitense piuttosto che affrontarlo con azioni di regolamentazione e di cooperazione all’interno della Ue». «Non possiamo rispondere pubblicamente su temi che Bruxelles ha deciso di presentare nelle corti federali. Tuttavia - ha detto Davies - noi non condoniamo, agevoliamo, né promuoviamo il contrabbando». La soluzione del problema, secondo la Philip Morris, può avvenire solo grazie a una «collaborazione costruttiva con la UE e i governi», che sembrano però stanchi di aspettare risultati che non arrivano. Ieri il ministro delle Finanze, Ottaviano Del Turco, nel ribadire le accuse ha detto di non avere «alcuna intenzione persecutoria», ma ha aggiunto che l’Italia «è stufa di contare i morti mentre gli altri contano i soldi». La causa intentata dal governo italiano, che si farà assistere anche da tre studi legali italiani specializzati nel diritto americano, sarà corredata da un’ampia documentazione: «Purtroppo - ha detto Del Turco - abbiamo prove in abbondanza».
 
Approfondimenti: Il Grande Flagello
 

10. Cardiologi e psicologi in formazione al S.Spirito
Sono oltre 40 fra cardiologi, medici e psicologi che si daranno appuntamento all'Ospedale Santo Spirito di Roma per una formazione in ambito di Tabagismo e PFC (problemi Fumo-correlati) dal 9 all'11 marzo. L'esigenza e' nata in ambito cardiologico ed in particolare fra i cardiologi ospedalieri dell'ANMCO, il cui referente per il tabagismo e' la dott.ssa Gabriella Greco, responsabile del servizio di cardiologia preventiva dell'ospedale S.Spirito di Roma. La dott.ssa Greco ha gia' all'attivo tre anni di esperienza nel campo, con un servizio gia' avviato dal 97, in collaborazione con Gea Progetto Salute, le cui terapie di gruppo (GFT) per la cura del tabagismo approdavano per la prima volta in ambito ospedaliero ed istituzionale. Da quella data ad oggi, l'esperienza pilota sta per essere comunicata ad altre strutture perche' si attivino servizi analoghi.
 
Per ulteriori informazioni: tel.: 06-6835.2264, e-mail: ellagreco@hotmail.com.
 

11. Nasce ALIBERF, per chi preferisce l'aria
E' con soddisfazione che annunciamo la nascita ufficiale avvenuta il 9 Gennaio 2001, in Emilia-Romagna, della prima associazione di ex- e non- fumatori denominata ALIBERF, Associazione Liberi dal fumo ONLUS, con sede a Bologna. A nome del presidente Alberto Moruzzi chiedo ufficialmente il patrocinio della SITAB.
Auspichiamo e sinceramente appoggiamo la nascita o la "clonazione" di altre associazioni simili, con stessa o diversa denominazione. Per quanto ci riguarda mettiamo a disposizione l'esperienza amministrativa e lo stesso statuto ONLUS che rendiamo disponibile a chi lo volesse.
Dott. Vincenzo Zaga' (Bologna senza Fumo, progetto OMS)
 
A Roma si sta costituendo "Aria PuIita - Associazione Non Fumatori" (presidente Massimo D'Angeli). I modelli di statuto sono scaricabili alla pagina internet:
www.nonfumatori.it/associazioni.htm
 

12. Consulta Tabagismo: a che punto siamo?
Assume un profilo piu' definito la costituenda Consulta Nazionale sul Tabagismo, ospitata dalla Regione Emilia Romagna e che raggruppa le rappresentanze di vari organismi italiani che si occupano della materia. Due gli obbiettivi di fondo: creare un raccordo fra le varie realta' italiane ed attuare strategie comuni sia a livello di organi politici che di istituzioni, in particolare sulla conferenza Stato-Regioni. E' in corso la definizione dello statuto che e' stato presentato nele sue linee generali nello scorso Febbraio a Bologna.
Sono aperrte le iscrizioni formali e gratuite per le organizzazioni, istituzionali e non, che volessero delegare un loro rappresentante a farne parte. Potete richiedere lo Statuto alla nostra redazione, per email o per telefono: 06-39722649.
 

13. Terapie a base di Nicotina: quali rischi per la salute?
Ci sarebbe bisogno di una ricerca più approfondita per determinare se l’uso di prodotti a base di tabacco, come gli stessi cerotti alla nicotina, riducono significativamente il rischio di patologie associate al fumo. Una Commissione dell’Istituto Americano di Medicina ha studiato i prodotti approvati dalla Food and Drug Administration per un uso limitato nel tempo per aiutare i fumatori a smettere, come cerotti alla nicotina, gomme, inalatori e spay nasali (Terapie Sostitutive Nicotiniche, o TSN). La Commissione ha affermato che mentre questi prodotti riducono l’esposizione alle altre sostanze tossiche contenute nel tabacco (oltre 4.000), il loro uso potrebbe non comportare un minore rischio di incorrere in patologie come l’infarto, patologie polmonari, ictus e altri tipi di tumori, tipici dei fumatori. Fin’ora non vi sono stati studi approfonditi che hanno potuto valutare in maniera scientifica le conseguenze dell’uso delle TSN, percio' la commissione ha suggerito un protocollo di controllo cosi' strutturato:
1. Sviluppare un sistema di controllo per valutare l’uso e le conseguenze delle TSN.
2. Offrire incentivi per la produzione e la commercializzazione di prodotti che riducano l’esposizione alle sostanze tossiche del tabacco e che abbiano una ragionevole probabilità di ridurre il rischio di patologie.
3. Assicurarsi che i consumatori siano accuratamente informati di tutte le conseguenze note e di quelle possibili derivanti dall’uso di TSN.
4. Regolamentare la promozione, la pubblicità e le etichette per evitare false e ingannevoli aspettative.
5. Monitorare gli effetti sulla salute e sul comportamento derivanti dall’uso di TSN.
Secondo la stima dell’Istituto Americano di Medicina, circa 47 milioni di americani fumano sigarette. Il 70% di questi vorrebbe smettere, ma solo il 3% ci riesce.
[a cura del nostro corrispondente USA Pietro Mangiaracina. Fonte: CNN, Washington, 22 febbraio 2001]
Traduzione e adattamento di MARCO MENNA.

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