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Ritorno a Primavera Nera

La coordinazione interprovinciale ha diffuso la dichiarazione seguente:
“Rimaniamo determinati”
Da più di due mesi, il fosso che separa il popolo Algerino dai despoti che governano, non cessa di allargarsi.
Infatti, le rivendicazioni(riconosciute legittime da tutti compreso il potere) espresse dalla piazza durante questa primavera nera 2001, prima in Cabilia e poi nelle altre regioni , non hanno trovato che disprezzo dalla parte del potere. Anche  dopo la storica marcia nera, del 14 giugno 2001 ad Algeri, nessuna risposta n’è in vista. Al contrario, moltiplica le provocazioni,  le compagne di denigrazione del movimento e le manovre della divisione del popolo.
Questo fatto impone al nostro movimento di raffermare la sua determinazione a continuare la lotta, in una maniera vigilante ed intelligente. E’ con questo spirito che la coordinazione interprovinciale , riunita oggi, giovedì 28 giugno ’01 , al teatro regionale di Bgayet (TRB), decide di marciare, ancora una volta pacificamente, il 5 luglio* ’01, dalla piazza del 1° maggio fino alla presidenza della repubblica, alla quale partecipano soli i delegati dei villaggi e dei quartieri che esigeranno la soddisfazione della piattaforma  di rivendicazioni d’El Kseur. Questa marcia confermerà, un’altra volta, che il nostro movimento agisce con chiarezza e trasparenza e non nell’opacità come lo pretendono i nostri detrattori.
D’altronde, avvertiamo il potere, che se la nostra piatta forma di rivendicazioni non trovi nessuna soddisfazione, dopo la manifestazione del 5 luglio ’01, assumerà da solo le conseguenze che ne risulteranno.
Da nostra parte, c’impegneremo a raddoppiare di fermezza nelle nostre azioni future che saranno, di una levatura più levatura ed al livello nazionale.
Niente ne fermerà il movimento popolare e civile ad andare avanti fino il raggiungere del suo nobile combattimento.
 Rimaniamo mobilitati, uniti e vigili. Il combattimento continuerà.
Viva l’Algeria unita in lotta “Ulac smah ulac (niente perdono niente! )”.
Insieme, vinceremo.

La Coordination interwilayas (Alger, Boumerdès, Tizi Ouzou, Bouira, Bordj Bou Arréridj, Sétif et Bgayet). Il 28 giugno 2001.

* Anniversario dell’indipendenza dell’Algeria  nel 1962.
 
 

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Appello:
Algerini, il problema è nazionale.

Noi comitati sottoscritti, parte della decisione interprovinciale di organizzare una marcia dei delegati ad Algeri il 05 Luglio 2001, vogliamo sua piena riuscita.
Per questo, facciamo un appello ad una ripresentazione per comune nel quadro di Algeri che esprimerà il sostegno e la determinazione dei cittadini che si riconoscono in questo movimento popolare.
Facciamo tutto il possibile sul piano logistico (sicurezza, ordine, acqua, aiuti medicali…)
- Restiamo determinati, uniti e vigilanti;
- La lotta continua;
- Viva l’Algeria unita e in lotta.
Contattarci  al tel : 021 63.86.05 / 021 73.61.41  Fax 021 71 47 72 Indirizzo : Maison de la presse siege d’Alger republicain.

- CCIC (Aïn Bénian, Staouéli).
- CCA (Collectif des comités autonomes des universités d'Alger): CCA @hotmail.com
- CC Si-Mustapha : Kahina_ 2@caramail.com
- CC Dar El Beïda
- SOS Culture BEO.

Leggre l'appello integrale in Francese
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Dichiarazione della coordinazione interprovinciale
22 Giugno 2001

