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Renato è morto.

L'ULTIMO DI UNA LUNGA SERIE .

 

Nonostante le cazzate scritte sui giornali,che vogliono far passare l'uccisione di Renato come il risultato finale di una rissa tra ubriaconi,sappiamo (e abbiamo il dovere di divulgare) che chi ha ucciso questo ragazzo era un fascista d.o.c.,con tanto di marchio sulla pelle:una croce celtica tatuata sul braccio con la scritta FORZA & ONORE. Anche le parole pronunciate scendendo dalla macchina con il suo compare ("Zecche di merda,la festa è finita")non lasciano dubbi,così come non lascia dubbi il fatto di prendere di mira gente connotata in un certo modo e di aspettarla con il naso imbiancato di cocaina e con il coltello in tasca fuori da una dance hall .

Come si sta dicendo,giustamente, su Indymedia in queste ore:bisogna lottare in primo luogo per togliere le indagini ai Carabinieri. Non è possibile lasciarle a loro se c'è di mezzo il figlio di un carabiniere che lavora proprio nelle stazioni in zona.Conflitto di interessi gigantesco.


SOTTRARRE LE INDAGINI ALL'ARMA DEI CARABINIERI
+C'è un milite(il padre dell'assassino!!)di mezzo.Conosciamo benissimo cos'è lo spirito di corpo.
+Gli alti gradi dell'arma continuano a parlare di "balordi" e di incontro "casuale" fra i gruppi,mentre probabilmente c'era già la premeditazione di un agguato (forse non dell'assassinio ma dell'agguato certamente).
+L'Arma vuole sminuire l'episodio e lavorare sulle attenuanti della droga o dell'alcool per aiutare il congiunto del milite e non avere danni di immagine.

I MEDIA E I POLITICI SONO COMPLICI
+All'intenzione di sminuire il fatto a rissa tra balordi o a abuso di sostanze e di spostare l'attenzione dal piano politico,sono tutti complici.Veltroni che ringrazia ipocritamente l'Arma dando per finite e corrette le indagini.
+I quotidiani nazionali che,anzichè dare spazio alla gravità della cosa si dilungano in appassionati articoli sull'intima tragedia del padre dell'assassino,che ,pover'uomo,si è detto mortificato e preoccupato del danno di immagine.

NO VENDETTE . AZIONE ANTIFASCISTA E DIFESA DEI COMPAGNI
+Nessun compagno deve sentirsi autorizzato a girare coi coltelli per compiere azioni di vendetta o rappresaglia nei confronti di fascisti nella propria città.
+Tutti i compagni devono sentirsi in dovere di portare avanti un serio lavoro di controinformazione sia a livello individuale che collettivo per arginare la marea di cazzate che i mass-media riversano ogni giorno sulla gente a proposito delle sempre più frequenti aggressioni dei fascisti su cui,SEMPRE,viene fatto calare il silenzio più totale . Silenzio che ha portato all'ingigantirsi di un problema che molti (anche di noi) sottovalutavano e le cui conseguenze sono ora sotto gli occhi di tutti .

 

 

NeSsUn CoPyRiGhT ! Copia , incolla , diffondi e fai quel cazzo che ti pare !