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Film realizzati
Giocando a fare il morto
Diretto da Roman Polanski
Uscito il 04/08/2001
Box Office
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Incasso sett.
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Tot.
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Pos.
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11 Agosto 2001
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9
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31 Agosto 2001
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8
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7 Settembre 2001
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7
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14 Settembre 2001
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6
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21 Settembre 2001
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11
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costo del film: 16.750.000 incasso del film (-5%): 52.167.304 Bilancio
definitivo: +
35.417.304
La critica
Merlino della MAGIA
production
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Ancora un d'essay per la Gongo Films che torna a
presentarsi in solitario al cinema virtuale dopo due co-produzioni. La
scelta di affidare a Polanski la direzione di questo film non mi
sembra felicissima ma alla fine il buon vecchio Roman, come sempre,
non delude. Buona anche la prova di Quaid che cavalca una storia cupa
e malata mentre, per la parte dell'inebetita Nadine il regista, memore
dell'inespressione già "espressa" in "Luna di
Fiele" non deve avere avuto dubbi sulla scelta della bellissima
Emmanuelle Seigner. Un'opera decisamente interessante che, con una
piccola iniezione di fiducia da parte dei produttori, avrebbe meritato
di essere sviluppata in maniera più ampia. |
Mr. Hyde di Helzapoppin
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Passata la "sbornia" horror del
parzialmente riuscito La nona porta, il grande Roman Polanski torna ad
atmosfere più intime ed inquietanti con questo "piccolo" ed
interessante film, un anti-western dalle atmosfere claustrofobiche, in
cui lo sterminato paesaggio delle praterie sembra come circondare e
soffocare il protagonista nella sua lenta e misteriosa discesa
all'inferno. Minimalista nella messa in scena - dialoghi e azione
ridotti al minimo - il film può contare sulla intensa interpretazione
del sottovalutato Dennis Quaid, attore troppo spesso utilizzato in
chiave brillante mentre possiede la rara capacità di esprimere
disagio e sofferenza con una semplice alzata di ciglio. Peccato che
Polanski, da molti anni, ci obblighi a sorbirci in ogni suo film la
presenza della sua compagna di vita, il pesce lesso Emmanuelle Seigner,
al cui confronto l'espressività di Schwarzenegger è da premio Oscar!
Con altra interprete femminile, e con una sceneggiatura un po' più
articolata, il film - peraltro interessante - sarebbe stato davvero
pienamente riuscito. |
Il Critico della Cristian
Production
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Un ritorno al film d'essay per la Gongo
Films, e un ritorno anche da solista, dopo due co-produzioni. Strano
film, un western cupo, corto, lento, con due attori protagonisti bravi
e piuttosto inquietanti, con una nota di merito per Emmanuelle Seigner.
Roman Polansky ci mostra delle belle immagini che diventano perfette
in una storia semplice, ma particolare. Riesce a creare la tensione
lentamente, come è già successo per "Frantic", e così
riesce a far salire l'interesse dello spettatori al momento giusto,
perchè l'inizio sembra piuttosto pesante e non interessante. Proprio
qui sta il limite del film, insieme ad una sceneggiatura forse troppo
superficiale e sbrigativa; con qualche scena in più e spiegata meglio
poteva diventare un ottimo film. Risultato sufficiente per la Gongo
Films, che comunque torna a buoni livelli e riscatta gli ultimi tre
(con due co-produzioni) mezzi passi falsi.
Voto: 6 |
Cesare della Cadillac Ranch
productions
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Monologo sospeso nel vuoto, breve ma di
rilevante impatto, ambientato in un west allucinato e stilistico |
Staff E&G Ltd. del
Forum Ciak
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Sceneggiatura un po' blanda, l'idea parte
bene ma finisce col perdersi per strada, ruolo impegnativo per Dennis
Quaid affrontandolo abbastanza bene,sbagliato secondo me il ruolo
approntatogli a Emmanuelle Seigner, visto però che è la mogliettina
di Polanski non si può far altrimenti, regia un pò superficiale e
discontinua. Voto:*1/2 |
[su]
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