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Ritorno a Primavera Nera
La Coordination interwilayas (Alger, Boumerdès, Tizi Ouzou, Bouira, Bordj Bou Arréridj, Sétif et Bgayet). Il 28 giugno 2001.
* Anniversario dell’indipendenza dell’Algeria nel 1962.
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Noi comitati sottoscritti, parte della decisione interprovinciale di
organizzare una marcia dei delegati ad Algeri il 05 Luglio 2001, vogliamo
sua piena riuscita.
Per questo, facciamo un appello ad una ripresentazione per comune nel
quadro di Algeri che esprimerà il sostegno e la determinazione dei
cittadini che si riconoscono in questo movimento popolare.
Facciamo tutto il possibile sul piano logistico (sicurezza, ordine,
acqua, aiuti medicali…)
- Restiamo determinati, uniti e vigilanti;
- La lotta continua;
- Viva l’Algeria unita e in lotta.
Contattarci al tel : 021 63.86.05 / 021 73.61.41 Fax 021
71 47 72 Indirizzo : Maison de la presse siege d’Alger republicain.
- CCIC (Aïn Bénian, Staouéli).
- CCA (Collectif des comités autonomes des universités
d'Alger): CCA @hotmail.com
- CC Si-Mustapha : Kahina_ 2@caramail.com
- CC Dar El Beïda
- SOS Culture BEO.
Leggre l'appello integrale in Francese
Ritorno
a Primavera Nera
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Dichiarazione
della coordinazione interprovinciale
22 Giugno
2001
NB: la prossima riunione interprovinciale avrà luogo il 28 Giugno 2001, alle ore 10.00 al Teatro di Bgayet.La coordinazione interprovinciale.
Dal Quotidiano Algerino:
le
matin del 24/06/01
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Piattaforma comune di rivendicazioni della coordinazione interprovinciale
Noi, rappresentanti delle province di Setif, Bordj Bou Arreridj , Bouira, Boumerdes, Bgayet, Tizi-ouzou, Algeri ed il comitato collettivo delle università di Algeri, riunito il giorno del lunedì 11 giugno 2001 alla "casa dei giovani" Mouloud Feraoun d'El Kseur (Bgayet), abbiamo adottato la piatta forma comune di rivendicazioni seguenti:
1 - Per la presa in carico "" urgente dalla parte dello stato di tutte le vittime ferite e delle famiglie dei martiri della repressione durante questi avvenimenti.
2 - Per la sentenza dai tribunali civili di tutti gli autori e responsabili dei crimini e la loro radiazione "" dai corpi di sicurezza e delle funzioni pubbliche.
3 – Per uno statuto di martire, ad ogni vittima della dignità, durante questi avvenimenti e la protezione di tutti i testimoni del dramma.
4 - Per la partenza immediata, delle brigate di gendarmeria e dei rinforzi delle URS (unità di repressione e di sicurezza).
5 - Per l'annullamento delle persecuzioni giudiziarie contro i manifestanti, ed il condono di quelli giudicati durante questi avvenimenti.
6 - Arresto immediato delle spedizioni punitive, delle intimidazioni e delle provocazioni contro la popolazione.
7 - Dissoluzione delle commissioni d'inchiesta iniziate dal potere.
8 - Soddisfazione della rivendicazione Masira (berbera) in tutte le sue dimensioni (identità, civilizzazione, lingua e cultura) senza referendum e senza condizione, e la consacrazione di Tamazight (lingua berbera) come lingua nazionale ed ufficiale.
9 - Per uno stato garante di tutti i diritti socioeconomici e di tutte le libertà democratiche.
10 - Contro le politiche di sottosviluppo, di impoverimento e di "barbonizzazione" del popolo Algerino.
11 - La messa sotto l'autorità effettiva delle istanze, democraticamente elette di tutte le funzioni esecutive dello stato e dei corpi di sicurezza.
12 - Per un piano d'emergenza socioeconomico per tutta la regione della Cabilia.
13 - Contro il disprezzo (tamehqranit, hogra) e tutte le forme d'ingiustizia e di esclusione.
14 - Per una risistemazione caso per caso, degli esami regionali per gli alunni non avendo potuto superargli.
15 - Istituzione di un'allocazione di disoccupazione, per tutti ricercatori di lavoro al 50% del reddito minimo dei lavoratori.
Esigiamo una risposta ufficiale, urgente e pubblica a questa piattaforma
di rivendicazioni.La coordinazione interprovinciale.El kseur (Bejaia-Algeria)l’11
giugno 2001
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Comunicato del 24 Giugno 2001
La coordinazione dei comitati dei villaggi, dei quartieri, dei comune e delle sotto-provice della provincia di Tizi-Ouzou si è riunita il 24 Giugno 2001 a Makouda nella provincia di Tizi-Ouzou. Alla fine dei lavori ha reso pubblico il seguente comunicato.
«Da dieci giorni che decine
di manifestanti, che hanno partecipato a la marcia nera pacifica storica
del 14 Giugno 2001, non hanno dato segno di vita.
