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DISCUSSIONE SULLA GUERRA |
| [da giorgio mascalchi] ma che razza di gente siamo? | meteo-kabul | paura di vivere | [a proposito dell'imam di torino] | Enrico Testi |
From: "Me Stesso" <luxferovic@quipo.it>
To: <rodolicoforum@supereva.it>
Subject: Meteo Kabul, la guerra del delirio mediatico
Date: Sun, 14 Oct 2001 14:22:31 +0200
METEO-KABUL
Genova, 20-21 Luglio 2001. La polizia spara. Un morto in piazza da
giustificare, centinaia di feriti, arresti arbitrari ovunque, una scia di
violenza di stato che si abbatte sulla città.
Tornato in campeggio, disperso dai lacrimogeni, me ne vado a vedere la scatola
magica della lobotomia, sintonizzata su Italia 1. Un incravattato imbecille
parla di black block che rastrellano le strade e consiglia ai manifestanti di
non girare da soli.
L'unica cosa di nera che c'era in quei rastrellamenti era la camicia degli
sbirri, sotto la divisa blu, sporca di sangue altrui.
Di Genova si riempie anche la stampa, ovviamente mistificando, cresce il delirio
di sicurezza, grossolani fotomontaggi cercano di giustificare la violenza di
polizia e carabinieri, appaiono molotov fittizie in mano ai manifestanti
(www.kyuzz.org/nog8/fakefoto.htm).
New York, 11 settembre, le torri gemelle abbattute da voli di linea dirottati da
kamikaze, ore e ore di lacrime catodiche, minuti di silenzio ovunque, massima
sicurezza, guerra.
La guerra ovviamente si ricrea dentro lo Stato, dentro ogni stato della
coalizione punitiva che partecipa alla Guerra Santa perquisizioni, arresti,
sgomberi. Se sei a sinistra della mafia parlamentare preparati a essere visitato
dalla polizia: sei un terrorista, un fottuto terrorista.
Dopo la vergognosa messa a reti unificate di Bush jr.,ci giungono le prime
immagini dei bombardamenti. Le telecamere indugiano sulla luna, con tanto di
prolungati commenti metereologici, intanto nel cielo di Kabul si vedono volare i
missili, mentre i buffoni di corte dei telegiornali ci assicurano che non sono
stati colpiti obiettivi civili. Ma non ci è dato vedere la parte più
importante del volo dei missili, l'atterraggio.
Così l'informazione sulla guerra prende la tranquillizante forma di METEO-KABUL,
mentre si descrive l'Afghanistan come se fosse l'ambientazione di un gioco di
ruolo, dominato dal Bene nell'eterna lotta contro il Male. La CNN, più
hollywoodiana della stessa Hollywood, riesce a fare di questa guerra il
videogioco di un film del cazzo, o il film di un videogioco del cazzo, fa lo
stesso.
Importante è che non si parli di morte e distruzione, che i morti non siano
tutti uguali, quelli made by USA fanno parte dell'ordine mondiale, sono soltanto
statistica da mettere in bilancio, e in quanto tale falsificabile, i morti
americani vittime da piangere e vendicare.
E che non si ricordi all'Occidente che violenza chiama violenza, violenza che da
decenni gli Stati Uniti richiamano su di sé con le loro guerre umanitarie, con
le loro caritatevoli bombe, con il dominio economico che tiene il mondo in
schiavitù.
[a proposito dell'imam di torino]
Mi era perfino venuto in mente di provare a
andare a fare due chiacchiere con l'imam di torino, quello che è su tutti i
giornali, cercandolo alla sua macelleria che dovrebbe essere vicino a casa della
Marina. Ma se poi è un vero terrorista e mi si incazza? Quello che lui dice è
meno folle di qunto vogliono intendere giornali e folla impaurita&razzista,
oltre ai leghisti scemi di guerra in tempo di pace, di guerra e di tensione, cioè
sempre.
Quando dice che le prove USA sulla colpevolezza di bin Laden non gli bastano,
esprime solo un opinione legittima, giusta o sbagliata che sia, che ha valore
giuridico nullo ma valore umano pari alle nostre. Quando dice che bin Laden non
può averlo fatto xché è uno che segue il Corano riafferma indirettamente i
valori del suo testo sacro e si fida del fatto che chi dice una volta di
seguirlo lo segua per sempre. Dicendo così prima di esporsi come protettore o
schierato di bin Laden si espone come persona a rischio di forti delusioni da
parte di chi magari si propone come buon fedele solo di facciata; credo che però
questa eventualità sia solo occidentale, xché nell'Islam non separano politica
e religione, vita sociale e vita privata; l'eventuale giustificazione che da noi
suona come "lo faccio xchè non credo in Dio" da loro non esiste,
piuttosto "nascondono" gesti estremi dietro a visioni e letture
fondamentaliste, ma sempre nel nome (e quindi con il beneplacito, alias
benedizione) di Allah. Inoltre l'Islam ha una caratteristica che potrebbe non
essere brutta, cioé che non prevede dogmi assoluti, dal che deriva che nessun
islamico può accusarne un altro di eresia. Se un altro islamico mi dice che
segue le leggi di Allah, posso solo ritenere che lui non possa aver commesso gli
attentati di New York. In effetti anche in tv Bin Laden non ha mai rivendicato
gli attenati, ha "solo" ringraziato Allah di averli resi possibili.
