FREIGHT YARD 114 – SCALO FERROVIARIO 114
Sceneggiatura di Cesare Carugi
Basata sulla canzone di Bruce Springsteen “The New Timer” Sottofondo
musicale “This Land Is Your Land” di Woody Guthrie Appaiono
alcune foto in bianco e nero di contadini, vagabondi e uomini colpiti dalla
grande depressione degli anni ’30. Accanto alle foto appaiono i titoli di
testa. CESARE CARUGI presenta
Una
produzione CADILLAC RANCH PRODUCTIONS INC. Un film di JOHN SAYLES BILLY
CRUDUP NICK
NOLTE “FREIGHT YARD 114”
Scalo Ferroviario 114 DAVID STRATHAIRN BILLY
BOB THORNTON OMAR
EPPS MARIE
RICHARDSON HARRY
DEAN STANTON e
con FRANCES
MCDORMAND e
ROBERT DUVALL Sceneggiatura
di CESARE CARUGI Tratta
dalla canzone “The New Timer” di BRUCE SPRINGSTEEN Fotografia
di ADAM KIMMEL Montaggio
di STUART LEVY Musiche
composte da ROY BITTAN Canzoni
di BRUCE SPRINGSTEEN scelte
appositamente da CESARE CARUGI Le canzoni “This Land Is Your Land” e “I
Ain’t Got No Home” sono scritte e interpretate da
WOODY GUTHRIE La
canzone “Cross Road Blues” è scritta ed interpretata da
ROBERT JOHNSON Prodotto
da CESARE CARUGI per
CADILLAC RANCH PRODUCTIONS INC. Diretto
da JOHN SAYLES In memoriam of the
victims in USA Attack
September 11th, 2001 Il sottofondo musicale sfuma. SCENA 1:
EST. BRIGHTON RANCH – GIORNO Un terreno polveroso e desertico. Sullo sfondo intravediamo la sagoma di un uomo, indistinguibile per il vapore che emette il terreno a contatto con il sole cocente. Sembra un uomo con uno zaino in spalla. La Mdp stacca sul cancello del Brighton Ranch. Dai lati del cancello si stendono metri e metri di filo spinato alto circa tre metri. Al cancello ci sono due uomini armati. Uno di loro, un uomo sulla quarantina con baffi, una faccia cotta dal sole, salopette e cappello sporco di grasso, nota la sagoma della persona che si avvicina. Punta il fucile e grida. GUARDIANO (Puntando il fucile): Altolà… L’uomo che
si sta avvicinando sembra non considerare i guardiani e continua a camminare
verso di loro. Il suo volto è ancora indistinguibile. Il guardiano carica il
fucile. GUARDIANO (Gridando): Fermo o sparo… L’uomo continua ad avvicinarsi. Il guardiano prende la mira e preme il grilletto. Si ode uno sparo che echeggia. La sagoma dell’uomo si ferma. L’uomo cade a terra. Il guardiano toglie lo sguardo dal puntatore del fucile. L’altro guardiano, incurante, si accende una sigaretta. Comincia la voce fuori campo del protagonista (Graham). Sottofondo
musicale: “My Best Was Never Good Enough” di Bruce Springsteen VOCE FUORI CAMPO
(Graham) Bang… e sei
morto… ti fai settemila miglia… e muori…Magari è meglio così… sempre meglio che
morire di fame, o di polmonite, o di sete addirittura… Ci trattano come animali
all’ingrasso per poi scannarci, fino a che la gente come me non va fuori di
testa… non sono un santo, quello è vero, anch’io ho fatto del male a qualcuno,
ma questo è solo il mio passato… io nasco adesso… e chissà quando cazzo morirò… (Continua) SCENA 2: INT. VAGONE FERROVIARIO – NOTTE E’ notte, un colore blu scuro avvolge il vagone di un treno merci che sta viaggiando. La Mdp inquadra in primo piano Graham Beauford, 30 anni, capelli e occhi neri. Ha la faccia sporca. Cerca di proteggersi dal freddo con una coperta trasandata. VOCE FUORI CAMPO
(Graham): So qual è stata
la mia rovina: si chiama Sam Hopkins, un banchiere di 60 anni che ha portato
via la casa a mio padre e ai miei fratelli. Era una bella fattoria in
Pennsylvania, decine e decine di ettari coltivati a mezzadria… da due secoli la
mia famiglia ha sempre vissuto lì. Mio padre è morto di crepacuore per questo,
e i miei quattro fratelli si sono divisi come se qualcuno li inseguisse,
qualcuno in Oklahoma, qualcuno in Texas… dove si muore di fame e di sete… io
però, me ne vado in California… ho uno zio, uno che non ha mai voluto avere a
che fare col resto della famiglia, e che ha una bella piantagione di
barbabietole da zucchero… Forse vado di fretta a volte… spero di arrivare in
California… e spero che mio zio ci sia al mio presunto arrivo… Si vive di
speranze, ed è una delle vite più schifose che ci possano essere In piano sequenza la Mdp fa un carrello orizzontale. Passa da Graham a tutti gli altri vagabondi che stanno dormendo nel vagone. Stacco. SCENA 3: EST. FERROVIA – NOTTE La Mdp è posizionata vicino ai binari. Le passa il treno merci proprio accanto. Il sottofondo musicale sfuma. La scena dissolve. SCENA 4: INT. VAGONE FERROVIARIO – GIORNO Qualcuno apre il portello del vagone. E’ un uomo incappottato con cappello di feltro e fucile in mano. Grida ai vagabondi. UOMO: Fuori, andiamo…
Presto! Graham e gli altri vagabondi aprono gli occhi stanchi. L’uomo continua a gridare. UOMO: Siete venuti per
lavorare o per farvi le seghe, stronzi?… Muovete il culo e scendete da questo
cazzo di vagone… Graham si toglie la coperta e la ripone in una sorta di sacca da viaggio che ha con sé. Gli altri vagabondi si alzano. L’uomo col fucile vede un altro vagabondo, in un angolo, che dorme ancora. UOMO (Gridando): Ehi tu… dico a
te… Graham si volta verso il vagabondo che sta ancora dormendo. L’uomo col fucile sale sul vagone e si reca davanti al vagabondo. Gli dà due colpetti nell’anca col calcio del fucile. Il vagabondo non si muove. Gli altri vagabondi scendono, mentre Graham continua ad assistere alla scena. L’uomo col fucile si volta verso un suo collega ancora fuori del vagone. UOMO: Ehi Peter,
questo è morto… portiamolo via… Graham rimane sorpreso. E’ sempre sul vagone, con la sacca in spalla. Poi l’uomo col fucile si rivolge minaccioso a Graham. UOMO: E tu che cazzo
ci fai ancora qui?… Scendi. Senza dire una parola, Graham scende dal vagone. Sul vagone sale il collega dell’uomo col fucile. Insieme prendono il vagabondo morto e lo portano fuori di peso. SCENA 5: EST. VAGONE FERROVIARIO – GIORNO Graham scende e si accorge che sta nevicando. Si guarda intorno mentre gli altri vagabondi procedono in fila. Ci sono molte guardie armate. Siamo davanti alla Betty Farm. Vediamo un grosso cancello di ferro per accedere alla fattoria. I vagabondi si fermano l’uno accanto all’altro mentre un uomo armato comincia a parlare. U0MO ARMATO: I vagabondi cominciano ad entrare dal cancello, mentre un altro uomo armato controlla i nomi di ognuno di loro. Graham si guarda intorno e si rivolge al vagabondo davanti a lui, un giovane di colore di nome Sailor, 27 anni, con una berretta di feltro e un cappotto malmesso. GRAHAM: Dove siamo qui? SAILOR: Non lo so,
amico… GRAHAM: Io devo andare
in California SAILOR: Beh, certo la
California è molto lontana da qui… GRAHAM: Sei sicuro? SAILOR: Graham e Sailor proseguono per la fila. Arrivano al cancello. L’uomo armato che controlla i nomi squadra Sailor. UOMO ARMATO: E tu negro?… Che
ci fai qui?… SAILOR: UOMO ARMATO: SAILOR: UOMO ARMATO: Ah, davvero? E
come l’hai avuta? L’hai rubata, immagino… SAILOR: UOMO ARMATO: Dovevano essere
ciechi, immagino… Come si fa a lasciare in eredità un pezzo di terra ad uno
sporco negro come te? SAILOR
(Arrabbiato e sottovoce): Perché non metti
da parte quel fucile e vediamo cosa sa fare uno sporco negro come me? Sailor e l’uomo armato si squadrano, con aria di sfida. Poi l’uomo armato fa un sorriso beffardo. UOMO ARMATO: No… io resto
qui, col mio fucile… e mi divertirò a vedere il tuo culo nero togliersi dai
piedi… Non vogliamo la tua lebbra da queste parti, va bene? Sailor ha uno sguardo tra il demoralizzato e l’arrabbiato. Esce dalla fila e si incammina a piedi. Graham lo guarda andare via mentre l’uomo armato attende di sapere il suo nome. UOMO ARMATO (A
Graham): E tu che vuoi?…
Vuoi andare via come il negro o vuoi entrare a lavorare? GRAHAM: Dove siamo qui? UOMO ARMATO (Con
aria di sfida): L’uomo armato ha uno sguardo minaccioso. Squadra Graham. GRAHAM: No, nessun
problema… UOMO ARMATO: Se vuoi entrare
a lavorare, devi darmi il tuo nome GRAHAM: John… UOMO ARMATO
(Mettendosi il fucile a tracolla e scrivendo su un taccuino): John?… E poi? GRAHAM
(Pensieroso): L’uomo armato dà un biglietto a Graham. UOMO ARMATO: Container 8… non
perdere il biglietto… ti servirà a far capire che non sei entrato qui per caso…
Avanti un altro… Graham entra nel terreno della fattoria, attraversando il grosso cancello di ferro. La Mdp allarga il campo alzandosi verso l’alto. Stacco SCENA
6: EST. BETTY
FARM – NOTTE Per terra notiamo il bianco della neve esaltare i propri colori contro il blu stellato del cielo notturno, schiarito dalla luna. Siamo fuori da un piccolo container 8x4. Vediamo passare una guardia armata che si guarda intorno. Ha in mano un guinzaglio al quale è legato un cane. Stacco SCENA 7: INT. CONTAINER – NOTTE Tutti dormono. Nel container, da una finestrella, irrompe una luce bluastra a causa del riflesso del cielo stellato. Graham ha gli occhi aperti. Sono tutti sdraiati l’uno accanto all’altro. Sono 8 uomini. Graham si alza mettendosi a sedere sul pavimento del container. Prende la sua sacca da viaggio ed estrae una specie di diario con una matita. Lo apre e comincia a scrivere. La voce fuori campo scandisce ciò che Graham sta scrivendo. VOCE FUORI CAMPO
(Graham): Oggi ho
finalmente capito dove siamo. Mi trovo nel Kentucky, vicino a Lexington. Qui
alla Betty Farm ci sono innumerevoli coltivazioni ma oggi abbiamo fatto opera
di bene spalando montagne di neve fresca. C’è anche una piccola distilleria di
whisky, e un’acqua fantastica. Mi è rimasto impresso quel ragazzo di colore…
Non so come si chiama, ma qualcosa mi dice che un giorno lo rivedrò. Mi guardo
intorno e vedo il degrado… Le banche tolgono la terra a questa gente che non sa
vivere in altro modo, e poi la gettano in mezzo ad una strada. Questa gente è
spinta soprattutto dalla volontà e dal bisogno di continuare a vivere, e anche
da due belle mani da mezzadro… Questi sono i momenti in cui a volte mi chiedo
di tutto, se mai sarà sempre così o se le cose cambieranno… Guardo fuori e il
cielo è terso e bellissimo (Graham con lo sguardo, osserva all’esterno,
