,,ANCORA QUALCHE POESIA'' . di Gianclaudio de Angelini
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Strascichi
Grondante dalle fonde acque della notte
Sono tornato al vivere usato.
Con nel petto un marchio profondo
D'alghe nero abbraccio tentacolare.
2.
Prima del sonno
Prima del sonno costruisco
E distruggo mille mondi.
Invano, che tutto sommerge
Nel suo oblio la notte.
3.
Fatalmente
I sogni hanno ali di cera.
Fatalmente al risveglio sprofondano
Nel cupo abisso da cui sorsero.
4.
Talvolta
In me talvolta rivive un sogno vero
Della perduta riva pallida eco.
5.
Chiusa acqua
Chiusa acqua dei sogni paludosi
Ove mi si impaura l'anima
Ed i suoi rimpianti enumera, mostruosi.
6.
Chiudi gli occhi
Chiudi gli occhi
Chiudi gli occhi e sogna
Ma attento a chi ti può mettere
Filo nero sulle palpebre
Potresti non riaprirli più.
7
Notte, culla sonora
M'è dolce sprofondare
Nel baratro del sogno
Come in una nenia svanire.
8
Stasi e dissoluzione
Il sole liquido nel cielo immenso
Diffonde il suo straziato rubino.
Tutto si dilata, l'ora espande e smemora.
Presi nell'urlo del sole morente
Gabbiani gemono in volo impazziti.
Passeggero, anche questo giorno si consumerà.
9
Pausa
Ebbro aspiro questa piena di luce
Tutto trascende il sole
Nel suo barbaglio d'oro
10
Dileguante
Scorre la nave al lieve vento
Dolce ondulando.
Acque chiare, sogni eterei
Un barbaglio va solcando.
Nivea striscia dileguante
Dietro sè traccia lasciando.
11
Come una lucertola
Fugate le ombre e le acque stagnanti
Come una lucertola sotto i raggi del sole
La mia anima riprende a vivere.
12
Inquietudine
Il tuo volto nel sonno vinto
Si apre ad un sorriso sconosciuto.
13
Già la notte
Già la notte l'ombra sua diffonde
Ed un velo nero il cuore ingombra.
Quale ignoto destino mi guida, e dove ?
13
Coralli-cristalli
Il cielo è un incrinarsi di coralli
I sogni si sbriciolano come tersi cristalli.
14
Gorgo malioso
Pigro dipana il fiume
Il bel tramonto d'oro.
Al lieve dilatarsi della sera
Serico fluisce il ricordo.
Nel gorgo malioso del tuo corpo
Annego insensibilmente.
15
Tedio
L'ora dipana lenta le sue spire fuggenti
Avvolgendomi lubrica nel suo ossessivo abbraccio
Scampo non ho se non nel tuo ricordo.
16
Come potrò
Dormi, spio la tua pelle tendersi al lieve respiro.
Racchiusa in uno scrigno di sogno
Come potrò raggiungerti?
17
Dormiente
Il murmure assopito dei sogni
Mi giunge eco di lontananze.
Della trama del volto umano palpito.
18
Incantesimo
In danza tra i fiori, mano nella mano
Chiuso cerchio intessiamo.
Indissolubile sarà il nostro amore.
19
Chiuso cerchio
Al fine la mia vita trova porto
Nel chiuso cerchio di una bocca ritrovata.
20
Bis
La misura felice si una bocca
Alla mia vita è chiuso cerchio.
21
Le tue labbra
Le tue labbra mi prendono alla gola
Mi rabbrividiscono
Perchè sono fatte per suggermi la vita.
22
Intatta fragranza
La bocca che per prima pose
Sulle mie labbra il sapore d'amore.
Ancora, in me rinnova, intatta fragranza.
23
Turbamento
Dei tuoi medusei capelli
respiro intenso il profumo.
Notte d'aprile.
24
Fonda ala
I tuoi neri, medusei capelli
Fonda ala.
Alla cui densa ombra
Vivere il sogno più fermo.
25
Corvina ala
Tra i tuoi neri capelli
Impigliata è la notte.
26
Nuovamente
Le grige lame dei tuoi occhi grigi
Di nuovo dardeggiano un'anima
Che ancora ne sanguinava.
27
Ad Anna Maghi
Ad anni di distanza, non più fanciulli
Ancora, come allora, al tuo apparire
Rabido mi scoppia il cuore.
E non mi vale saperti sposata,
Sentirmi mutato da anni rovinosi.
Ahimè, rimango pur sempre prigione
Nel gorgo malioso dei tuoi chiari occhi grigi.
Anna vera maga, da stregarmi ancora
Anna vera strega, da smagarmi ancora.
28
Per sempre
Mi guardò lei, e la serena antica pace
Fu dalla mia vita per sempre tolta.
29
Fato
Come spore al vento
Volute assurde disegna
Dell'uomo l'amaro fato.
30
Graal
Ritorno, giorno dopo giorno
Alla ricerca di sogni alla deriva
Il baratro cieco ad illuminare.
31
Estenuate palpebre
La polvere consunta dei giorni
Sordamente grava estenuate palpebre
Solo talvolta un barbaglio traluce
A ferire disilluse pupille.
32
Malia
Del sogno non basta la malia
Nella vuota dimora del mattino.
33
Eterna Sirena
Anche questo giorno sta svanendo nella notte
Passi felpati ripercorrono triti sentieri.
Ed il cuore si perde nei meandri ciechi
Vanamente illuso da dementi brame.
Alle soglie della cupa voragine
Traluce l'eterna sirena
A maggiormente irridere il fatale naufragio.