sulla base di questo l'imam può dire che il presunto terrorista ha contavvenuto
l'insegnamento che dice di non festeggiare le disgrazie del nemico, ma non
dichiararlo colpevole. Alla fine di tutto questo, l'imam dice comunque di
condannare nettamente gli attentati alle Twin Towers, e che chiunque li abbia
commessi o commissionati è un criminale terrorista, anche fosse bin Laden o un
altro musulmano. Tutto sommato non mi sembrano affermazioni deliranti come si
dice in giro, come non era folle (ne abbiamo già parlato) il primo messaggio di
bin Laden. sicuramente le dice in un tono antipatico e aggressivo che non
facilita il dialogo con le masse impaurite, ma evidentemente neanche con l'elite
giornalistica italiana. Dal punto di vista del "marketing" forse non
è eccezionale il tempismo con cui scende in campo, considerando che
contribuisce senz'altro a rendere più difficoltosa la convivenza con le comunità
islamiche delle nostre città; è un esempio del fatto che un'eventuale scontro
frontale tra civiltà, nella nostra epoca globale, porta al disfacimento di
tutti come ha scritto Umberto Eco l'altro giorno su Repubblica. Sicuramente
tutti quelli che in questo periodo di dubbi e contraddizioni
intellettuali,morali e pratiche x ognuno di noi propongono solo verità e
certezze mi turbano e mi spaventano un po', anche se di fatto
"difendono" la mia parte di mondo. Chi definisce immediatamente
"delirante" ogni frase che arriva dal mondo musulmano in questomomento
mi pare superficiale e (esagerando?) pericoloso. e tutto questo senza entrare
nel merito di bombardamenti, pace, lotta al terrorismo e altro, molto altro, che
andrebbe valutato sulla base di queste opinioni ma anche di molte altre, senza
ipocrisie, tornacontucci personali, posizioni dogmatiche inamovibili, pregiudizi
e (purtroppo?) anche senza troppe utopie, che magari indicano il fine ultimo a
cui tendere ma non gli ostacoli da affrontare e superare, e senz'altro senza
stupidità. Tutto questo non è assolutamente facile.
Non so quanta confusione ho fatto e con che stile ho scritto (la Turri mi dava
un votuccio x la forma...), all'inizio non sapevo neanche a chi spedire di
preciso, ora guarderò nella rubrica e vi sceglierò...
Saluti a tutti
Matteo Mascalchi
[ex studente del Rodolico, attualmente
studente al Politecnico di Torino]
From: "Enrico Testi" trico_t@hotmail.com
To: rodolicoforum@supereva.it
Ho letto la mail di Giulio Benati
"La polizia è controllo"...
Premetto subito che condivido il suo punto di vista su Berlusconi, però che
da lì si arrivi ad etichettare i carabinieri come assassini di Berlusconi mi
sembra un po' eccessivo. Capisco che uno possa averlo scritto dopo il fatto
di Genova, ma ricordiamoci comunque che il ragazzo morto non stava
manifestando pacificamente ma assalendo una camionetta. Con questo non
voglio affatto difendere le forze dell'ordine che, a Genova e in altri casi,
purtroppo, si sono comportate in modo eccessivo e a volte criminale. Cmq non
era questo il punto sul quale voleva vertere il mio intervento.
Caro Giulio, non ti sembra di essere un po' troppo utopico e ribellista?
(perchè non credo che oggigiorno sarebbe giusto o sensato parlare di
rivoluzionario). Anche io penso che il mondo occidentale stia sfruttando
gran parte delle risorse lasciando le briciole (e spesso neppure quelle) al
terzo mondo, però il problema non è di facile risoluzione, in particolare
dal punto di vista economico, e quindi ti inviterei a leggere prima qualche
libro di economia, e poi a trarre certe conclusioni. Per quanto riguarda il
doversi ribellare al regime etc. etc., per favore... siamo realisti... la
ribellione non funzionerebbe e non farebbe altro che portare altro caos,
smettiamola di fare discorsi utopici e fanciulleschi e pensiamo realmente a
come cambiare alcune cose e ad eliminare molte delle ingiustizie in modo
sensato, coerente, e che sia condiviso dalla maggioranza delle persone e non
solo da una minoranza ancorata a vecchi sogni (la tua, caso mai tu non lo
avessi capito).
Ah, mi scuso se nell'ultima frase posso essere sembrato un po' offensivo, ma
a volte non riesco a trattenermi...
Saluti a tutti
Enrico Testi
P.S. ( Spero solo che non mi si dia del fascista per questa mia mail perchè
mi sembra un modo un po' ingiusto di etichettare le persone che la pensano
in modo diverso ).
