LA MUSICA


La musica è la mia vita. Nonostante non sappia cantare e non suoni nessuno strumento in particolare (mi piace "strimpellare" la chitarra ogni tanto) non saprei stare senza la musica. Spesso mi accorgo che alcune emozioni riesco a trasmetterle solo attraverso la musica e che spesso mi è venuta in aiuto quando più ne ho avuto bisogno. Uso la musica come una specie di medicina per la mente. Ad esempio se sono teso ed ho voglia di rilassarmi, metto su un bel CD di Bob Marley, se mi sento triste ed ho voglia di sfogarmi allora niente è meglio di un vecchio CD dello zio Pino (Daniele). Se sono incazzato e ho voglia di scaricarmi allora ci vuole un bel pezzo duro dei 99Posse. Ma questo non è l'unico uso che faccio della musica. La musica mi tiente compagnia, mi fa rilassare, mi fa esprimere sentimenti che altrimenti terrei chiusi dentro di me. Spero che qualcuno di voi condivida queste mie impressioni. Non sono tanto legato a generi particolari o ad artisti particolari (anche se devo ammettere di avere un debole per il "vecchio" Pino Daniele). In generale mi piace la "buona musica", o comunque la musica che riesca a trasmettermi qualcosa, sia questa tristezza o gioia, rabbia o tranquillità. Per questo motivo mi ritrovo spesso a seguire con la stessa attenzione tipi di musica totalmente diversi (dall'heavy-metal al reggae) e non mi vergogno affatto di accostare un pezzo duro dei Metallica a una dolce ballata di Bob Marley. Comunque qui sotto c'è la lista con gli argomenti di questa pagina. Cliccate su quello che vi interessa e sarete trasportati direttamente alla sezione ad esso dedicata.


Argomenti


Caro CD

Proprio per questa mia grande passione per la musica, uno dei problemi con cui ho avuto spesso a che fare è stato quello del "caro CD", lo spinoso problema che non sta facendo altro che arricchire le tasche dei vari "pirati" che ci sono in giro (e io che vivo a Napoli ne conosco davvero tanti!). Per questo motivo cerco sempre di appoggiare ogni iniziativa atta a risolvere questo problema. Ad esempio ho appoggiato fin dall'inizio quegli artisti che hanno deciso (anche a loro spese) di imporre un prezzo "politico" per i loro CD e anche per i loro concerti. Per citarne qualcuno, ho apprezzato molto il gesto dei 99Posse di "imporre" il prezzo dei loro CD (come hanno sempre fatto finora) anche ora che hanno avuto successo e sono approdati ad una casa discografica di importanza internazionale (BMG). Mi rendo conto che le 29.000 richieste per l'ultimo album siano comunque troppe, ma mi sembra già un bel passo avanti. Inoltre per i loro concerti hanno "imposto" il prezzo politico di 15.000 lire rinunciando praticamente al loro compenso. Per questo motivo (oltre al fatto che mi piace la loro musica naturalmente) ho sempre acquistato i loro CD senza remore (anche quando non ritenevo all'altezza il loro "prodotto"). Naturalmente il problema non riguarda solo le case discografiche o gli artisti; un passo decisivo dovrebbe essere fatto dal governo portando l'IVA sui CD al 4% come per i libri, invece che al 20% com'è ora. Anche perché non si può dire che è più culturale un libro di Emilio Fede che un Cd di De Andrè! Vi invito a scrivermi sull'argomento, e soprattutto se avete notizie di altre iniziative a riguardo. Intanto di seguito ci sono alcuni links interessanti sull'argomento (se ne trovate qualcun altro mandatemelo via e-mail):

Music Box-Caro CD : E' una sezione speciale di Music Box del Corriere della Sera On-Line dedicata al problema del caro CD con varie lettere di ragazzi di tutt'Italia con le loro opinioni e le loro proposte al riguardo. Il server è abbastanza veloce e si può esplorare la pagina in poco tempo.

Gulliver-Caro CD : E' un articolo uscito nel Febbraio 98 sul giornale di "Gulliver", un'associazione universitaria, molto ben curato, sul problema del caro CD. L'articolo mette in luce alla perfezione quali sono i problemi che hanno portato al prezzo attuale dei CD, proponendo anche qualche soluzione attuabile. Inoltre alla fine della pagina c'è uno spazio dedicato a vari links che riguardano lo stesso problema, compresi links a siti che vendono CD on-line con i prezzi più vantaggiosi (non assicuro sui links perché l'articolo è un po' vecchio, ma propone spunti interessanti). L'unico problema vero del sito è la lentezza del server. Se dopo cinque minuti di connessione non siete ancora riusciti a caricare tutta la pagina, allora vi conviene ritentare in un altro orario, comunque ne vale la pena.

