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Novembre 1993
Satira
Minimo 7 pag. 5
L'Entropia
Vignetta di Giuseppe Accardo, per Minimo7: Giornale di Opinione ed informazione per la facolta' di Ingegneria di Palermo
studens aentropicus
La prima volta che la sentii no-
minare frequentavo il terzo anno
dei liceo scientifico. Allora non
avrei mai potuto sospettare che
sarebbe diventata perenne com-
pagna della mia vita.
Quando decisi di iscrivermi al-
l'università e mi recai presso la
segreteria generale per con-
segnare i bollettini comprovanti
l'avvenuto pagamento delle tasse
rimasi stupito: lei era li, im-
mensa in tutto il suo splendore e
subito mi avvolse. Mi sentii fras-
tornato da un'accoglienza cosi
calorosa e riuscii a malapena ad
uscire fuori.
Giurai a me stesso che quella era
un'esperienza da non ripetere.
Venne il giorno della prima le-
zione e tutte le matricole erano
attese in Aula Magna per il con-
sueto discorso d'inizio anno
(anche le parole sono le stesse
ogni anno, sigh!). Ma eccola, an-
cora lei, aggirarsi tra l'orrenda
falange di fanciulli per seminare
il Disordine, E non si limitò a
questo: continuò a molestare i
relatori dell'assemblea che alla
fine si arresero e fuggirono via.
Fu in quel momento che capii
che la situazione era veramente
seria.
Nei giorni successivi gli effetti
provocati dal suo contatto non
svanirono, anzi! All'ingresso in
aula gruppi di ragazzi co-
minciavano a lottare per sedersi
tutti su una stessa sedia e alla fi-
ne chi sbaragliava la concorrenza
era così stanco da andare via. Per
questo motivo qualcuno pensò
che fosse più saggio arrivare
qualche minuto prima degli altri
per evitare i tafferugli.
Ma l'Entropia indomita ci mise
ancora una volta il suo zampino.
Fu così che la vigilanza co-
minciò a fermare giovani zombi
che alle quattro e mezza del
mattino si aggiravano nel-
l'ombra di viale delle Scienze.
Anche chi, come me, in un pri-
mo momento aveva giudicato as-
surda una cosa del genere si sentì
trascinato che lo portarono ad
agire secondo modalità del tutto
inconsuete,
Non è possibile, poi, com-
mentare cosa successe durante le
prove d'esame quando sparirono
compiti scritti, comparvero esa-
mi mai sostenuti e si mate-
rializzarono votazioni che erano
presenti solo nei sogni di chi le
ricevette (mah!).
Adesso, però, sono seriamente
preoccupato. La situazione è di-
venuta insostenibile. Anche i
docenti, ultimo baluardo, co-
minciano a vacillare sotto i colpi
dell'Entropia e si producono in
azioni alle quali loro stessi fino a
qualche tempo fa si sarebbero
ribellati. Caduti anche loro sarà
tutto finito.
Onestamente non so in che modo
sia possibile risolvere il pro-
blema. Per questo motivo invito
tutti a riflettere e a comunicare
un'eventuale soluzione. Ma fate-
lo presto: l'ateneo si avvia verso
il massimo disordine.
Solo lei, la solita Entropia, si ag-
gira indisturbata, senza che nes-
suno le chieda cosa voglia. Forse
perché a qualcuno ciò fa como-
do.
Francesco Catalano


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