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la donna ch'io avea trovata sola sopra me vidi, e dicea: "Tiemmi, tiemmi!". Tratto m'avea nel fiume infin la gola, e tirandosi me dietro sen giva sovresso l'acqua lieve come scola. Quando fui presso a la beata riva, 'Asperges me' sė dolcemente udissi, che nol so rimembrar, non ch'io lo scriva. La bella donna ne le braccia aprissi; abbracciommi la testa e mi sommerse ove convenne ch'io l'acqua inghiottissi." Dante, Purgatorio: XXXI, 91-102. |
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