Torna all'inizio

Pino Daniele

Preferisco non dilungarmi troppo sulla vita e la discografia di Pino; per queste notizie potrete vedere più approfonditamente nei links qui sotto. Personalmente, ho scoperto Pino Daniele un po' tardi considerando il fatto che sono di Napoli. Naturalmente conoscevo già alcuni suoi successi come "Napul'è", "Quando", "Je so' pazzo" ed altri, ma non mi ero mai interessato a lui più di tanto. Poi acquistai sull'onda del successo che stava riscuotendo in tutt'Italia l'album "Non calpestare i fiori nel deserto" (che alla luce di quello che conosco oggi del repertorio di Pino, non fa certo parte dei suoi dischi migliori). Da quel momento ho iniziato ad informarmi di più, a chiedere notizie ad amici appassionati, e pian piano ho iniziato ad acquistare qualche suo vecchio album ed ho scoperto il "vero" Pino Daniele (almeno a mio parere). Mi rendo conto che chi non è napoletano o non lo capisce, non può apprezzare appieno il "vecchio" Pino, ma vi assicuro che l'intensità e la passione che alcune vecchie canzoni riescono a trasmettere non sono assolutamente paragonabili ai brani molto più commerciali che ultimamente sta sfornando a ritmo industriale il "nuovo" Pino Daniele. Con questo non voglio disprezzare comunque la scelta che ha fatto di cambiare il suo modo di cantare, perché facendo questo ha sicuramente acquistato molti più fans di quanti ne avesse prima ed è diventato uno dei cantautori di spicco della musica italiana; ma comunque, secondo me, ha perso molto di quella sua capacità che aveva di toccarti il cuore con le sue canzoni, di farti provare forti emozioni, di farti sentire fino in fondo i suoi sentimenti. Questo è successo a mio parere perché ha abbandonato l'uso della lingua napoletana (dico lingua perché non la considero un dialetto), non perché sia meglio di quella italiana (anche se la considero molto più "musicale"), ma perché è la "sua" lingua, è la lingua con cui pensa, con cui parla il suo cuore. Questa è una cosa che sento molto, anche per me è lo stesso e penso che sia così per ogni napoletano. Le sue canzoni di oggi, anche se molto orecchiabili e comunque belle, risultano un po' "fredde" per chi conosce o ha conosciuto il "vecchio" Pino.

Volendo fare una classifica degli album più belli, metterei sicuramente al primo posto "Terra mia" che è il suo primo album (1977). In questo album, oltre alle conosciutissime "Napul'è", "'Na tazzulella 'e café" e "Quanno chiove" (quest'ultima ripresa anche da grandi artisti, non ultima Mina), ci sono altre canzoni meno conosciute ma molto intense come "Terra mia" (una delle più belle in assoluto per me) e "Libertà". Gli album che seguono continuano sullo stesso livello. Le canzoni sono tristi, appassionate, di protesta; si miscelano tra loro e creno un mix che rende l'ascolto dei dischi molto piacevole. Tra queste spicca quella che a mio parere è la più bella in assoluto: "Alleria" che fa parte dell'album "Nero a metà" (1980) che a dispetto del titolo è molto triste e intensa. Senza dimenticare poi canzoni bellissime e intense come "Je sto vicino a te", "Putesse essere allero", "E so' cuntento 'e sta'", "Appocundria", ecc. e canzoni belle e dure come: "Je so' pazzo", "A me me piace 'o blues", "Yes I know my way" (che a mio parere a rovinato con quel pasticcio tecnologico di "Senza peccato"), "Tutta 'n'ata storia", ecc.. Volendo tuttavia tralasciare gli album che sono meno conosciuti, prendiamo in esame gli album più recenti che hanno segnato il cambiamento di Pino Daniele. Inizierei da "Sotto 'o sole" (1991-92), che contiene la famosissima canzone "Quando" ed è stato sicuramente l'album della svolta per Pino Daniele. Per la prima volta nella sua carriera una sua canzone in italiano aveva riscosso molto succeso tra il pubblico (ne aveva già scritte altre in italiano prima), anche grazie al film di Troisi di cui era colonna sonora ("Pensavo fosse amore e invece era un calesse"). L'album contiene anche una bellissima canzone il cui testo è di Massimo Troisi che si intitola "'O ssaje comme fa 'o core", e poi ripropone molte vecchie canzoni riarrangiate per l'occasione. Penso che dopo questo album Pino abbia deciso di provare a "sfondare" in tutta Italia scrivendo le sue canzoni in italiano. Questo si evince anche dall'album che segue: "Che dio ti benedica" (1993) che è anche il titolo del singolo (in italiano), lanciato con molto successo in tutt'Italia anche grazie al video della canzone che propone la partecipazione straordinaria di Ornella Muti. Le canzoni dell'album sono quasi tutte in italiano, tranne "T'aggia vedè morta" (la seconda canzone col testo di Massimo Troisi) ed il ritornello di "Fatte 'na pizza". Ormai la metamorfosi era avvenuta e la conferma c'è stata con l'album "Non calpestare i fiori nel deserto" (1995), che è quello che ha fatto realmente diventare Pino Daniele uno dei cantautori italiani di maggior successo. Nel frattempo Pino aveva anche fatto un tour in tutta Italia con Jovanotti ed Eros Ramazzotti, e questo ha contribuito molto a farlo conoscere a tutti. Da quest'album iniziano anche le collaborazioni con altri artisti (con Jovanotti in "Un deserto di parole"e la bellissima "Se mi vuoi" con Irene Grandi) che lo porteranno a duetti particolari più o meno fruttuosi. Le canzoni di quest'album che più si possono ricondurre alla musica del "vecchio" Pino, sono sicuramente "Resta... Resta cu'mme'" e "Anima". Arriviamo quindi ai giorni nostri con gli album: "Dimmi cosa succede sulla Terra", la raccolta "Yes I know my way" e l'ultimo nato "Come un gelato all'equatore". Tra le molte canzoni più o meno commerciali sfornate in questi album si segnalano sicuramente canzoni stupende come: "Dubbi non ho", "Amici come prima", "Amore senza fine", fino alle ultime "Cosa penserai di me" e "Si forever". Spero di non avervi annoiato con questa cronostoria della musica di Pino, che comunque vada continuerò a seguire sempre perché la sua musica mi ha dato tanto. Se vi interessa comunque questa è la mia top-ten per le canzoni di Pino Daniele: 1) Alleria; 2) Terra mia; 3) Napule è; 4) Gesù Gesù; 5) Ammore scumbinato; 6) Quanno chiove; 7) Quando; 8) Qualcosa arriverà; 9) Libertà; 10) Anna verrà.