guardando la luna)… E adesso punta dritto all’inferno… Graham osserva la pagina su cui ha scritto. Ripone la matita e chiude il diario. Lo rimette nella sacca e si stende per terra, coprendosi con la sua solita coperta trasandata. Sottofondo musicale: “Gave It A Name” di Bruce Springsteen. Mentre sentiamo il sottofondo, c’è un lento zoom sul volto di Graham che ha ancora gli occhi aperti. Quando la Mdp arriva in un primissimo piano, Graham chiude gli occhi. Dissolvenza. Il sottofondo musicale continua per alcuni secondi. SCENA 8: INT. CONTAINER – GIORNO Graham sta ancora dormendo. Uno dei vagabondi lo sveglia. Il vagabondo si chiama George, 42 anni, capelli bianchi e barba incolta. Il container è ancora chiuso ma filtra la luce del giorno dalla finestrella. GEORGE: Ehi, tu… ehi Graham si sveglia con fatica. Mormora qualcosa. GEORGE: Ehi… GRAHAM
(Assonnato): Che c’è? GEORGE: Non si dorme in
questi momenti… Graham apre gli occhi e se li strofina. Poi si accorge che nel container ci sono solo lui e George. Si alza a sedere e si guarda intorno sorpreso. GRAHAM: Dove sono tutti
gli altri? GEORGE: Se ne sono
andati, amico… GRAHAM: Dove sono
andati? GEORGE: Chi lo sa… in
tutti i punti cardinali… GRAHAM: Andati dalla
fattoria? GEORGE: E’ arrivato un
altro vagone di lavoratori, hanno congelato i salari… GRAHAM: E quanto è la
paga? GEORGE: Quindici
centesimi l’ora… GRAHAM: Quindici
centesimi? GEORGE: Me ne vado
anch’io… vado dove non c’è neve… passa un treno merci tra venticinque minuti…
sali con me? Graham è pensoso. Si strofina nuovamente gli occhi. Poi si alza in piedi e ripone la coperta nella sacca, mentre George lo osserva. Poi Graham con sguardo deciso si volta verso George. GRAHAM: Credo di non
avere altra scelta, giusto? George fa un sorriso. Escono dal container. Stacco. SCENA 9: EST. FERROVIA – GIORNO Un treno merci passa. Il paesaggio è innevato e c’è desolazione intorno. Stacco SCENA 10: INT. VAGONE FERROVIARIO – GIORNO Siamo all’interno di uno dei vagone del treno merci. La Mdp inquadra un vagabondo con un lungo cappotto nero che sta dormendo. Lo sentiamo russare. Vediamo dei capelli biondo chiaro che spuntano dal colletto. Poi la Mdp stacca su George e Graham, l’uno accanto all’altro seduto con la schiena appoggiata alla parete del vagone. Lo osservano. George cerca di accendere una sigaretta. GEORGE (Con la
sigaretta in bocca): Riesce ad accendere un cerino. GEORGE: Ecco fatto… George accende la sigaretta. GRAHAM
(Timidamente): Graham tende la mano a George. George ricambia. GEORGE: Piacere Graham
Beauford… io sono William Jeffrey Harding Junior… ma tutti mi chiamano George…
però credevo che ti chiamassi John Reilly… GRAHAM: Nessun uomo
armato sa il mio nome……Chi ti ha dato quella sigaretta, George? GEORGE: GRAHAM: E come hai
fatto? GEORGE: George tira fuori dalla tasca un pacchetto di sigarette e lo mostra a Graham. GEORGE: Vuoi favorire? Graham afferra il pacchetto e prende una sigaretta. George gli porge la sua per accenderla. Graham accende la sigaretta e fa un tiro. GRAHAM (Rilassato): Non fumavo una
sigaretta da… da almeno un anno… GEORGE: Oh… io da molto
di più… GRAHAM: E da quanto? GEORGE: I due ridono. Poi osservano il vagabondo col cappotto nero che sta dormendo. GRAHAM (Parlando
del vagabondo): Secondo te chi è
quello? GEORGE: GRAHAM: Già… però ha un
cappotto che potrebbe costare dei soldi… GEORGE: L’avrà rubato… George volge lo sguardo alla sacca da viaggio di Graham. GEORGE: Che ci tieni lì
dentro? GRAHAM: Oh… beh… una
coperta, affetti personali… GEORGE: Posso dare
un’occhiata? GRAHAM: Certo… George afferra la sacca da viaggio di Graham e la apre. Toglie la coperta e vede il diario. GEORGE: Questo cos’è? GRAHAM: E’ una specie di
promemoria… alla fine della giornata faccio un resoconto di come è andata quel
giorno… anche se va male… GEORGE: Allora è giusto
che non lo apra… GRAHAM: E’ giusto… Graham ripone il diario. Poi tira fuori una vecchia fotografia sbiadita, di un uomo sulla sessantina, con cappello in testa e giacca e cravatta. La foto lo ritrae in primo piano. GEORGE: E questo chi è? GRAHAM: E’ Sam Hopkins… GEORGE: Chi è Sam
Hopkins? GRAHAM: Puoi metterla
via per favore? George, sorpreso, osserva Graham. GEORGE: Ho toccato un
tasto dolente? GRAHAM: Si… ma non è
colpa tua… George ripone la foto e la coperta e richiude la sacca. Poi la rigetta ai piedi di Graham. George sembra quasi risentito. GEORGE: Scusami… Graham non risponde. La Mdp zooma su Graham, che fa un tiro alla sua sigaretta. Vediamo un bagliore diffuso. Stacco (Continua) FLASHBACK SCENA 11: EST. FATTORIA DEI BEAUFORD – GIORNO Vediamo Graham, ben vestito e pulito, con una sacca da viaggio in spalla. Sta camminando e sta guardandosi intorno. Vede una casa sullo sfondo. Fa un sorriso e comincia a correre verso di essa. Poi arriva vicino alla casa e si ferma. Il suo sguardo diventa improvvisamente serio. La Mdp fa una panoramica dell’esterno della casa. C’è una cassetta della posta che sta dondolando. La cassetta della posta cade per terra. C’è aria di desolazione tutto intorno. Graham si avvicina alla porta di casa, una vecchia porta a rete. Lentamente e guardandosi ancora intorno la apre. Entra in casa. CONTINUA FLASHBACK SCENA 12: INT. CASA DEI BEAUFORD – GIORNO In casa è tutto all’aria. C’è aria di abbandono. La luce del sole trapassa i vetri rotti delle finestre. Graham si guarda intorno con aria rassegnata. Poi sente una voce. VOCE: Non sapevo che
saresti uscito oggi… Graham si volta all’improvviso. Dall’ombra di un angolo appare Willie, il padre di Graham, sessant’anni, calvo, dall’aria triste. Graham è sorpreso. WILLIE: Non lo sapevo
proprio… GRAHAM: Papà… Graham e Willie si abbracciano. E’ un abbraccio molto breve. Poi Willie squadra Graham da testa a piedi. WILLIE: Che ragazzone
che sei diventato… spalle e mani forti… come ero io un tempo… Graham osserva Willie quasi con aria di compassione. GRAHAM: Papà… ma… la
mamma? E Carl? E gli altri? Willie si allontana di qualche metro e si siede su una vecchia poltrona dai tessuti strappati. Appena posa il sedere sulla poltrona, alza un po’ di polvere. Willie tossisce. WILLIE: Se ne sono
andati… GRAHAM: Che vuoi dire? WILLIE: Carl è andato in
Texas… Freddie è andato in Arkansas… Gli altri non lo so… e mamma è andata da
zio Monty in California… GRAHAM: Zio Monty?… Arkansas ?... Ma
che diavolo è successo? WILLIE (Dopo
alcuni secondi di silenzio): Ci hanno portato
via tutto… le banche… c’è la siccità, non si lavorava più come prima… e allora
le banche comprano le terre delle famiglie… GRAHAM
(Stranito): Non riesco a
capire… WILLIE: Non c’è niente
da capire… quel Hopkins… Sam Hopkins… un banchiere senza scrupoli che tira
fuori cifre assurde per comprare il lavoro di una vita… Graham si sposta vicino ad un vecchio mobile polveroso, dove attaccato c’è un volantino che indica la data in cui la casa deve essere lasciata. Sotto la data c’è una foto di Sam Hopkins. GRAHAM: Qui dice che
domani dovremmo lasciare la casa… WILLIE: Esatto GRAHAM: E tu cosa farai? WILLIE
(Avvicinandosi e accarezzando Graham): GRAHAM
(Commosso): WILLIE: Resta… (Accarezzandolo
sul volto)… è bello riaverti qui. Graham e Willie si abbracciano. Poi Willie dà una pacca sulla spalla di Graham. Stacco CONTINUA FLASHBACK SCENA 13: EST. CASA DEI BEAUFORD – NOTTE Tutto tace, solo il rumore dei grilli. Il cielo è stellato. Poi la Mdp stacca su due fari di un’auto in lontananza, che si stanno avvicinando. CONTINUA FLASHBACK SCENA 14: INT. CASA DEI BEAUFORD – NOTTE Graham sta dormendo su un divano malmesso, con una coperta trasandata addosso. Si rigira nel sonno. Poi sente un rumore. Di scatto apre gli occhi. Vede davanti a sé due uomini in divisa, dallo sguardo minaccioso con una torcia in mano. Graham scatta in piedi. I due lo bloccano e lo rimettono sul divano. Gli bloccano le mani. POLIZIOTTO 1: Chi sei tu?… Non
ti ho mai visto… GRAHAM
(Sofferente): Questa è casa
mia… sono Graham Beauford… POLIZIOTTO 2: Ah davvero?…
Graham Beauford, il ladro di tappeti, eh?… Da quando sei in libertà? GRAHAM: Sono tornato
oggi… I poliziotti lo lasciano. Graham rimane seduto, massaggiandosi i bracci, con una smorfia in faccia. POLIZIOTTO 1: Lo sai che tra 8
ore verranno i camion e i Caterpillar a distruggere questo cesso? GRAHAM: Lo so… POLIZIOTTO 1: Quindi faresti
bene a svegliarti presto… perché gli operai non busseranno alla vostra porta…
non scenderanno neanche dal mezzo… Graham è silenzioso. POLIZIOTTO 2: Tuo padre la sa
già questa cosa… Graham scatta in piedi come per aggredire i poliziotti. GRAHAM
(Arrabbiato): Che gli avete
fatto? Uno dei due poliziotti lo colpisce al volto con la torcia. Graham cade a terra di botto, tenendosi la faccia con le mani. L’altro poliziotto, mentre Graham è a terra, gli sferra un calcio allo stomaco. Graham stramazza. I poliziotti si voltano ed escono. Uno dei due sputa per terra prima di chiudere la porta a rete. La Mdp stacca nuovamente su Graham, sofferente a terra, che, strisciando, entra in un’altra stanza. Graham entra strisciando nella camera del padre. Willie è anche lui sofferente sdraiato sul letto con la bocca sanguinante. Willie tossisce. Graham si aggrappa al lenzuolo e vediamo il suo volto nell’oscurità, che si affaccia da sotto il letto. Graham sanguina da un sopracciglio e tossisce. GRAHAM
(Sofferente): Papà… WILLIE
(Anch’egli sofferente): Figliolo… Graham sale sul letto, sdraiandosi accanto a Willie. Willie continua a tossire. Graham ha uno sguardo deciso, quasi arrabbiato, ma rassegnato allo stesso tempo. Vediamo i suoi occhi luccicare. WILLIE: L’hanno già
fatto altre volte… mi hanno sfinito… GRAHAM: Che ne sarà di
noi, papà? WILLIE: Che ne sarà di
me, vuoi dire… tu sei forte e giovane… prendi il tuo sacco e vai in California,
va da tuo zio, trovati un lavoro… io sono vecchio (Stacco su Graham che
piange) e stanco… preoccuparsi per me è un gioco che non vale la candela… Zoom su Graham commosso, che guarda suo padre. FINE FLASHBACK Stacco SCENA 15: INT. VAGONE FERROVIARIO – NOTTE Il treno sta viaggiando. Graham dorme. Appoggiato alla sua spalla dorme anche George, quasi in una posa comica, e russa. Si odono dei rumore. Poi notiamo la sagoma dell’uomo col cappotto nero che rovista nella sacca di Graham. Graham apre gli occhi e se ne accorge, balzando sull’uomo e immobilizzandolo. Si sveglia anche George, che cade perché non ha più l’appoggio su Graham. L’uomo si dimena poi si ferma, mentre Graham gli è sopra. L’uomo col cappotto è Frank, 52 anni, biondo, volto arcigno e butterato, con una cicatrice sullo zigomo. Ha un cappotto nero, ma sotto ha vestiti da contadino. E’ di corporatura molto robusta. FRANK: Ehi che ti è