      La formidabile mobilitazione delle Algerine e degli Algerini per la marcia nera storica del 14 giugno 2001 ad Algeri, che ha raggruppato più di 3 milioni di persone, venute esprimere la loro determinazione a portare alte e forti le loro rivendicazioni legittime, è stata un grande successo. Essa ha prodotto due effetti: il potere oppressore, brigante ed assassino, spaventato dalla mobilitazione, ha risposto con la generalizzazione e la moltiplicazione della violenza  di fronte ad una popolazione avendo scelto la lotta pacifica, provocando così decine di morti (a pallottole vere), migliaia di feriti e centinaia di scomparsi.
Dalla parte della popolazione, è nato uno scatto formidabile, dissipando la paura di esprimere liberamente il suo rifiuto della hogra (disprezzo), il diniego della sua identità, ed il suo attaccamento alla dignità ed alla libertà smantellando così, il tentativo del potere d’isolare la Cabilia e di dividere il popolo.
Al fine di bloccare la strada al complotto di questo potere mafioso ed assassino, che vuole sterminare tutta una popolazione, i delegati delle province di Algeri, Boumerdes, Tizi-ouzou, Bouira,  Bordj Bou Arreridj, Setif, Bgayet ed i delegati del CCA(comitato dei collettivi d’Algeri), riuniti oggi 22 giugno 2001 al Teatro Kateb Yacine di Tizi-ouzou, chiamano la popolazione a più vigilanza ed intelligenza nel modo di fare pressione sulle forze di repressione. Non gli permettiamo di togliere ancora altre vite umane, di violare i nostri domicili e di distruggere i beni pubblici e privati.
Per ciò, la loro messa in quarantena deve essere totale e generalizzata, moltiplicando le iniziative di creazione di comitati di vigilanza, che veglieranno alla sicurezza delle persone e dei beni.
All’unanimità, i partecipanti alla riunione raffermano il loro impegno a continuare il combattimento pacifico avvenuto dalla dinamica degli avvenimenti della primavera nera 2001, organizzando delle grandi azioni al livello nazionale, fino alla piena ed intera soddisfazione di tutte le nostre rivendicazioni, quanto legittime, espresse nella piatta forma  d’ EL-Kseur.
         Chiamiamo la popolazione ad organizzarsi di più, ed in una maniera più efficace, perché il prossimo incontro sia più largo a potere prendere delle decisioni all’altezza di questo formidabile movimento rivendicativo, pacifico e democratico.

NB: la prossima riunione interprovinciale avrà luogo il 28 Giugno 2001, alle ore 10.00 al Teatro di Bgayet.La coordinazione interprovinciale.


Dal Quotidiano Algerino:
le matin del 24/06/01

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Piattaforma comune di rivendicazioni della coordinazione interprovinciale

Noi, rappresentanti delle province di Setif, Bordj Bou Arreridj , Bouira, Boumerdes, Bgayet, Tizi-ouzou, Algeri ed il comitato collettivo delle università di Algeri, riunito il giorno del lunedì 11 giugno 2001 alla "casa dei giovani" Mouloud Feraoun d'El Kseur (Bgayet), abbiamo adottato la piatta forma comune di rivendicazioni seguenti:

1 - Per la presa in carico "" urgente dalla parte dello stato di tutte le vittime ferite e delle famiglie dei martiri della repressione durante questi avvenimenti.

2 - Per la sentenza dai tribunali civili di tutti gli autori e responsabili dei crimini e la loro radiazione "" dai corpi di sicurezza e delle funzioni pubbliche.

3 – Per uno statuto di martire, ad ogni vittima della dignità, durante questi avvenimenti e la protezione di tutti i testimoni del dramma.

4 - Per la partenza immediata, delle brigate di gendarmeria e dei rinforzi delle URS (unità di repressione e di sicurezza).

5 - Per l'annullamento delle persecuzioni giudiziarie contro i manifestanti, ed il condono di quelli giudicati durante questi avvenimenti.

6  - Arresto immediato delle spedizioni punitive, delle intimidazioni e delle provocazioni contro la popolazione.

7 - Dissoluzione delle commissioni d'inchiesta iniziate dal potere.

8 - Soddisfazione della rivendicazione Masira (berbera) in tutte le sue dimensioni (identità, civilizzazione, lingua e cultura) senza referendum e senza condizione, e la consacrazione di Tamazight (lingua berbera) come lingua nazionale ed ufficiale.

9 - Per uno stato garante di tutti i diritti socioeconomici e di tutte le libertà democratiche.

10 - Contro le politiche di sottosviluppo, di impoverimento e di "barbonizzazione" del popolo Algerino.

11 - La messa sotto l'autorità effettiva delle istanze, democraticamente elette di tutte le funzioni esecutive dello stato e dei corpi di sicurezza.