La metamorfosi di Pino Daniele è stata anche nel suo look. Potrete farvene un'idea guardando le foto. Qui di seguito ci sono invece i links più interessanti che ho trovato su Pino Daniele (se ne trovate qualcun altro fatemi sapere):

PinoDaniele.com : Questo era l'indirizzo del sito ufficiale di Pino Daniele, ma ora il sito non c'è più e al suo posto ci sono solo i links ai siti dedicati a Pino dai suoi fans, tra cui anche quelli che seguono;

Mondomania-Pino Daniele Web Site : Un sito web dedicato a Pino Daniele molto ben curato, con pagine dedicate alla sua biografia, alla sua discografia e alle notizie sempre aggiornate su di lui. Inoltre ci sono degli spazi dedicati al voto della vostra canzone preferita e del vostro album preferito, e seppure a volte risulta un po' lento, è un sito che va visitato;

Pino Daniele : Un altro bel sito dedicato a zio Pino, che pur essendo raccolto in una sola pagina, è molto ben curato e propone una prima parte con la sua storia, una seconda con la sua discografia ed una terza con alcuni file real-audio. Il server è abbastanza veloce ed essendo il sito racchiuso in una sola pagina permette un giro completo in poco tempo;

Trident Agency-Pino Daniele : Un sito abbastanza scarno, contiene solo testo, con una sezione dedicata alla biografia ed un'altra alla discografia, con l'aggiunta di qualche recensione di qualche album. Essendo solo testo è molto veloce da visitare, ma fatelo solo per curiosità, perché gli altri due sono curati molto meglio.

Torna all'inizio

Bob Marley e il reggae

Ho iniziato ad ascoltare il reggae (e Bob Marley naturalmente) soltanto quattro o cinque anni fa, durante le "focose" proteste scolastiche di quegli anni. Fino ad allora (e me ne vergogno), per me Bob Marley era solo quel capellone che cantava "No woman no cry" (che tra l'altro mi piaceva già molto) e che fumava canne a volontà (a tale proposito c'è una foto che serve a rendere l'idea). Poi ho inizato a conoscere meglio sia il reggae che Bob Marley, e mi sono fatto una specie di cultura a riguardo. Il reggae nacque in Giamaica da un lento processo di cambiamento che investì la musica dell'isola. La Giamaica fu prima conquistata dagli spagnoli che sottomisero le popolazioni locali ad un regime di schiavitù, poi in seguito (dal 1500) iniziarono ad arrivare nell'isola i primi gruppi di schiavi dall'Africa e l'isola fu conquistata dagli inglesi. Fino al 1780 furono circa 600.000 gli africani deportati nell'isola ed alcuni di loro (definiti "maroons") si ribellarono al regime di schiavitù fuggendo sulle montagne e vivendo in comunità autonome, dove tennero vive le loro tradizioni adattandole in parte a quelle del luogo. Il primo genere musicale che si diffuse nell'isola fu il calipso che arrivava da Trinidad e miscelava una base di musica africana con elementi spagnoli e francesi. In Giamaica il calipso prese la forma del "mento", uno stile africaneggiante e decisamente legato a tematiche sessuali. Influenzato poi dal soul americano trasmesso dalle radio, il mento iniziò a trasformarsi in ska, passando attraverso le prime esperienze dei sound system (una sorta di discoteche ambulanti). Lo ska prendeva a piene mani dalla musica afroamericana per adattarla alle proprie necessità e divenne la risposta giamaicana al rhythm'n'blues. Intorno al 1966 poi, dallo ska si svilupparono alcune forme più evolute che portarono al reggae. La prima fu il rocksteady soprattutto con una giovane band vocale, quella dei Wailers, formata da Bob Marley, Peter Tosh e Bunny Wailer. Dal rocksteady nacque quindi il reggae che mette insieme tutti gli elementi della storia musicale giamaicana: il calypso, la muisca rasta, lo ska e il rocksteady, il rhythm'n'blues e le chitarre elettriche al posto dei fiati. Il reggae si diffonde pian piano in tutto il mondo soprattutto grazie al successo di "Bob Marley & The Wailers". Dal reggae poi, grazie soprattutto anche ai primi disk jokey (che nascono proprio in Giamaica dalle prime esperienze del sound system) che iniziano a modificare i brani con il loro "parlato improvvisato" aggiunto alla base musicale, nascono altri generi musicali quali il dub e lo stesso rap, l'hip-hop ed il moderno raggamuffin.