preso? GRAHAM: Cosa stavi
cercando nella mia sacca? FRANK: Stavo solo
cercando qualcosa da mangiare… GRAHAM: Beh, io non ho
niente da mangiare… FRANK: Ok, ok… pace adesso eh? Graham e Frank si guardano a vicenda negli occhi. George si strofina gli occhi e osserva il tutto. Graham e Frank continuano a squadrarsi. FRANK: Mi lasci andare
adesso? Graham si alza in piedi e libera la presa su Frank. Anche Frank si alza in piedi e si scuote il cappotto. FRANK: Non volevo
rubarti niente… volevo solo vedere se avevi qualcosa da mangiare… GRAHAM: E se avevo
qualcosa da mangiare? FRANK: Te l’avrei rubata… (con una risatina antipatica) Graham è impassibile. George ancora mezzo addormentato guarda Graham. GEORGE: E questo stronzo
chi è? GRAHAM: GEORGE: GRAHAM: Graham è ancora in piedi. George chiude nuovamente gli occhi, grattandosi una guancia. Frank si volta verso Graham. FRANK: Io mi chiamo
Frank… GRAHAM: Frank, quasi dispiaciuto si siede nuovamente, infilandosi le mani nelle tasche del cappotto. Anche Graham si stende nuovamente. Ci sono alcuni secondi di silenzio. Graham guarda davanti a sé. GRAHAM (A Frank): Io mi chiamo
Graham... e lui è George… FRANK: E adesso che lo
so?… GRAHAM: Sai dove porta
questo treno, Frank? FRANK: Al capolinea GRAHAM: Al capolinea?…
Quale capolinea? FRANK: Lo scalo
ferroviario 114… GRAHAM: E dov’è? FRANK: In Oklahoma... GRAHAM: E per andare in
California? FRANK: A piedi o in
autostop… dall’Oklahoma alla California ci sono controlli serrata sui treni
merci… GRAHAM: Davvero? FRANK: Ehi, amico… sei
un novellino? GRAHAM: Beh, in effetti
non è molto che sto viaggiando… FRANK: Io invece sono
in viaggio da più di un anno… e ormai sono come una cartina stradale GRAHAM: E da dove vieni? FRANK (Dopo
alcuni secondi di silenzio): Non me lo
ricordo… Graham si volta verso Frank, che gli dà le spalle. Dissolvenza. SCENA 16: INT. VAGONE FERROVIARIO – GIORNO Vediamo Graham che sta dormendo, solo, nel vagone. Apre gli occhi lentamente e nota che il vagone è fermo. Si alza di scatto e vede che non ci sono né George né Frank. Si guarda intorno e punta subito lo sguardo alla sacca. La apre e vede che non manca niente. Poi si alza in piede e sente delle voci fuori dal vagone. Apre il portellone del vagone. SCENA 17: EST. VAGONE FEROVIARIO – GIORNO C’è un bel sole fuori. Attorno la zona è piuttosto desertica. Dopo aver aperto il portellone Graham guarda avanti a sé. Ci sono Frank e George che stanno conversando in modo molto amichevole. Hanno acceso un piccolo falò e stanno scaldando un piccolo recipiente di metallo sul fuoco. George e Frank sorridendo si voltano verso Graham. Graham stranito li osserva. GEORGE: Ehi, Graham…
vuoi un po’ di caffè? GRAHAM: GEORGE: GRAHAM: E il caffè come
se lo è procurato? FRANK: Stai facendo un
po’ troppe domande, amico mio… Graham scende dal vagone e si avvicina ai due, piantandosi davanti a Frank. GRAHAM: Io ho un nome…
non chiamarmi “amico mio”, visto che non mi sono ancora dimenticato che questa
notte hai cercato di derubarmi… FRANK: Per così poco… Graham si rasserena, poi guarda il contenitore dove il caffè comincia a prendere colore. GRAHAM: Ce n’è anche per
me? FRANK: Certo… cosa
credi? Che non abbiamo pensato anche a te? GEORGE: Beviamoci un
caffè… una sigaretta… e poi si parte… GRAHAM: Dove andiamo? GEORGE: In California GRAHAM: A piedi? Ci
vorranno dei giorni… FRANK: Che succede? Hai
fretta? Graham non risponde. Torna sul vagone e scende nuovamente con la sacca in spalla e la coperta in mano. A terra apre la sacca e vi ripone la coperta. Intanto Frank toglie il caffè dal fuoco e lo passa a George. FRANK: Tre sorsi a
testa basteranno… George afferra il recipiente col caffè e ne beve tre sorsi. Poi lo ripassa a Frank. Anche Frank ne beve tre sorsi. Intanto George si pulisce la bocca con la manica della camicia. Frank passa il caffè a Graham, che ne beve tre sorsi. Graham passa nuovamente il recipiente, ormai vuoto, a Frank. Frank fa cadere per terra le ultime gocce di caffè e poi avvicina il recipiente al fuoco. Graham e George lo osservano. GRAHAM: Che stai
facendo? FRANK: Sto pulendo il
recipiente… alla mia maniera… GRAHAM: Vuoi dire che
quel recipiente non è mai stato pulito con dell’acqua? FRANK: E dove la trovo
l’acqua? GRAHAM: Non lo so… in un
fiume… FRANK: Non vedo un
fiume da almeno tre mesi… se preferisci lo pulisco con lo sputo… GRAHAM (Quasi
schifato): No, no…
preferisco così… GEORGE (A Graham): Bisogna sapersi
arrangiare... Graham guarda George con una smorfia. George fa un sorriso quasi beffardo. Frank finisce di “asciugare” il recipiente e lo rimette nella tasca del cappotto. Poi si volta verso Graham. FRANK: Nessuno di voi
ha carta e penna? GEORGE: Graham ha carta
e matita… FRANK: Posso averli? GRAHAM: A che ti
servono? FRANK: Ragazzi, siamo
al capolinea… da qui inizia il viaggio verso il nulla… scriviamo qualcosa e lo
lasciamo qua per far vedere che c’eravamo anche noi. Graham apre la sacca, estrae il diario, ne strappa una pagina bianca e la passa a Frank insieme alla matita. Frank li prende e sulla base del vagone comincia a scrivere. Quando ha finito si volta verso Graham e George che lo osservano e comincia a leggere quello che ha scritto. FRANK: Scalo
Ferroviario 114, ci siamo anche noi… abbiamo viaggiato in treno per miglia e
miglia e adesso cominciamo il nostro viaggio a piedi verso il nulla… che Dio
sia con noi, che vegli sulle nostre famiglie e sulle nostre anime, e che ci
faccia trovare la terra promessa. Amen. In silenzio, Frank adagia il foglio nei pressi del vagone. Graham richiude la sacca. George si fa il segno della croce. Poi i tre cominciano silenziosamente ad incamminarsi verso ovest. La Mdp si alza allargando il campo e inquadrando i tre che cominciano a camminare. Sottofondo musicale: “Happy” di Bruce Springsteen Stacco SCENA 18: EST. CAMPI DI GRANO – GIORNO Il sottofondo musicale continua. Serie di scene in cui vediamo George, Graham e Frank attraversare i campi di grano. Nel proseguire le scene, vediamo che il comincia a tramontare. I tre parlano, camminano, la Mdp sempre in alto li inquadra nel loro percorso. Il sottofondo musicale sfuma. SCENA 19: EST CAMPO DI GRANO – NOTTE La luna è salita in cielo. George, Graham e Frank continuano a camminare in un campo di grano. In sottofondo sentiamo il rumore dei grilli GRAHAM: Non avete fame? GEORGE: Altroché FRANK: Se volete ci
fermiamo e ci facciamo un altro caffè... GEORGE: Un altro?… Ne
abbiamo bevuto un bidone in tre… FRANK: Questo è tutto
ciò che posso offrire… GRAHAM: Come hai avuto
quel caffè? FRANK: Ah… ho lavorato
per una famigliola di Oil City e siccome non aveva soldi per pagarmi, mi ha
dato un chilo di caffè… GRAHAM: Avresti potuto
rivenderlo… FRANK: E a chi?… Siamo
tornati ai tempi del baratto ormai… GEORGE
(Sorpreso): Cos’è quella? Sullo sfondo vediamo una casetta rustica in mezzo al nulla. Le luci sono accese. C’è una bellissima quercia accanto. Graham e Frank osservano, la indicano. Tutti e tre cominciano a correre verso la casa. Arrivati in prossimità della casa (a una decina di metri), i tre smettono di correre e lentamente si avvicinano alla finestra per sbirciare. Dalla finestra vedono una signora che sta preparando da mangiare. E’ una signora sulla quarantina. Poi entra nella cucina un ragazzino sui 14 anni. I due sorridono. FRANK
(Sbirciando): E’ una cosa che
mi manca molto… mia moglie che prepara da mangiare per me e mio figlio… GEORGE: Hai una moglie e
un figlio Frank? FRANK: Avevo… GEORGE: E adesso dove
sono? FRANK: GEORGE
(Imbarazzato): Scusami… FRANK: E’ passato tanto
tempo… GRAHAM: Com’è successo? FRANK: Una disgrazia…
lei soffriva di crisi depressive… GRAHAM: E lui? FRANK: E’ bastata la
mano di lei… George e Graham si zittiscono imbarazzati. Frank invece appare tranquillo. La Mdp stacca nuovamente sulla signora e sul ragazzino nella casa, visti dal vetro della finestra. La Mdp zooma su Graham. GRAHAM: Anche a me manca
molto la mia famiglia… La Mdp continua a zoomare. (Continua) FLASHBACK SCENA 20: INT. CASA DEI BEAUFORD – NOTTE Ci sono delle candele accese che illuminano la tavola apparecchiata per sei persone. Nell’ombra vediamo una sagoma femminile che si avvicina alla tavola con una zuppiera. La mano della donna apre la zuppiera dalla quale esce del vapore. Notiamo che c’è una candela spenta davanti alla donna. La donna prende un’altra candela accesa e accende quella spenta. Riconosciamo il volto della donna. E’ Lauren Beauford, la madre di Graham e moglie di Willie, 38 anni, capelli neri raccolti, con un vestito molto elegante. Accanto a Lauren appare un bambino di 10 anni. E’ il piccolo Graham. Lauren rimane quasi sorpresa dalla sua presenza e fa un leggero balzo. LAUREN: Graham, tesoro…
non farmi più spaventare in questo modo GRAHAM: Perché ti sei
spaventata? LAUREN: Mi capiti così
all’improvviso… GRAHAM: E’ ora di cena… LAUREN: Cinque minuti,
lasciamo raffreddare un po’ la minestra… GRAHAM: Ma… papà non è
ancora arrivato… LAUREN: Starà a momenti… GRAHAM: Fuori sta
piovendo… LAUREN: Lo so amore mio… GRAHAM: E se stanotte
vengono anche i fulmini? LAUREN: Che vuoi dire? GRAHAM: Che i fulmini
non li sopporto… mi fanno paura… e anche i tuoni… sembrano animali feroci… LAUREN: E quindi? GRAHAM: Posso dormire
nel letto insieme a te e a papà? LAUREN: Tesoro, se ti
lascio dormire insieme a me e a papà, allora vorranno venire anche Carl, Joe e
Philip… GRAHAM: E se poi non
riesco a dormire? Domattina devo andare a scuola… LAUREN: Amore mio, ci
sono delle cose che non puoi cambiare, né io, né papa, né Carl, né altri… Pensa
se non piovesse mai… moriremmo tutti di sete, giusto? GRAHAM: LAUREN: L’importante è
che ti renda conto che nessun tuono o fulmine che sia, potrà mai toccarti
finché sei nel tuo letto, capito? GRAHAM: Si mamma LAUREN: Tra poco