12 - Per un piano d'emergenza socioeconomico per tutta la regione della Cabilia.

13 - Contro il disprezzo (tamehqranit, hogra) e tutte le forme d'ingiustizia e di esclusione.

14 - Per una risistemazione  caso per caso, degli esami regionali per gli alunni non avendo potuto superargli.

15 - Istituzione di un'allocazione di disoccupazione,  per tutti ricercatori di lavoro al 50% del reddito minimo dei lavoratori.

Esigiamo una risposta ufficiale, urgente e pubblica a questa piattaforma di rivendicazioni.La coordinazione interprovinciale.El kseur (Bejaia-Algeria)l’11 giugno 2001
 

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Comunicato del 24 Giugno 2001


 


La coordinazione dei comitati dei villaggi, dei quartieri, dei comune e delle sotto-provice della provincia di Tizi-Ouzou si è riunita il 24 Giugno 2001 a Makouda nella provincia di Tizi-Ouzou. Alla fine dei lavori ha reso pubblico il seguente comunicato.

«Da dieci giorni che decine di manifestanti, che hanno partecipato a la marcia nera pacifica storica del 14 Giugno 2001, non hanno dato segno di vita.
Le coordinazioni dei Aarouch (tribù), comuni, i e sotto-provice riunite in consiglio di provincia:
-esige della DRS (Polizia segreta) la loro immediata liberazione ;
-denuncia energicamente la compagna mediatica manovrata dall'Unica (televisione di stato) che cerca creare uno scontro tra gli algerini, le spedizioni punitive, gli atti di sabotaggio dei beni pubblici e privati e le violazioni dei domicili e degli ospedali da parte dei "beret rouge" (Squadre speciale dell'esercito Algerino) che vestono le
tenute ufficiale della gendarmeria nazionale o quelli dei CNS (polizia) ;
-saluta i comitati popolari di vigilanza che assicurano la protezione e la sicurezza delle strutture e degli edifici pubblici ;
-decide di portare una denuncia contro il ministro degli interni e HHC (Hamraoui Habib Chouki, direttore generale della televisione di stato) presso il consiglio
dell'etica per tentavi di divisione, appello al crimine, provocazioni e diffusione di informazioni false e inventate quanto alla marcia del 14 Giugno 2001 ;
-affermano la loro determinazione a proseguire la lotta fino alla soddisfazione di tute le rivendicazioni riportate nella piattaforma del Kseur :
-confermano l’organizzazione della marcia verso la presidenza il 05 Luglio 2001, le modalità finale saranno discusse all'incontro inter-provinciale programmato il 28
Giugno 2001 al teatro regionale di Bejaia ;
-Giudicano il discorso del presidente della repubblica non convincente, confermando unicamente la giustezza delle rivendicazioni, senza dare risposte chiare e
pubbliche, come esigete nella piattaforma di rivendicazioni del 11 Giugno 2001.
Alla vigilia del terzo anniversario dell'assassino del ribello, Matoub Lounes, i membri delle coordinazione se inclinano davanti a sa memoria, restano fedeli alla sua
lotta e reclamano la verità sul suo assassinio.»

 Leggere il comunicato integrale in franceseRitorno a Primavera Nera

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La Coordination de Tizi Ouzou a rendu public un communiqué à l'issue de la réunion du 24 juin :
« Cela fait dix jours que des dizaines de manifestants, qui ont participé à la marche pacifique noire historique du 14 juin 2001, n'ont pas donné signe de vie.
Les coordinations des aârouch, daïras et communes réunies en conseil de wilaya :
- exigent de la DRS leur libération immédiate ;
- dénoncent énergiquement la campagne médiatique menée par l'Unique en dressant les Algériens les uns contre les autres, ainsi que les expéditions punitives, les actes de sabotage des biens publics et privés et les violations des domiciles et des franchises hospitalières par les bérets rouges, vêtus en tenues de gendarmes ou de CNS ;
- saluent les comités de vigilance qui assurent la protection et la sécurité des structures et des édifices publics ;
- décident de déposer plainte contre le ministre de l'Intérieur et le HHC au niveau du Conseil de l'éthique pour tentative de division, appels au meurtre, provocations et de diffusion d'informations mensongères quant au déroulement de la marche du 14 juin 2001 ;
- affirment leur détermination à poursuivre le combat jusqu'à satisfaction de toutes les revendications figurant dans la plate-forme d'El Kseur ;
- confirment l'organisation de la marche vers la Présidence le 5 juillet 2001, les modalités finales seront discutées lors de la rencontre interwilayas du 28 juin 2001 au Théâtre régionale de Béjaïa ;
- jugent le discours du Président non convaincant, en confirmant uniquement la justesse des revendications, sans apporter des réponses claires et publiques, telles qu'exigées dans la plate-forme de revendications du 11 juin 2001.
A la veille du troisième anniversaire de l'assassinat du Rebelle, Matoub Lounès, les membres des coordinations s'inclinent devant sa mémoire, demeurent fidèles à son combat et réclament la vérité sur son assassinat. »