Per quanto riguarda Bob Marley, ho conosciuto molto di più su di lui studiando i testi delle sue canzoni. Questo mi ha aiutato a comprendere come la cultura bianca abbia amato il profeta del reggae senza capirlo fino in fondo. Spesso si è generalizzato sull'impianto ribelle e liberatorio delle sue canzoni senza metterlo in rapporto con la religione e la storia della Giamaica. Bob Marley era un accanito seguace del tafarismo, culto finalizzato all'unione dei popoli africani che affondava le proprie radici nelle idee di un certo Garvey che discendeva dai celebratissimi "maroons" ed era una specie di padre fondatore per il popolo giamaicano. il culto del rastafari può essere sintetizzato in questo modo: il sogno è quello dell'unificazione di tutta la gente nera e del suo esodo da Babilonia, la terra del peccato e della sofferenza dove era costretto a dimorare. Il sacro Armageddon, il giorno della grande marcia, avrebbe condotto quei popoli a Zion, la madre patria (poi identificata con l'Etiopia). Inoltre alcuni precetti del tafarismo molto importanti sono: niente alcool, tabacco e sale, ruolo assolutamente marginale delle donne (a questo punto "No woman no cry" potrebbe essere letta in un altro modo), nonché il divieto assoluto di tagliare e pettinare i capelli (i famosissimi "dreadlocks", da dread=spavento e lock=ciocca, non sono una moda ma un atto di fede) ed infine il "dovere" del consumo di marjuana o ganja, considerata "erba di saggezza" e il contemporaneo divieto assoluto per le cosiddette "droghe di Babilonia": eroina e cocaina. Tutto ciò si ripercuote non solo nella vita di Marley, ma anche e soprattutto nelle sue canzoni. A uno sguardo attento i suoi testi contengono tutti qualche riferimento più o meno marcato alla storia della Giamaica o alla sua religione e sarebbe ipocrita dividere le sua musica da tutto ciò. Al di là di tutto questo, comunque Bob Marley ha dato tanto alla musica e alcune sue canzoni resteranno per sempre nella storia della musica e difficilmente ci sarà qualcun'altro come lui.

Per quanto mi riguarda, il reggae e Bob Marley in particolare hanno un ruolo importantissimo nella mia vita. Non so se è così anche per qualcuno di voi, ma questa musica è in grado di farmi rilassare, è una specie di disintossicante dell'anima. Quando sono molto teso o stressato mi basta sentire qualche nota di una canzone a caso per rilassarmi completamente e dimenticare le preoccupazioni e i problemi che prima mi assillavano. Per chi non lo conosce ancora o per chi lo conosce poco e vorrebbe saperne di più, consiglio vivamente di compare uno dei due album "Legend - The best of Bob Marley and The Wailers" che sono stati ristampati da poco. Contengono le registrazioni migliori dei suoi brani più belli e anche se il secondo ha una qualità di suono migliore, il primo contiene sicuramente le canzoni più famose in assoluto. Vi consiglio inoltre di ascoltare una canzone a cui sono molto affezionato: "Redemption Song" che è una delle sue ultime canzoni, una dolce ballata tra il folk e il reggae che è interpretata dal solo Bob Marley con la sua chitarra. Qui sotto potrete trovare qualche link interessante sia su Bob Marley che sul reggae, se ne avete qualcuno da proporre, mandatemelo via e-mail.

Bob Marley.com : E' il suo sito ufficiale e potrete trovarci di tutto, dalla storia alle inteviste, dalle canzoni alle magliette e anche se a volte è un po' trafficato, vale comunque la pena di vederlo. Naturalmente il sito è in inglese, quindi si presuppone che ne sappiate qualcosa.

Bob Marley : Questo è un bellissimo sito completamente in italiano curato da un fan di Bob Marley. Il server è abbastanza veloce e nel sito potrete trovare i testi completi di tantissime canzoni, molte fotografie e naturalmente la sua storia e la discografia completa. Il sito è molto ben curato ed è l'ideale per chi vuole conoscere bene Bob Marley. Inoltre c'è una sezione dedicata ai links dove potrete trovare links interessanti sia su Bob Marley che sul reggae e sulla Giamaica. Vale sicuramente la pena di dare almeno un'occhiata.

Torna all'inizio

Spaghetti Funk (Articolo31 e Gemelli Diversi)

Questo è certamente uno dei generi che provengono direttamente dal ramo rap-hiphop che più ha avuto successo negli ultimi anni. Nonostante non abbia capito ancora bene quale sia la differenza principale tra questo gruppo e quello dell'Area Cronica, questi due insieme raggruppano sicuramente il meglio (a mio parere), di quello che si è sviluppato musicalmente in Italia a partire dall'esperienza rap hip-hop e funky importata dagli USA. Devo ammettere che nonostante sia un genere che mi piace abbastanza, non posseggo molti dischi di questo tipo, anche perché mi sono accorto che dopo aver ascoltato per intero un album del genere, solo tre o quattro brani mi piacevano davvero molto, mentre ce ne erano alcuni che non mi dicevano proprio niente. Questo forse perché non mi piacciono tutte le sfaccettature di questo tipo di musica. Per darvi un'idea di quello che sto cercando di dire, non amo molto i brani con tanto "parlato", soprattutto quando questo è molto pressante e insistente, tanto da trasmettere ansia, senza permetterti nemmeno di capire le parole. I pezzi che invece mi fanno impazzire sono quelli con un mezzo parlato un po' più lento e comprensibile e che nel ritornello presentano una bella voce (magari femminile) che da un tono davvero eccezionale alla canzone. Per darvi un'idea, un pezzo che mi ha veramente colpito è stato "Un attimo ancora" dei Gemelli Diversi; forse è questa la sintesi ideale di quello che mi piace in una canzone di questo genere. Naturalmente, dato che questo genere presenta di solito musiche piuttosto scarne, spesso campionature di altri brani, la parte più importante di questi brani è costituita dal testo. I testi di solito sono lunghissimi, grazie soprattutto alla presenza del "parlato" e bisogna stare attenti a non cadere nella trappola della retorica o delle rime facili e prevedibili. Non è un lavoro facile, ma spesso questi artisti riescono a farlo in modo eccezionale.