arriverà papà… vai a chiamare i tuoi fratelli… Graham esce dalla cucina, mentre Lauren, con un mestolo, mesce il brodo. FINE FLASHBACK SCENA 21: EST. CASA – NOTTE Ritroviamo la Mdp sul volto di Graham, dallo sguardo nostalgico. Graham, George e Frank continuano a sbirciare dalla finestra. C’è silenzio. In campo vediamo avvicinarsi la canna di un fucile che viene appoggiata alla schiena di Graham. La Mdp stacca su un uomo che imbraccia il fucile. E’ Jack Roth, 43 anni, barba incolta, cappellino in testa e salopette sopra una camicia a quadri. JACK (Con tono
deciso): Fermi lì… Graham, George e Frank alzano le mani, di spalle a Jack. JACK: Cosa state
cercando? GEORGE: Niente…
passavamo di qui per caso… e abbiamo visto delle luci… JACK: Voltatevi Graham, George e Frank si voltano. Jack punta ancora il fucile verso di loro. I tre hanno ancora le mani alzate. JACK: Vagabondi eh? GRAHAM: Non stavamo
facendo niente... JACK: Qualcosa stavate
facendo… spiavate mia moglie e mio figlio dalla finestra… FRANK: Solo un po’ di
nostalgia di casa… Jack li osserva quasi con compassione. Poi abbassa il fucile e annuisce con la testa. Stacco. SCENA 22: INT. CASA DI JACK – NOTTE Ci ritroviamo a tavola, in casa di Jack Roth. Al contrario che all’esterno, l’atmosfera sembra abbastanza allegra. Al tavolo vediamo Jack come capotavola, accanto a lui sua moglie Jill, suo figlio Freddie, e Graham, George e Frank l’uno accanto all’altro. Mangiano la minestra con passione, mentre Jack ha già il piatto vuoto. JACK: Allora… dove
siete diretti? GEORGE: Dunque… Graham è
diretto in California, io e Frank… beh… non lo sappiamo ancora… GRAHAM: Credevo che in
Oklahoma le cose fossero difficili… JACK: Ah, lo sono… ma
io non sono un coltivatore… FRANK: No? JACK: Allevo cavalli... GEORGE
(Incuriosito): Davvero? JACK: Già… da venti
anni ormai FRANK: JACK: Adesso due…
Meredith e Casanova… il cavallo per cui vado più fiero… GEORGE: JACK: Ci sei andato
vicino… GRAHAM: Hai una bella
famiglia, Jack JACK
(Sorridendo): GRAHAM: Dicono ci sia
molto lavoro… JACK: Può darsi… ma
bisogna fare attenzione ai soliti sciacalli che mettono in giro avvisi falsi FRANK: Che vuoi dire? JACK: Jill si alza e toglie i piatti vuoti. Anche Freddie si alza e va in un’altra stanza. JACK: Chi non ha
niente da perdere può permettersi questo, ma io e la mia famiglia per fortuna
ne stiamo lontani… lavoriamo sodo con i cavalli… avete visto le stalle qua
dietro?… GRAHAM: No JACK: Venite con me... Jack si alza. Graham, George e Frank si guardano l’uno con l’altro e si alzano, seguendo Jack. Stacco SCENA 23: EST. CASA DI JACK – NOTTE Ci ritroviamo sul retro della casa di Jack. C’è una grossa stalla, con la paglia per terra e due lucernari ad olio spenti per terra. Jack è avanti a tutti. Entra nella stalla. SCENA 24: INT. STALLA – NOTTE Anche Graham, George e Frank entrano nella stalla. Jack prende uno dei lucernari e lo accende appendendolo alla parete in legno. JACK (A Graham): Graham... prendi
il secondo lucernario per favore... e accendilo… Graham raccoglie il lucernario. Lo accende e lo passa a Jack, che lo appende al muro ad una decina di metri di distanza dall’altro. JACK: Seguitemi… In sottofondo si sentono gli zoccoli dei cavalli che si muovono. Jack conduce Graham, George e Frank dietro di lui. Si avvicinano ai due cavalli di Jack. JACK: Questo è
Meredith… E’ un bellissimo cavallo pezzato, con dei grossi occhi. Frank lo accarezza sul mento. Dallo sguardo ne sembra quasi innamorato. Anche George e Graham si avvicinano a Meredith e lo accarezzano. GRAHAM (A Jack): Perché gli hai
dato un nome di donna? JACK: Jack è davanti all’altro cavallo. Si sposta e la Mdp inquadra Casanova, uno stupendo purosangue nero. JACK: Eccolo… Frank, Graham e George si spostano da Meredith, col volto stupito. FRANK: O Cristo… Questo
è un capolavoro… GRAHAM: E’ bellissimo… Frank, Graham e George cominciano ad accarezzare Casanova. Jack ha lo sguardo soddisfatto. Graham e Frank, mentre accarezzano Casanova, si guardano l’un l’altro sorridendo. Sottofondo
musicale: “When You Need Me” di Bruce Springsteen Stacco SCENA 25: EST. CASA DI JACK – GIORNO Il giorno dopo. Graham, Frank e George sono fuori della casa. Jack è sulla soglia della porta. Graham, Frank e George si voltano verso di lui. Graham gli stringe la mano. GRAHAM: Grazie di tutto,
Jack… JACK: Buon viaggio,
ragazzi… scusate per il fucile… Graham fa un sorriso e comincia ad incamminarsi. Frank stringe la mano a Jack. Poi anche George. GEORGE (A Jack): Davvero hai
bisogno di una mano con i cavalli, Jack? JACK: Frank si incammina verso Graham. George li osserva mentre se ne vanno. GEORGE (A Jack,
con lo sguardo verso Frank e Graham): JACK: GEORGE: JACK: Allora sei
assunto… Frank e Graham da una quarantina di metri si voltano verso George, facendogli segno di raggiungerli. GRAHAM (Urlando
a George): Ehi, George…
Andiamo? George li osserva. Lentamente alza la mano destra per salutarli. Frank e Graham guardano George che li saluta. Lentamente anche loro alzano la mano per salutarlo. Gli fanno un sorriso. FRANK (Urlando): Buona fortuna,
George George resta con la mano alzata per alcuni secondi e fa un sorriso. Anche Jack saluta. Poi Graham e Frank si voltano e proseguono il cammino. Il sottofondo musicale sfuma. Dissolvenza. SCENA 26: EST. COLLINA – NOTTE Vediamo una mano che apre una scatola di cerini. Prende un cerino e lo accende, gettandolo su un mucchio di carta straccia. La carta prende fuoco e vediamo la mano che piazza della legna sul fuoco. La Mdp stacca e vediamo il fuoco in lontananza, proprio in cima ad una collina erbosa, con una quercia sulla vetta. Si sente il rumore dei grilli e dei lapilli del fuoco. La luna in cielo è chiara e splendente. La Mdp stacca poi su Graham e Frank, seduti per terra l’uno accanto all’altro, appoggiati con la schiena al tronco della quercia, davanti al fuoco. Frank sta scaldando il l’acqua per il caffè. GRAHAM: Potevi restare
anche tu con George… FRANK: Non vado molto
d’accordo con i cavalli… GRAHAM: Da come
accarezzavi Meredith e Casanova sembrava che ne fossi appassionato… FRANK: E’ passato molto
tempo… GRAHAM: Che è successo? FRANK: Una banda di
razziatori ha bruciato la mia casa… molti anni fa GRAHAM: E cosa c’entra
questo con i cavalli? FRANK: Hanno bruciato
anche la mia stalla… GRAHAM
(Imbarazzato): Ah… Graham si stende addosso la coperta. Frank mette i chicchi di caffè nell’acqua bollente, poi rimette il recipiente di metallo sul fuoco. GRAHAM: Se solo avessimo
un po’ di denaro… Frank fruga nella tasca del suo cappotto. Estrae una mazzetta di soldi e spiccioli e la getta per terra. Graham rimane esterrefatto. GRAHAM: E quelli cosa
sono? FRANK: Sono soldi, non
lo vedi? GRAHAM: E da dove
vengono? FRANK: Dalla mia tasca Graham raccoglie il denaro e lo osserva soddisfatto. GRAHAM: Quanti sono? FRANK: Venti dollari e
cinquanta centesimi… GRAHAM: Come li hai
avuti? FRANK: Fai un sacco di
domande, amico… Frank e Graham si squadrano, poi Frank si volta nuovamente verso il caffè, quasi pronto. FRANK: E va bene… ma
non guardarli con aria così compiaciuta… se ci fossimo conosciuti un mese fa,
chissà cosa avresti fatto davanti al triplo di quei soldi… GRAHAM: Il triplo? FRANK: Graham osserva Frank con aria sospettosa. FRANK: Non “venduto” in
quel senso… in un senso ancora più sporco… Ero in un campo nomadi vicino ad
Akron… spesi gli ultimi spiccioli per un posto tenda, così almeno lo
chiamavano… Un giorno venne da me uno dei guardiani e mi chiese se volevo
guadagnare una cinquantina di dollari in poche ore di lavoro… Io dissi subito
di si, naturalmente… Così mi spiegò cosa dovevo fare… GRAHAM: E cosa dovevi
fare? FRANK: Mi fece trovare
otto taniche di benzina appena fuori del cancello… Tutti i guardiani sapevano… Graham guarda sorpreso Frank. Frank controlla il caffè e vede che è pronto. Ne beve un sorso. GRAHAM: Hai bruciato un
campo nomadi? FRANK: Quando sei sulla
strada, fai di tutto per stare un po’ meglio… GRAHAM: E finì tutto lì? FRANK: No… i guardiani
mi sputtanarono… Così avevo cinquanta dollari in tasca e una taglia sulla
testa… e li ho tuttora… GRAHAM: Sei ricercato
dalla polizia? FRANK: Già… in
Pennsylvania, Ohio, Illinois e Kentucky… sono una persona famosa… Ma non qui…
no, qui non mi hanno ancora segnalato, quindi puoi stare tranquillo… GRAHAM: Quindi quando ti
abbiamo trovato sul treno stavi scappando… FRANK: Nel Kentucky,
vicino alla contea di Boone, c’è lo scalo ferroviario 204… diciamo che ho fatto
perdere le mie tracce prendendo il treno meno ovvio… GRAHAM: Cioè quello per
lo scalo ferroviario 114… FRANK: Esatto… dove c’è
ancora più povertà e più probabilità di essere uccisi da qualche pallottola
vagante… Graham è silenzioso. Frank gli passa il caffè. Graham lo beve. FRANK: Tutti facciamo
delle cazzate ogni tanto… Quindi domani mangeremo qualcosa in qualche fottuta
locanda e ce ne andremo in qualche fottuto campo a dormire, evitando prati,
colline e falò in mezzo al nulla… che ne dici? Graham fa cenno di si con la testa. Finisce di bere il caffè e restituisce il recipiente a Frank. Frank lo mette nuovamente sul fuoco per asciugarlo. GRAHAM (Di
spalle): FRANK: Per una volta ti
do ragione, Graham… domani saremo come nababbi… Frank tira fuori la borraccia e la svuota dell’acqua lavando il recipiente. Graham di spalle, chiude gli occhi con il fuoco che riflette sul suo volto. La Mdp zooma sul volto di Graham. Continua SCENA 27: EST. COLLINA – GIORNO Per effetto del montaggio, vediamo che è mattina. Graham sta dormendo. In sottofondo sentiamo il rumore di un motore. Graham apre lentamente gli occhi e riesce a percepire il rumore. Alza velocemente la testa, si toglie la coperta di dosso e si tira su in piedi. Si volta verso Frank che sta ancora dormendo. Guarda in fondo alla collina e vede un furgoncino che lentamente sta percorrendo la strada lungo la radura. Graham, impassibile, lo osserva con sguardo nostalgico. Poi guarda il bellissimo panorama naturale dalla collina. Alza la testa e vede il sole che trapassa le foglie della quercia. Si volta e cerca di svegliare Frank, colpendolo leggermente nel sedere con il piede. Frank mormora ancora addormentato. GRAHAM: Frank… Ehi,