34
Anni-Alcioni
Volarono, ahimè volarono
Con ali bianche e silenziose.
Solo i lamenti rimasero ad incrinare
Un cielo di gelido cristallo.
35
Cenere riarsa
Venne il giorno della resa dei conti
Il piatto era posto, esatti erano i pesi
Ed il dare e l'avere si librarono
In pochi grammi di cenere riarsa.
36
Sogni
Ah carpirne uno vero alla fonte
Il baratro cieco ad illuminare.
37
Nel buio
Nel buio le carni delle giovani donne
Ed i loro occhi, fosforescenti.
38
Emilia
Così sottile e senza seni
Ma il miele sai, tu lo hai negli occhi.
39
Visione
Già gazzella la notte si dona al vento
Ed ai cavalli del sogno contende il corso.
40
Arsura
Nella fonda ala dei tuoi occhi
Le mie ansie disseto.
41
Rabbrividente
E la tua capigliatura
E' un torbido fiume
Rabbrividente.
42
Nuovamente
Il chiarore improvviso
Di una fresca gola
Ecco, m'ha ferito.
43
Per vivere
Ancora una volta, aperto alla vita
Patiti i tentativi, riprendo a sperare
E per vivere ad amare.
44
Lontananze
Tutto fuggì in lontananze
Dalle bianche pareti sorse il grigio rimorso
Senza fretta divorò ogni cosa.
45
Carne frale
Inalterabili passano i giorni
Stridente acciaio è il loro passo alieno
L'uomo, carne frale, ne esce distrutto.
46
Nidi
L'uomo non vive più
Se non da nidi
Nicchie di solitudine
In cui ricomporre di sè
La franta immagine.
47
Pause notturne
Di questa vita altro non rimane
Che l'insondabile scandire
Di pause notturne.
48
Consuntivo
Senza i giovanili errori, patiti i tentativi
Cos'altro rimane, se non inesorabile tedio.
49
Eterno Achenio
In cielo volteggia tarlata malinconia
Neon voraci sbocconcellano pezzi di luna
In lontananza una camena disperde armonie
La mia anima si sfalda inimbata di morte.
50
Consunzione e purezza
Del cuore, velato palpito, enumero dispersioni
Senza tregua incalzano i minuti famelici rimorsi
La piena del sangue si estenua nel ricordo
Per consunzione ricerco purezza.
51
Barlumi
Insensata carne
In cerchi di consunzione
Barlumi di purezza cerchi.
52
Piccolo uomo
Sparisci sul far della sera
Assorbito da più vasto tramonto
Come in olocausto ti lasci consumare.
53
Abisso senza fondo
Che sarà di questo mio scavare
In abissi senza fondo
Non ho più sogni per risalire
Nel buio sempre più sprofondo.
55
Aprile
Anche nel giorno di sole
Di un aprile nascente
Bello come un sorriso di fanciullo
La vita consumo
A sera, tra dita consunte
Non rimarrà che poca cenere.
56
Smarrimento
Immemore per il troppo ricordare
L'iniziale attimo colgo, fuggitivo.
57
Anima al sole
Fuggitiva nel sole
Infiniti voli spazia
Dei notturni naufragi
L'oscura acqua ad asciugare.
58
Abbrividente
La notte è alta oramai
Con passi felpati si va smarrendo
Stanca di rincorrersi, la mente.
Ed ecco l'ora abbrividente mi coglie immemore.
59
Alba disperata
Nell'incavo della notte
Un sogno sorge ad incrinare
Le mura calcinate del sole assente
Riverbero rossastro ove accesi incarnati danzano
Ad evocare un'alba eternamente agognata.
60
Giorno per giorno
Uguale m'è il giorno
Da troppo tempo non varia
Al mio penare d'uomo
Frattura insanabile
Mi trancia l'anima
Ogni giorno di più
Sospeso sul baratro cieco
Dispero l'appiglio solare
Solo talvolta mi spinge alla deriva
Di un etereo sogno la malia.
61
Persa noia
Rapidi volano gli anni
Su di un mare uggioso
Mentre al richiamo degli alcioni
Il cuore s'impaura
Eppure seguirli bisogna.
62
Quiete
O sonno, dolce oblivione
Unica quiete all'affannato mio cuore
Che si disvia.
63
Flash-back
Il picchio picchia sulla veranda aperta
Ghirigori di pulviscolo dorato
Danzano su e giù follemente gai
Parole luminose si stagliano sulla parete bianca
Come in un film al rallentatore ti rivedo
Raggelata nell'addio.
64
Stelle e cannocchiali
Ci fu un tempo in cui
l'uomo parlò alle stelle
E ne ebbe risposta.
Prese poi un cannocchiale
E si mise a scrutarle.
Le stelle, timide, ammutolirono.
65
Apologo
Il sole ingaggiò la sua eterna battaglia
Rosseggiò, furoreggiò, poi vergognoso
D'essersi ormai rassegnato
Con un ultimo singulto s'inabissò.
Luna, in cielo salì sorniona.
Non fece in tempo ad aprire la sua corte
Alle stelle, che smarrita sparì
Tra una marea d'occhieggianti insegne al neon.
66
Lete-sete
Il suo sorriso onda è di Lete
E sol del suo sorriso io ho sete.
67
Caffè bollente
S'addensa la sera sulle recline palpebre
E sul vecchio cuore smaltato di malinconia.
Portata dalle capriole di fumo della caffettiera
La mente veleggia in terre lontane
Tra splendide creole e dolci mulatte.
Un sibilo, il sogno svanisce
Non rimane che del nero caffè bollente.
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