Naturalmente sono tantissimi i gruppi in Italia che si rifanno a questo genere di musica, ma sicuramente i più conosciuti e affermati sono gli Articolo31 che calcano da anni ormai i palcoscenici italiani presentando al pubblico pezzi sempre nuovi e diversi, accogliendo per primi tutte le novità musicali che si sviluppano soprattutto negli Stati Uniti. A loro si deve la crescita e lo sviluppo di questo genere in tutta Italia perché sono stati i primi a portare questi "esperimenti musicali" sul palco e con la loro energia e carica musicale hanno saputo "istruire" anche il pubblico italiano a questo genere musicale che era sbarcato ormai anche in Europa con le varie varianti e contaminazioni. Sono stati proprio loro i promotori di questa nuova esperienza dello Spaghetti Funk, facendolo diventare da genere musicale a stile di vita, come era già successo con l'hip-hop. Hanno ideato anche un loro linguaggio particolare con l'ormai famoso "vai bello!" che già spopola tra i giovani seguaci del genere.

Partendo poi dall'esperienza degli Articolo31, sono nati tantissimi gruppi che proponevano la stessa musica, alcuni dei quali si sono poi staccati fino a creare l'Area Cronica, mentre altri si sono accodati al loro stile ottenendo tutti, chi più e chi meno, grande successo in tutta Italia. Tra questi si sono distinti soprattutto ultimamente i Gemelli Diversi, lanciati dalla collaborazione con gli Articolo31, ma soprattutto dal grande successo di "Un attimo ancora", un'idea discografica eccezionale. L'idea sembra essere partita da "THG" che, costretto dalla sorella ad ascoltare sempre i dischi dei Pooh, ha deciso di esordire con una canzone ripresa dallo storico gruppo. Il risultato è stato eccezionale e, mi scuseranno i fans dei Pooh, ma il pezzo dei Gemelli Diversi è, secondo me, molto meglio dell'originale. Anche il secondo singolo "Ciò che poteva essere" è veramente bellissimo e mi ha costretto ad aquistare il CD sperando che anche il resto dei brani fosse dello stesso livello. Mi sbagliavo, ma comunque ci sono tanti brani buoni e orecchiabili, quindi ve lo consiglio ugualmente.

Per quanto riguarda i links su questo genere, potrete trovarli nella speciale sezione hip-hop links.

Torna all'inizio

Area Cronica (Sottotono e Neffa)

Questa rappresenta per ora l'altra faccia dell'hip-hop italiano, seppure alcuni gruppi dei due diversi schieramenti fanno una musica molto simile. Come vi ho detto prima non sono molto ferrato sull'argomento, quindi per maggiori informazioni sulle varie differenze tra i generi vi rimando alla sezione sui links. Sinceramente non sono neanche sicuro che questa che ho fatto sia la suddivisione giusta, quindi mi scuseranno gli appassionati se ho commesso qualche errore. La differenza che più vistosa, a mio parere riguarda il loro modo di cantare, perché mentre i seguaci dello Spaghetti Funk tendono ad un ritmo più veloce, a un parlato incalzante, ed a un tipo di musica più "leggera" (nel senso di più spensierata), i seguaci dell'Area Cronica (alcuni dei quali si sono anche definiti "messaggeri del dopa"), tendono ad usare un ritmo più lento e malinconico, con un parlato più lento e trascinato, allontanandosi spesso dall'hip-hop "tradizionale" per approdare ad un genere musicale indefinito che si sta comunque facendo largo alla grande. Personalmente, tra i due generi preferisco quest'ultimo, forse perché riesce a trasmettermi emozioni diverse e riesce a farmi gustare di più sia i testi che la musica.

Sicuramente tra i gruppi che più hanno avuto successo facendo questo tipo di musica si sono distinti su tutti i Sottotono, che in pochi anni hanno saputo ritagliarsi uno spazio sempre più grande nel panorama musicale italiano. Le loro canzoni sono sempre intense, il ritmo ti accompagna cullandoti dolcemente mentre le voci si distendono e ti fanno veramente "ascoltare" i testi. Uno dei loro meriti, a mio parere, e stato quello di sapere utilizzare alla grande la voce femminile che ha reso alcuni pezzi davvero interessanti. Per quanto mi riguarda, ci sono alcune canzoni che mi hanno accompagnato e a cui sono affezionato, come "Solo lei ha quel che voglio", "Tranquillo", "Dimmi di sbagliato che c'è", ed altre ancora, fino ad alcune belle canzoni del nuovo album che purtroppo non ho ancora sentito tutto quindi non posso esprimere giudizi.

Un altro fautore del genere che ha avuto molto successo è sicuramente Neffa, e nonostante non abbia mai acquistato un suo album, trovo che sia molto bravo ed alcune sue canzoni sono davvero interessanti. A parte alcuni vecchi successi che gli hanno concesso di raggiungere la notorietà, mi pare che anche l'ultimo album sia ben fatto e forse vale la pena acquistarlo. Purtroppo come vi ho già detto, non me ne intendo molto quindi per maggiori informazioni sia sugli artisti che sull'hip-hop in generale, vi rimando alla sezione dei links.

Come per la sezione precedente, i links riguaranti questi argomenti sono raggruppati nella sezione speciale hip-hop links.

