UNA PIATTAFORMA PER LA SINISTRA

CENTRO D'INIZIATIVA CONTRO IL LIBERISMO

Chi siamo

Dopo la sconfitta elettorale delle sinistre alle ultime amministrative scrivemmo un articolo: Riflettere sulla sconfitta, ripartire dai contenuti, un tentativo di dare un contributo alla discussione nella sinistra, soprattutto a partire dalla specificità emiliano romagnola. Il pezzo è stato poi pubblicato dal Manifesto il 14 agosto col titolo E se rifondassimo il modello emiliano?Oggi sulla base di quelle considerazioni, abbiamo ripreso lo stesso titolo per continuare la riflessione e proporre alcune iniziative.

Chi siamo? I nomi dei primi firmatari indicano diverse esperienze politiche di militanti di sinistra variamente impegnati più sul piano sociale che politico, accomunati dalla idea di poter dare un contributo non semplicemente per formulare generici appelli alle varie forze di sinistra, ma piuttosto per contribuire a rilanciare un confronto sui contenuti di una possibile linea programmatica di sinistra.

Cosa abbiamo sostenuto?

Alcune considerazioni abbastanza scontate ...le sinistre nelle varie articolazioni e collocazioni non esprimono progetti alternativi che siano effettivamente in campo e, al di là che questo sia una causa o un effetto, si perdono le elezioni. ... Dopo la perdita di Bologna ci appare inquietante immaginare che la stessa sorte possa toccare all’Ente Regione. ...Come se ne potrebbe uscire? Lavorare ad un programma comune, pur minimo, delle sinistre ... definire una base, un’anima nella quale si riconoscano nell’immediato tutte le forze coinvolte in grado di mobilitare coscienze e soggetti sociali.

A chi ci rivolgiamo?

Non alle larghe masse, né ai massimi dirigenti delle sinistre ( se riusciremo a costruire ragionamenti compiuti potremo forse interessare le prime e scuotere i secondi), ci rivolgiamo piuttosto ad un’area di militanti (o ex tali) che sentono l’esigenza, e possono contribuire a realizzare un progetto che sia giudicato e vissuto a sinistra come politicamente positivo. Esistono infatti nella sinistra “diffusa” enormi potenzialità e competenze che non vengono quasi mai utilizzate dalle forze organizzate, ma sono indispensabili se si vogliono elaborare contenuti alternativi, praticabili dalla sinistra politica e sociale.
Per dirla con Ligabue (inteso come cantante) si potrebbe sostenere che occorre recuperare il ruolo dei “mediani”, specie quando chi dovrebbe “finalizzare il gioco” non segna.

Una struttura organizzata?

Si, ma solo quanto basta per garantire l’operatività delle iniziative programmate, non un altro gruppo o associazione in concorrenza e in alternativa ad altri, questo vuole essere “Una piattaforma per la sinistra” - Centro di iniziativa contro il liberismo. Una struttura leggera, autogestita dove sono possibili doppie o triple militanze, senza steccati, per contribuire ad abbattere divisioni, pregiudizi e vizi di autoreferenzialità che permangono a sinistra.

Perché partire dalla riflessione sul modello emiliano?


Perché è stata una esperienza forte, fatta di solide basi strutturali e anche di valori sovrastrutturali, di cui restano alcuni tratti distintivi (almeno come eredità del passato). Una esperienza moderata, su cui possono essere dati giudizi diversi, ma che sicuramente ha rappresentato un riformismo concreto, un segno distintivo, per la parte più rilevante della sinistra. Da questa riflessione oggi riteniamo possano venire insegnamenti per ripartire, per rilanciare una iniziativa concretamente caratterizzata contro il liberismo imperante.
Per questo al primo incontro sulla genesi di questo modello riformista erano presenti due testimoni privilegiati: Guido Fanti e Nerio Nesi, che non solo hanno vissuto direttamente questa esperienza ma, pur da ruoli diversi, vi hanno attivamente contribuito. Altre iniziative seguiranno su altri temi di intrinseca rilevanza, a cui chiameremo altre personalità delle varie esperienze della sinistra. Per come abbiamo immaginato la prima, e le altre iniziative, intendiamo chiedere agli ospiti testimonianze e contributi qualificati, ma non certo la soluzione per i problemi che le sinistre, e noi tutti, stiamo vivendo. Questo semmai fa parte del lavoro collettivo con cui appunto vorremmo cominciare a cimentarci.

Bologna, novembre 1999

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gennaio 22, 2001