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Ottobre 1996
Satira
________Minimo7 Pag.13
L'EVOLUZIONE DELLA SPECIE
Selezione naturale, mutazioni imputabili all'inquinamento o esperimento genetico?
É questa la domanda che il mondo si pone dinanzi alla sen­sazionale scoperta di questa nuova razza dalle incredibili pe­culiarità.
Scoperto, quasi per caso, in Viale delle Scienze il primo esemplare qualche anno fa da uno studioso incuriosito dalla tranquillità con cui quest'es­sere studiava nella nostra bi­blioteca centrale, adesso sembra che il numero degli "Ingegneroidi" (così chia­mati per gli incredibili adat­tamenti alla vita di Facoltà quale noi la conosciamo) stia crescendo a dismisura.
Dal punto di vista somatico è molto simile all'uomo co­mune, ma la funzionalità dei suoi organi è sostanzial­mente diversa. Gli occhi, ad esempio, nascono con gli oc­chiali già allegati e questi si modificano nel tempo con il peggiorare della vista a causa dello studio, inoltre, come i gatti, riescono a vedere anche di notte, così da non perdersi quando vanno a prendere il posto a lezione.
Le orecchie sono un mira­colo di perfezione naturale, infatti, gli ingegneroidi, sen­tono solamente i suoni lon­tani, come le voci dei docenti quando si è seduti in ultima fila, e non avvertono i rumori assordanti così da studiare tranquillamente anche nella no­stra biblioteca.
Gli arti inferiori sono lunghi e muscolosi, per poter scattare da una lezione all'altra senza perderne un minuto e per reg­gere l'immane carico di libri, fotocopie e cancelleria cui sono sottoposti; restando in argo­mento, per migliorare la capa­cità portante, sono natural­mente dotati di tasche "pseudomarsupiali" anteriori, posteriori, laterali, inferiori e
superiori, che, oltre a permetter­gli di portare per gli esami tutti i libri necessari, un computer ed un pacco di biscotti, possono es­sere gonfiati per ottenere dei co­modi cuscini indispensabili nelle lunghe ore passate sulla sedia.
Il loro particolare orologio bio­logico è sincronizzato con la vita di Facoltà ed il loro metabolismo
dorme 6 ore, mangia due volte, legge un'oretta e studia; nel terzo periodo, il più critico, dorme 8 ore, ma ascoltando con il walkman le cassette delle le­zioni, mangia solo integratori di fosforo e studia.
Le fasi di crescita sono le stesse di un umano, ma sono diverse le tappe perseguite: durante l'in-
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suno di loro ha ancora rag­giunto la terza età, meta ambita come momento del diverti­mento e della libertà.
Dal punto di vista sociale e comportamentale è un poli­gamo bisessuale, infatti si ac­coppia (ovviamente solo per motivi di studio!) con chiunque a prescindere dal sesso senza alcuna preferenza e senza doppi fini. Vive generalmente in cop­pia, solo talvolta iso­lato, i branchi si riuni­scono soltanto per oc­casioni sociali come gli esami. In queste occasioni si svolgono i giochi di gruppo; i più diffusi dei quali sono: ""Chi prende meno di trenta!" che suscita, quando riesce, latente ilarità nel gruppo ed acuti rido-tti tra coloro che hanno già sostenuto senza successo la prova; ""Mi faccia la domanda per la lode", cui partecipa anche il professore di turno, che però può rifiutarsi rovinando così la festa annun­ciata.
Il nostro amico è co­munque un essere bo­nario mai violento e raramente volgare, l'insulto più comune che tuona, tra le sopite aule di Ingegneria, quando due Ingegneroidi litigano è: ""Pezzo di epsilon"\ ma in genere i litigi
scattano per motivi futili e così si placano in fretta, cosa festeg­giata con la danza dell'"Appalto truccato".
Ancora un interrogativo resta da risolvere e su questo socio­logi ed antropologi sono impe­gnati al massimo, non si è an­cora riusciti a capire l'utilità della lunghissima lingua...
risulta così ottimizzato per i tempi universitari; l'anno del­l' ingegneroide si divide, dal punto di vista dei bioritmi, in tre periodi: Agosto. Periodo di le­zione. Periodo d'esame. Durante il primo di questi, egli riposa 8 ore al giorno, mangia tre volte, si dedica allo svago (creazione di grafici tridimensionali al com­puter, studio di problemi differ-renziali irrisolvibili etc.) per circa 4 ore e per il resto legge riviste specializzate; nel secondo
fanzia, invece di giocare, impa­rano a studiare; intorno ai tredici anni hanno le prime esperienze ... d'esame; durante la pubertà non socializzano ma diplomano e con la maggiore età raggiun­gono il massimo dello sviluppo iscrivendosi in Ingegneria; sulle età successive non si hanno noti­zie certe, visto che lo studio pro­cede da pochi anni ed i soggetti si dicono troppo impegnati dopo la Laurea per poter rispondere alle domande degli studiosi; nes-
Bartolo Megna


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