Torna all'inizio

99 Posse (e Bisca)

Testi --- Foto

Quello dei 99Posse è stato sicuramente uno dei gruppi più importanti per me fino ad ora. Il primo concerto che ho seguito è stato uno dei loro, ho conosciuto da vicino un ambiente, quello dei centri sociali, solo grazie a loro ed hanno sicuramente contrubuito alla mia crescita sia morale che culturale, facendomi avvicinare per la prima volta a un terreno fino ad allora poco esplorato, quello della politica. Anche i 99Posse sono un prodotto dell'hip-hop italiano, ma non fanno parte dei generi più diffusi sul territorio nazionale, ma di un genere impegnato politicamente che è molto diffuso nei centri sociali e che solo da pochi anni sta trovando più spazio nel panorama musicale italiano, probabilmente grazie proprio all'esperienza dei 99Posse.

Sicuramente chi li ha fatti conoscere al grande pubblico è stato Gabriele Salvatores che nel suo film "Sud" ha utilizzato la loro canzone "Curre curre guagliò" come colonna sonora. A tuttoggi Salvatores è un grande amico dei 99Posse e frequenta di tanto in tanto il centro sociale Officina99 dove li conobbe. Naturalmente anch'io li ho conosciuti grazie a quel film, proprio quando nelle scuole italiane iniziava a montare la protesta per le iniziative del governo nei riguardi della scuola italiana. Allora il ministro dell'istruzione era la Jervolino, che si è fatta ricordare soprattutto per quel famoso albetto di Lupo Alberto in cui si parlava del preservativo che doveva essere distribuito nelle scuole superiori di cui lei bloccò la distribuzione perché "non adatto" a lettori della nostra età. A quell'epoca frequentavo il terzo anno di liceo scientifico e ciò che ci preoccupava di più era il progetto di privatizzazione delle scuole che per fortuna fu rimandato. Nel frattempo avevamo conosciuto meglio i 99Posse, eravamo finalmente andati al centro sociale per seguire un concerto.

Il centro sociale si chiama Officina99, ed è una vecchia officina meccanica abbandonata (da lì il nome) nella perfieria di Napoli (Gianturco), che fu occupata da alcuni ragazzi nel '91 che lì fondarono il centro sociale. A differenza di quello che si pensa di solito riguardo a questi luoghi, Officina99 ha rappresentato, e rappresenta ancora un luogo di ritrovo per molti giovani che altrimenti finirebbero per strada. Il centro è molto impegnato politicamente, ed è spesso interessato a progetti culturali e sociali. Dai concerti dei vari gruppi emergenti napoletani, alle varie rassegne teatrali o cinematografiche, ai dibattiti e alle manifestazioni sociali e politiche; Officina99 è stata ed è spesso il centro di quel fermento di idee e di azioni di giovani ragazzi che finalmente possono emergere e farsi sentire, senza essere presi in giro come è successo finora. E' uno dei pochi luoghi dove i ragazzi possono finalmente esprimersi e combattere per ottenere i propri diritti.

Tornando ai 99Posse, il successo crescente del primo vero album (in precedenza era uscito il singolo "Rafaniello"), li portò alla ribalta in tutta Italia, nonostante il fatto che le canzoni fossero quasi tutte in napoletano stretto. Credo che nonostante questo in quel periodo in Italia non ci fosse nessuno che non conoscesse il ritornello di "Curre curre guagliò".

Da questa situazione i 99Posse fecero in modo di trarre il maggiore vantaggio possibile, cercando soprattutto di trasmettere il loro messaggio ai giovani, trovando finalmente un canale adatto per esprimere le proprie idee e soprattutto a farle capire ai giovani. Per fare questo però non bastava la diffusione ancora troppo locale del disco, serviva qualcosa per avvicinare sempre più gente alla loro musica e alle loro canzoni. Furono due gli eventi che fecero in modo che questo avvenisse. In primo luogo la fruttuosa fusione con i Bisca, altro gruppo di protesta storico napoletano, che portò all'avvento dei "Bisca99Posse", e in secondo luogo la vittoria di Berlusconi alle elezioni politiche. Può sembrare strano che un evento così sciagurato per la vita del paese, possa avere degli effetti positivi per qualcuno (oltre a Berlusconi naturalmente). Invece fu proprio questo evento a fruttare migliaia di posti di lavoro (non milioni), a comici, scirttori, gruppi musicali e ...sondaggisti (ma questo è un altro argomento). Quale evento poteva essere più fruttuoso che un governo così assurdo per tutti i comici (di sinistra naturalmente) e i gruppi musicali di protesta sociale come i 99Posse? Probabilmente, anche se mi piaceva molto la loro musica, non li avrei seguiti così tanto se non fosse stato per un personaggio: il ministro della Pubblica (D)Istruzione D'Onofrio con quella famosa legge sulla privatizzazione della scuola pubblica (non so se ricordate il progetto delle aziende "sponsor" che dovevano sostituirsi allo stato nel concedere fondi alle scuole). Da questi eventi nacque quella che fu sicuramente la più dura protesta scolastica degli ultimi anni (senza contare le altre migliaia di manifestazioni in Italia). Era l'anno scolastico '94-'95 ed io frequentavo il 4° anno di liceo scientifico. Tutti ci davamo da fare per organizzare e portare avanti la protesta, le manifestazioni si susseguivano al ritmo di una o più ogni giorno, anche fuori dagli orari scolastici (a differenza delle pagliacciate invernali che ormai si susseguono ogni anno da allora). Riuscivamo a portare in piazza sempre almeno 50000 persone e la situazione diventava critica soprattutto con le forze dell'ordine, stanche del continuo stato d'allerta.