svegliati… Frank continua a mormorare, ma sembra non volersi svegliare. Graham allora si siede con le spalle appoggiate alla quercia. Prende la sua sacca, estraendone il suo diario. Lo apre e prende la matita, cominciando a pensare a cosa scrivere. Dopo alcuni secondi comincia a scrivere. La voce fuori campo scandisce ciò che Graham sta scrivendo. VOCE FUORI CAMPO
(Graham): Graham guarda davanti a sé con aria nostalgica. La Mdp zooma su di lui. Sottofondo
musicale: “The Ghost Of Tom Joad” di Bruce Springsteen Stacco SCENA 28: EST. STRADA – GIORNO Il sottofondo musicale continua. La Mdp fa una serie di riprese aeree di vaste vallate sotto il sole, pianure verdi e piantagioni di grano. Poi un carrello aereo lungo una strada sterrata, la Mdp rallenta il carrello inquadrando due persone che camminano. Sono Graham e Frank. La Mdp si abbassa su di loro. Poi prosegue il suo carrello tornando in alto ad inquadrare il panorama. Il sottofondo musicale sfuma. Stacco SCENA 29: INT. TAVOLA CALDA – GIORNO Primo piano del piede di Graham che batte leggermente per terra con una certa ansia. Primo piano delle dita della mano destra di Frank che picchiettano nervosamente sul tavolino Poi la Mdp stacca sui volti di Graham e Frank che si guardano l’un l’altro. Poi il resto della tavola calda, un ristorantino con pochi tavoli e un lungo bancone di legno bianco. Ci sono dei camionisti che stanno mangiando al bancone. Poi Graham comincia a giocherellare con la saliera sul tavolino. Frank se ne accorge e lo osserva. FRANK: GRAHAM: Si, sono
nervoso… FRANK: Dovremo comprare
anche qualcosa per raderci… abbiamo la barba lunga GRAHAM: Prima vorrei
pensare allo stomaco e poi al sex appeal… FRANK (Alla
cameriera): Arriva la cameriera. E’ una ragazza sulla trentina con boccoli biondi e una divisa firmata del locale. Intanto i camionisti puntano ogni tanto gli occhi a Frank e Graham. La cameriera estrae dalla tasca del grembiule un bloc-notes e una penna. CAMERIERA: FRANK (Con aria
disinvolta): Ci potresti
portare il più bel sandwich che avete… CAMERIERA: Frank dalla tasca estrae un dollaro. FRANK (Alla
cameriera): Ce lo facciamo
un pranzo coi fiocchi con questi? La cameriera, quasi imbarazzata, si appunta qualcosa sul bloc-notes. CAMERIERA: FRANK: Si… e due birre…
che ne dici Graham? GRAHAM: FRANK: Certo... birra GRAHAM: La cameriera, a testa bassa, torna dietro il bancone e passa l’ordine all’addetto in cucina. Graham continua nervosamente a giocare con la saliera. Frank si guarda intorno e nota che i camionisti ogni tanto li guardano con aria quasi di sdegno. GRAHAM: FRANK: Siamo a Lubbock,
nel Texas GRAHAM: Quanto manca
alla California? FRANK: Manca l’Arizona… GRAHAM: FRANK: Alla periferia
ci sarà un campo… GRAHAM: FRANK: Circa 50
centesimi a notte La Mdp stacca sulla mano destra della cameriera che appoggia i due sandwich sul tavolino di Graham e Frank. Graham e Frank guardano i sandwich affascinati. FRANK
(Sorridendo): Ecco ciò che
cercavo da qualche giorno… e che non ho trovato nella tua sacca… Graham sorride e allo stesso tempo osserva il gustoso sandwich pieno zeppo di farcitura. Graham fa quasi per toccarlo ma poi ritira la mano come se avesse paura di rovinarlo. GRAHAM: FRANK (Prendendo
il sandwich e addentandolo): GRAHAM: Graham addenta e gusta con piacere il sandwich. Arriva la cameriera che porta due boccali di birra. Gli occhi di Frank e Graham si “gettano” sulle birre. Frank e Graham si guardano l’un l’altro e si sorridono. Poi lasciano nel piatto il sandwich e devono le birre tutte in un sorso. Poi si asciugano ai rispettivi tovagliolini di carta. Hanno lo sguardo soddisfatto. FRANK: GRAHAM: Ne ordiniamo
altre due? Frank osserva Graham pensoso. Intanto dà un altro morso al sandwich. Frank fa un sorriso, poi si volta verso la cameriera. FRANK: Cameriera! Frank si volta verso Graham con un sorrisino beffardo di intesa. La cameriera accende la radio e va da loro. Sottofondo musicale dalla radio: “This Hard Land” di Bruce Springsteen Stacco SCENA 30: EST. TAVOLA CALDA – GIORNO Il sottofondo musicale continua. Vediamo Frank e Graham che, barcollando per le troppe birre bevute, escono dalla tavola calda. La Mdp si alza e fa una piccola panoramica di Lubbock. Il sottofondo musicale continua. SCENA 31: EST. STRADA – GIORNO Dai colori del cielo capiamo di essere in un primo pomeriggio. Dall’alto vediamo un pick-up polveroso che percorre una strada sterrata di campagna. Sul retro del pick-up notiamo Frank e Graham. Il pick-up si ferma. Frank e Graham scendono. Il conducente indica qualcosa ai due. Poi Frank e Graham si incamminano nel campo di grano che costeggia la strada. Il pick-up riparte. Stacco SCENA 32: EST. CAMPO NOMADI – GIORNO Soggettiva dell’occhio di Graham che guarda in avanti. Il campo si allarga e vediamo una recinzione metallica. Graham sta guardando al di là di essa aggrappando la mano destra alla rete. La Mdp stacca e inquadra un campo nomadi al di là della recinzione. Vediamo delle baracche l’una accanto all’altra, alcune macchine in cattivo stato parcheggiate e bambini che si muovono per il campo. La Mdp inquadra una donna che sta preparando qualcosa in un pentolone. Tutto in uno stato di assoluta desolazione. La Mdp ritorna sullo sguardo di compassione di Graham. Si sente la voce di Frank accanto a lui (la Mdp non lo inquadra). FRANK: Che ne dici? GRAHAM (Dopo
alcuni secondi di silenzio): Andiamo… La Mdp inquadra tutto da dietro. Il cancello del campo è aperto. Graham e Frank passano da esso. Camminano e si guardano intorno. Ci sono molti bambini nel campo. Poi vedono un uomo sulla cinquantina, ben vestito che si ferma davanti a loro con un sorriso radioso. Graham e Frank lo guardano. Si fermano. UOMO ELEGANTE: Buonasera Graham e Frank si guardano l’un l’altro quasi imbarazzati. FRANK
(All’uomo): UOMO ELEGANTE: FRANK: Dipende da chi è
lei… UOMO ELEGANTE: FRANK: Sembra tutto
così tranquillo qui… UOMO ELEGANTE: GRAHAM: UOMO ELEGANTE: Siete fortunati…
abbiamo un bungalow a disposizione… GRAHAM: E quanto costa? UOMO ELEGANTE: Sessanta
centesimi al giorno… FRANK: E si può trovare
del lavoro qui in giro? UOMO ELEGANTE: L’uomo si avvicina e stringe la mano a Frank e a Graham. UOMO ELEGANTE: Io mi chiamo Mason
Hutchinson, piacere FRANK: UOMO ELEGANTE
(Stringendo la mano a Graham): Spero che almeno
lei possa dirmi il suo cognome, altrimenti come farei a segnarla sul registro
del campo? GRAHAM: UOMO ELEGANTE: Hutchinson li conduce in una casupola di legno appena ritinta, con un bel vaso di fiori sulla porta. Graham, Frank e Hutchinson entrano nell’ufficio. SCENA 33: INT. UFFICIO HUTCHINSON – GIORNO E’ una piccola stanza in legno, con una scrivania e una macchina da scrivere sopra di essa. Hutchinson va alla sedia dietro la scrivania e da un cassetto estrae un registro. Prende penna e calamaio, intinge la punta della penna e comincia a scrivere sul registro. Graham e Frank ancora un po’ imbarazzati assistono. HUTCHINSON: Come ha detto
che si chiama? GRAHAM: Beauford… B E A
U F O R D… HUTCHINSON: Graham,se ben
ricordo… giusto? GRAHAM: Esatto… HUTCHINSON: Graham firma il registro. Hutchinson lo ripone nel cassetto. HUTCHINSON: Siete al
Bungalow 9… proprio in fondo alla fila… Stasera avremo della musica qui, lo
sapete? FRANK: Della musica… HUTCHINSON: Il campo è
piccolo, ma la gente ha buone idee… c’è un ragazzo con la chitarra e tutto il
campo si riunirà alle 9 per una suonata… Se invece non avete da mangiare, basta
che segniate il vostro nome sulla lista per la mensa… domani verrà il camion e
avrete il vostro cibo… e gratis GRAHAM: Ma… di chi è
questo campo? HUTCHINSON: Del governo…
storie di appalti e concessioni che non vi sto certo ad elencare… Io dovrei
fare il mio solito giro di perlustrazione… Vi auguro una buona permanenza… Se
avete bisogno di me e non mi trovate, rivolgetevi pure ai guardiani… li
noterete perché indossano la divisa ufficiale del campo FRANK: HUTCHINSON: Niente armi qui
dentro… nemmeno un ago per cucire… Se volete scusarmi… Hutchinson si alza dalla sedia ed esce insieme a Graham e a Frank. SCENA 34: EST. CAMPO NOMADI – GIORNO Hutchinson saluta Graham e Frank stringendo loro la mano. Inizia il sottofondo musicale: “Across The Border” di Bruce Springsteen Graham e Frank si incamminano per le strade del campo. Dissolvenza Il sottofondo musicale sfuma. SCENA 35: EST. CAMPO NOMADI – NOTTE C’è aria di festa. Un ragazzo magrolino con una chitarra sta cantando un brano folk. Gli occupanti del campo sono disposti a cerchio intorno ad un falò. La notte è tersa. Poi alla fine della canzone, tutti applaudono. Anche Graham e Frank visibilmente divertiti applaudono. Poi il ragazzo si rivolge agli altri. RAGAZZO: Che facciamo
adesso? Gli occupanti confabulano tra loro per decidere il titolo della prossima canzone. Si sente la voce di Frank (La Mdp non lo inquadra). FRANK: “I Ain’t Got No Home” Gli occupanti si zittiscono. La Mdp inquadra Frank che ha appena scelto il titolo. Gli altri occupanti del campo lo osservano. Anche il ragazzo è taciturno e osserva Frank. Poi comincia lentamente a strimpellare cominciando a cantare I AIN’T GOT NO HOME Di Woody Guthrie
Alla fine della canzone c’è il silenzio, poi un bambino intorno ai dieci anni comincia ad applaudire lentamente finché non applaudono in due, tre, quattro e alla fine tutti. C’è uno sguardo di intesa tra il chitarrista e Frank. La Mdp stacca su Graham, che mentre applaude vede la sagoma di un uomo rischiarata leggermente dai lapilli del falò. Graham smette di applaudire e lo osserva stranita. Poi la sagoma si avvicina e la Mdp mostra il volto dell’uomo. E’ Sailor, il ragazzo di colore che Graham incontrò alla Betty Farm. Sailor fa un sorriso a Graham. La gente smette di applaudire e si ricrea il silenzio, mentre il ragazzo che suona comincia ad accordare il “la” della chitarra. Il fuoco scoppietta. Sailor è in piedi, fuori dal cerchio. La gente si volta e lo guarda. Lui guarda a sua volta. Uno del pubblico prende la parola. UOMO: Ehi, amico…
perché non ti unisci alla festa… SAILOR
(Intimidito): Non è il mio
genere di festa… UOMO: E qual è il tuo
genere di festa? SAILOR: Che cosa volete
