Dichiarazione della coordinazione dei
vilaggi, sottoprovince e comuni di Tizi-Ouzou,
Dopo più
di due mesi di affermazione di una volontà ferma dei cittadini in
confronto ad un potere chi ha le unici modi di espressione sono il terrorismo
di stato e la manipulazione dei fatti via la "tele(di)visione", il mondo
intero incomincia a capire che gli avvenimenti che scossano l'Algeria vanno
al dilà del quadro di una fionda
passaggera
chi sarebbe l'opera abituale di questi eterni rivoltati Amazigh. In fatti,
sul terreno imensamente fertile di un diniego identitario che tutto il
mondo conosce
-purtroppo
male- si è svilupato un sentimento di umiliazione alimentato dagli
abusi indecenti da parte di una amministrazione predatrice ed arrogante.
Per i giovani,
che sono il 75 % della popolazione a chi gli orizzonte sono chiusi, il
ricorso allo suicidio è diventato questi ultimi anni molto diffuso.
Basta consultare le
statistiche
per misurare l'ampiezza crescente di questo fenomeno.Una formazione al
ribasso chi non permette, anche in caso di successo agli esami, di accedere
ad una
carriera professionale,
l'impossibiltà di provvedere di fondare una famiglia, di avere una
vita di coppia e sopratutto la necessità umiliante di dipendere
per bisogni essenziali in una età avanzata dai genitori crolanti
sotto il peso di responsabiltà, sono ingredienti di una disperazione
assoluta.
I giovani
sommossatori l'hanno espresso bennissimo dicendo ai gendarmi dotati di
pallotole esplosive :"Non potete ucciderci, siamo già morti".
Questa energia
della disperazione si aggiunge al genio dei genitori chi sono stati i primi
ad affrontare pacificamente la dittatura del partito unico ventuno anni
fa.
I sommossatori
della primavera nera sono infatti i figli dei protagonisti della famosa
primavera berbera ; hanno preso della seme e approfittano della loro sperienza.
Vedete gli sforzi patetici di Bouteflika (il presidente Algerino) e i suoi
collaboratori per designare un leadership nelle file del movimento cittadino
!
Davanti alla
messa tra parentesi dei partiti politici tradizionalmente ben introdotti
nella regione, il ministro degli interni, Yazid Zerhouni, ha voluto proclamare
a tutti i costi
-e farne di
seguito un capro espiatorio- un membro di una coordinazione di Aarouch
(Tribù) come capo dei «ribelli ». Dopo il fallimento
dela manovra, denuciata in primo luogo dall'interessato stesso, Bouteflika
non cessa di lamentarsi in occasione delle sue alt sahariane di non avere
interlocutori. E dire che l'organizzazione orizontale del
movimento,
la coordinazione tornante, la vigilanza democratica costante di tutti i
protagonisti limitano considerevolmente le manovre e i "colpi bassi" chi
sono una seconda natura negli uomini del passato chi confiscano le istituzioni
dello stato da troppo tempo.
L'unione europea
si prepara ad evocare la situazione in Algeria il prossimo 04 Luglio. L'inferno
lastrico delle buone intenzioni, teniamo a precisare che :
- Se i diputati
europei voglino evocare il popolo Berbero, sappiano allora che parlino
dal popolo Algerino nella sua globaltà e non dalle popolazioni della
Cabilia, gli Algerini, infatti, sono tutti Amazigh (Berberi), più
o meno arabizzati secondo le regioni. Evocare gli Algerini e ampiamente
sufficente.
- Le regioni
dell'est del paese e precisamente delle Aures, cosi come altri parti del
centro (Blida,Tipaza) stanno per raggiungere l'organizzazione orizontale
delle tribù.
Le rivendicazioni
della popolazione (in 15 punti) sono state rese pubbliche attraverso la
stampa; Il potere le connosce quindi, senza essere imbarazzato di ripremere
con
metodi fascizzanti
la grandiosa marcia del 14 Giugno (più di tre millioni di persone)
al termine della quale una coppia di giovani raggazzi doveva rimettere
solonolmente un esemplare.
- La profondità
strategica dell'Europa, è anche l'Africa. Ci auguriamo che il vento
del liberalismo economico che sorge da Bruxelles, e che priveleggia le
visioni a corto termine, non impedisce una buona percezione delle scommosse
a lungo termine, a Strasbourgo il 04 Luglio.
Alt al genocidio e al
diniego di giustizia ! Per una vita digna e nella libertà ! Niente perdono.
P/la coordinazione
delle tribù, sottoprovince e communi di Tizi-Ouzou.