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sovr'una fonte che bolle e riversa per un fossato che da lei deriva. L'acqua era buia assai pių che persa; e noi, in compagnia de l'onde bige, intrammo gių per una via diversa. In la palude va c'ha nome Stige questo tristo ruscel, quand'č disceso al pič de le maligne piagge grige. E io, che di mirare stava inteso, vidi genti fangose in quel pantano, ignude tutte, con sembiante offeso." Dante, Inferno: VII, 100-111. |