da me? UOMO: Ho sentito dire
che i neri sanno cantare… perché non canti una canzone con noi?… SAILOR: UOMO: E a che ti serve
una bottiglia… vuoi cantare da sbronzo? SAILOR: UOMO: E’ presto fatto… L’uomo tira fuori dalla tasca una bottiglia di gin e la lancia a Sailor. Sailor la acchiappa, la osserva. Tutti guardano Sailor, che si inginocchia prendendo la bottiglia per il collo e sbattendone il corpo su una pietra sporgente dal terreno. La bottiglia si frantuma, ma il collo rimane intatto. Poi leviga alla buona il collo della bottiglia sfregandolo contro la pietra. Quando ha finito, Sailor controlla il collo della bottiglia e fa un sorriso di soddisfazione. Infila il collo della bottiglia nel suo anulare sinistro. La gente lo osserva. Si sente solo lo scoppiettio del fuoco. Poi Sailor entra nel cerchio e fa segno al ragazzo che suona di dargli la chitarra. Il ragazzo si volta per cercare consensi. Graham gli fa segno di si con la testa. Il ragazzo si alza in piedi. Quasi intimidito guarda negli occhi Sailor che lo guarda a sua volta. Poi gli porge la chitarra e si mette a sedere da una parte. Sailor si siede davanti al fuoco, in mezzo al cerchio e, usando il collo di bottiglia come bottleneck slide, comincia a suonare e a cantare Cross Road
Blues di Robert Johnson
La folla scoppia in un forte applauso. Sailor fa un timido sorriso. Si alza in piedi e restituisce la chitarra al ragazzo che la suonava prima di lui. Il ragazzo è un po’ intimidito, mentre la folla continua ad applaudire. Sailor esce dal cerchio. Graham lo osserva, si alza in piedi e lo segue. Fuori dal cerchio e in disparte, Sailor si accorge di Graham. GRAHAM: SAILOR: Graham è imbarazzato, non sa che dire. Il volto di Sailor sembra rassegnato. SAILOR: GRAHAM: E cosa vuoi fare
adesso? SAILOR: Sailor si dirige verso una parte oscura del campo, sparendo dietro le ombre. Graham lo osserva quasi stranito. Poi torna nel cerchio dove il chitarrista ha ripreso a suonare. Si siede nuovamente accanto a Frank che gli volge lo sguardo per un attimo. Mentre l’euforia della gente e il suono scarno della chitarra fanno da sottofondo, la Mdp zooma su Graham. Stacco SCENA 36: INT. BUNGALOW – NOTTE La Mdp riprende Graham che sta dormendo a terra con la sua coperta addosso. Udiamo dei passi e vediamo una mano che lo scuote. Poi la voce di Frank. FRANK (A Graham): Presto... andiamocene Graham apre appena un occhio, poi alza la testa e vede Frank che si sta preparando. GRAHAM
(Assonnato): FRANK: GRAHAM: Frank si avvicina a Graham ancora mezzo sdraiato. FRANK: Benzina Graham in uno scatto si alza in piedi velocemente. Stacco SCENA 37: EST. CAMPO NOMADI – NOTTE Vediamo Frank e Graham che escono silenziosamente dal bungalow e corrono fino alla recinzione in fondo al campo. Il guardiano li vede e urla verso di loro. GUARDIANO: Graham e Frank si arrampicano per la recinzione. Il guardiano corre verso di loro e mentre va verso di loro si vede un’improvvisa fiammata lungo la stradina principale del campo. Il guardiano cade a terra, mentre Graham e Frank saltano la recinzione e cadono dall’altra parte. Graham e Frank si rialzano e dall’altra parte del recinto vedono il campo che comincia a prendere fuoco, la gente comincia ad uscire dai bungalow e dalle tende, c’è chi scappa, chi brucia, chi si getta negli angoli piangendo. La Mdp zooma sui volti di Frank e Graham mentre nei loro occhi possiamo vedere il fuoco impetuoso nel campo. Frank fa un cenno a Graham e i due cominciano a correre via, su per una collinetta appena fuori dalla recinzione, mentre alle loro spalle il fuoco crea una luce rossa e tetra. Dissolvenza SCENA 38: EST. CAMPO – GIORNO Lo schermo da nero diventa chiarissimo e vediamo un immagine distorta, come da dentro una bottiglia. La Mdp stacca sul volto sporco di Graham che guarda in basso. Poi stacca sul bottleneck slide che aveva fatto Sailor. Graham lo tiene in mano e lo osserva attentamente, se lo mette al dito e fa finta di suonare una chitarra. Frank lo guarda con compassione. Poi Graham crolla a terra e comincia a vomitare. Frank si china su di lui mettendogli una mano sulla schiena. Poi Frank volge lo sguardo in alto. La Mdp stacca e vediamo ancora Graham in ginocchio e Frank accanto a lui, con davanti il corpo di Sailor impiccato al ramo di un albero con una corda. Graham lentamente si riprende e si alza in piedi. Frank va a frugare in una tasca del gilet di Sailor ed estrae una lettera. Poi fruga nella tasca dei pantaloni di Sailor ed estrae una mazzetta di dollari. Li conta. FRANK: GRAHAM (Con uno
sguardo disgustato): Che dice la
lettera? Frank la apre e comincia a leggerla. FRANK: Per chiunque
legga queste righe… se potete, seppellitemi al bivio di Wanderey… niente croci,
niente fiori, solo terra… Non ce l’ho fatta a resistere, non sono una persona
malvagia… ma la tentazione di fare qualche miglio con centosettanta dollari in
tasca era forte… ma io non sono una persona malvagio… mea culpa. Con amore,
Sailor GRAHAM
(Commosso): Dov’è il bivio
di Wanderey? FRANK (Riponendo
la lettera nella tasca del gilet di Sailor): In Louisiana… Graham comincia a piangere. Frank osserva ancora il corpo di Sailor. FRANK (Al corpo
di Sailor): Mi dispiace
amico… ma la Louisiana è lontana da qui… Graham, piangendo, sistema il bottleneck all’anulare destro di Sailor, poi si incammina. Frank guarda con compassione il cadavere per un’ultima volta, poi segue Graham. Stacco SCENA 39: INT. BAR – GIORNO Soggettiva di un boccale di birra. Poi i primi piani di Graham e Frank che guardano il boccale fissandolo quasi straniti. Alcuni avventori del bar guardano Graham e Frank quasi con sguardo di sfida. La cameriera porta due sandwich per Graham e Frank. I due distolgono lo sguardo verso la cameriera. Graham le accenna un leggero sorriso. Poi Frank comincia a mangiare. Tre uomini al bancone, all’apparenza camionisti, squadrano Graham e Frank mentre devono le loro birre. Uno di loro inveisce verso Frank. CAMIONISTA: Ehi biondino…
con che cazzo credi di pagarlo quel sandwich? Frank lentamente e con la bocca piena si volta verso l’uomo. Finisce di masticare. FRANK: Li ho i soldi…
che cazzo credi? CAMIONISTA: Magari sei
quello che ha dato fuoco al campo di Hutchinson… FRANK: Le tue
supposizione te le puoi mettere anche nel culo… Il camionista minaccioso si avvicina a Frank che sta mangiando. Gli altri due al bancone sghignazzano. CAMIONISTA: Che hai detto? Frank è tranquillo e continua a mangiare il suo sandwich. Graham appare più agitato e osserva la scena. Poi il camionista sputa nel boccale di birra di Frank. Frank velocemente prende il boccale e getta la birra in faccia al camionista. Poi si alza in piedi e gli dà un pugno in faccia. Gli altri due si muovono velocemente per difendere il collega, che finisce a terra contro un altro tavolo. Il padrone del bar esce da dietro il bancone con una mazza da baseball in mano. PADRONE
(Gridando arrabbiato): Sia Frank che il camionista si bloccano, minacciati dal padrone che sta roteando la sua mazza da baseball. Graham è agitato, si alza in piedi. Indietreggia di qualche passo. Frank, pulendosi i denti con la lingua, estrae il denaro da una tasca e lo mette con violenza sul tavolino. FRANK: Questo è per il
nostro pranzo oste… e per le birre dei buontemponi qui presenti… Il camionista si rialza da terra. CAMIONISTA: Ficcatelo nel
culo il tuo denaro di merda, pezzo di letame… PADRONE (Al
camionista): Zitto, Tony… e
vergognati… Frank prende il suo cappotto e lo indossa. Graham prende la sua sacca. FRANK (A Graham): Andiamo... CAMIONISTA
(Arrabbiato a Frank): Frank si volta verso di lui con sguardo tranquillo ed esce dal bar insieme a Graham. La Mdp stacca e zooma sul camionista, arrabbiato, mentre gli altri due si avvicinano a lui. CAMIONISTA: Questo non
c’arriva al confine dello stato… Il padrone torna dietro al bancone e posa la mazza. PADRONE (Al
camionista): Non qui dentro,
Tony… Il camionista torna al bancone scotendosi la camicia. Stacco SCENA 40: EST. COLLINA – NOTTE Soggettiva delle mani di Graham, pronte a scrivere sul diario. Poi la Mdp stacca su Frank che sta dormendo accanto a lui. Il fuoco è acceso. Poi la Mdp stacca sulla figura intera di Graham, seduto e appoggiato con la schiena ad un albero. Graham comincia a scrivere. La voce fuori campo scandisce ciò che Graham sta scrivendo. VOCE FUORI CAMPO
(Graham): La California è
sempre più vicina… comincio quasi a sentire un odore diverso nell’aria, ma qui
tra le colline fangose di Stockton rimane sempre la depressione di un paese che
non riesce a risollevarsi da tutte le cadute finanziarie che ha subito… Sono
stanco, ho fame, ho sete e ho freddo… la borraccia è piena ma dobbiamo
risparmiare un po’ d’acqua per domani, ma sono stanco di bere caffè allo sputo…
Penso molto alla mia famiglia, e sto cercando davvero di capire se ho fatto le
scelte giuste, prese tutte all’istante, su quel cuscino… Gli occhi di Graham si scostano dalla pagina, guardando avanti. La Mdp zooma sul volto di Graham Stacco (Continua) FLASHBACK SCENA 41: INT. CASA DEI BEAUFORD – NOTTE Ritroviamo il flashback in casa come lo avevamo lasciato. Graham osserva commosso suo padre Willie che tossisce soffrendo per le ferite inflitte dai poliziotti. VOCE FUORI CAMPO
(Graham): Sapevo che mio
padre avrebbe sofferto per un sacco di cose, per la terra, per i poliziotti,
per le banche, per l’asma, per la sua famiglia, per i suoi figli… soffrì come
un matto per me, quando tre anni prima uccisi l’amante di mia madre per
legittima difesa… E pensando alla verità, lui aveva già vissuto una vita
