Il grande edificio a pianta rettangolare

Il blocco V consiste di un grande edificio a pianta rettangolare, orientato NE SW, sovrapposto a più antiche strutture orientate N-S. L:edificio misura m. 18x10, ed è preceduto sul lato SE da un portico, profondo m 3, sul lato SE, con fronte colonnato riconoscibile dalle basi di due colonne in pietra tenera, finemente modanate, inglobate in un successivo muro di tompagnatura degli intercolumni. Dal portico (alterato dalle modifiche seriori per ricavare tre piccoli ambienti), attraverso tre ampie soglie si accede ad altrettanti grandi vani quadrati; al centro di quello mediano e del vano a Sud sono le basi cilindriche originariamente intonacate e modanate, di singole colonne o altari cilindrici.

I magazzini sotto l'acropoli

L’ultimo tratto della strada per l'acropoli margina, a Est, l'imponente complesso del blocco 1, a pianta quadrata, suddiviso in una serie di ambienti che si aprono sui due lati di uno stretto e lungo cortile centrale di disimpegno, al centro del quale corre incassata nel lastricato, una canaletta di scarico.

L'edificio doveva avere un secondo piano almeno nel settore occidentale essendosi riconosciuto il crollo di un pavimento in mattoni quadrati di cotto sopra il primo strato di macerie. L'intero edificio ha la caratteristica di un blocco abitato con magazzini di deposito e forse botteghe (vani 1a e 1b) aperte su un piazzale (circa duecento monete in massima parte siculo-puniche si sono raccolte sul pavimento in uno spesso strato di bruciato) probabilmente con funzioni pubbliche di servizio collegate alla soprastante area sacra dell'acropoli. Alcuni ambienti erano adibiti a magazzini di deposito (vano 2b, vano 7) con serie di pithoi addossati alle pareti, alcuni dei quali con sigle incise sull'orlo probabilmente indicative del prezzo del recipiente. Talora l'orlo è decorato con fregio a stampo di ramo d'ulivo, forse allusivo al liquido contenuto.

L'acropoli

L'acropoli si raggiunge attraverso la porta che si apre nella relativa cinta muraria, delimitata da due torrette quadrangolari. Superando i resti di alcuni ambienti in pietrame, una rampa rocciosa conduce al piazzale sommitale: "l'alto luogo" su cui sorgeva il grandioso tempio punico, i cui avanzi consentono di riconoscerne le essenziali caratteristiche architettoniche.

Connessa alle funzioni cultuali del tempio, forse fin dalla sua fase originaria (1 metà del IV sec. a.C.) è la grande cisterna rettangolare (m. 8x5) disposta quasi parallelamente al tempio, a circa m. 8 a SW, e con questo connessa mediante un complesso sistema di canalette.

Il tempio punico sull'acropoli

Si tratta di un grande edificio a pianta rettangolare allungata (m 31x10), orientato con gli angoli in senso est-ovest, secondo la tradizione dell'architettura sacra fenicio-punica. La pianta originaria (m. 26,50 x 10) è composta da tre vani successivi, che non risultano tra loro comunicanti. L:accesso era dal lato lungo sud, con tre ampie soglie che ammettono rispettivamente nei tre ambienti suddetti: lo spazio più significativo del tempio è costituito dal grande recinto centrale a cielo aperto (lung. m 15), sul cui asse maggiore, al centro, in corrispondenza dell'ingresso, sono due basi quadrate in arenaria su piattaforme lastricate, che conservano in superficie le tracce circolari di collocazione di pilastri cilindrici o conici, di carattere rituale. Il recinto centrale era fiancheggiato da due ambienti coperti: bipartito quello SW, a unica cella quello a SE. Quest'ultimo doveva assolvere a un particolare ruolo cultuale (sancta sanciorum, "naos come si deduce dalle caratteristiche di rilevante imponenza monumentale conferite al suo prospetto, che i dati a disposizione (elementi architettonici crollati in situ) fanno supporre caratterizzato da un singolare commissione di elementi greci e punici (cornice a gola egizia).

Storia e topografia

La necropoli sud

La tomba della "regina"

La "fattoria"

Il santuario delle divinità etonie

La porta sud

Il santuario punico

Il grande edificio

I magazzini

L'acropoli

Il tempio punico

 
 
 

Queste pagine sono tratte dall'opuscolo distribuito presso lo stesso sito archeologico

 

Testi: Graziella Fiorentini - Progetto grafico: Gaetano Tripodi Documentazione: Mariarosa Bellomo - Fotografie: Angelo Pitrone Disegni: Ufficio Tecnico Grafico - Soprintendenza Beni Culturali ed Ambientali di Agrigento