ALBERTO CAPANNINI: LETTERA DI UN OCCIDENTALE
A UN ABITANTE DI UN PAESE IN
GUERRA
Vi scrivo questa lettera perche' conosco un po' la vostra situazione, ho
visitato molti dei vostri paesi per lavoro o turismo: sono stato in ex
Jugoslavia, Croazia Bosnia e Kossovo, in Albania, in Sierra Leone, Congo,
Chiapas, Timor-est, Cecenia.
Vi scrivo per chiedervi scusa, viaggiando in mezzo a voi, vedendo come
vivete, come vivono i vostri bambini, mi sono sentito in colpa. All'inizio
mi dicevo che in fondo queste guerre ve le meritavate, non avete saputo
darvi un regime democratico (pensate: lo dico io da italiano, noi che
abbiamo inventato il fascismo e lo stiamo anche rivalutando), siete ancora
schiavi di tradizioni che vi impediscono di correre, come noi verso un
futuro migliore.
Vi chiedo scusa perche' anche se noi del Nord del mondo a parole diciamo
che tutti gli uomini sono uguali, abbiamo considerato la vita nostra, dei
nostri figli e dei nostri amici, piu' importante della vostra e, cosa ancora
piu'
grave, abbiamo considerato il nostro benessere piu' importante della vostra
vita: insomma per noi voi, le vostre mamme, i vostri bambini, i vostri
vecchi, valete meno del petrolio, del rame, dell'oro, dei diamanti; valete,
non voglio offendervi ma e' cosi': valete, mi spiace per voi, anche meno
dei nostri hobby, della partita di calcio, delle stupidaggini della tv, dei
nostri animali domestici.
Volevo anche dirvi di non credere quando vi mandiamo aiuti umanitari che
ci stiamo interessando a quello che vi succede: ci stiamo facendo i nostri
affari anche consegnandovi un pacchetto di alimentari di seconda mano -
si', in Sierra Leone vi diamo da mangiare un cereale, il "bolgo", che
negli Stati
Uniti viene utilizzato come mangime per animali, la carne di alta qualita'
la usiamo per fare il Wiskas, deliziosi bocconcini per gatti -.
Chiedo scusa agli abitanti del Congo: in quattro anni di guerra e piu' di
tre milioni di morti ce ne siamo fregati alla grande, abbiamo avuto un
sussulto solo quando il coltan, una sabbia schifosa che si trova in
abbondanza li' da voi e serve per costruire apparecchiature elettroniche;
e' diventato piu' difficile da estrarre e la Playstation 2 della Sony ha dovuto
ritardare la sua uscita di sei mesi. Voi lavorate come schiavi, senza essere
pagati e morite uccisi dalle armi che vi vendiamo per darci la possibilita'
di avere cellulari piu' piccoli.
Chiedo scusa ai Ceceni: avete la sfortuna di vivere sopra uno dei giacimenti
di petrolio che ci interessa e sulla traiettoria di un oleodotto che
trasporta il greggio dal Mar Caspio all'Europa. Se vi puo' consolare sul
percorso di questo stesso oleodotto vivono anche Afgani, Kurdi, Iracheni,
Macedoni e Kossovari: condividete la sorte terribile di chi si trova vicino
a qualche risorsa che ci interessa: la morte. Oltretutto abbiamo fatto un
piccolo scambio col governo russo: loro ci hanno lasciato bombardare il
Kossovo e noi ricambiamo stando zitti sulla sorte dei civili in Cecenia.
Chiedo scusa agli afgani: sappiamo che un quarto della vostra popolazione
e' handicappata a causa delle mine -anche italiane- e che i tossicodipendenti
sono piu' di 3 milioni, sappiamo anche che siete uno dei paesi piu' poveri
del mondo. Ma abbiamo dovuto bombardarvi per dare un segnale di serieta'
e di forza ai nostri popoli. Oltre alle bombe adesso vi troverete tra capo
e collo anche una bella missione arcobaleno, una vaccata umanitaria per far
fare soldi a noi. Mettetevi in posa per foto toccanti in braccio ai nostri
ragazzi, mostrate le vostre gambe di legno, i vostri sorrisi sdentati.
Chiedo scusa agli abitanti della Sierra Leone: la guerra che vi ha mutilato,
bruciato, violentato, la guerra che ha arruolato, drogato, mandato ad
uccidere e morire come soldati migliaia dei vostri bambini ha un solido
motivo: i vostri bellissimi diamanti fluviali, non grossissimi ma dotati
di una luce azzurra che li rende unici, ricercati ed importanti. Voi invece
per noi siete stati inutili, insignificanti e senza valore. L'Onu non e'
intervenuta perche' non potevate pagarla. "Scurdammoce 'o passato":
voi
ci avete dato i diamanti e noi le armi.
Avrete capito che mi dispiace in fondo per quello che succede a tutti voi,
ma non al punto da mettere in discussione il fatto che noi ormai possiamo
solo vivere in questa maniera, anche se porta guerre in tutto il mondo.
Ma che razza di gente siamo?