intera… Graham con le lacrime agli occhi alza il capo. Willie continua a tossire. Graham afferra il cuscino e lentamente lo preme sul volto di suo padre. Willie si dimena con le poche forze che gli rimangono. Mentre soffoca suo padre, Graham chiude gli occhi dai quali vediamo uscire delle lacrime. Poi Willie smette di dimenarsi, esalando l’ultimo respiro. Graham molla la presa e toglie il cuscino. La Mdp inquadra il volto senza vita di Willie con gli occhi sbarrati e la bocca semiaperta. Graham stringe a sé il cuscino piangendo. La Mdp fa un carrello a ritroso in camera da letto, con Graham inginocchiato sul letto di fianco a suo padre ormai morto. FINE FLASHBACK Stacco SCENA 42: EST. COLLINA – NOTTE Graham e Frank stanno dormendo dietro al fuoco, vicino all’albero. Poi vediamo una mazza da baseball avvicinarsi e colpire Frank allo stomaco. Per effetto di un montaggio frenetico, vediamo delle persone che pestano a sangue Frank e Graham con le mazze da baseball. Poi li alzano in piedi spingendoli contro il tronco dell’albero. Sono i tre camionisti che Frank e Graham avevano incontrato la mattina stessa al bar. Uno dei tre tiene fermo Graham prendendolo per i capelli e tenendogli la testa su, bloccandogli il corpo con la mazza da baseball. Gli altri due tengono Frank per i capelli. Tony, il camionista che aveva cominciato la zuffa nella mattina va sul volto di Frank. TONY: Perché non provi
adesso a fare il furbo, biondino… Frank si dimena. Poi sputa in faccia a Tony. Gli altri due cominciano a ridere. Tony indietreggia e si asciuga il volto e comincia a ridere anche lui. Anche Frank comincia a ridere. Poi Tony estrae dalla giacca una pistola e la punta in faccia a Frank. Tutti smettono di ridere, tranne Frank che ride di santa ragione. Graham invece continua a dimenarsi, tenuto a bada dall’altro camionista. FRANK (Ridendo): E bravo bambino…
si è portato anche la pistola dietro ah ah ah… TONY
(Minaccioso): Non cercare di
sfidarmi, verme schifoso… FRANK
(Continuando a ridere): Ah ah ah… dai
sparami stronzo di merda, sparami… Lo sguardo di Tony si fa ancora più minaccioso. Frank smette di ridere. FRANK (Con
sguardo deciso): Sparami! Tony preme il grilletto. La scena va a rallentatore. Uno sparo nella notte. Il proiettile colpisce Frank in piena faccia. Vediamo Graham che grida (sempre a rallentatore) GRAHAM: Il corpo di Frank crolla a terra. La scena torna a velocità regolare. Tony e l’altro cominciano a riempire Graham di botte e di colpi di mazza da baseball allo stomaco. Poi, anche Graham crolla a terra. I tre smettono di pestarlo. Tony si fruga in tasca ed estrae alcuni biglietti da un dollaro. Li getta addosso a Graham che si sta dimenando per il dolore. TONY: Questi sono per
il disturbo e per i vostri sandwich di oggi, brutti vermi Tony sputa addosso a Graham che continua a dimenarsi. Poi, Graham si ferma, sdraiato, e guarda in alto, con la faccia sporca di sangue. In sottofondo sentiamo il rumore dei grilli e del fuoco che scoppietta. La Mdp zooma sul volto insanguinato di Graham, illuminato dal falò. Stacco SCENA 43: EST. COLLINA – GIORNO Vediamo Graham seduto sotto l’albero. Ha le mani incrociate sulle ginocchia. Accanto vediamo un mucchio di terra rialzato, dove Graham ha seppellito Frank. Graham guarda avanti a sé. Il suo volto è martoriato dai lividi sulla fronte, sulle guance e sulle labbra. Un raggio di sole filtra tra i rami dell’albero illuminando il volto di Graham. Graham afferra la borraccia che ha accanto a sé, la apre e cerca di bere, ma la borraccia è vuota e cadono solo poche gocce. Poi Graham si alza in piedi e si scuote le mani. Poi guarda il mucchio di terra dove ha seppellito Frank. Soggettiva del mucchio di terra, sul quale è stata tracciata una croce fatta a mano. Graham recupera la sua sacca, vi ripone la coperta, il recipiente per il caffè, i chicchi di caffè e i soldi di Frank. Poi dà un calcio alla borraccia gettandola giù dalla collina. Sentiamo il cinguettio degli uccellini. Poi Graham, con fatica, si mette la sacca in spalla e comincia a camminare giù dall’altra parte della collina. Sottofondo Musicale: “My Hometown” di Bruce Springsteen. Stacco SCENA 44: SCENE IN ESTERNO – GIORNO Il sottofondo musicale continua. Vediamo una serie di riprese in esterno, dove Graham cammina per la strada, per i campi, su per le colline, attraversa ponti. Continua SCENA 45: SCENE IN ESTERNO – NOTTE Il sottofondo musicale continua. Vediamo Graham appoggiato con la schiena ad un albero, col fuoco davanti e la coperta addosso. E’ sveglio e guarda avanti a sé. La Mdp zooma su di lui. Continua SCENA 46: EST. LINEA DI CONFINE – GIORNO Il sottofondo musicale continua. Vediamo Graham che passa la linea di confine tra l’Arizona e la California. La Mdp ruota di 180° su sé stessa mentre Graham si allontana dall’obbiettivo. Continua SCENA 47: EST. CASA DI MONTY BEAUFORD – GIORNO Il sottofondo musicale continua. Graham cammina verso la Mdp guardando in avanti. Poi si ferma. Il sottofondo musicale sfuma. L’immagine stacca alle spalle di Graham. La Mdp sale e inquadra una fattoria in cima ad una collinetta. C’è una strada sterrata che porta ad essa. Intorno ci sono degli alberi che la circondano. Graham inizia a percorrere la strada sterrata. Poi l’immagine stacca quando Graham arriva alla porta. Bussa. L’immagine stacca alle spalle di Graham. Dietro la porta a vetri appare un volto femminile. E’ Marylou, 39 anni, la giovane moglie di Monty Beauford, zio di Graham. Ha capelli lunghi neri e dei bellissimi occhi. Osserva Graham. Graham rimane sulla porta con sguardo sorpreso. MARYLOU: GRAHAM: Ciao Marylou Marylou accenna un sorriso ma ha lo sguardo triste. MARYLOU: Vuoi entrare? GRAHAM: Magari… Marylou apre la porta a rete. Graham entra. SCENA 48: INT. CASA DI MONTY BEAUFORD – GIORNO Graham chiude la porta a rete. Si guarda intorno e vede che la casa è piuttosto desolata, con oggetti raggruppati in alcuni scatoloni. Il pavimento è leggermente sporco. Poi Marylou si volta verso Graham. Graham la osserva, poi continua a guardarsi intorno. GRAHAM: Che avete
combinato qua?… E la mamma? MARYLOU: Tua madre non è
mai arrivata qua… non abbiamo avuto più notizie di lei… Marylou si fa dare da Graham la sacca da viaggio e la appoggia in un angolo. Poi Marylou si mette a sedere ad un tavolino e fa cenno a Graham di sedersi anche lui. Graham si siede. GRAHAM: Papà mi aveva
detto che sarebbe venuta qui… MARYLOU: Graham, quasi commosso, ha uno sguardo quasi sconcertato. MARYLOU: Se fosse stato
per tuo padre, la cara Lauren avrebbe vissuto altri 2000 anni… GRAHAM (Con le
lacrime agli occhi): MARYLOU: E’ tutto finito
Graham… tutto finito… GRAHAM: Ve ne state
andando anche voi? MARYLOU: No… soltanto io… GRAHAM: Che vuoi dire? Marylou si alza dalla sedia e fa cenno a Graham di seguirla. Graham la segue. I due arrivano in camera da letto. Graham guarda nella stanza e vede suo zio Monty, 73 anni, disteso sul letto. Accanto al letto c’è una sedia a rotelle e un comò con alcune medicine sopra. Graham avanza nella camera da letto e arriva di fianco al letto, guardando in faccia Monty, che con fatica comincia ad aprire gli occhi. Monty apre gli occhi e vede Graham. MONTY
(sofferente): Graham… come sei
cresciuto… GRAHAM: Ciao zio… MONTY: Lo sapevamo che
qualcuno sarebbe arrivato fin qui... tu quanto tempo hai camminato? GRAHAM: Graham prende la mano di Monty e gliela stringe. Monty tossisce faticosamente. MONTY: Ci hanno
sfinito, lo sai? Le banche, le istituzioni… non ho più neanche un filo di
piantagione… ho ceduto tutto alle banche… mi è rimasto questo soffitto, e
questo pavimento, e queste mura… ancora per poco GRAHAM: Non ti sforzare,
zio… credo che tornerò da dove sono venuto allora… MARYLOU: Puoi restare qui
se vuoi… ti preparo un bagno caldo… GRAHAM: Buona idea… Graham si volta nuovamente verso Monty, che lo osserva. MONTY: Graham… sei
cresciuto davvero… Graham accenna un sorriso. GRAHAM: Riposati, zio… Graham lascia la mano di Monty che chiude nuovamente gli occhi. Graham e Marylou escono dalla camera. Stacco SCENA 49: INT. CASA DI MONTY BEAUFORD – BAGNO – NOTTE La Mdp inquadra la finestra del bagno. Il sole è appena tramontato. C’è uno sfondo rossastro con davanti un albero in penombra. Poi la Mdp stacca su Graham, seduto nella vasca con l’acqua fino al collo e uno straccio sugli occhi. Sentiamo il rumore dell’acqua mentre Graham si muove leggermente. Poi Graham si accorge di qualcosa e si toglie la benda. Davanti a lui c’è Marylou, seduta sul bordo della vasca. Graham sembra quasi imbarazzato. MARYLOU: E’ abbastanza
calda l’acqua? GRAHAM
(Imbarazzato): Sei venuta a
controllare che non me ne vada? MARYLOU: E perché
dovresti andartene? GRAHAM: L’acqua è molto
calda… Marylou china la testa. Graham la osserva. GRAHAM: Cosa ha? MARYLOU: Cancro… GRAHAM: Per quanto
ancora? GRAHAM (Con
sguardo quasi rassegnato): Come ti senti? MARYLOU: Ci sono
abituata… tuo zio mi ha dato tanto, molto più di quanto io abbia dato a lui… e
alla fine sapevo già che ci saremmo trovati in situazioni come questi…
soprattutto dopo che il male ha cominciato a manifestarsi… GRAHAM (Tenendo
la mano a Marylou): Mi dispiace
Marylou… mi dispiace davvero… MARYLOU: Ricordi quando
da bambino mi giravi sempre intorno… credevo quasi che fossi innamorato di me… GRAHAM: Forse lo ero
davvero… MARYLOU: Avevi solo dieci
anni… GRAHAM: Ero intelligente
anche a dieci anni… MARYLOU: Mi ricordo che
tuo padre chiamava Monty “vecchio puttaniere” GRAHAM: Beh, lui aveva
cinquant’anni e tu nemmeno venti MARYLOU: Nessuno vieta di
innamorarsi di un uomo trent’anni più vecchio di te Graham accenna un sorriso. MARYLOU: Dai, fai presto…
tra poco la cena è pronta… Marylou si alza dal bordo della vasca e torna in salotto. Graham la osserva mentre esce. Poi, timidamente si guarda le parti basse e poi ristende la testa al bordo della vasca. Stacco SCENA 50: INT. CASA DI MONTY BEAUFORD – SALOTTO – NOTTE La Mdp inquadra un machete in una vetrinetta di legno alla parete. Ha una lama di circa 50 centimetri che risplende nella penombra del salotto, illuminato da una lampadina che penzola dal soffitto. La vetrinetta è ben levigata e lucidata rispetto al resto del salotto piuttosto malmesso. Graham è davanti alla vetrinetta che guarda il machete. Marylou si avvicina a lui. Gli mette una mano sulla spalla. MARYLOU: Ehi Graham… c’è
un po’ di minestra per te… GRAHAM
(Osservando il machete): E questo da dove
viene? MARYLOU: E’ un Wessen di
fabbricazione tedesca del 1879… è stato utilizzato soltanto una volta per
decapitare un uomo… Tuo zio lo comprò ad un’asta dieci anni fa, pagandolo
tremila dollari… La lama è perfettamente affilata e la fondina è stata