Le coordinazioni dei Aarouch
(tribù), comuni, i e sotto-provice riunite in consiglio di provincia:
-esige della DRS (Polizia segreta)
la loro immediata liberazione ;
-denuncia energicamente la compagna
mediatica manovrata dall'Unica (televisione di stato) che cerca creare
uno scontro tra gli algerini, le spedizioni punitive, gli atti di sabotaggio
dei beni pubblici e privati e le violazioni dei domicili e degli ospedali
da parte dei "beret rouge" (Squadre speciale dell'esercito Algerino) che
vestono le
tenute ufficiale della gendarmeria
nazionale o quelli dei CNS (polizia) ;
-saluta i comitati popolari di
vigilanza che assicurano la protezione e la sicurezza delle strutture e
degli edifici pubblici ;
-decide di portare una denuncia
contro il ministro degli interni e HHC (Hamraoui Habib Chouki, direttore
generale della televisione di stato) presso il consiglio
dell'etica per tentavi di divisione,
appello al crimine, provocazioni e diffusione di informazioni false e inventate
quanto alla marcia del 14 Giugno 2001 ;
-affermano la loro determinazione
a proseguire la lotta fino alla soddisfazione di tute le rivendicazioni
riportate nella piattaforma del Kseur :
-confermano l’organizzazione
della marcia verso la presidenza il 05 Luglio 2001, le modalità
finale saranno discusse all'incontro inter-provinciale programmato il 28
Giugno 2001 al teatro regionale
di Bejaia ;
-Giudicano il discorso del presidente
della repubblica non convincente, confermando unicamente la giustezza delle
rivendicazioni, senza dare risposte chiare e
pubbliche, come esigete nella
piattaforma di rivendicazioni del 11 Giugno 2001.
Alla vigilia del terzo anniversario
dell'assassino del ribello, Matoub Lounes, i membri delle coordinazione
se inclinano davanti a sa memoria, restano fedeli alla sua
lotta e reclamano la verità
sul suo assassinio.»
Leggere il comunicato integrale in franceseRitorno a Primavera Nera
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La Coordination de Tizi Ouzou a rendu public un communiqué à
l'issue de la réunion du 24 juin :
« Cela fait dix jours que des dizaines de manifestants, qui ont
participé à la marche pacifique noire historique du 14 juin
2001, n'ont pas donné signe de vie.
Les coordinations des aârouch, daïras et communes réunies
en conseil de wilaya :
- exigent de la DRS leur libération immédiate ;
- dénoncent énergiquement la campagne médiatique
menée par l'Unique en dressant les Algériens les uns contre
les autres, ainsi que les expéditions punitives, les actes de sabotage
des biens publics et privés et les violations des domiciles et des
franchises hospitalières par les bérets rouges, vêtus
en tenues de gendarmes ou de CNS ;
- saluent les comités de vigilance qui assurent la protection
et la sécurité des structures et des édifices publics
;
- décident de déposer plainte contre le ministre de l'Intérieur
et le HHC au niveau du Conseil de l'éthique pour tentative de division,
appels au meurtre, provocations et de diffusion d'informations mensongères
quant au déroulement de la marche du 14 juin 2001 ;
- affirment leur détermination à poursuivre le combat
jusqu'à satisfaction de toutes les revendications figurant dans
la plate-forme d'El Kseur ;
- confirment l'organisation de la marche vers la Présidence
le 5 juillet 2001, les modalités finales seront discutées
lors de la rencontre interwilayas du 28 juin 2001 au Théâtre
régionale de Béjaïa ;
- jugent le discours du Président non convaincant, en confirmant
uniquement la justesse des revendications, sans apporter des réponses
claires et publiques, telles qu'exigées dans la plate-forme de revendications
du 11 juin 2001.
A la veille du troisième anniversaire de l'assassinat du Rebelle,
Matoub Lounès, les membres des coordinations s'inclinent devant
sa mémoire, demeurent fidèles à son combat et réclament
la vérité sur son assassinat. »
Lire le communiqué en Italien.
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d'Alger).
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Lire l'Appel en ItalienRitorno a Primavera Nera
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Voici le texte intégral de la résolution de l'Internationale socialiste :
« Après dix années de guerre à huis clos
contre les civils, les Algériens manifestent pacifiquement en ce
moment même et font face à une répression sanglante
et féroce.
L'IS condamne l'utilisation de la force et le terrorisme contre la
population algérienne qui revendique plus de libertés, de
droits, de justice, de progrès et un changement démocratique.
L'IS fait sienne la résolution d'urgence adoptée à
Berlin par le congrès du PSE appelant l'Union européenne
à soutenir auprès de l'ONU la demande d'envoi d'une commission
d'enquête internationale sur la responsabilité des massacres.
L'IS appuie la déclaration faite à Göteborg par
les chefs d'Etat européens condamnant la répression sanglante
et appelant les responsables algériens à prendre une initiative
politique forte pour un règlement pacifique et démocratique
de la crise.
L'IS demande à l'Union européenne de conditionner la
poursuite des négociations sur l'accord d'association avec l'Algérie
par le respect effectif des droits de l'Homme, et de diligenter Javier
Solana pour que l'universalité du droit des populations civiles
à la protection et à la sécurité s'applique
à l'Algérie.
L'IS demande à ses partis membres et aux gouvernements d'agir
auprès du secrétaire général de l'ONU pour
:
- l'envoi d'une commission d'enquête internationale ;
- l'envoi d'un représentant spécial du secrétaire
général de l'ONU ;
- insister, en dépit du refus du pouvoir algérien, pour
l'envoi de rapporteurs spéciaux sur la torture, les disparitions
forcées et la violence contre les femmes ;
- susciter et soutenir une démarche du secrétaire général
de l'ONU en vue de porter devant le Conseil de sécurité la
question des violations massives des droits de l'Homme qui, selon la charte
des Nations unies, constitue une menace pour la paix et la sécurité
internationale.
L'IS exprime sa profonde sympathie aux familles de toutes les victimes.
Elle assure de sa solidarité agissante le peuple algérien
et les forces démocratiques, notamment le Front des forces socialistes
(FFS).
L'IS charge son président et son secrétaire général
de transmettre à toutes les institutions internationales et aux
gouvernements les termes de cette résolution, comme elle les charge
d'assurer le suivi de leur application. »Ritorno
a Primavera Nera
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