Ritorniamo un attimo ai 99Posse, anzi in quel periodo Bisca99Posse, che per farsi conoscere iniziarono un tour chiamato "Incredibile Opposizione Tour"; una cosa davvero massacrante con circa 60 date in 100 giorni in giro per l'Italia (soprattutto nei centri sociali). Alla fine da questa esperienza fu tratto un doppio album live chiamato prorpio "Incredibile Opposizione Tour" prodotto per la prima volta da un'etichetta indipendente chiamata appunto I.O. (Incredibile Opposizione), che poi diverrà NoveNove, col prezzo imposto di 30.000 circa (doppio CD). Il disco ebbe una diffusione pazzesca, soprattutto a Napoli, e soprattutto tra gli studenti che in quel periodo iniziavano la protesta. Intanto spesso gli stessi componenti dei 99Posse partecipavano con noi alla protesta, insieme ai ragazzi del centro sociale.

La situazione si fece critica intorno a Novembre, quando la protesta arrivò al suo culmine. Il 14 Novembre 1994 successe un fatto gravissimo: il mio liceo (V.Cuoco) era sempre in prima linea per la protesta, e anche quel giorno si trovava a capo del corteo quando mancavano poche centinania di metri alla meta finale della manifestazione, proprio all'altezza della questura (guarda caso), improvvisamente la polizia riceve l'ordine di "caricare". Potete immaginare quello che successe, nelle prime file c'erano anche ragazzini di 14 e 15 anni e invano i ragazzi cercarono di fermare i poliziotti. C'erano almeno 40000 persone a quel corteo e vi lascio immaginare quello che successe alla prima carica della polizia. Fummo trascinati all'indietro da una massa di ragazzi in fuga mentre i poliziotti provvedevano a quelli che non erano riusciti a fuggire usando manganelli e lacrimogeni lanciati ad altezza d'uomo, mentre altri "tizi" in borghese si univano ai poliziotti, armati di bastoni di legno e mazze di ferro senza che la polizia muovesse un dito (non sto esagerando, ci sono delle fotografie a provare quello che sto dicendo, potreste chiederle a Officina99). Se ciò non bastasse, improvvisamente una volante della polizia (targata A95874) si lancia nel mezzo del corteo in fuga a velocità elevata, prendendo in pieno un ragazzo, Salvatore, che noi chiamavamo Sasà, (studente del quinto anno del mio liceo). Non contenti di ciò, alcuni poliziotti lo prendono dolorante in terra e trascinandolo per i capelli e percuotendolo continuamente (ci sono foto anche su questo), lo portano a forza nella questura, dove viene trattenuto e maltrattatto per più di tre ore. Solo dopo tutto questo tempo si decidono a portare il ragazzo all'ospedale dove viene riscontrata la frattura scomposta della gamba in sette punti dovuta allo scontro col parafanghi della volante. Dopo un lungo intervento di ricostruzione, la gamba è stata messa apposto, anche se difficilmente ritornerà alla piena funzionalità.

Naturalmente capirete quale fosse il nostro stato d'animo allora, vedere tanta violenza ingiustificata, tanti nostri amici contusi e maltrattati, tanti ragazzi spaventati e il nostro amico Sasà ricoverato in ospedale con una gamba rotta. Quello che ci fece più male di tutta questa situazione, fu quello che riportarono alcuni giornali e telegiornali sull'accaduto, oltre alla reazione naturalmente del governo e dell'allora ministro D'Onofrio. In particolare quel giorno imparai a odiare Emilio Fede, che fino ad allora mi aveva solo fatto ridere con le sue continue leccatine al "grande Silvio", ma che quel giorno aveva liquidato facilmente la notizia parlando di scontri tra polizia e "bande di autonomi mascherati", quando la realtà parlava di ragazzini di 15 anni caricati ingiustamente e di un ragazzo in ospedale investito da due "pirati" poliziotti. Comunque questo episodio non fece altro che rafforzare la nostra protesta, perché se è vero che molti dei più giovani non si fecero più vedere alle manifestazioni, tutti gli altri continuarono più forte di prima.

Nel frattempo sia i 99Posse che tutti gli altri ragazzi del centro sociale ci furono sempre vicini e i 99Posse organizzarono subito un nuovo tour invernale con i Bisca chiamato "Adunata Sediziosa Tour" nel quale proposero anche alcune canzoni scritte proprio in quel periodo, tra cui "Guai a chi ci tocca" che parla proprio dell'episodio accaduto al nostro amico Sasà. Devo ammettere che quando ascolto quella canzone mi ritornano alla mente tutti quei momenti e mi sale in corpo quella rabbia che avevamo allora. Spesso mi capita anzi di sentire questa canzone per scaricare un po' di rabbia accumulata durante il giorno. Successivamente comunque, i Bisca99Posse pubblicarono un altro disco chiamato appunto "Guai a chi ci tocca", destinato ad essere l'ultimo dell'esperienza tra i due gruppi. In quest'album è presente per la prima volta la voce di Meg, che diverrà poi la cantante ufficiale dei 99Posse insieme a Zulù (Luca Persico).