restaurata in Messico… vedi quel simbolo “MB”? Soggettiva della fondina esposta nella vetrinetta accanto al machete. Si nota il simbolo “MB”, cucito nel cuoio della fondina. GRAHAM: “MB”… Monty Beauford… MARYLOU: La fece incidere
a Tijuana per poterla esporre... era una delle poche cose di cui andava fiero…
ma adesso anche questa finirà in altre mani… Graham si sposta dalla vetrinetta e si siede a tavola con davanti il suo piatto di minestra. Marylou si siede di fronte a lui. Graham prende in mano il cucchiaio, poi si accorge che Marylou lo sta osservando. GRAHAM: Marylou gli fa un sorriso affascinante. Graham abbassa il capo verso la minestra e ne mangia un cucchiaio, poi volge lo sguardo verso Marylou e le fa un sorriso. Marylou appare malinconica. Stacco SCENA 51: INT. CASA DI MONTY BEAUFORD – STANZA DI GRAHAM – NOTTE Graham sta guardando fuori dalla finestra, sdraiato bocconi sul letto a torso nudo. La luna è alta nel cielo terso e splende sopra l’albero in penombra. Graham continua a guardare fuori. Poi si china e raccoglie la sua sacca. La apre ed estrae il diario. Apre ad una pagina vuota e prende la matita cominciando a scrivere. La voce fuori campo scandisce ciò che Graham sta scrivendo. VOCE FUORI CAMPO
(Graham): Qualcuno uccide
tanto per uccidere…… So che ho vissuto una vita strana… non capisco se certe
cose sono sbagliate o giuste, non capisco se il bianco è il nero o se il nero è
il bianco… La Mdp zooma su Graham mentre sta scrivendo. Continua SCENA 52: INT. CASA DI MONTY BEAUFORD – CAMERA DA LETTO DI MONTY – NOTTE Vediamo Graham che si avvicina a Monty. VOCE FUORI CAMPO
(Graham): …Solo una cosa
riesco a capire… non ci sono più valori, niente… tutto è perduto… Graham osserva per qualche secondo suo zio. Poi gli prende la mano e lo scuote leggermente. Graham fa uno sguardo rassegnato. Capisce che Monty è morto. Lascia cadere la sua mano facendola penzolare giù dal letto. VOCE FUORI CAMPO
(Graham): Graham osserva il corpo di Monty. Si fa il segno della croce. GRAHAM: Che Dio ti
benedica, vecchio puttaniere Graham esce dalla stanza di Monty, mentre lui giace con la mano che penzola giù dal letto. Continua SCENA 53: INT. CASA DI MONTY BEAUFORD – SALOTTO – NOTTE Graham apre la vetrinetta e prende il machete e la sua fondina. Lo infila nella fondina e se la lega intorno al petto tenendo il machete al suo fianco. Poi si infila una giacca stracciata di velluto e si sistema in modo da tenere nascosto il machete sotto la giacca. VOCE FUORI CAMPO
(Graham): E’ ora di fare
piazza pulita Graham si mette in spalla la sacca ed esce dalla porta a rete. Stacco SCENA 54: EST. CASA DI MONTY BEAUFORD – NOTTE Graham comincia a camminare lungo la strada sterrata che scende giù per la collinetta. Il paesaggio è illuminato dalla luna che splende nel cielo stellato. Graham si volta verso la casa di Monty e vede la figura di Marylou dietro la porta a rete. Graham si ferma e la osserva. Notiamo Marylou dietro la porta a rete che alza la mano per salutare Graham. Graham continua ad osservarla e fa un leggero sorriso. SCENA 55: INT. CASA DI MONTY BEAUFORD – NOTTE Vediamo la scena dall’interno. La Mdp riprende di spalle Marylou con una vestaglia bianca che risplende intorno alla penombra del salotto. Marylou sta salutando Graham. Poi la Mdp stacca in un profilo in primo piano di Marylou con uno sguardo malinconico che guarda Graham. MARYLOU
(Sottovoce): Buona fortuna… SCENA 56: EST. CASA DI MONTY BEAUFORD – NOTTE Graham guarda ancora verso la casa. Poi si volta e scende lungo la strada sterrata con la sacca in spalla. La Mdp si alza e allarga il campo inquadrando Graham che se ne va. Stacco SCENA 57: INT. BAR – GIORNO Siamo nel bar dove Frank e Tony litigarono. Tony se ne sta seduto al bancone bevendo la sua birra insieme agli altri due compari. Il padrone dietro il bancone ride con loro. TONY: … E così la feci
salire sul camion… aveva una gonna strettissima e il mio “coso” iniziò a pungermi…
e allora lei mi guardava mentre con una mano guidavo e con l’altra tenevo fermo
l’uccello… Il padrone e gli altri due ridono. La Mdp allarga il campo a ritroso fino ad inquadrare Graham ad un tavolino che finisce di mangiare un sandwich. Ha sempre la giacca indosso. Ha uno sguardo quasi allucinato. Con un sontuoso rumore, Graham si schiarisce la voce. Tony e gli altri smettono di ridere e guardano Graham, messo di spalle. Notiamo che nel locale ci sono solo Graham, Tony, il padrone e i due camionisti. TONY (Al
padrone): Ehi… quello lì
mi sembra di conoscerlo… PADRONE: E dove l’hai
visto? TONY: Tutti ridono. Tony si alza dallo sgabello e lentamente si avvicina a Graham. Vediamo che Graham sfila il machete da sotto la giacca senza che Tony se ne accorga. Tony si sta avvicinando. TONY (A Graham): Ehi... non ti è
bastata l’ultima lezione? Da qui in poi la scena è a rallentatore. Con uno scatto Graham si volta e dà un colpo di machete nello stomaco di Tony, infilzandolo. Tony grida per il dolore e crolla a terra sanguinante. Poi Graham si catapulta sugli altri due. Uno di loro ha una mano appoggiata al bancone. Con un colpo di machete, Graham gliela mozza completamente, poi dà un colpo di machete nello stomaco al terzo camionista che crolla a terra anch’egli sanguinante, mentre il secondo si sposta dal bancone con la mano monca gridando di dolore. Notiamo che la mano mozzata è rimasta sul bancone colmo di sangue. Poi gira il machete verso il padrone che intanto ha afferrato la mazza da baseball. La scena torna a velocità regolare. Vediamo Graham che tiene il machete puntato al collo del padrone del bar. I due si guardano negli occhi. Il padrone è impaurito mentre Graham appare calmo ma con gli occhi pieni di rabbia. Il padrone trema. Graham vede la mazza da baseball. GRAHAM (Al
padrone): Gettala… Il padrone del bar getta per terra la mazza da baseball e alza le mani. Poi Graham mette la mano sinistra in tasca mentre con la destra tiene il machete puntato alla gola del padrone. Estrae alcuni biglietti da un dollari e li getta addosso al padrone. GRAHAM: Questi sono per
il disturbo… e per le loro birre… La Mdp stacca sul secondo camionista con la mano monca che trema pallido a terra. Graham toglie velocemente il machete dalla gola del padrone e lo rimette nella fondina. Torna al tavolo, prende la sua sacca ed esce dal bar. C’è silenzio. Il padrone si erge dal bancone e vede il camionista con la mano monca ancora tremante e pallido a terra e gli altri due, ormai cadaveri, con la pancia infilzata. Comincia la voce fuori campo di Graham. Sottofondo Musicale: “Independence Day” di Bruce Springsteen SCENA 58: EST. COLLINA – NOTTE Il falò è acceso. Graham ha la sua coperta addosso e sta scaldando del caffè. E’ seduto per terra, appoggiato al tronco di una grossa quercia. Appena il caffè è pronto Graham lo beve a lunghi sorsi. Poi cerca di asciugare il recipiente mettendolo sul fuoco. Si volta e prende la sacca estraendo il diario. Apre ad una pagina vuota, prende la matita e comincia a scrivere. La voce fuori campo scandisce quello che sta scrivendo Graham. VOCE FUORI CAMPO
(Graham): Il vento soffia
freddo, mi sono messo la coperta addosso… Ho scaldato del caffè e mi sono sdraiato
nella notte nera.. Sono sveglio, sono sveglio signore… col mio machete accanto
a me… Continua SCENA 59: EST. BRIGHTON RANCH – GIORNO Ci ritroviamo nella stessa scena dell’inizio. Vediamo la sagoma di un uomo avanzare verso il Brighton Ranch. La Mdp stacca e inquadra l’uomo. E’ George, che sta avanzando verso il ranch. Sembra stanco, ha la barba incolta e la faccia scottata dal sole. Il terreno è polveroso e desertico. Continua la voce fuori campo di Graham. VOCE FUORI CAMPO
(Graham): Gesù mio sono
spiacente, ma il tuo amore grazioso e la tua pietà non riescono a riempire il
mio cuore stanotte… non come può farlo un buon fucile e il nome di chi dovrei
uccidere… George continua a camminare. Si sentono delle grida confuse. George fa uno sguardo ignaro, cercando di capire da dove provengano. Poi un colpo di fucile raggiunge il petto di George che crolla a terra. Lo sparo echeggia. Stacco SCENA 60: EST. COLLINA – NOTTE Graham mette via il diario e prende il machete scaldando la lama sul fuoco. Poi lo infilza nel terreno. Si volta e guarda nuovamente nella sacca, estraendo la foto di Sam Hopkins. Graham la osserva davanti al fuoco. Fa quasi uno sguardo di sfida alla foto, poi la getta nel falò. Graham si volta e si mette a dormire. La Mdp stacca sul falò, inquadrando la foto di Sam Hopkins che brucia. Il sottofondo musicale sfuma. Dissolvenza. Didascalia su schermo nero. A Nerone (1994 – 2001) “Ci rivedremo un giorno, se anche i cani vanno in
paradiso” Sottofondo Musicale: “The New Timer” di Bruce Springsteen Titoli di coda FREIGHT YARD 114™ SCALO FERROVIARIO 114 Diretto da JOHN SAYLES Prodotto da CESARE CARUGI Per CADILLAC RANCH
PRODUCTIONS INC. Scritto da CESARE CARUGI Basato sulla canzone “THE
NEW TIMER” Scritta da BRUCE SPRINGSTEEN Fotografia di ADAM KIMMEL Montaggio di STUART LEVY Musiche composte da ROY
BITTAN Tracce scelte appositamente
da CESARE CARUGI Cast & Characters BILLY
CRUDUP (Graham Beauford) NICK
NOLTE (Frank) DAVID
STRATHAIRN (George) BILLY
BOB THORNTON (Jack) ROBERT
DUVALL (Willie Beauford) HARRY
DEAN STANTON (Monty Beauford) MARIE
RICHARDSON (Marylou Beauford) FRANCES
MCDORMAND (Lauren Beauford) OMAR
EPPS (Sailor) Songlist : the
new timer the
ghost of Tom Joad across
the border my
best was never good enough written & performed by BRUCE SPRINGSTEEN Available on “THE GHOST OF TOM JOAD” gave
it a name happy when
you need me this
hard land written & performed by BRUCE SPRINGSTEEN Available on “TRACKS” my
hometown written & performed by BRUCE SPRINGSTEEN Available on “BORN IN THE USA” independence
day written & performed by BRUCE SPRINGSTEEN Available on “THE RIVER” cross
road blues written & performed by ROBERT JOHNSON Available on “COMPLETE RECORDINGS” this
land is your land i
ain’t got no home written & performed dy WOODY GUTHRIE Available on “Dust Bowl Collection” Soundtrack available
on CADILLAC RANCH RECORDS FREIGHT YARD 114™ The End ©
2001 Cadillac Ranch Productions Inc. ®
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