Lire le communiqué en Italien.
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Appel
Ya ouled El Djazaïer qadhia watania
Nous comités soussignés, partie prenante de la décision interwilayas d'organiser une marche de délégués à Alger le 5 juillet 2001, voulons sa pleine réussite.
Pour cela, nous appelons à une représentation par commune pour le carré d'Alger qui exprimerait le soutien et l'engagement des citoyens qui se reconnaissent dans ce mouvement populaire.
Comme nous organiserons ce qui est de notre possibilité sur le plan logistique (sécurité, ordre, eau, aide médicale)
- Restons mobilisés, unis et vigilants ;
- le combat continue ;
- vive l'Algérie unie et en lutte.
Contactez-nous au tél.(O21) 63.86.05 / (021) 73.61.41. Fax (O21) 71. 47. 72, et à l'adresse : Maison de la presse siège d'Alger républicain

- CCIC (Aïn Bénian, Staouéli).
- CCA (Collectif des comités autonomes des universités d'Alger).
CCA @hotmail.com
- CC Si-Mustapha : Kahina_ 2@caramail.com
- CC Dar El Beïda
- SOS Culture BEO

Lire l'Appel en ItalienRitorno a Primavera Nera

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Voici le texte intégral de la résolution de l'Internationale socialiste :

« Après dix années de guerre à huis clos contre les civils, les Algériens manifestent pacifiquement en ce moment même et font face à une répression sanglante et féroce.
L'IS condamne l'utilisation de la force et le terrorisme contre la population algérienne qui revendique plus de libertés, de droits, de justice, de progrès et un changement démocratique.
L'IS fait sienne la résolution d'urgence adoptée à Berlin par le congrès du PSE appelant l'Union européenne à soutenir auprès de l'ONU la demande d'envoi d'une commission d'enquête internationale sur la responsabilité des massacres.
L'IS appuie la déclaration faite à Göteborg par les chefs d'Etat européens condamnant la répression sanglante et appelant les responsables algériens à prendre une initiative politique forte pour un règlement pacifique et démocratique de la crise.
L'IS demande à l'Union européenne de conditionner la poursuite des négociations sur l'accord d'association avec l'Algérie par le respect effectif des droits de l'Homme, et de diligenter Javier Solana pour que l'universalité du droit des populations civiles à la protection et à la sécurité s'applique à l'Algérie.
L'IS demande à ses partis membres et aux gouvernements d'agir auprès du secrétaire général de l'ONU pour :
- l'envoi d'une commission d'enquête internationale ;
- l'envoi d'un représentant spécial du secrétaire général de l'ONU ;
- insister, en dépit du refus du pouvoir algérien, pour l'envoi de rapporteurs spéciaux sur la torture, les disparitions forcées et la violence contre les femmes ;
- susciter et soutenir une démarche du secrétaire général de l'ONU en vue de porter devant le Conseil de sécurité la question des violations massives des droits de l'Homme qui, selon la charte des Nations unies, constitue une menace pour la paix et la sécurité internationale.
L'IS exprime sa profonde sympathie aux familles de toutes les victimes. Elle assure de sa solidarité agissante le peuple algérien et les forces démocratiques, notamment le Front des forces socialistes (FFS).
L'IS charge son président et son secrétaire général de transmettre à toutes les institutions internationales et aux gouvernements les termes de cette résolution, comme elle les charge d'assurer le suivi de leur application. »Ritorno a Primavera Nera

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