A seguito della separazione tra i due gruppi, i 99Posse ripartirono con una nuova formazione con i due cantanti appunto, il bassista JRM e il campionatore Marco "Kaja Pezz8" e pubblicarono "Cerco tiempo" sempre con la loro etichetta indipendente che nel frattempo era diventata "NoveNove". Quest'album ha segnato il successo del gruppo in tutt'Italia, con la scelta coraggiosa di alcune canzoni più "leggere" per far avvicinare alla loro musica anche giovani non interessati alla politica. Anche se la consacrazione definitiva è venuta con l'ultimo album "Corto Circuito" (in cui ha fatto la sua apparizione un nuovo membro del gruppo: Sacha), che ha veramente sfondato sul mercato italiano. Per la prima volta l'album è stato prodotto da una grossa multinazionale (BMG) ed è stato quindi più difficile mantenere un "prezzo politico", ma comunque c'è stata una limatura consistente rispetto al prezzo attuale di un CD, e considerata la diffusione che una multinazionale del genere possa fornire ne è valsa la pena.

Il vero punto di forza dei 99Posse è quello di accoppiare musiche accattivanti e coinvolgenti a testi quasi sempre intensi e politicamente impegnati. Proprio a questo proposito mi torna sempre in mente una frase che pronunciano nel live di "Sotto attacco dell'idiozia" (la traduco in italiano per farla capire a tutti): "Quello che diciamo sul palco e nelle canzoni, non sono solo parole per far ballare i ragazzi, perché la vita non è quella che sta in televisione e noi lo ribadiamo in tutte le situazioni, i 99Posse hanno un'arma assai potente, quella di comunicare con un casino di gente che viene qui per cantare un motivo saltellante ma se ne torna a casa con la testa più pesante". Questa frase a mio parere esprime perfettamente quella che è stata l'idea di base nella nascita e nello sviluppo del gruppo, hanno sfruttato cioè "l'arma assai potente" della musica per far capire a tutti quello che pensavano, riuscendo ad ottenere risultati sicuramente migliori di tanti politici e oratori. Proprio per questo motivo ho pensato di costruire una sezione apposita per contenere alcuni dei testi più interessanti delle loro canzoni.

Da quanto vi ho detto, avrete certamente capito per quale motivo sono così attaccato alla loro musica; mi ha accompagnato nei momenti più intensi di crescita della mia vita, ed ancora oggi risentire quelle canzoni mi fa tornare alla mente tanti ricordi e mi riporta a quel periodo così intenso. Per questo motivo l'album a cui sono più affezionato è sicuramente il doppio live "Incredibile Opposizione Tour", mentre, come vi ho già detto, la canzone a cui tengo di più è "Guai a chi ci tocca", anche se devo ammettere che sono abbastanza attaccato a "Pagherete Caro" dell'ultimo album, perché è da quando conosco i 99Posse che aspettavo una bella canzone su Bossi e la Lega.

Potrete trovare qualche informazione e commento in più nelle sezioni dedicate ai testi e alle foto, mentre per quello che riguarda i links, andate a guardare nella sezione speciale hip-hop links.

Torna all'inizio

Hip Hop Links

Pollakòs Home Page : Sicuramente il sito più bello e divertente che ho trovato sull'hip-hop. Il server è abbastanza veloce, il sito è costruito bene, è molto ben curato sia nella grafica che nel resto e nonostante ciò riesce a mantenere un tono divertente e scherzoso. Il sito ospita vari articoli e recensioni curate dal signor Pollakòs, pagine intere dedicate ai vari artisti e gruppi dell'hip-hop italiano, una sezione dedicata alle varie discografie e un'altra dedicata ai testi delle canzoni.

Habitat Home Page : Un sito molto ben curato anche se un po' lento. Oltre a vari articoli e recensioni su dischi e gruppi hip-hop, ospita una sezione particolare con una raccolta di brani in formato mp3 e real-audio. Inoltre c'è una sezione per le foto, un'altra chiamata Djzone dedicata ai Dj con le ultime novità tecniche, un'altra dedicata ad una classifica per il miglior hip-hop del '99 dove si possono esprimere le proprie preferenze, ed infine un'ampia selezione di links sull'argomento.

Articolo31 Official site : Sito ufficiale degli Articolo 31, ben curato, con una grafica accattivante, ma risulta abbastanza lento a causa degli eccessivi effetti grafici. Il sito è diviso in varie sezioni: un prima dedicata alle foto, un'altra dedicata alla discografia completa con la possibilità si ascoltare (e a volte anche vedere) i vari brani. Poi c'è una sezione con la biografia, un'altra con le date dei vari concerti in tutt'Italia ed infine una sezione speciale dedicata al fan club.

Articolo31 e Neffa : Un sito molto semplice (forse anche troppo) che contiene due sole pagine, una dedicata agli Articolo31, ed un'altra dedicata a Neffa. Nelle pagine si può trovare una biografia abbastanza completa con alcuni cenni alla sezione discografica e qualche foto e testi di canzoni. Naturalmente, data l'eccessiva semplicità del sito, la navigazione risulta abbastanza veloce, quindi si può anche andare a dare un'occhiata.

NoveNove : Sito ufficiale dei 99Posse e della loro etichetta indipendente (che ha già prodotto tanti giovani artisti). Il server è abbastanza lento, ma il sito è ben curato sia sotto l'aspetto grafico che su tutto il resto. Contiene varie sezioni interressanti, dalla parte bibiografica alla discografia completa, con testi es esempi di brani sia audio che video (quest'ultima in costruzione) fino ad una sezone speciale sul merchandising e ad una sezione molto curata sui links. Vale la pena farci un giro soprattutto per quest'ultima.

Torna all'inizio

Torna alla Home Page